ET INIMICI HOMINIS DOMESTICI EJUS
CONFERENZA DI S. E. MONS. CARLO MARIA VIGANÒ
ALL’UNIVERSITÀ ESTIVA ORGANIZZATA DAL MOVIMENTO POLITICO CIVITAS
COMBATTERE IL SATANISMO DEL NUOVO ORDINE:
LE CHIAVI DELLA VITTORIA
Pontmain, Sabato 29 Luglio 2023
CONFERENZA DI S. E. MONS. CARLO MARIA VIGANÒ
ALL’UNIVERSITÀ ESTIVA ORGANIZZATA DAL MOVIMENTO POLITICO CIVITAS
COMBATTERE IL SATANISMO DEL NUOVO ORDINE:
LE CHIAVI DELLA VITTORIA
Pontmain, Sabato 29 Luglio 2023
34 Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra;
non sono venuto a portare pace, ma una spada.
35 Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre,
la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera:
36 e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa.
Mt 10, 34‐36
non sono venuto a portare pace, ma una spada.
35 Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre,
la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera:
36 e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa.
Mt 10, 34‐36
Permettetemi, cari Amici, di rivolgere il mio saluto a tutti gli organizzatori di
questa nuova edizione della vostra Université d’été, in particolare al Presidente
di Civitas, Alain Escada; ai relatori, che con i loro interventi chiariscono i vari
aspetti dell’attuale crisi civile ed ecclesiale; ai partecipanti, che con la loro
presenza confermano la determinazione dei buoni Cattolici a combattere il
bonum certamen sotto i vessilli di Cristo‐Re. Questi incontri di formazione
dottrinale, culturale e sociale sono il segno di un risveglio delle coscienze e dei
cuori: Quia hora est jam nos de somno surgere. Nunc enim propior est nostra
salus, quam cum credidimus; è ormai tempo di svegliarci dal sonno, perché la
nostra salvezza è più vicina ora di quando diventammo credenti (Rom 13, 11).
LA COERENZA DEL BENE
Come vi è una coerenza del Bene, così vi è una coerenza del Male. Il Bene,
attributo sostanziale di Dio, possiede una propria coerenza anche in ciò che ad
esso partecipa: è coerente al Bene l’amore della madre che prepara la
merenda ai figli; la sollecitudine del padrone dell’azienda nei confronti dei suoi
dipendenti; la preparazione delle lezioni da parte del professore; la dedizione
del medico verso i pazienti; la disponibilità del sacerdote nella cura delle anime
a lui affidate. Anche stirare una camicia, curare il giardino, organizzare un
convegno, festeggiare una ricorrenza con i propri cari diventa coerente con ciò
che si è, perché noi ci comportiamo secondo ciò che siamo: Agere sequitur
esse.
Chi vive nel Bene e quindi nel Vero; chi “respira” il Bene – dalle celebrazioni
che segue in chiesa alle frequentazioni con persone affini e all’educazione in
famiglia – non ha bisogno di voler compiere il Bene, perché ciò viene
spontaneo in un’anima buona. E questo è esattamente ciò che la Grazia
compie in noi, nel rendere azioni di per sé moralmente neutre – o solo
umanamente buone – opere virtuose, dove l’abitudine nel Bene diventa Virtù
e tutto permea della nostra vita; e nell’aggiungere ad azioni che sono buone
nell’ordine naturale quel quid che le eleva nell’ordine soprannaturale
orientandole a un fine superiore.
D’altra parte, quando si ama il Signore, cosa si può desiderare di più bello e
appagante, se non fare la Sua volontà? E cosa di più motivante, nei nostri
rapporti con il prossimo, se non fargli conoscere quel Santo Vero che è anche
sommamente buono e giusto? Bonum diffusivum sui, secondo l’adagio
scolastico: il Bene è di per sé espansivo, incline a diffondersi. Ce lo dimostra
l’opera del Creatore, che dal nulla porta all’esistenza tutte le cose visibili e
invisibili; ce lo conferma l’opera del Redentore, che trae dall’abisso dell’offesa
alla Maestà divina l’uomo ribelle in Adamo, mediante il Sacrificio dell’Uomo‐
Dio.
