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sabato 19 dicembre 2020

Il segno inquietante di un 'vuoto simbolico' dopo il culto della pachamama a San Pietro: l'altare papale inutilizzato da mesi

Leggo un articolo di Maike Hichson pubblicato il 18 dicembre su LifeSiteNews che sottolinea un dato tanto inquietante quanto significativo finora passato inosservato: e cioè che l'Altar Maggiore della Basilica di San Pietro, l'Altare Papale1, collocato sulla tomba di Pietro, è inutilizzato ormai da molti mesi. 
Il professor Armin Schwibach - vaticanista residente a Roma da oltre trent'anni, professore di filosofia e corrispondente del sito cattolico austriaco Kath.net - lo descrive come un "vuoto simbolico". 
È un fatto che giunge non soltanto a ridosso dei blocchi a causa del coronavirus, ma anche dopo che Bergoglio, nell'ottobre 2019, ha accolto una ciotola con la terra dedicata alla falsa dea Pachamama e l'ha posta, contro ogni norma liturgica, proprio su quell'altare.

Il professor Schwibach, su Twitter il 17 dicembre ha pubblicato una foto dell'altare papale presso il quale, per secoli, solo il Papa offre il Santo Sacrificio della Messa e così ha commentato: “L'altare papale spogliato e oggi inutilizzato. Ora una sorta di buco riconoscibile al centro della basilica". Alla richiesta di LifeSiteNews di spiegare il significato del commento e della foto, il professor Schwibach ha detto che il Papa non ha più offerto il Sacrificio della Santa Messa su questo altare da quando c'è stato il blocco a causa del covid. La Santa Messa di Pasqua è stata celebrata sull'altare della Cattedra di San Pietro, collocato dietro l'altare maggiore della basilica, alla presenza soltanto di una sparuta assemblea. I primi minuti del video della Messa mostrano l'Altar Maggiore vuoto mentre viene usato l'altare alle sue spalle. Anche il 12 dicembre, festa della Madonna di Guadalupe, Papa Francesco ha celebrato la Messa sull'altro altare alle spalle dell'Altar Maggiore, passandovi accanto visibilmente senza inchinarsi. Per tutti questi mesi, l'altare papale è stato abbandonato, creando un "vuoto simbolico". Queste le parole di Schwibach. 

Il corrispondente tedesco, aggiunge che il Papa - dal 18 maggio - ha cessato anche le messe televisive nella sua residenza di Santa Marta. Schwibach, che era solito riportare le omelie di Santa Marta (tre o quattro volte alla settimana), non si spiega perché il Papa abbia del tutto abbandonato le sue messe pubbliche, ma per le poche occasioni, come il Natale o, di recente, il concistoro del 28 novembre per la nomina di nuovi cardinali, celebri sull'altare della Cattedra di Pietro, dietro l'altare papale. 

Ancora lo scorso anno, per la messa della Vigilia di Natale del 24 dicembre 2019, papa Francesco ha celebrato sull'altare papale, con la basilica gremita di fedeli. Quest'anno celebrerà la Messa della “Mezzanotte” alle 19.30, con una scarna assemblea, e questa volta sull'altare della Cattedra di San Pietro. 

L' altare papale (v. nota 1), o altare della Confessione, è il fulcro della Basilica di San Pietro, con il baldacchino realizzato da Gian Lorenzo Bernini. Fu consacrato da Clemente VIII nel 1594 ed è situato sulla tomba di Pietro, che si trova sotto la cattedrale, a ricordo di San Pietro che ha testimoniato la sua fede con il martirio. Il 10 marzo, la Basilica di San Pietro era stata chiusa a causa delle restrizioni covid, e solo il Cardinale Comastri, da allora e fino a maggio ha pregato in San Pietro un rosario diffuso in TV che ha toccato molti cuori in tutto il mondo, con la sua accorata richiesta di aiuto alla Madonna. Recentemente, alla fine di novembre, Comastri ha ripreso questa pia e bella pratica. E così la basilica è aperta ai visitatori. 

Il significato dell'assenza del Papa all'altare papale non risiede solo nel fatto che si tratta dell'altare papale che di per sé collega il Papa regnante direttamente con lo stesso San Pietro. Sta anche nel fatto che Papa Francesco - alla Messa di chiusura del Sinodo dell'Amazzonia il 27 ottobre 2019 - aveva posto su quello stesso altare una ciotola di piante, altamente controversa, offerta alla falsa dea Pachamama all'inizio del Sinodo dell'Amazzonia. Molti hanno visto in questa coppa un segno occulto, un'offerta a un demonio, scandalosamente posto sull'altare di Dio sul quale il Papa è solito offrire il Santo Sacrificio della Messa.

