tag:blogger.com,1999:blog-60823657438376282.post7792830965726348434..comments2023-12-21T18:01:53.209+01:00Comments on La Catholica e la sua continuità: Michael Fiedrowicz su Traditionis Custodes. “Non sanno nemmeno cosa è stato loro tolto” : “Ricorda moltissimo 1984 di George Orwell”michttp://www.blogger.com/profile/00578005881187652932noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-60823657438376282.post-18535869227722755582021-08-31T17:15:19.698+02:002021-08-31T17:15:19.698+02:00Ci vogliono murare vivi, è evidente.
"Loro ch...Ci vogliono murare vivi, è evidente.<br />"Loro chi?" chiede sempre qualcuno a questo punto.<br />Ma sant'Iddio, dopo duemila anni di cristianesimo, e trecento anni di continue rivoluzioni storiche, ancora ci facciamo domande di questo genere?<br />Ebbene se sei cristiano, dovresti sapere ciò che ci dice san Paolo: <br />"La nostra battaglia non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. (Ef. 6 11-12)<br />Già, ma chi predica più questa semplice evidenza delle cose? e come mai non se ne sente più parlare molto dai vari pulpiti, che guarda caso però sembra che abbiano sempre meno ascoltatori?<br />Se poi sei un cristiano secolarizzato potresti comunque renderti conto che questi dominatori, The Masters of the universe, come li chiama un economista come Krugman, sono oggi grandi Compagnie, Banche, Fondi finanziari, con tutto il corredo di funzionari, manager, politici compiacenti, ovviamente "di altissimo profilo", istituzioni sovranazionali, e sistema mediatico-culturale al soldo, e cioè tutti molto ben pagati dagli stessi Signori.<br />Comunque tutte queste potenze, visibili e invisibili che siano, ci vogliono murare tutti dentro il Terrore della storia, come diceva il grande storico delle religioni Mircea Eliade.<br />Dentro una storia sempre più terrorizzante.<br />Se infatti ci schiacciano e ci sbattono tutti dentro il tubo di ferro del tempo mortale, terrorizzandoci, e togliendoci piano piano ogni respiro, credono di averla vinta definitivamente.<br />Poveri illusi! d'altronde i demòni e i loro servitori sono furbi, certo, molto furbi, ma anche sostanzialmente molto stupidi.<br />E allora, fratelli, desidero donarvi stamattina due piccoli spunti per fregare i guardiani delle nostre prigioni.<br />Il primo è questo: la sfera dell'Eterno è sempre presente:<br />puoi quindi sfuggire al terrore del tempo murato in ogni istante, anche ora. Scrive Agostino: <br />"Esamina i cambiamenti delle cose, tu troverai le espressioni fu e sarà; pensa a Dio e scoprirai che egli E' e che in lui non può esserci né fu né sarà. Se anche tu vuoi essere, trascendi il tempo".<br />E ciò è possibile, fratelli, ed è concretamente, fisicamente sperimentabile, anche se magari a tratti.<br />Quindi imparare a frequentare le sfere dell'Eterno (che sussitono per tutti, anche per chi non sia cristiano, né abbia una fede specifica, ma che comunque desideri avventurarsi LI') ci aiuta a sfuggire al sistema del terrore, che vorrebbero portare a perfezione.<br />Il secondo piccolo insegnamento ci viene anch'esso da Agostino, che ci insegna che, se vogliamo sperimentare tutta la ricchezza e la bellezza dell'Eterno, dobbiamo compiere due movimenti: <br />prima dobbiamo abbandonare il dogmatismo del mondo esteriore (tutte, ma proprio tutte le chiacchiere del giorno), per rientrare in noi stessi; ma poi da quelle profondità dobbiamo slanciarci oltre qualsiasi idea o immagine anche di noi stessi verso un Assoluto Cielo, verso una Fonte, cui da sempre apparteniamo, e che in realtà ci sta richiamando a Sé con inaudita dolcezza.<br />Ecco io credo che la lotta contro i Signori di questo mondo, sia quella spirituale che quella politica, non possa più fare a meno di questo tipo di esperienza, e direi di addestramento quotidiano.<br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-60823657438376282.post-67123228135708808162021-08-31T10:59:54.692+02:002021-08-31T10:59:54.692+02:00... segue