LA COERENZA DEL MALE
Ma come vi è una coerenza nel Bene, così vi è una coerenza nel Male; e quelle
azioni che apparentemente giudichiamo non particolarmente gravi – se non le
contestualizziamo – si rivelano rotelle di un ingranaggio, forse marginali e
piccole, ma che gli permettono di funzionare, e senza le quali qualcosa si
incepperebbe.
Ecco perché il Male – che ontologicamente è un non‐essere, un’assenza di Bene
– cerca di insinuarsi nelle nostre anime per piccoli passi, ottenendo progressivi
cedimenti, facendo in modo di non suscitare in noi alcuna preoccupazione né
alcun rimorso; per poi crescere ed espandersi come un cancro. E dove il Bene
porta maggior bene, così il Male chiama maggior male, abituandoci ad esso, e
a tutto ciò che esso attira.
I piani infernali dell’élite globalista – che abbiamo visto essere intrinsecamente
malvagi – sono anch’essi coerenti tra loro, perché mossi dall’odio
dell’Avversario nei confronti di Cristo. Il progetto di Bill Gates di oscurare il sole
e di vaccinare la popolazione mondiale; quello di Soros di far invadere i Paesi
occidentali da orde di maomettani e di scardinare la famiglia naturale
finanziando i movimenti woke e LGBTQ; quello di Klaus Schwab di costringerci
a mangiare insetti o di confinarci nelle “smart city” di 15 minuti; quello di
Harari di cancellare l’idea di un Dio trascendente e di comporre una Bibbia
“politicamente corretta”; quello del deep state di accentrare il controllo dei
cittadini con l’ID digitale, la moneta elettronica e la manipolazione del voto;
quello di Bergoglio di trasformare la Chiesa in un’agenzia dell’ONU e del WEF
non sono piani a se stanti, che vengono realizzati autonomamente e senza
alcun rapporto tra loro. In tutto quanto è accaduto negli ultimi decenni in
forma più sotterranea e più recentemente in modo palese, possiamo scorgere
una mens, un’intelligenza capace di dare un’organizzazione apparentemente
infallibile e inarrestabile. Perché dobbiamo ammetterlo: chi ha costruito
questa macchina infernale, in cui tutti gli ingranaggi sembrano girare
perfettamente, dimostra un’intelligenza superiore, angelica, anzi: satanica.
L’APPARENTE VITTORIA DEI MALVAGI
La constatazione dell’efficienza organizzativa dei malvagi non deve
spaventarci, né farci desistere dal combattere e i loro piani. Credo anzi che sia
proprio questa “perfezione” nel campo nemico che finirà per costituire la
propria condanna: Simul stabunt, simul cadent, dice l’adagio latino. E sarà
esattamente così, perché il trionfo del Male è una finzione, una simulazione,
un allestimento scenico basato – come tutto ciò che viene da Satana –
sull’apparenza e sulla menzogna.
Torniamo un istante alla Pasqua dell’anno 33. Mettiamoci tra coloro che a
Gerusalemme assisterono alla crocifissione di Gesù, dopo averLo visto
compiere miracoli e guarigioni. Anche sul Golgota, nell’assenza degli Apostoli,
la messa in scena di Lucifero doveva sancire la sconfitta del Messia, la
dispersione dei Suoi discepoli, l’oblio del Suo insegnamento, la sconfessione
della Sua divinità. Ma proprio sulla Croce, strumento di morte e di infamia, le
sorti dell’umanità sono rovesciate da Colui che con la morte del corpo ha
restituito la vita dell’anima, e che lasciandosi inchiodare a quel legno, su di
esso inchiodava l’inferno. O mors, ero mors tua. La nostra natura ferita dal
peccato originale non si rassegna a capire che la vittoria di Cristo si compie
secondo la logica della Carità e non dell’odio, e che essa è tanto più inesorabile
e definitiva quanto maggior spazio di agire è lasciato a Dio, e quanto minore
da parte dei Suoi figli è la fiducia nei mezzi umani.
