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giovedì 1 aprile 2021

Spigolature. Emergenza socio-sanitaria. Aspetti da discutere

Intravedo diversi aspetti, da discutere seriamente, dell'attuale gestione totalitaria dell'emergenza epidemiologica, perché suscitano un mare di interrogativi:
Culmine della desolazione
nel cuore della cristianità
  1. Perché, ad un anno dall'insorgere del problema  e con l'esperienza nel frattempo maturata, anziché potenziare le strutture della sanità pubblica, si continua con inutili lockdown repressivi che non salvano le vite e invece uccidono la coesione sociale, l'economia, la struttura produttiva e creativamente identitaria della nazione insieme al benessere psico-fisico delle persone?
  2. Perché, non si è investito anche sulla medicina del territorio e non si sono cambiati i protocolli disastrosi prevedendo, all'insorgenza dei sintomi, invece della 'vigile attesa', cure domiciliari precoci (che tra l'altro eviterebbero una percentuale altissima di ricoveri) come il plasma iperimmune e altri rimedi di sperimentata efficacia?
  3. Perché si punta univocamente sulla vaccinazione di massa e non si parla d'altro, ossessivamente e senza alcuna voce che osi sollevare un minimo dubbio neppure dai ranghi dell'opposizione, mentre si sente dire e ripetere senza appello che solo alle vaccinazioni, peraltro reiterabili all'infinito, è subordinata la ripresa di una pseudo-normalità? E tutto questo mentre è ormai chiaro che queste non possono esser fatte in modo indiscriminato, perché quando ciò avviene le conseguenze sono sotto agli occhi di tutti?
  4. E poi perché continuare a chiamarli vaccini quando i veri vaccini sono fatti con i virus attenuati mentre abbiamo a che fare con vere e proprie terapie geniche non sufficientemente testate e dagli effetti tuttora imprevedibili, quando non nell'immediato, anche a medio lungo termine? Un dato stranamente espunto dall'orizzonte mentale delle masse che accorrono a frotte al martellante richiamo dei pifferai mediatici...
  5. Perché nel frattempo, ostinatamente, non si prende in considerazione che già esiste una fascia di popolazione già immune dal covid ed una quota resistente? Eppure sarebbe il dato più interessante e forse decisivo. 
  6. C'è anche una questione morale riguardo al vaccino che è legata non solo al possibile uso di cellule di feti abortiti o ai dati della sicurezza e dell'efficacia, su cui non ci sono garanzie; tant'è che esiste una liberatoria per gli inoculatori e per le aziende produttrici... Perché è solo un problema di cittadini di serie B, quasi dei minus habentes, arbitrariamente etichettati come negazionisti?
    Inoltre la questione morale investe anche l'uso ideologico e politico che si fa delle vaccinazioni e che può portare legittimamente al rifiuto della somministrazione. Perché persino i vescovi e molti cattolici, anche tra quelli che si dicono tradizionali, non vedono problemi?
  7. Ma se addirittura si introducesse senza reazioni incisive l'obbligatorietà, quanti obblighi ancora rischierebbero di seguire a ruota? 
  8. C'è poi da aggiungere:
    - Dov'è la logica di chiudere scuole ristoranti bar palestre negozi cinema teatri condannando alla fame e allo sconforto milioni di persone e mortificando la cultura mentre non si sono incentivati i mezzi pubblici per evitarne il sovraffollamento? E, quanto alle scuole, che dire dei danni irreversibili per questa generazione del distanziamento sociale e della DAD a distanza nonché le discriminazioni per chi non ne può usufruire nei casi di necessità?
    - Dov'è la logica del non potersi spostare da una regione all'altra ma di poterlo fare se di deve raggiungere un aeroporto per passare la Pasqua all'estero, mentre i nostri albergatori, e tutte le filiere legate al turismo di località e città d'arte piangono miseria?
    - Perché chiudere i musei anche quando si tratta di parchi all'aperto (e in Italia sono numerosi) con danno sia per gli operatori che per i cittadini e la cultura?
    - E l'uso capillarmente diffuso, indiscriminato e quasi maniacale delle mascherine (persino all'aperto e in solitudine)?
    - Non ho parlato delle chiese, della violazione del diritto al culto pubblico e della inaudita acquiescenza dei vescovi al potere civile; ma ne abbiamo ampiamente dibattuto altrove.
    Non avrei mai immaginato di vivere tempi tanto assurdi e paradossali nell'inconsapevolezza dei più.
    Ne conosciamo cause e rimedi. Ci stiamo dentro, preghiamo e andiamo avanti. Ma reagiamo e affranchiamoci per quanto possiamo! Purtroppo rientra tutto nella stessa logica perversa e nello stesso arbitrio della tirannide sanitaria che sembra non scalfibile ma che si dovrebbe trovare il modo di rovesciare... mentre Salvini fa solo chiacchiere e mi è parso prosternarsi all'inamovibile Speranza...
  9. Possibile che non ci sia nessuno che sostenga questa logica elementare e difenda nelle sedi adeguate queste istanze vitali?
Sono domande sensate, che potrebbero servire ad innescare serie e responsabili riflessioni e sventare strategie, che minacciano la nostra libertà,  troppo analoghe a livello sovranazionale per non essere sospette. Ma sono poche le speranze che vengano accolte e molte le probabilità che restino ignorate o tacciate di complottismo da parte del regime terapeuticamente corretto e aggressivamente mobilitato... Come andrà a finire? (Maria Guarini)

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