Purtroppo il nuovo documento Vultum Dei quaerere è la conferma dei timori da me espressi [qui] quando si cominciò a parlare di una “rifondazione” della vita religiosa, scoprendo che tra i cambiamenti rivoluzionari in atto, in un'intervista pubblicata da L'Osservatore Romano il 1 agosto 2014, il card. João Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, affermava che Bergoglio lo aveva incaricato di rivedere la costituzione Sponsa Christi di Pio XII perché preconciliare (discorso collegato con quanto stava accadendo alle Francescane dell'Immacolata).
Vultum Dei quaerere: una Costituzione apostolica per il “rinnovamento” della vita claustrale.
Porta la data del 29 giugno 2016 ed è stata resa nota, passando quasi inavvertita, il 22 luglio scorso, ma è destinata ad avere una profonda incidenza su quello stato di vita che rappresenta la punta di diamante della Chiesa, quella vocazione che nel Corpo mistico esprime e realizza nel modo più estremo e radicale l’amore per Dio, senza il quale – è santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo, Doctor Ecclesiae, ad affermarlo – gli Apostoli non avrebbero annunciato il Vangelo e i Martiri non avrebbero versato il loro sangue, in quanto esso solo spinge all’azione i membri della Chiesa.
La posta in gioco dal punto di vista soprannaturale (l’unico adeguato da cui valutare la reale portata delle decisioni ecclesiastiche) è quindi altissima.
La posta in gioco dal punto di vista soprannaturale (l’unico adeguato da cui valutare la reale portata delle decisioni ecclesiastiche) è quindi altissima.