SATANA L’ILLUSIONISTA
Non giudichiamo quindi l’apparente «viver lieto de’ maligni» del Salmo 36
come un segno di inevitabile sconfitta: questo imponente dispiegamento di
forze, questa scenografia così realistica, queste coreografie impressionanti
costituiscono la sola risorsa cui possa attingere il grande Mentitore, e l’unico
modo per indurci a credere di essere potente e invincibile. Un gran
prestigiatore, questo è certo: ma che in quanto tale potrà stupirci come
illusionista, ingannarci con i suoi trucchi, che fuori dal palcoscenico e alla luce
del sole si mostrano nella loro patetica inconsistenza. Il gioco del coniglio
estratto dal cilindro – il rispetto dell’ambiente, la salute dei cittadini, la
fratellanza universale – o lo spettacolo della donna segata in due funzionano
sinché il pubblico rimane a distanza e si lascia ingannare dalla penombra e dai
gesti teatrali del prestigiatore. D’altra parte, chi tra gli spettatori di uno
spettacolo di “magia” o tra i passanti che indugiano nei corridoi della metro ad
osservare il gioco dei tre bussolotti penserebbe che si tratti di realtà? Chi
darebbe credito a un dottor Dulcamara che proponga, come nell’opera di
Donizetti, un farmaco «odontalgico, mirabile liquore, dei topi e delle cimici
potente distruttore?» (Felice Romani, L’elisir d’amore, scena V, Dulcamara).
La finzione – anzi, più precisamente: la frode nella vendita, ché di vendita
fraudolenta si tratta – è il marchio del commercio di Satana. Comprate il mio
specifico, per poco ve lo do. Questo piazzista imbroglione – e con esso tutti i
suoi servi, non meno indaffarati a vendere i loro intrugli – ricorda certi
personaggi che sino a qualche tempo fa, nei parcheggi degli autogrill, offrivano
agli incauti un videoregistratore a pochi euro, che poi si rivelava essere un
involucro appesantito da un mattone; o quelli che, in cambio di una somma
per il disbrigo delle pratiche notarili, promettono via mail l’eredità di un
milionario africano appena scomparso. Ma se tutti noi sappiamo
perfettamente che dietro queste altisonanti promesse si cela solo un imbroglio
ai nostri danni, perché ancora vi è chi ci crede? Non era altrettanto
palesemente falsa l’efficacia del siero sperimentale mRNA inoculato in massa?
non è altrettanto ridicola la narrazione sulla crisi energetica, ottenuta
comminando sanzioni al principale esportatore in Europa di gas naturale? Non
è grottescamente infondata la frode ambientale? Eppure, a guardarci intorno,
sembra che molti, moltissimi siano ben più che disposti a credere alle
menzogne di questi Dulcamara, di questi imbonitori di fiera che dal World
Economic Forum o dalla Bill & Melinda Gates Foundation, dall’Unione Europea
o dall’Organizzazione Mondiale della Sanità decantano le virtù dei loro filtri
miracolosi: reddito universale, abolizione della povertà, sconfitta delle
malattie, pace globale. Per poi scoprire che dobbiamo pagare quel reddito
universale indebitandoci e rinunciando alla proprietà privata, che la loro
“abolizione della povertà” porta alla miseria dei singoli e delle Nazioni, che
BigPharma ci vuole pazienti cronici, che la pace del Nuovo Ordine Mondiale
significa guerra perpetua.
COM’È STATO POSSIBILE?
