Pagine di rilievo

giovedì 30 novembre 2023

Laudate Deum. Santità, Che Dice? Professori Sconcertati da Errori e Falsità.

Ecco cosa scrivono due professori, Uberto Crescenti e Franco Battaglia, sul sito Meteo Web, motivando in termini scientifici il loro sconcerto per la Laudate Deum
Potete trovare precedenti qui - qui - qui - qui - qui. Qui l'indice degli articoli sul clericalismo politicante di Bergoglio.

Laudate Deum. Santità, Che Dice? 
Professori Sconcertati da Errori e Falsità. 
29 Novembre 2023 

Clima, il Prof. Crescenti “sconcertato” dall’Enciclica “Laudate Deum” del Papa 

Uberto Crescenti, Professore Emerito di Geologia Applicata dell’Università G. d’Annunzio, fa alcune considerazioni riguardo alcune affermazioni contenute nel “Laudate Deum”.

Uberto Crescenti, Professore Emerito di Geologia Applicata dell’Università G. d’Annunzio, torna a parlare della lettera inviata all’Accademia Pontificia delle Scienze, in cui ha chiesto un “incontro con i catastrofisti che influenzano il Papa” in materia di clima. Di recente, Papa Francesco ha pubblicato l’Enciclica “Laudate Deum”. In una nuova comunicazione in cui sollecita una risposta, Crescenti afferma di aver letto l’Enciclica e di essere “sconcertato” dal suo contenuto.

“Ho letto Laudate Deum; sono sconcertato dal contenuto che ricalca l’Enciclica”, ha scritto ora Crescenti all’Accademia Pontificia delle Scienze, facendo alcune considerazioni. Nel testo si afferma:

Mons. Joseph Strickland / Lettera aperta ai fedeli dopo la rimozione

Nella nostra traduzione dal blog di Mons. Joseph Strickland [qui] il testo della lettera aperta ai fedeli da lui pubblicata lunedì 27 novembre. È preziosa non solo per i fedeli della sua ex diocesi ma anche per noi. Precedenti da quiqui - qui - qui.

Lettera aperta ai fedeli del vescovo Joseph Strickland

Come sicuramente avrete saputo, sono stato rimosso dalla carica di vescovo della diocesi di Tyler. Mi è stato chiesto di incontrare il Nunzio Apostolico negli Stati Uniti e nell'occasione mi è stato letto un elenco dei motivi per cui sono stato rimosso. Se potessi vi metterei a corrente di questi motivi, ma in quella circostanza non mi è stata consegnata copia di questo elenco e, nonostante le mie richieste, non sono ancora riuscito averla. Tra quel che è stato letto, non c'è alcun accenno a problemi amministrativi o di cattiva gestione della diocesi come motivazioni della mia rimozione. Le ragioni addotte sembravano essere collegate, per lo più, al mio parlare chiaro sulla verità della nostra fede cattolica e ai miei avvertimenti contro tutto ciò che minaccia tale verità (comprese le questioni sollevate al Sinodo sulla sinodalità).

mercoledì 29 novembre 2023

Novena all'Immacolata Concezione. Dal 29 novembre al 7 dicembre

  NOVENA ALL’IMMACOLATA CONCEZIONE 

Eterno Divin Padre, io ti adoro profondamente e con tutto il mio cuore ti ringrazio per quella somma potenza con cui hai preservato Maria Vergine, tua dilettissima figlia, dal peccato originale
1 Pater e 4 Ave intercalate da: 
Sia Benedetta la Santa e Immacolata Concezione della Beatissima Vergine Maria Madre di Dio
Oppure:
O Maria concepita senza peccato prega per noi che a te ricorriamo (e per quanti a te non ricorrono, specialmente per i poveri peccatori)
3 Gloria 

