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lunedì 3 aprile 2023

Differenza tra la benedizione dell'ulivo nel Rito Antico e nel Nuovo

Nella differenza delle formule di benedizione dell'ulivo segnaliamo uno dei tanti tagli alle rubriche del Novus sul Vetus, purtroppo significativi, che non finiamo mai di scoprire. 
Ricordo ancora una volta Michael Davies: “nel nuovo rito anglicano della messa, quello del Prayer book del 1549, non troveremo affermate delle eresie, ma omesse verità di fede essenziali. Le omissioni, il “taciuto”, in liturgia è sempre grave, perché rinunciare ad affermare con completezza e chiarezza tutte le verità di fede implicate, può portare a un vuoto di dottrina nei sacerdoti e nei fedeli che nel futuro apre il campo all'eresia: in parole semplici oggi sei cattolico con una messa eccessivamente semplificata, domani senza saperlo ti ritrovi protestante perché la forma della tua preghiera non ha nutrito più la tua fede. Ecco cosa dicono i vescovi cattolici inglesi: “Per dire le cose brevemente, se si compara il primo Prayer Book di Edoardo VI con il messale (cattolico), vi si scoprono sedici omissioni, il cui scopo era evidentemente quello di eliminare l’idea di sacrificio”. Precedenti qui - qui - qui - qui - qui.

Differenza tra la benedizione dell'ulivo 
nel Rito Antico e nel Nuovo

Forma più antica
Bene ✠ dici Signore, te ne preghiamo, questi rami di palma e concedi che quanto il tuo popolo ha celebrato materialmente in tuo onore, lo compia spiritualmente con somma devozione, *vincendo il nemico* e corrispondendo con profondo amore all’opera della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore. R. Amen.
Preghiamo.
Signore Gesù Cristo, Re e Redentore nostro, in onore del quale abbiamo cantato lodi solenni, portando questi rami, concedi propizio che la grazia della tua benedizione discenda dovunque questi rami saranno portati e che *la tua destra protegga i redenti togliendo di mezzo a loro ogni iniquità ed illusione diabolica*. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. R. Amen. 

Novus ordo
Dio onnipotente ed eterno, benedici † questi rami [di ulivo], e concedi a noi tuoi fedeli, che seguiamo esultanti Cristo, nostro Re e Signore, di giungere con lui alla Gerusalemme del cielo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. R/. Amen.
Oppure:
Accresci, o Dio, la fede di chi spera in te e concedi a noi tuoi fedeli, che oggi innalziamo questi rami in onore di Cristo trionfante, di rimanere uniti a lui, per portare frutti di opere buone. Per Cristo nostro Signore. R/. Amen.

Come è evidente, è scomparso ogni riferimento alla protezione dal demonio, conferita all'ulivo benedetto con la benedizione costitutiva.

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