Molti, in questi ultimi anni, si sono chiesti: Come è stato possibile che una parte
così consistente dell’umanità possa aver acconsentito a tutto questo? Se ci
guardiamo indietro – tornando agli anni Ottanta, ad esempio, prima che l’alta
finanza decidesse di muovere attacco alle Nazioni europee con la
privatizzazione degli asset statali e con la distruzione definitiva della società e
della famiglia, già iniziata ben prima – ci sembra quasi impossibile che nel giro
di poco tempo il Nemico possa aver compiuto passi così imponenti, senza
suscitare reazioni e resistenze significative. E se ascoltiamo le parole di quelli
che Roncalli chiamava profeti di sventura, i quali sin dalle prime sessioni del
Vaticano II annunciavano l’apostasia cui esso avrebbe condotto, ci pare
impensabile che quei loro allarmi autorevoli possano essere stati ignorati e
anzi abbiano meritato la condanna e l’ostracismo, da parte dei supremi Pastori,
di chi li lanciava.
E qui torniamo alla frode, all’adulterazione della Fede, della Morale, della
Liturgia, all’inganno colpevole di chi, costituito in autorità, si palesa come
nemico di coloro che dovrebbe invece proteggere, e amico di chi dovrebbe
combattere o convertire. Frode la chimera di una fratellanza priva della
comune paternità di Dio; frode la actuosa participatio che ha distrutto il culto
pubblico protestantizzandolo; frode il sacerdozio comune dei fedeli,
fraudolentemente insinuato al Concilio per indebolire il Sacerdozio gerarchico;
frode la presunta democratizzazione della Chiesa, che il divino Fondatore ha
voluto monarchica e che nessuna autorità umana potrà mai cambiare; frode
l’ecumenismo con cui si umilia la divina Maestà al livello delle prostituzioni,
come la Scrittura chiama eloquentemente le false religioni. Tutti gli dei dei
pagani sono demoni (Sal 96, 5) e I sacrifici dei pagani sono fatti a demoni e non
a Dio (1 Cor 10, 20).
LA DOMANDA CORRETTA
Proviamo a riformulare la domanda in modo più chiaro: Come è stato possibile
che dei popoli cresciuti nell’eredità del pensiero greco e romano, nella luce della
Rivelazione cristiana e della civiltà che essa ha edificato abbiano deciso di
credere ad una menzogna palesemente falsa, ossia che sia possibile pace,
concordia, prosperità e felicità lontano da Dio, anzi schierandosi apertamente
con un Nemico che Cristo ha già sconfitto e vinto?
A ben vedere, questa domanda l’avremmo potuta porre anche ad Adamo ed
Eva: Eravate nel Paradiso terrestre; incontravate il Signore e parlavate con Lui;
non avevate malattie né morte; avevate un’intelligenza agile nell’apprendere
e nel comprendere; non eravate soggetti alla concupiscenza della carne…
avevate tutto, perché avevate Dio: ebbene, come avete potuto credere al
Serpente, che vi prometteva che disobbedendo al comando del Signore avreste
ottenuto ciò che avevate già? quando era evidente che una creatura strisciante
non avrebbe mai potuto competere con l’onnipotenza del Creatore?
Analoghe promesse le ritroviamo nelle tentazioni cui Nostro Signore volle
sottoporSi nel deserto: anche in quel caso Satana offre al padrone di tutte le
cose i domini della terra che già Gli appartengono, osando chiederGli in cambio
un atto idolatra di adorazione tanto assurdo quanto impossibile. Tutto questo
sarà tuo, se prostrato mi adorerai (Lc 4, 7). A queste assurdità dettate da una
mente irretita e ostinata nella volontà malvagia il Signore risponde citando la
Scrittura, senza nemmeno degnarSi di argomentare la loro falsità. Perché con
il demonio non si discute: è tempo perso. Satana va scacciato e tenuto lontano.
