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sabato 8 gennaio 2022

Il vero nemico, a parte i rischi dei vaccini, è il Green Pass: lo è di tutti, vaccinati e non

Di seguito la risposta di Lorenzo alla nostra riflessione di massima sulla questione etica riguardo ai vaccini [qui], che amplia il discorso e chiarisce alcuni punti sulla introduzione di un vaccino che sembra accettabile, ma non senza incognite successive. Sono in predicato i veri fini di una "vaccinazione" così diffusa a tutti i costi su tutte le fasce della popolazione a livello globale.

Vi ringrazio per aver pubblicato la mia email, mi premeva molto "lanciare" una discussione a più voci sul tema.
Ne approfitto per ampliare il mio pensiero e precisare alcune cose:
  • Sembrerebbe (condizionale d'obbligo)che il vaccino Valneva sia tradizionale, ovvero con virus inattivato, e testato eticamente. Ciò lo rende un candidato moralmente accettabile e senza dubbio meno pericoloso.
    Ovvero: nessuna tecnologia a Rna o basata unicamente sulla proteina spike (come il Novavax).
  • Non accetterò mai alcuna forzatura/obbligo sino a quando rimarranno in essere Green Pass e consenso informato.
  • Esiste, in aggiunta, una "trappola". Le prime due dosi possono esser fatte con Valneva, ma dalla terza in poi (usque ad mortem?) non si potrà scegliere, solo Pfizer o Moderna, quindi a Rna.
Per questo ritengo tutto il sistema, per come è stato organizzato, inaccettabile. Indirizzato verso ben altri fini ben poco nobili purtroppo. Non è logico né sensato credere "casuale" che tutti gli stati del mondo (fatte rarissime eccezioni), nello stesso momento, introducano un pass vaccinale digitale su base QR Code. Il vero nemico è il Green Pass: lo è di tutti, vaccinati e non.

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