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domenica 5 dicembre 2021

Fonte vaticana: il Papa attaccherà le comunità Ecclesia Dei a febbraio. Stretta correlazione con la distruzione degli ordini contemplativi tradizionali

Ricordiamo che i tempi di persecuzione sono sempre tempi di tante grazie. Qui l'indice degli articoli sulla Traditionis custodes.

Non spira una buona aria per gli istituti e le congregazioni legate alla tradizione. 
Abbiamo constatato come la Traditionis Custodes ha, tra l'altro, sancito il passaggio delle realtà un tempo sotto l'Ecclesia Dei - già nell’ambito della Congregazione per la Dottrina della Fede - alla Congregazione per la Vita Religiosa. Purtroppo abbiamo visto di che panni si vestono i gestori di questo centro di potere così amato da Bergoglio. Il loro dicastero può ora decidere della vita di centinaia di migliaia di persone consacrate in tutto il mondo, la cui sorte è così strettamente legata a quella del Rito Romano antiquior

Leggo ora, su LifeSiteNews, un articolo di Maike Hickson che, insieme alla conferma delle restrizioni per gli istituti ex Ecclesia Dei già preannunciate qui, mette in relazione questi sviluppi con i tentativi di Roma di allontanare dai loro carismi originari e più rigorosi gli ordini contemplativi tradizionali, come le monache carmelitane di Fairfield, in Pennsylvania e Valparaiso, in Nebraska. 
La nuova istruzione vaticana del 2018 Cor Orans prevede che questi ordini vengano organizzati sotto più ampie associazioni-ombrello, rinunciando così alla propria indipendenza e autonomia. Lo scopo: indurre le suore ad abbandonare la loro rigida regola di vita e clausura e ad aprirsi maggiormente al mondo. Secondo Padre Maximilian Dean, eremita e cappellano delle monache di Fairfield, il Vaticano sta cercando di "distruggere" gli ordini contemplativi.
Questo rischio generalizzato per tutti gli ordini contemplativi purtroppo è già noto da tempo. Ne abbiamo parlato qui (da cui si può risalire ai precedenti) e più recentemente qui.

Come noto gli istituti Ecclesia Dei, originariamente associati alla Fraternità San Pio X, a un certo punto se ne sono separati e hanno ricevuto da Roma l'approvazione ufficiale per celebrare il rito romano tradizionale e vivere una vita di fede cattolica tradizionale. Sono ancora chiamati istituti Ecclesia Dei, anche se Papa Francesco ha soppresso la stessa Commissione nel gennaio 2019 [qui - qui]. Abbiamo già visto che ora la TC li ha posti sotto la guida della Congregazione per la Vita Religiosa [vedi].

L'articolo di LifeSite prende le mosse dalla fonte originaria del sito web cattolico tedesco Summorum Pontificum che ha pubblicato (traduzione in inglese da Rorate Caeli - nostra qui) notizie preoccupanti sul fatto che il Vaticano sta pianificando un imminente giro di vite sugli istituti tradizionali 'Ecclesia Dei, per riferire che  a febbraio 2022 saranno inviati "delegati papali" presso i tre maggiori Istituti: la Fraternità Sacerdotale di San Pietro, l'Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote e l'Istituto del Buon Pastore. Il tutto in relazione anche con la soppressione dell'uso del messale romano tradizionale e dei sacramenti con esso amministrati. In concreto, peraltro, nessuna avvisaglia risulta finora a padre Andrzej Komorowski, superiore generale della FSSP. Ma le fonti romane vengono definite autorevoli e del resto, stando alla TC, il punto è quando succederà, non se succederà.

L'articolista non esita ad accostare quanto si va delineando con il commissariamento e la dolorosa esperienza dei frati francescani dell'Immacolata [vedi - vedi anche qui] e, come già accennato, a quella recente delle monache carmelitane tradizionali di Fairfield, attribuendo alle fonti romane autorevoli la convinzione che papa Francesco e i suoi collaboratori mirino a sopprimere il rito romano tradizionale e la sua vita liturgica non esitando ad utilizzare spie [vedi] per scoprire chi non si adegui alla nuova riforma. La stessa fonte precisa che ci sono già state interviste da parte di membri dell'equipe dei visitatori guidata dall'arcivescovo José Rodríguez Carballo, al quale faceva capo anche la visita alle monache di Fairfield a fine settembre, recentemente stigmatizzata da mons. Viganò [vedi].

Carballo è stato definito il Saint Just della rivoluzione bergogliana, colui che invia sotto l’inclemente lama dello scioglimento o del commissariamento gli istituti cosiddetti conservatori, che noi chiamiamo semplicemente cattolici [qui]. E ricordiamo che i tempi di persecuzione sono sempre tempi di grandi grazie... (Maria Guarini)

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