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giovedì 10 marzo 2022

Bergoglio silura a 57 anni il vescovo portoricano No-vax

Qui l'indice degli articoli sulla Chiesa in tempo di pandemia.
Mano dura di Bergoglio contro i vescovi No-vax.
CITTA’ DEL VATICANO (CNS) – Papa Francesco ha “sollevato” il vescovo Daniel Fernández Torres di Arecibo, Porto Rico, dalla cura pastorale della diocesi, ha annunciato il Vaticano senza fornire una spiegazione.
Il breve annuncio del Vaticano del 9 marzo ha aggiunto solo che il papa ha chiesto al vescovo 79enne Álvaro Corrada del Río, capo in pensione della vicina diocesi di Mayagüez, di servire come amministratore apostolico.
Il vescovo Fernández, in una dichiarazione pubblicata sul sito web della diocesi, ha detto: “Mi sento benedetto a soffrire persecuzioni e calunnie per aver proclamato la verità”. Il vescovo ha anche detto che gli era stato chiesto di dimettersi, ma ha rifiutato di farlo.
Il vescovo Fernández ha a lungo difeso la famiglia tradizionale e, prendendo pubblicamente le distanze dalla posizione del presidente della conferenza episcopale portoricana, si è opposto a un disegno di legge che avrebbe vietato la “terapia di conversione” per gli omosessuali. Ma recentemente è stato più noto per il suo sostegno alle persone che si sono opposte in coscienza al vaccino COVID-19, anche se il governo portoricano ha richiesto che molte persone nel settore sanitario e pubblico fossero vaccinate.
Infatti, in agosto, quando la conferenza episcopale portoricana ha redatto una “istruzione pastorale sull’importanza morale” di fare il vaccino, sono stati costretti a iniziare il documento dicendo: “Noi, sei dei sette vescovi cattolici di Porto Rico che compongono la conferenza episcopale portoricana, riteniamo opportuno esprimerci collegialmente su una questione che, mentre avrebbe potuto essere un segno di grande speranza per l’umanità, purtroppo è diventata controversa: la questione della vaccinazione contro il COVID-19”.
Nella sua dichiarazione del 9 marzo, il vescovo Fernández ha detto ai fedeli della diocesi: “Non sta a me spiegarvi una decisione che non posso spiegare a me stesso, anche se la accetto con la pazienza di Cristo per il bene della chiesa”.
Il vescovo ha anche detto: “Mi dispiace molto che nella chiesa dove si predica tanto la misericordia, in pratica ad alcuni manchi un minimo di senso della giustizia. Nessun processo è stato avviato contro di me, né sono stato formalmente accusato di nulla. Semplicemente, un giorno il delegato apostolico (l’arcivescovo Ghaleb Moussa Abdalla Bader) mi ha comunicato verbalmente che Roma mi chiedeva di dimettermi”. L’azione del papa, ha detto, significa che “un successore degli apostoli viene ora sostituito senza nemmeno intraprendere quello che sarebbe un processo canonico obbligatorio per rimuovere un parroco”.
Tuttavia, il vescovo Fernández ha detto di riaffermare “la mia comunione nella fede cattolica, con il papa e con i miei fratelli nell’episcopato, nonostante la mia perplessità di fronte a un arbitrio incomprensibile”.

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