Eterno Divin Figlio, io ti adoro profondamente e con tutto il mio cuore ti ringrazio per quell’infinita Sapienza con cui hai preservato Maria Vergine, tua e nostra vera e dolcissima Madre, dalla colpa originale
1 Pater e 4 Ave intercalate da:
Sia Benedetta la Santa e Immacolata Concezione della Beatissima Vergine Maria Madre di Dio
Oppure:
O Maria concepita senza peccato prega per noi che ricorriamo a te...
3 Gloria

Eterno Divino Spirito, io ti adoro profondamente, e con tutto il mio cuore ti ringrazio per quell'immenso amore, con cui hai preservataìo Maria Vergine, tua purissima sposa, dalla colpa originale.
Santissima Trinità, io ti adoro profondamente, e con tutto il mio cuore ti ringrazio per quel singolarissimo privilegio concesso alla benedetta e gloriosa madre di Maria Vergine, sant'Anna, l'unica fra tutte le madri, umanamente feconda, che abbia concepita e data alla luce una prole del tutto esente dalla colpa d'origine.
solo 3 Gloria 

PREGHIERA COMPOSTA DA SAN PIO X
Vergine santissima che piaceste al Signore e diveniste sua Madre, immacolata nel corpo e nello spirito, nella fede e nell'amore, concepita senza peccato, guardate benigna ai miseri che implorano il vostro potente patrocinio!
Il maligno serpente contro cui fu scagliata la prima maledizione continua, purtroppo, a combattere e ad insidiare i miseri figli di Eva. Voi, o benedetta Madre nostra, nostra Regina e Avvocata, che fin dal primo istante del vostro concepimento schiacciaste il capo del nemico, accogliete le preghiere -- che uniti con Voi in un cuor solo -- Vi scongiuriamo di presentare al trono di Dio, perché non cediamo giammai alle insidie che ci vengono tese, così che tutti arriviamo al porto della salute, e fra tanti pericoli, la Chiesa e la società cristiana cantino ancora una volta l'inno della liberazione, della vittoria e della pace. Così sia
"O Maria, concepita senza peccato pregate per noi che ricorriamo a Voi" ( per tre volte)

Durante la Novena si consiglia di:
1) Pregare ogni giorno una decina del Rosario, o meglio una parte intera,  
2) Fare dei canti in onore della B.V. Maria, 
3) Fare dei fioretti per la gloria di Maria 
4) Vivere la Novena come momento di conversione personale o di gruppo, 
5) Curare il silenzio per la riflessione personale.

Appello del cardinale Burke / Recuperare il sacro, rimettere la santa Messa al centro.

Appello. Recuperare il sacro, rimettere la santa Messa al centro. 
di Raymond Leo cardinale Burke

Sia lodato Gesù Cristo!
Fratelli e sorelle in Cristo,
Il nostro tempo soffre intensamente per i risultati di un insegnamento superficiale o addirittura errato della fede. Dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere per difendere la nostra fede cattolica in ogni circostanza in cui è attaccata, ma Satana cerca di scoraggiarci. Una volta che ci ha scoraggiati, aumenta la tentazione di rinunciare alla nostra battaglia quotidiana per vivere in Cristo e combattere per la verità, la bontà e la bellezza divine di cui Egli è l’immagine vivente.

Lo scoraggiamento che i cristiani sperimentano è più evidente nella loro assenza dall’offerta del santo Sacrificio della messa la domenica o nella loro mancanza di attenzione al buon ordine del culto sacro come Dio lo ha stabilito nella sua santa Chiesa.

Un sacerdote a Papa Francesco: “Il Vescovo Strickland ha il diritto e il dovere di correggerLa pubblicamente”

Nella nostra traduzione da Complicit Clergy una lettera aperta al papa di Padre Jesusmary Missigbètò che aveva in precedenza esortato il cardinale Fernández ad abbandonare la strada delle eresie.
Scrive il padre a Papa Francesco: "Mons. Strickland “ha amato tanto la Sua salvezza eterna da sentirsi costretto a criticare pubblicamente gli errori del Suo magistero, nella speranza che Lei li correggesse”.

