Pagine di rilievo

domenica 27 giugno 2021

“Dacci oggi il nostro delirio quotidiano”.

Leggo che il corteo del Roma Pride è aperto da un ragazzo travestito da “Cristo Lgbt”, con stimmate colorate e bandiera arcobaleno. Sono addolorata oltre che preoccupata per la degenerazione socio-antropologica sempre più accelerata, nella quale siamo immersi nostro malgrado ma di certo non senza un perché. Dice un sacerdote da cui riprendo l'immagine a lato (dal pride di Milano), che pubblico perché di spalle solo per dovere di cronaca: La “nuova religione mondiale” calpesta ed offende palesemente e pubblicamente le nostre radici e la nostra fede. Prego per voi perché non sapete quello che fate.  Quanto segue è un collage di diverse segnalazioni di lettori da me estrapolate inserendo, in conclusione, un commento di Martino Mora.

Per quanto mi interroghi, persiste una domanda senza risposta: che bisogno c'è di mancare di rispetto a milioni di fedeli per sostenere le proprie tesi? E come si concilia la lotta alle discriminazioni, alla violenza e all'odio con i cori di insulti e minacce contro chi non è d'accordo con il ddl Zan? 
Chi è convinto delle sue idee e delle sue posizioni, non ha bisogno di insultare nessuno. Ma loro evidentemente non la pensano così. E allora assistiamo all'intolleranza da parte dei “tolleranti” e all'odio da parte di quelli che “amano”... andati in scena nella giornata di ieri a Roma e a Milano.
Ed è singolare come i sostenitori del ddl Zan, cioè coloro che, insieme ad altro già stigmatizzato, chiedono l'estensione della legge Mancino per le discriminazioni fondate sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere, si distinguano per azioni oggi sanzionabili dalla stessa legge Mancino.
L’approccio l'attuale è di infima lega, caratterizzato com'è da manifestazioni pride a elevato indice di sessualizzazione insieme all'offesa alla religione... Cristiana naturalmente. 
Nemmeno a pensarci, infatti, che tutto ciò vada in scena a Istanbul, a Ryad, a Kabul o in altre località islamiche rivolgendosi alla loro religione. Il fatto è che non ne hanno il coraggio... Maometto meglio non toccarlo, quella è gente seria... Mica scherzano....
Non possiamo non ricordare Giovanni Paolo II a proposito del gay pride a Roma nel 2000
“A nome della Chiesa di Roma non posso non esprimere amarezza per l'affronto recato (...) e per l'offesa ai valori cristiani di una città che è tanto cara al cuore dei cattolici di tutto il mondo. La Chiesa non può tacere la verità (...) perché non aiuterebbe a discernere ciò che è bene da ciò che è male”
Invece, monsignor Parolin (e Chiesa 2.0) sul ddlzan: 
 “Siamo contro qualsiasi atteggiamento o gesto di intolleranza o di odio verso le persone a motivo del loro orientamento sessuale ”. Di fatto sottintende: “...ma ce ne freghiamo e anzi permettiamo che l'odio, l'intolleranza, il vilipendio, le oscenità, siano verso la Chiesa Cattolica e contro Colui che ha dato la vita per noi”.
Se in una processione cattolica - peraltro in stand by a differenza dei pride - si bruciassero le foto di qualche loro attivista si scatenerebbe il finimondo; mentre ieri, quando si sono bruciate le foto del Papa, nessuno ha parlato di intolleranza da parte dei "tolleranti" e di odio da parte di quelli che “amano”...

Salta in mente il famoso episodio del film di don Camillo. Quello del giovane comunista che, prima di morire, chiede che al suo funerale vengano suonate le campane. 
Don Camillo, dopo molte esitazioni, decide di suonarle perché ritiene che averle chieste implicitamente significa desiderare la voce di Dio.
Mi qui appare difficile una interpretazione analoga: il giovane comunista si limitava a credere nei suoi ideali senza offendere il sacro perché c'era un limite invalicabile.  Nella parata di ieri si è visto,  more solito,  solo fondamentalismo e blasfemia verso Cristo e verso i cristiani.

In conclusione
Sono 10 su 27 i Paesi europei che hanno rifiutato di firmare la lettera della Ue conto l'Ungheria di Orban. Si tratta di Paesi dell'Europa centro-orientale (tutti quanti, tranne Estonia e Lettonia). Si rifiutano di biasimare gli ungheresi per la legge che impedisce alle organizzazioni Lgbt di coinvolgere i minorenni.
L'Europa, nonostante le folli dichiarazioni della von der Leyen, è quindi spaccata in due. L'Ungheria non è affatto isolata. Da una parte vi sono i Paesi ex comunisti, dall'altra l'Europa occidentale americanista [tra cui il nostro Paese: ma chi è che ci rappresenta?] che vuole la propaganda omoerotica rivolta ai minorenni.
Il grande paradosso è il seguente: le dittature comuniste, per quanto terribili, hanno impedito all'Europa centro-orientale di cadere ad un livello ancora inferiore: nella barbarie del capitalismo assoluto totalitario e del Sessantotto pensiero. La dittatura del denaro è la peggiore di tutte le dittature.
Mi sembra evidente che il mondo slavo-magiaro sia oggi l'ultima roccaforte non dico del vero cristianesimo, ma perlomeno della decenza e della sanità mentale. Se cade il modo slavo- magiaro è finita. Perché è l'ultimo baluardo. 
La legge Zan è il primo passo per mandare i pochi veri cattolici ancora rimasti nelle catacombe. Il primo passo in Italia. Perché in altri Paesi occidentali le catacombe sono già occupate.
Contro questa immensa forza anticristica che divora l'Occidente - tramite l'immenso potere del capitalismo plutocratico - e sta rivelando la sua diabolica  natura, solo un intervento sovrannaturale potrebbe salvarci.
Tutto questo è il prodotto di un immenso prcesso di Sovversione che va avanti da sei-sette secoli e che non si è mai fermato, anche se solo negli ultimi decenni ha assunto i caratteri laidi e disgustosi che vediamo. Corrodendo dall'interno anche la Chiesa, al punto che oggi a  Roma siede un idolatra (Pachahama non è uno scherzo).  L'uomo si è sostituito a Dio per distruggere, alla fine, anche se stesso. Presto,  dopo la sessualità  alla rovescia, arriverà  la spiritualità alla rovescia. 
Se Dio non avrà altri progetti. (Martino Mora)

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