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giovedì 5 gennaio 2023

Benedetto XVI, dopo Traditionis custodes, ha scritto alla FSSP una "lettera di incoraggiamento"

Nella nostra traduzione da Infovaticana scopriamo la più recente comunicazione del Papa emerito rivolta alla FSSP. Qui l'indice degli Interventi di Joseph Ratzinger nelle numerose occasioni nelle quali ha rotto il silenzio che si era riproposto quando, dopo l'abdicazione, aveva scelto il 'recinto di Pietro'. 

Benedetto XVI,  dopo Traditionis custodes, 
ha scritto alla Fssp una "lettera di incoraggiamento"
 

La Fraternità Sacerdotale San Pietro, di rito tradizionale, si è unita al cordoglio per la morte di Benedetto XVI, che ha promulgato il Motu proprio Summorum Pontificum, abrogato da Francesco con la Traditionis Custodes. [Peraltro la FSSP risulta esentata dall'applicazione di Traditionis custodes vedi -ndT].

La FSSP afferma in un comunicato: “È con dolore che la Fraternità Sacerdotale San Pietro ha appreso della morte del Papa emerito Benedetto XVI, che è stato in diverse occasioni un provvidenziale sostegno per la nostra comunità”.

La Fraternità San Pietro precisa che Ratzinger, quand'era cardinale prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, "svolse un ruolo decisivo nella fondazione della Fraternità e venne addirittura a visitare il suo seminario a Wigratzbad per la Settimana Santa del 1990. Dopo la sua elezione al soglio di Pietro, i contatti sono proseguiti, in particolare con l'udienza privata concessa ai fondatori oltre che al Superiore Generale il 6 luglio 2009: che è stata l'occasione per ringraziarlo per il Motu Proprio Summorum Pontificum».

La Fraternità dei sacerdoti della Messa tradizionale rivela che alcuni mesi fa, dal suo ritiro nel monastero Mater Ecclesiæ in Vaticano, Ratzinger ha inviato una lettera privata di incoraggiamento al Superiore della Società San Pietro a seguito del Motu Proprio Traditionis Custodes, sebbene nei loro confonti l'applicazione dello stesso non sia andata oltre per ora.

Infine, assicurano che “i sacerdoti della Fraternità, insieme ai fedeli che sono loro vicini, pregheranno di tutto cuore per il riposo della sua anima. Saranno così celebrate messe da requiem con assoluzione negli apostolati affidati alla Fraternità per “pregare Dio offrendo il Sacrificio per l'anima del suo servo, il Sommo Pontefice Benedetto XVI perché, dopo averlo innalzato in questo mondo alla dignità pontificia, lo ammetta nel regno celeste in compagnia di tutti i santi». [Fonte]
[Traduzione a cura di Chiesa e postconcilio]
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