Un sacerdote a Papa Francesco: “Il Vescovo Strickland 
ha il diritto e il dovere di correggerLa pubblicamente” 

Prima Lettera Aperta a Papa Francesco
sulla destituzione del Vescovo Joseph Edward Strickland
Cotonou (Benin), 18 novembre 2023;
Memoria della Dedicazione delle Basiliche dei Santi Pietro e Paolo

Caro Padre,
Che Gesù Cristo, Dio e Fondatore della Chiesa, La benedica e Le doni abbondantemente il Suo Santo Spirito affinché Lei possa essere ben illuminato su questo importante periodo della Sua vita e della nostra Chiesa! Prego affinché Lei possa ricevere le parole contenute in questa lettera aperta come segno di affetto di un figlio verso suo padre. È l’amore per il Papa e per la giustizia che mi spinge a scriverLe, con umiltà e rispetto. L’11 novembre 2023 il mondo intero ha appreso con sorpresa che Lei ha destituito Joseph Edward Strickland dalla carica di Vescovo della diocesi di Tyler (Texas, USA).

lunedì 27 novembre 2023

Bergoglio: «Via casa e stipendio al cardinale Burke»

Fonti vaticane alla Bussola: l’annuncio fatto ai Capi Dicastero della Curia Romana, Burke definito un «nemico». Il cardinale non ha ancora ricevuto un atto formale, ma i precedenti inducono a pensare che non sia solo una minaccia, che già sarebbe comunque grave.

Bergoglio: «Via casa e stipendio al cardinale Burke»

«Il cardinale Burke è un mio nemico, perciò gli tolgo l’appartamento e lo stipendio». È quanto avrebbe detto papa Francesco nella riunione con i Capi Dicastero della Curia Romana lo scorso 20 novembre e che una fonte vaticana ha rivelato alla Bussola. L’indiscrezione ci è stata poi confermata da altre fonti. Da quanto ci risulta il cardinale Raymond L. Burke, attualmente negli Stati Uniti, non ha ricevuto ancora un atto formale che confermi le parole del Papa, tuttavia visti i precedenti – da ultimo il caso di monsignor Georg Gänswein [qui], ex segretario personale di papa Benedetto XVI – ci sono pochi dubbi che alle parole seguano i fatti. Né sarebbe un ostacolo la difficoltà a giustificare canonicamente una misura del genere, visto il disprezzo per le leggi della Chiesa dimostrato da papa Francesco anche in occasione della rimozione dei vescovi dalle loro diocesi (vedi qui - qui - qui).

27 Novembre - Supplica alla Madonna del miracolo.

27 Novembre - Festa della Madonna del miracolo
O Maria, Vergine potente,
Tu grande illustre presidio della Chiesa;
Tu aiuto meraviglioso dei Cristiani;
Tu terribile come esercito schierato a battaglia;
Tu sola hai distrutto ogni eresia in tutto il mondo;
Tu nelle angustie, nelle lotte, nelle strettezze
difendici dal nemico e nell'ora della morte
accogli l'anima nostra in Paradiso!
Amen

Supplica alla Madonna del Miracolo 
Da recitarsi alle 17 del 27 novembre, festa della Medaglia Miracolosa, in ogni 27 del mese e in ogni urgente necessità.

Roma, S.Andrea delle Fratte,  
luogo della conversione di Ratisbonne
e delle Medaglie miracolose
O Vergine Immacolata, noi sappiamo che sempre ed ovunque sei disposta ad esaudire le preghiere dei tuoi figli esuli in questa valle di pianto, ma sappiamo pure che vi sono giorni ed ore in cui ti compiaci di spargere più abbondantemente i tesori delle tue grazie. Ebbene, o Maria, eccoci qui prostrati davanti a te, proprio in quello stesso giorno ed ora benedetta, da te prescelta per la manifestazione della tua Medaglia.

