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lunedì 6 giugno 2022

Church Militant evoca la sanzione romana contro il vescovo Rey

Riprendo nella mia traduzione da Riposte catholique una sintesi che ci offre diversi elementi sulla recente clamorosa decisione di Roma che blocca l'ordinazione di 4 sacerdoti e 6 diaconi nella diocesi di Frejus-Toulon, di cui abbiamo già parlato qui e qui. Avevo immediatamente collegato il provvedimento all'ordinazione “clandestina” di dom Alcuin Reid, che forse è stata la fatidica goccia; ma la motivazione esplicita è la politica di accoglienza nella diocesi, molto aperta a varie sensibilità e comunità di diverso tipo. Non sfugge dunque la singolarità che la Santa Sede colpisca sempre quelle diocesi che dimostrano una certa vitalità, nonché apertura verso le realtà “tradizionali”. Nell'immagine a lato, Mons. Rey celebra in San Pietro, durante l'ultimo Pellegrinaggio Summorum Pontificum (clicca per ingrandire). Qui l'indice degli articoli su Traditionis custodes e Responsa.

Church Militant evoca la sanzione romana contro il vescovo Rey.

Il sito americano Church Militant evoca in un recente articolo la sanzione romana contro il vescovo Rey. Vi si legge in particolare una contestualizzazione di un professore di teologia della diocesi di Tolone:
Negli ultimi anni, monsignor Rey ha modellato il suo seminario diocesano sul modello della [comunità] Saint-Martin. Accoglie i seminaristi tradizionalisti, ma chiede loro sempre di essere aperti alla Nuova Messa. Contribuisce a fondare comunità carismatiche, ma legate al rito antico. Mons. Rey stesso proviene dalla comunità carismatica dell'Emmanuel ed è molto aperto al movimento dello Spirito Santo. Questo non è compreso a Roma, dove l'ideologia liberale è chiusa all'azione dello Spirito Santo e aperta allo spirito dei tempi, come il movimento LGBTQ+.
Ricaviamo qualche elemento in più su coloro che, a Roma, hanno preso parte alla decisione:
Da fonti Vaticane ben informate si apprende che il lavoro d'ascia di Ouellet su Rey è stato sostenuto da almeno altri tre prelati: il cardinale eletto Arthur Roche, il cardinale Kevin Farrell e l'arcivescovo José Rodríguez Carballo, molto attivo nella Chiesa.
Roche, nuovo prefetto della Congregazione per il culto divino, è una figura chiave nell'attuazione da parte di papa Francesco della restrizione alla messa tradizionale, a seguito della promulgazione della Traditionis Custodes, che limita fortemente la celebrazione dell'antico rito.
Farrell, capo del Dicastero vaticano per i laici, la famiglia e la vita, è stato uno stretto compagno e vescovo ausiliare dell'ex cardinale Theodore McCarrick, noto per gli abusi omosex e caduto in disgrazia. Il prelato irlandese-americano era vicino anche a padre Marcial Maciel, fondatore dei Legionari di Cristo, pedofilo e stupratore seriale.
Carballo, segretario della Congregazione vaticana per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, è noto per prendere di mira gli ordini religiosi fedeli [vedi a partire dai Francescani dell'Immacolata qui]. Nel 2019 ha bandito gli adoratori perpetui del Santissimo Sacramento da Saltillo, in Messico.
L'articolo insiste anche sui “due pesi, due misure” e sulla sproporzione della sanzione che colpisce i seminaristi:
“Ciò che è scandaloso in tutto questo è che i tre prelati abbiano criticato il 'clericalismo'”, ha detto a Church Militant un sacerdote di Tolone. “Cosa pensano di aver fatto interrompendo le ordinazioni? Hanno detto a questi giovani, 24 giorni prima della loro ordinazione, che Roma aveva bloccato tutto. Le famiglie che avevano programmato il viaggio sono devastate”.
Lo stesso chierico ha notato il contrasto con sacerdoti e vescovi in ​​Germania che benedicono le coppie dello stesso sesso ma non subiscono ripercussioni da Roma mentre “un vescovo buono e paterno che lavora come missionario nella Francia secolare viene punito per il suo fedele servizio alla Chiesa”.
Infine, apprendiamo anche che l'ordinazione “clandestina” di dom Alcuin Reid (qui - qui) potrebbe essere stata usata da Roma come pretesto per sanzionare monsignor Rey. 
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

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