Interessante articolo – corredato del video originale – sulla guerra in Ucraina, e sul comportamento deprecabile delle vittime della propaganda interessata di chi specula sulla crisi. Qui l'indice degli articoli in tema.
Ucraina – Russia. Verità celate ed imbecillità imperante
Condivido questo interessante video che ho ricevuto da un mio amico su Facebook e che vorrei rimanesse anonimo. Il collegamento al video è con chi ha postato per primo il video, che è una dichiarazione di circa 8 minuti del senatore statunitense Richard Blank. Il testo, presente anche nei sottotitoli del video, è il seguente:
“Non ci interessa, a noi degli Stati Uniti e della NATO, non ci interessa quanti ucraini moriranno, quanti civili, quante donne, quanti bambini, quanti soldati ….. non ci interessa affatto.Noi siamo …. è diventata una grande partita di calcio. Noi abbiamo la nostra squadra, loro hanno la loro squadra, bla bla …. Vogliamo ottenere il punteggio più alto (traduzione dubbia) …. e – sapete – non ci interessa quanti dei nostri giocatori vengono azzoppati sul campo di gioco, fintanto che vinciamo.Ora stiamo inviando incredibili quantità di armi, e questo ha fatto salire le azioni della Raytheon, che produce missili, della Northop Grumman, che produce aerei, cose del genere …. e missili. Tutte queste industrie della difesa si sono enormemente arricchite con i soldi delle nostre tasse.Non credo che alla fine questo possa cambiare l’esito. Penso che … penso che la Russia prevarrà. Gli ucraini si trovano in una posizione strategicamente scomoda ad est.Ma …. se si guarda al modo in cui sono andate le cose, il Presidente Putin ha fatto uno sforzo disperato per arrestare la marcia verso la guerra. Nel dicembre del 2021,si è spinto fino a mettere sul tavolo della NATO specifiche proposte scritte, proposte di pace per disinnescare ciò che stata per accadere perché a quel punto l’Ucraina stava ammassando truppe per attaccare il Donbass.Quindi stava cercando di evitare tutto questo. Non voleva la guerra. E la NATO ha semplicemente ignorato la questione, non l’ha mai presa sul serio, non ha mai avviato negoziati seri. A quel punto Putin, vedendo che degli ucraini armati e dotati di armi in grado di uccidere le truppe russe letteralmente ai loro confini, decise di colpire per primo.Ora, potete capire che non si trattava di un attacco pre-pianificato, non era come l’attacco di Hitler in Polonia, dove la regola standard è che bisogna sempre avere un vantaggio di tre a uno quando si sta attaccando. Bisogna ammassare il triplo dei carri armati, dell’artiglieria, degli aerei e degli uomini rispetto al nemico.In realtà quando la Russia è entrata, è entrata con quello che aveva, con quello che poteva mettere insieme con poco preavviso, ed era in inferiorità numerica rispetto alle forze ucraine. Le forze ucraine erano circa 250.000. I russi erano forse in 160.000. Quindi, invece di avere il triplo delle truppe, ne avevano meno degli ucraini. Ma sono stati costretti ad attaccare per cercare di prevenire la battaglia che si stava prospettando, dal momento che gli ucraini avevano ammassato queste truppe contro il Donbass.Ora il Donbass è adiacente alla Russia, è una parte dell’Ucraina che ha rifiutato di unirsi al governo rivoluzionario che ha condotto il colpo di stato nel 2014 e che ha rovesciato il governo ucraino. Si sono rifiutati di entrare a far parte del nuovo governo rivoluzionario dell’Ucraina e hanno dichiarato la loro indipendenza. L’Ucraina aveva schierato un enorme esercito allo scopo di attaccare il Donbass, e così la Russia è stata costretta a intervenire per prevenire l’attacco pianificato dall’Ucraina.E si può notare che la Russia sperava vivamente di poter condurre questa operazione speciale senza causare indebite perdite agli ucraini. Perchè pensano agli ucraini – o almeno pensavano agli ucraini – come a dei fratelli slavi con cui volevano avere buoni rapporti.C’è una famosa foto di un carro armato russo che è stato fermato da un gruppo di circa 40 civili che sono scesi in strada, hanno bloccato la strada, e il carro armato si è fermato.Posso dirvi che in Vietnam se avessimo avuto un gruppo di persone che si fossero messe di traverso al passaggio di un carro armato americano, quel carro non avrebbe rallentato minimamente. Non avrebbe suonato il clacson, non avrebbe fatto nulla, non avrebbe sparato nemmeno un colpo di avvertimento, avrebbe semplicemente proseguito. E credo che questo sia un comportamento tipico. Non sto criticando gli americani. Se fossi stato li e fossi stato in battaglia, probabilmente avrei, avrei fatto passare io stesso il carro armato dritto per dritto.Ma quello che voglio dire è che le regole d’ingaggio per i russi erano molto, molto prudenti. Non volevano creare una gran quantità di odio e animosità. I russi non sono penetrati. Non hanno bombardato la rete elettrica, i sistemi di comunicazione, i sistemi idrici e cose del genere …. i ponti e così via. Hanno cercato di mantenere le infrastrutture dell’Ucraina in buono stato, perchè volevano che la situazione si risolvesse e che tutto ritornasse alla normalità.Non ha funzionato. La resistenza degli ucraini è stata inaspettatamente dura. I soldati ucraini hanno combattuto con grande valore, con grande eroismo, e quindi ora le cose si sono messe male, e sono diventate molto più gravi.Ma è incredibile osservare e rendersi conto che la Russia ha il controllo dei cieli, non ha messo fuori uso i sistemi ferroviari, non ha messo fuori uso le centrali elettriche, non ha messo fuori uso tante cose. Non hanno mai bombardato gli edifici nel centro di Kiev, la capitale dell’Ucraina. Non hanno mai bombardato gli edifici dove si riunisce il Parlamento. Sono stati incredibilmente prudenti in merito a queste cose, sperando – contro ogni speranza – che si potesse raggiungere la pace.Ma non credo …. non credo che l’Ucraina abbia voce in capitolo nella scelta tra la pace e la guerra.Penso che la decisione in merito alla pace o alla guerra venga presa a Washington DC. Finche noi vogliamo che la guerra continui, la combatteremo usando gli ucraini come intermediari, e la combatteremo fino alla morte dell’ultimo ucraino”.
Perché cito il mio amico, pur senza nominarlo ? Perché in base ai suoi convincimenti, ed anche a seguito delle dichiarazioni del senatore USA, da uomo buono e con i piedi per terra qual è, aveva postato un appello alla NATO e all’ONU affinché operassero veramente per la pace, constatando pure che noi non c’entriamo nulla in questa guerra civile attuata per interposta persona. Oltre a veder soffrire e morire povera gente che vorrebbe vivere la propria vita in tranquillità, siamo anche coinvolti noi, le nostre aziende, le nostre famiglie, la nostra economia. NATO ed ONU, a suo parere, dovrebbero intervenire per separare i due contendenti che si danno botte da orbi invece la NATO attizza, nell’eventualità che il fuoco possa spegnersi, e l’ONU tace colpevolmente.
Vincenzo Fedele - Fonte
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