Noi veniamo a te, ripieni di immensa gratitudine ed illimitata fiducia, in quest'ora a te sì cara, per ringraziarti del gran dono che ci hai fatto dandoci la tua immagine, affinché fosse per noi attestato d'affetto e pegno di protezione. Noi dunque ti promettiamo che, secondo il tuo desiderio, la santa Medaglia sarà il segno della tua presenza presso di noi, sarà il nostro libro su cui impareremo a conoscere, seguendo il tuo consiglio, quanto ci hai amato e ciò che noi dobbiamo fare, perché non siano inutili tanti sacrifici tuoi e del tuo divin Figlio. Sì, il tuo Cuore trafitto, rappresentato sulla Medaglia, poggerà sempre sul nostro e lo farà palpitare all'unisono col tuo. Lo accenderà d'amore per Gesù e lo fortificherà per portar ogni giorno la propria croce dietro a Lui.
O Maria concepita senza peccato, prega per noi che a te ricorriamo e per quanti a te non ricorrono, in particolare per i peccatori e per coloro che ti sono raccomandati.

domenica 26 novembre 2023

Aiuto! Un prete carmelitano lascia il Novus Ordo e ritorna alla santa Messa antica

Nella nostra traduzione da The Daily Knight interessanti notizie ricavate da una recente intervista a Mass Conversions di p. Thomas Maria Paul, sacerdote carmelitano in India. La più antica chiesa indiana fa risalire le proprie origini alla predicazione dell'apostolo Tommaso che, partendo dalla Mesopotamia, dove aveva fondato la prima comunità cristiana, arrivò via mare in India nell'anno 52 d.C.

Aiuto! Un prete carmelitano abbandona il Novus Ordo
e ritorna alla santa Messa antica


Ringraziamo Dio per p. Tommaso e la sua perseveranza nell'amare Dio, per la sua profonda devozione alla Madonna e per il suo impegno nell'opera fondamentale della Chiesa della salus animarum!

Alcune delle domande che compaiono nell'intervista includono Padre Thomas che spiega come, come sacerdote eremita carmelitano tradizionale nel Kerala, in India, continua a celebrare solo la Messa latina tradizionale dei secoli, e anche come le anime si rivolgono a lui per scoprire la Tradizione. Catechizza e celebra la Santa Messa per chiunque venga, anche se la cappella improvvisata che ha costruito può ospitare solo tre persone (vedi le immagini sotto).

sabato 25 novembre 2023

La Francia dei ragazzi tagliagole

Il problema in Francia è ad uno stadio più avanzato; ma la presenza del radicalismo musulmano è purtroppo aumentata esponenzialmente in Europa, Italia compresa. Qui l'indice degli articoli dedicati all'immigrazionismo e al filo-islamismo.

La Francia dei ragazzi tagliagole
Atilio Faoro

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Benvenuti nella nuova Europa, culla della civiltà cristiana.

Parliamo del calvario per cui sta passando un insegnante di una scuola secondaria di periferia, ad Argenteuil, nella Val d'Oise. In Francia. Il settimanale Valeurs Actuelles ha indagato sulle minacce di morte che gli sono state rivolte dai suoi allievi.
Riassumiamo i punti principali di questo caso, che la dice lunga sulla situazione del sistema scolastico francese.

… Solo francese?
François" è diventato insegnante "per trasmettere e inculcare valori", ha dichiarato l’insegnante alla rivista Valeurs actuelles. Ben due volte, il 25 settembre e il 13 ottobre è stato intimidito e minacciato dai suoi alunni. La prima volta, un adolescente esuberante, a cui aveva chiesto di calmarsi, gli ha mostrato il dito medio, poi ha fatto un gesto di decapitazione, mettendogli un dito sulla gola".

Eminenze, Eccellenze…

…“È proprio questo processo rivoluzionario devastante con il suo esito funesto in Bergoglio” (Mons. Viganò) che avete permesso negli ultimi cinquant’anni, alcuni di voi come attori principali, altri come ignavi conniventi, pochi e martirizzati i contrari. Riascoltate Pio XII, l’avete voluta voi una Chiesa così! (Bernardo Del Rio)

* * *
Pio XII : Vorreste una chiesa così?