IL PECCATO DELL’UOMO MODERNO E CONTEMPORANEO
La colossale frode che è stata ordita ai danni dell’uomo moderno non è in nulla
diversa da quella che ha segnato la caduta dei nostri Progenitori: credere alla
menzogna in quanto tale, sovvertendo l’ordine divino. Noi non siamo stati
propriamente ingannati, perché l’inganno era evidente sin dal principio:
diventare sicut dii mangiando dell’albero della conoscenza del Bene e del Male
o pretendere che delle amputazioni chirurgiche possano trasformare un uomo
in una donna; offrire i primogeniti a Baal o ucciderli nel ventre materno per
non aumentare la carbon footprint è sostanzialmente identico. Ciò che Satana
ci chiede non è tanto di compiere un’azione riprovevole, ma farcela compiere
accettando come vero che essa non comporti delle conseguenze: gettati da
questa torre, e i tuoi Angeli verranno a sostenerti. Vaccinati con questo siero
sperimentale, e compirai un gesto d’amore. Acquista un figlio con la gravidanza
surrogata, e sarai genitore. Rinuncia alla tua libertà, e sarai libero. Compra ciò
che non puoi permetterti e che ti indebiterà per sempre, e sarai felice. Chiudi
tua madre anziana in un ospizio, e sarà seguita da personale che la farà stare
bene. Lascia che tuo figlio cambi sesso, e si sentirà realizzato. Lascia che lo
Stato sia laico e che legiferi senza condizionamenti da parte della Chiesa, e
regnerà la concordia tra i fedeli di tutte le religioni.
Nulla di queste promesse ha anche solo la parvenza di verità: sono tutte
menzogne, e come tali il Principe della menzogna ce le vuole fare accettare,
perché con esse accettiamo il sovvertimento dell’ordine divino. È per questo
che non si tratta di un errore, ma di un peccato del quale siamo moralmente
responsabili.
LE CONSEGUENZE DELL’ACCETTAZIONE DELLA MENZOGNA
Il concetto di tolleranza del male – che in società ancora cristiane poteva in
qualche modo consentire limitate deroghe per un bene superiore – è stato
cancellato dalla società civile e dalla Chiesa nel momento in cui, perduto il
riferimento trascendente del sommo Bene e del santo Vero – il Signore Dio –
non vi è più alcun male da tollerare, né alcun bene da tutelare. Perché
l’accettazione contemporanea della Verità e della sua negazione – la
menzogna – sono una contraddizione logica, ancor prima che teologica. E
questo è il risultato di un processo che credo meriti di essere analizzato con
molta attenzione.
IL SOVVERTIMENTO AD OPERA DELL’AUTORITÀ
Il processo a cui mi riferisco è quella sequenza di eventi concatenati che ha
condotto la Chiesa Cattolica – e con essa le Nazioni in cui i Cattolici sono
presenti e socialmente rilevanti–‐ a personalizzare il rapporto del fedele con
Dio laddove esso era pubblico – il culto, la Liturgia – e a collettivizzare, per così
dire, il rapporto del fedele con Dio, quando esso era invece personale – la
conversione, l’orazione, la meditazione, l’esperienza ascetica e mistica. Questa
inversione – mutuata dai Protestanti – fa sì che l’azione del culto pubblico della
Chiesa divenga un momento di autocelebrazione dei singoli e dei gruppi, e non
la corale voce della Sposa; e allo stesso tempo cancella l’intima unione
dell’anima con il suo Signore – conseguibile solo nel raccoglimento individuale
– per esaltare una “comunità”, per darle consistenza e attrattiva in ragione del
“camminare insieme”, ancorché senza meta.
La normalità ieratica, al di sopra del tempo e dello spazio, cede alla
provvisorietà dell’esperimento, all’incognita del risultato, alla creatività
patetica o all’improvvisazione sacrilega. E questo, necessariamente, si allarga
alla vita civile, dove la testimonianza del Cattolico non solo non è necessaria,
ma è anzi da deplorare; e dove i governanti, anche se nominalmente cattolici,
possono legiferare in contrasto con la Legge di Dio e della Chiesa. Perché
ciascuno di loro è convinto di poter pensare in un modo e agire in modo
opposto, mentre in realtà finisce col pensare sulla base di come si comporta.