La colpa oggi viene data al Summorum Pon...... segue<br />La colpa oggi viene data al Summorum Pontificum, ma 40 anni fa la colpa del perdurare del "problema" di chi era? Nessuno lo dice, ed allora lo diciamo noi: la colpa del "problema messa antica" è della messa nuova. Summorum Pontificum, al di là dei limiti delle singole disposizioni ed affermazioni, è stato un tentativo di spegnere, o per lo meno attenuare, la conflittualità tra ordo nuovo ed ordo antico cercando pure di porre un qualche rimedio, un vero e proprio rattoppo giuridico attraverso la formula delle due forme del medesimo rito, alla situazione creata da Paolo VI che non abroga il messale antico e ne pubblica uno nuovo. Spengere la conflittualità tra nuovo ordo e ordo antico era e resta un'utopia, perché "Il nuovo Ordo è stato promulgato perché si sostituisse all’antico" (Paolo VI, allocuzione al concistoro segreto 24/5/1976). Il nuovo rito cioè è stato realizzato proprio per essere contro quello antico. Pensare pertanto di eliminare o anche solo attenuarne la conflittualità è pura utopia. I modernisti lo sanno e per questo lo vogliono distruggere. Ma sono cinquant'anni che ci provano e ancora non ce l'hanno fatta. Nonostante ogni volta si siano illusi di esserci riusciti. E non ci si riuscirà mai a distruggere il rito antico sia perché ha come minimo quindici secoli di storia, e, soprattutto, perché quello nuovo di storia ne ha solo cinquant'anni. Sarebbe come pretendere di sostituire i piatti della grande tradizione culinaria italiana con le pasticche energetiche che contengono tutti i medesimi valori nutrizionali dei piatti tradizionali. Provate a dire ad un modernista stesso di non mangiare più gli spaghetti al pomodoro, o la pasta all'amatriciana oppure le lasagne alla bolognese e di cibarsi invece con una pasticca che contiene tutti gli stessi elementi nutrizionali. Come minimo vi picchia! Ecco: loro liturgicamente vogliono fare questo. E sono pure convinti (anzi, convinti proprio no, ma si illudono di esserlo) che ci riusciranno! Solo un matto da legare può pensare di riuscire in tale impresa, esattamente come solo un matto da legare può pensare di sostituire la tradizione culinaria antica con una pasticca energetica moderna.<br />Da Lo Spigolatore Romanonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-60823657438376282.post-35372284244674880722021-08-31T10:59:20.725+02:002021-08-31T10:59:20.725+02:00Traditionis custodes non è un documento terrorizza...Traditionis custodes non è un documento terrorizzante per la liturgia antica, ma un documento di chi è terrorizzato dalla liturgia antica e dall'inarrestabile diffusione che ha avuto da almeno 40 anni a questa parte, soprattutto tra giovani e giovanissimi. Lo stesso Francesco confidò ad un vescovo di non capire proprio il perché i giovani amavano così tanto il rito antico. Secondo la mente dei modernisti infatti il rito antico è solo per nostalgici ottuagenari e deve pertanto morire con essi. I giovani, secondo i modernisti, devono amare il rito nuovo, costruito (da vecchietti) proprio per chi è giovane! <br />Il constatare invece che almeno l'80% di chi ama tale rito ha un'età media che si aggira sui 20/30 anni è semplicemente terrorizzante. Da qui l'unica possibilità pratica che hanno i modernisti: circoscrivere, limitare e proibire, cercando in tal modo di arginare la diffusione del rito antico del quale Francesco ha programmato l'estinzione. Ma non aveva fatto altrettanto Paolo VI cinquant'anni fa? Quindi la morte programmata da Paolo VI non ha prodotto il risultato voluto? <br />Il problema è che i vecchietti che governano la Chiesa, che lo siano per età anagrafica o per età mentale, essendo accecati dall'ideologia non vedono la realtà, o, meglio, la vedono, ma fanno finta di no vederla. Nel 1984 la congregazione del culto divino pubblicò la lettera Quattuor abhinc annos in cui, forse involontariamente, viene esposto con chiarezza questo accecamento ideologico. Vi si dice infatti che quattro anni prima era stato inviato ai vescovi un questionario ed "In base alle loro risposte sembrava fosse risolto quasi completamente il problema di sacerdoti e fedeli rimasti legati al «rito tridentino" (cfr. lettera citata). Nel 1980 cioè i vescovi ritennero che il "problema messa antica" era praticamente risolto. Ma nel 1984 proprio la lettera Quattur abhinc annos riconosce che il "problema" non solo non è risolto ma perdura. <br />A questo punto ci si deve chiedere: ma perché nel 1980 i vescovi risposero che il problema era praticamente risolto? La risposta è semplice: i vescovi non vedevano o non volevano vedere il problema che pertanto, ai loro occhi, era risolto. Sono passati 40 anni da quella prima consultazione episcopale sul "problema messa antica" e anche senza dirlo apertamente, come invece fa la lettera Quattuor abhindc annos, il motu proprio Traditionis custodes è la dimostrazione che il "problema messa antica" perdura, è vivo e vitale. <br />Da Lo Spigolatore Romanonoreply@blogger.com