Discorsi e Radiomessaggi di Sua Santità Pio XII, Decimo anno di Pontificato, 2 marzo 1948 – 1° marzo 1949, In occasione dell’arresto e del processo al Cardinale Mindzenty
[…]
Romani ! La Chiesa di Cristo segue il cammino tracciatole dal divin Redentore. Essa si sente eterna; sa che non potrà perire, che le più violente tempeste non varranno a sommergerla. Essa non mendica favori; le minacce e la disgrazia delle potestà terrene non la intimoriscono. Essa non s’immischia in questioni meramente politiche od economiche, nè si cura di disputare sulla utilità o il danno dell’una o dell’altra forma di governo. Sempre bramosa, per quanto da lei dipende, di aver pace con tutti (cfr. Rom. 12, 18), essa dà a Cesare ciò che gli compete secondo il diritto, ma non può tradire nè abbandonare ciò che è di Dio.

venerdì 24 novembre 2023

Marcello Veneziani / Perché Tolkien ammaliò i ragazzi di destra

"Stupiscono le polemiche dei soliti noti sull'organizzazione della più grande mostra mai dedicata in Italia all'autore di uno dei libri più venduti e amati della storia della letteratura. Dimostra il nervosismo di chi ha pensato che la cultura gli appartenesse, che potesse essere appannaggio di una parte politica e non di tutti", ha affermato Giorgia Meloni. Al di là delle riserve che si possono avere sull'esoterismo di un pensatore inafferrabile come Zolla, cito: "a grandi linee, nella sua lettura simbolica di uno dei racconti capostipiti del genere fantasy, la lotta di Frodo Baggins e compagni contro le forze oscure che hanno forgiato l'Anello del Potere diventa lo scontro tra il progresso tecnologico che vorrebbe tutti assoggettati e obbedienti nei confronti di un'autorità quasi impalpabile e imposta dall'alto (oggi un esempio potrebbe essere "l'Europa" burocrate) e la fedeltà a una tradizione identitaria fatta di purezza, ordine e spiritualità (ad es. i valori cattolici)."

Perché Tolkien ammaliò i ragazzi di destra
Marcello Veneziani

Tolkien e la destra, questo matrimonio non s’ha da fare: è ridicolo e patetico, secondo alcuni, è un’appropriazione indebita, secondo altri. Vi siete bevuti la testa, con gli hobbit non si governa un paese, dicono i primi. E i secondi intimano: giù le mani da Tolkien e dalla sua opera, non è roba vostra.
Oggi [16 novembre -ndr] s’inaugura la mostra su Tolkien e il giudizio dei Maestri Censori oscilla tra questi due anatemi.
Non sono un tolkeniano, ma gioisco per la mostra, pensando ai tanti che si formarono sul Signore degli Anelli, e agli impresari e divulgatori del tolkenismo nostrano; a partire da Alfredo Cattabiani che lo pubblicò da Rusconi, Elémire Zolla che lo propose, Gianfranco De Turris che ne è il vicario nostrano e Oronzo Cilli che ha curato la mostra.

Un ex attivista LGBT ha detto al cardinale Burke che la messa antica lo ha aiutato a convertirsi al cattolicesimo

Nella nostra traduzione da LifeSiteNews: Il cardinale Raymond Burke ha raccontato la storia di un ex attivista LGBT che si è scusato per aver protestato contro una messa da lui celebrata in un liceo cattolico nel 2004, aggiungendo che la messa antica lo ha spinto a "raddrizzare" la sua vita.