IL RUOLO DELLA DEEP CHURCH
Finché la Gerarchia della Chiesa è stata fedele al suo mandato, ogni
persecuzione dei governi anticattolici e rivoluzionari è stata affrontata con
onore e fermezza, spesso anche con l’eroismo del martirio, come in Vandea, in
Spagna, in Messico, in Unione Sovietica, in Cina. Ma non appena il Vaticano II
ha “resettato” la Gerarchia in senso liberale e progressista, è stata essa stessa
a promuovere la laicizzazione della società e l’estromissione volontaria della
Chiesa e della Religione da ogni ambito del vivere civile, giungendo a chiedere
la revisione dei Concordati. Nell’arco di poche generazioni la civiltà cristiana
costruita grazie alla Chiesa Cattolica è stata rinnegata e dimenticata,
giungendo a scardinare le basi del patto sociale: non è una questione di
statistiche o di numeri – peraltro documentabili – ma un cambiamento radicale
della società, dei principi che animano i suoi cittadini, delle speranze che
nutrono i nonni e i padri per le future generazioni. Parlo della capacità dei
nostri nonni e genitori di rinunciare a tanti agi per garantire gli studi o una casa
ai figli; parlo dello scardinamento della famiglia con il divorzio, con la
deliberata creazione di una crisi economica che renda impossibile essere
autonomi, potersi sposare e educare la prole, sapere che l’autorità civile e
religiosa sono amiche, e non ostili e traditrici.
Questo ha anche portato le generazioni a perdere progressivamente ma
inesorabilmente tutta quell’eredità di comportamenti quotidiani, di modi di
dire, di abitudini che erano la traduzione pratica del modo di essere di un
Cattolico; un abbandono che è stato incoraggiato da chi ha instillato nei
cittadini e nei fedeli un senso di vergogna per il proprio passato, per la propria
Storia, le proprie tradizioni, la propria Fede. Sconcerta che questo tradimento
sia stato consumato senza reazioni, dopo essere stato imposto dall’alto sia in
ambito civile sia – cosa inaudita – in ambito ecclesiale.
La laicità dello Stato, con cui le Nazioni scrollano da sé la Signoria di Cristo,
costituisce la base filosofica e teologica su cui ha potuto essere teorizzata la
dissoluzione della società cristiana: senza di essa divorzio, aborto, eutanasia,
sodomia, manipolazione genetica e transumanesimo non avrebbero mai
potuto essere introdotti nelle legislazioni nazionali. E questo è avvenuto con il
sostegno determinante della deep church sin dagli anni Sessanta, e più
recentemente con il totale asservimento della gerarchia cattolica all’Agenda
2030: lo ha riconosciuto anche mons. Hector Aguer, già Arcivescovo di La Plata
in Argentina (qui).
LA DISGREGAZIONE DELLA FAMIGLIA
Tutto questo è scomparso: nessun giovane membro di una famiglia moderna
ha mai nemmeno sentito raccontare come si viveva una volta. Cosa si credeva.
Cosa si sperava. D’altra parte, dove sono i nonni, che un tempo accudivano i
nipotini e trasmettevano loro i ricordi degli antenati, la loro saggezza, la loro
semplice religiosità? Erano i nonni che portavano i nipoti a pregare davanti
all’immagine della Madonna, insegnavano loro le orazioni, come fare l’esame
di coscienza, un Requiem passando davanti al cimitero, il significato
dell’obbedienza verso i genitori, dell’onestà, della parola data. La Massoneria
ha eliminato gli anziani, trasformandoli in commodity per il business delle
cliniche o sterminandoli con il siero genico o con la ventilazione forzata. La loro
assenza, da decenni ormai, si è accompagnata ad un attacco frontale contro la
donna, nel suo ruolo di moglie e di madre: un altro elemento di coesione della
famiglia demolito, un altro baluardo abbattuto. L’attacco alla figura paterna –
sino ad allora modellata sull’autorità e sulla bontà di Dio Padre – si è compiuto
con la corruzione dei costumi, con la pornografia, con la promiscuità e infine –
rotto il cordone ombelicale che lega la sessualità al rapporto coniugale
finalizzato alla procreazione – ecco ulteriormente distrutto l’uomo, il marito, il
padre, il cittadino stigmatizzando la sua “mascolinità tossica”, effeminandolo,
castrandolo nella volontà e nell’intelletto; prima anteporre il mezzo (il
legittimo piacere dell’atto coniugale) al fine naturale (la procreazione), e poi
sostituendo al fine il mezzo. E i figli, separati dai genitori che lavorano, trovano
nella televisione, in internet, sui social, con le app, a scuola e ovunque un
nuovo oracolo, una entità che sollevi dalla responsabilità di scegliere e che dica
loro cosa pensare, cosa volere e contro chi rivolgere le proprie frustrazioni. Et
inimici domini domestici ejus (Mt 10, 36). Questa entità – cui il potere vorrebbe
riconoscere caratteristiche quasi divine, simulando le facoltà di un’intelligenza
umana – propone un nuovo credo ambientalista, esalta nuove virtù green e
woke, addita nuovi maestri, celebra le sue liturgie. Perché si pone come
religione e come tale richiede al fedele assenso e obbedienza ai suoi ministri.