All'epoca, il dottor Robert Moynihan, giornalista statunitense ed esperto vaticanista, notò questo strano evento, soprattutto perché Bergoglio aveva infranto anche le regole liturgiche posizionando quella ciotola sullo stesso altare, dove devono essere collocati solo gli oggetti liturgici per il Santo Sacrificio della Messa. Moynihan ha riferito di aver "appreso che una ciotola di terra con delle piante è spesso collegata a rituali cerimoniali che coinvolgono Pachamana" che di solito ha anche una sorta di colore rosso, tal quale quello della ciotola posta sull'altare maggiore a San Pietro. 
Il dottor Moynihan ha notato come "sembrasse che la coppa di fiori presentata all'offertorio della Messa sinodale finale, e poi posta sull'altare durante la consacrazione, potesse essere collegata a un rituale di venerazione, e ringraziamento, alla Madre Terra, conosciuta come Pachamana ... " 

Qualunque ulteriore speculazione appare inutile. In questo breve video apparso su Gloria.tv, si può vedere che questa stessa ciotola era stata offerta per la prima volta a Pachamama da una “sacerdotessa” nei Giardini Vaticani durante una cerimonia pagana il 4 ottobre [qui], all'inizio del Sinodo dell'Amazzonia. La ciotola successivamente è stata da lei consegnata a Bergoglio che presiedeva la cerimonia, il quale poi l'ha benedetta. 

Il Sinodo dell'Amazzonia è stato circondato da molti eventi e dichiarazioni controversi e scandalosi [vedi]. Non solo l'onore delle statue di Pachamama, ma anche la promozione dell'indifferentismo religioso e dell'apostasia totale. 

Non molto tempo dopo questo scandaloso evento, Papa Francesco ha deciso di non essere più chiamato "Vicario di Cristo" nell'Annuario Vaticano 2020, dando a questo titolo il carattere di mero "titolo storico" [qui]. Invece, in alto, ha messo il suo nome: Jorge Mario Bergoglio, mentre nell'Annuario 2019, la pagina relativa al papa si apriva, in grande, con il primo e il più importante dei suoi titoli, tutto in maiuscolo: VICARIO DI GESÙ CRISTO. Il professor Schwibach all'epoca commentò su Twitter: "Sembra che si continui a smantellare tutto". 

Ed ecco il riassunto degli eventi nel corso del Sinodo dell'Amazzonia dello scorso anno: 
  • prima Bergoglio ha benedetto un sacrificio offerto a un falso dio, e poi lo ha collocato proprio sull'altare su cui di solito il Figlio di Dio (il celebrante agisce in persona Christi) si offre a Dio Padre.
  • Nell'Annuario 2020, rifiuta di essere chiamato "Vicario di Cristo".
  • Scoppia la crisi/Covid, utilizzata dalle autorità governative per chiudere le chiese e limitare la partecipazione alla messa, con la piena collaborazione e approvazione del Papa.
  • Quindi il Papa smette del tutto di celebrare la messa proprio su quello stesso altare papale su cui aveva precedentemente posto la coppa dedicata a Pachamama.
  • La sua messa della veglia di Natale non è nemmeno una messa di mezzanotte, ma si svolgerà alle 19.30, a causa delle regole del coprifuoco in vigore in Italia (anche se il Vaticano è uno Stato autonomo il cui governo appartiene unicamente al Papa). 
Il risultato di questi atti papali è che ora in molti luoghi del mondo intero la Messa di mezzanotte di Natale, che celebra la nascita di Gesù Bambino, è stata cancellata. Ci si può chiedere se c'è una connessione tra tutti questi eventi: vale a dire, dalla ciotola a Pachamama sull'altare papale alla cancellazione delle messe di mezzanotte di Natale in molte parti del mondo. La conclusione non è affatto rassicurante.
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1. L'Altare papale della Basilica di San Pietro è stato edificato in continuità verticale con i precedenti altari di Gregorio Magno e Callisto II, non al centro della cupola ma spostato verso l'abside, collocato nella Confessione, luogo che accoglie la Tomba di Pietro. Nella lingua latina, la Confessio esprime l'affermazione di una verità sino alla morte: quando un martire versa il proprio sangue per Cristo lo confessa, proclamando con un atto di suprema testimonianza la sua fede (Confessio est regina probationum /la confessione è la prova regina). Rivolto verso oriente, incontro al sole nascente come era d'uso nelle basiliche paleocristiane, questo altare è riservato unicamente al Sommo Pontefice o a persona da lui delegata. Fu voluto da Clemente VIII Aldobrandini nel 1594 per completare con un altare stabile la parte già ultimata della nuova basilica.
 [Traduzione e nota a cura di Chiesa e post-concilio]

1 commento:

  1. C’è un albero dedicato, nei giardini vaticani, che si dovrà sradicare il più presto possibile, piantato il 4 ottobre 2019 ( giorno dell'intronizzazione della Pachamama) inizio dei guai seri per l’umanità dall’epidemia in avanti...

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