Un ex attivista LGBT ha detto al cardinale Burke che
la messa antica lo ha aiutato a convertirsi al cattolicesimo

Durante una recente conferenza, Chiamata alla Santità tenutasi alla fine di ottobre — i cui video sono stati appena pubblicati insieme ad una sessione di domande e risposte di un'ora col cardinale Raymond Burke e padre Chad Ripperger — il cardinale rivela che un ex attivista LGBT, che una volta aveva protestato contro di lui, si è convertito grazie al Rito antico.

Il racconto è venuto fuori in risposta a una domanda sul perché i giovani sono interessati alla Messa in latino.

Ed è a questo riguardo che Burke ha condiviso: "Ho avuto un'esperienza molto commovente nel giugno di quest'anno". Si trovava a St. Louis, presso l'Oratorio San Francesco di Sales, per un ritiro spirituale con i canonici dell'Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote (ICKSP). La chiesa ospitava anche un evento pubblico.

Eminenze, Eccellenze…

…“È proprio questo processo rivoluzionario devastante con il suo esito funesto in Bergoglio” (Mons. Viganò) che avete permesso negli ultimi cinquant’anni, alcuni di voi come attori principali, altri come ignavi conniventi, pochi e martirizzati i contrari. Riascoltate Pio XII, l’avete voluta voi una Chiesa così! (Bernardo Del Rio)

* * *
Pio XII : Vorreste una chiesa così?

Discorsi e Radiomessaggi di Sua Santità Pio XII, Decimo anno di Pontificato, 2 marzo 1948 – 1° marzo 1949, In occasione dell’arresto e del processo al Cardinale Mindzenty
[…]
Romani ! La Chiesa di Cristo segue il cammino tracciatole dal divin Redentore. Essa si sente eterna; sa che non potrà perire, che le più violente tempeste non varranno a sommergerla. Essa non mendica favori; le minacce e la disgrazia delle potestà terrene non la intimoriscono. Essa non s’immischia in questioni meramente politiche od economiche, nè si cura di disputare sulla utilità o il danno dell’una o dell’altra forma di governo. Sempre bramosa, per quanto da lei dipende, di aver pace con tutti (cfr. Rom. 12, 18), essa dà a Cesare ciò che gli compete secondo il diritto, ma non può tradire nè abbandonare ciò che è di Dio.

giovedì 23 novembre 2023

Papa Francesco limita i poteri del vescovo ortodosso francese noto per il suo sostegno al Rito antico

Nella nostra traduzione da LifeSiteNews: Bergoglio ha nominato un vescovo coadiutore della diocesi di Fréjus-Tolone, limitando i poteri di mons. Rey, uno dei vescovi più ortodossi di Francia nonché importante difensore del Rito antico. Un altro 'caso', dopo quello del vescovo Strickland [qui]. Precedenti sulla vicenda di Tolone: qui - qui - qui - qui - qui - qui - qui - qui.

Papa Francesco limita i poteri del vescovo ortodosso 
francese noto per il suo sostegno al Rito antico

Papa Francesco ha nominato un vescovo coadiutore in una diocesi francese nota per il suo sostegno alla Messa latina tradizionale, nella quale il Papa ha interrotto bruscamente le ordinazioni lo scorso anno con una mossa che ha scosso tutta la Chiesa.

Martedì il Vaticano ha annunciato che papa Francesco ha nominato monsignor François Touvet, vescovo di Châlons, come vescovo coadiutore della diocesi di Fréjus-Tolone, attualmente guidata dal vescovo Dominique Rey, uno dei vescovi più ortodossi di Francia.
Touvet, 58 anni, amministrerà la diocesi insieme a Rey, 71 anni, e gli succederà automaticamente quando andrà in pensione al compimento dei 75 anni.

Don Jean-Michel Gleize. L’autorità, la vera posta in gioco del Sinodo

Qui l'indice degli articoli riguardanti il Sinodo sulla sinodalità.
L’autorità, la vera posta in gioco del Sinodo
Don Jean-Michel Gleize*

Cosa verrà fuori dall’ultimo Sinodo? Bisognerà aspettare l’Esortazione post-sinodale che il Papa pubblicherà per poter rispondere davvero a questa domanda. In effetti, l’attuale Sinodo del 2023, la cui Relazione di sintesi è stata pubblicata sabato 28 ottobre, non è ancora terminato, poiché dovrà svolgersi in due sessioni.