LA RELIGIONE DI STATO
Il sistema di indottrinamento è sperimentato, e nel corso della Storia ha
mutato solo alcuni dettagli dovuti ai tempi o al progresso tecnologico, ma ha
sempre conservato lo schema originario. Ed è questo schema che occorre
conoscere, se vogliamo contrastarlo in tutte le sue diverse declinazioni:
sanitarie, energetiche, climatiche, belliche, finanziarie, religiose. Uno schema
che è innegabilmente ispirato non solo alla cancellazione dell’unica vera
Religione, ma anche alla sua sostituzione con la religione luciferina del
progresso, dell’umanità, della fratellanza, della Madre Terra. Non stupiamoci
dunque se il pretesto iniziale con cui la Massoneria ha minato l’autorità della
Chiesa Cattolica in nome della libertà religiosa sta venendo meno, per lasciare
il dominio incontrastato – riconosciuto anche a livello istituzionale – all’unica
religione compatibile con l’ideologia del Nuovo Ordine Mondiale: il culto di
Satana. Il quale, dopo essersi dissimulato per due secoli dietro Prometeo e la
dea Ragione, oggi esce pubblicamente allo scoperto e pretende per sé
quell’esclusività che aveva rimproverato e negato alla vera Chiesa, al punto da
diventare “religione di Stato”, di imporre i suoi dogmi assurdi e le sue false
credenze alla comunità internazionale, di indottrinare i bambini e i ragazzi
nelle scuole, di obbligare i cittadini a conformarsi ai suoi precetti.
Sembra di assistere ad una riproposizione globale del paganesimo come sotto
il regno di Giuliano l’Apostata: una sorta di vendetta dei culti idolatri sulla
Religione di Cristo, una rivincita delle tenebre sulla Luce. Ma questo, come
sappiamo, è ontologicamente impossibile.
EXSURGE DOMINE
Dinanzi all’abdicazione dell’autorità civile, vi sono molti gruppi in tutto il
mondo che si stanno organizzando per opporsi alle violazioni delle libertà
fondamentali, denunciarle ove possibile, coordinare gli aiuti a quanti sono
ostracizzati a causa della loro resistenza. Non è una sostituzione del potere, né
una forma di sedizione: è la necessaria risposta – in attesa di tempi migliori –
chi vede minacciato il proprio futuro, i propri beni, la propria vita stessa.
Ho ritenuto mio dovere di Pastore prendere un’iniziativa analoga in ambito
ecclesiale, dando vita all’associazione Exsurge Domine, per contrastare la
speculare persecuzione che i sacerdoti e i religiosi tradizionali si trovano a
subire da parte della setta bergogliana a causa della loro fedeltà alla Chiesa di
Cristo, oggi infestata di traditori, di corrotti e di mercenari. Exsurge Domine,
sotto il mio personale patrocinio, vuole aiutare i chierici, i religiosi, i monaci e
le monache privati dei mezzi di sussistenza, cacciati dai loro monasteri, fatti
oggetto di persecuzione dai Superiori perché legati alla Liturgia apostolica o
perché non disposti a rinnegare il carisma del loro Ordine. Parroci che da un
giorno all’altro vengono allontanati dalla loro parrocchia, monache a cui Roma
impone una badessa progressista, chierici ridotti allo stato laicale senza
regolare processo e con accuse infamanti: tutte queste anime buone,
innamorate del Signore e fedeli alla Chiesa, hanno bisogno di aiuto materiale,
di supporto spirituale, di assistenza legale e canonica.
Chiedo a tutti voi di farvi promotori di questa iniziativa con i vostri conoscenti
e amici, e di contribuire secondo le vostre possibilità al finanziamento del
nostro primo progetto: la costruzione di un Villaggio Monastico in provincia di
Viterbo, dove accogliere la comunità benedettina femminile di Pienza. Il vostro
sostegno, anche con la preghiera, permetterà a questi buoni sacerdoti e
religiosi di non soccombere alle purghe bergogliane e di poter svolgere il
ministero o seguire il carisma che essi hanno scelto con generosità seguendo
la volontà di Dio.
www.exsurgedomine.org
Banca: Banca di Credito Cooperativo di Roma, Via Sabotino 612 – Roma
Intestatario: Associazione Exsurge Domine
IBAN: IT19I0832703399000000026930
SWIFT/BIC: ICRAITRRROM
Banca: Poste Italiane Spa, Piazza Matteotti, 37 – Siena
Intestatario: Associazione Exsurge Domine
IBAN: IT31V0760114200001065628511
SWIFT/BIC: BPPIITRRXXX
CONCLUSIONE
Vorrei concludere questo mio intervento riferendomi proprio a questo luogo,
Pontmain, dove il 17 Gennaio 1871 apparve la Vergine Maria, invocata sotto il
titolo di Nostra Signora di Francia.
Di lì a poco – il 18 Marzo – si sarebbe conclusa, con la sconfitta di Napoleone,
la guerra franco‐prussiana e i moti del Marzo successivo avrebbero dato luogo
alla Comune di Parigi. In quella circostanza la Massoneria francese (di
ispirazione socialista e legata ai centri di potere culturali) organizzò una
rivoluzione (qui) che fu però affogata nel sangue il Maggio successivo
dall’intervento del governo di Versailles, su ordine della Massoneria inglese
(che è invece liberale e legata al potere istituzionale). Oggi quella spaccatura
tra differenti Massonerie è stata superata da un pactum sceleris che le unisce
– concilium fecerunt in unum (Sal 70, 10) – con il comune obiettivo di portare
a compimento l’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale, necessaria
premessa al regno dell’Anticristo.
La Santa Vergine, nell’apparizione a Pontmain, non disse nulla. Ai Suoi piedi si
srotola un cartiglio in caratteri d’oro: Pregate, bambini miei. Dio vi risponderà
prestissimo. Mio Figlio permette che il Suo Cuore si lasci toccare. Ebbene, anche
oggi queste parole di conforto rimangono valide e vere: il Signore risponderà
prestissimo, perché molte sono le anime buone che, in questa fase di apostasia
e di crisi dell’autorità, si stanno svegliando dal torpore in cui troppo a lungo
sono rimaste.
La frode infernale del globalismo è destinata al fallimento più totale: su questo
non vi è il minimo dubbio. La Babele del Nuovo Ordine sprofonderà sotto il
peso delle sue menzogne, marchio inconfondibile dell’opera del demonio. A
noi spetta il compito di proclamare la Verità, di ricordare al mondo che l’unica
salvezza viene da Cristo, Principe della Pace, a cui va restituita la Signoria sulle
Nazioni e sulla Chiesa che Gli è stata usurpata da un’autorità ribelle e corrotta.
Possa la Vergine Santissima, Regina delle Vittorie e Mediatrice di tutte le
Grazie, affrettare la fine di questa tribolazione, perché si compiano le Sue
parole pronunciate a Fatima nel 1917: Alla fine il mio Cuore Immacolato
trionferà.
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
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