La Relazione di sintesi riflette quindi solo riflessioni e proposte presentate in vista della seconda sessione, che si terrà nell’autunno del 2024. Il Papa è sempre libero di pubblicare nel frattempo ciò che vuole, ma resta il fatto che per il momento non possiamo approfondire ulteriormente.

Ci sembra, però, che la vera posta in gioco del Sinodo ci sia stata resa chiaramente manifesta da un recente episodio: la destituzione da parte di Papa Francesco di Sua Eccellenza Monsignor Joseph E. Strickland, Vescovo di Tyler, nello Stato del Texas, negli Stati Uniti.
La questione è quella della corretta comprensione di quale dovrebbe essere l’autorità nella Chiesa.  

mercoledì 22 novembre 2023

Polonia: Mons. Gadecki critica duramente il Sinodo

Una critica che ha il merito della sincerità e della chiarezza in un contesto di generale deviazione e confusione. Qui l'indice degli articoli riguardanti il Sinodo sulla sinodalità.
Polonia: Mons. Gadecki critica duramente il Sinodo
Articolo della Fraternità San Pio X

Mons. Stanisław Gądecki, Arcivescovo di Poznań e Presidente della Conferenza Episcopale Polacca, ha rilasciato una lunga intervista a Catholic World Report dove analizza la prima parte del sinodo sulla sinodalità svoltosi a Roma. Fa numerose critiche alla sostanza e alla forma.

Sul metodo
“Poiché tutti erano invitati a partecipare, la voce ‘non cattolica’ era talvolta più udibile di quella ‘cattolica’”, nota il presule. “La diversità di opinioni, a volte al limite dell’ortodossia, si è riflessa in parte nel documento finale”.

Mons. Gadecki ammette che il sistema dei circoli minori, dove “era necessario ‘ascoltare senza pregiudizi’” non è favorevole al dialogo, “vale a dire alla ricerca razionale della verità”. E la distribuzione dei temi “assegnati preventivamente a ciascun tavolo (...) escludeva conversazioni su altri argomenti”.

martedì 21 novembre 2023

Mons. Strickland testimonia l'impatto spirituale che ha avuto su di lui celebrare la Messa tradizionale

Nella nostra traduzione da Infocatolica. In un'intervista al National Catholic Register, mons. Joseph Strickland, già vescovo di Tyler, Texas – che abbiamo avuto molte occasioni per conoscere come un pastore esemplare – spiega il processo che lo ha portato a celebrare la Messa per la prima volta secondo il rito straordinario: “C'è molta grazia. Val la pena imparare". Va ad integrare quanto avevamo già accennato qui.

Mons. Strickland testimonia l'impatto spirituale avuto su di lui 
dalla celebrazione della Messa tradizionale

Prima di gennaio, il vescovo Joseph Strickland di Tyler non aveva avuto alcun legame con nulla che riguardasse la forma straordinaria del rito latino. Fino a quest'anno non aveva mai pronunciato le parole di consacrazione in latino durante i 35 anni del suo sacerdozio.
Tutto è cambiato radicalmente quando ha celebrato la sua prima Messa secondo il rito straordinario l'11 giugno, solennità del Corpus Domini nel calendario della Chiesa.
La sua attrazione per la Messa tradizionale, spiega in un'intervista, ha fatto parte di un “cammino spirituale” che focalizzava sempre più la sua vita sull'Eucaristia, e da questo focus è emersa la sua dedizione del 2020 al Santissimo Sacramento. Nonostante le sfide che ha dovuto affrontare con i suoi obblighi di vescovo in una diocesi in crescita, mons. Strickland era determinato a imparare “da zero” la Messa tradizionale. 
 Noto per essere diretto e franco, soprattutto nel suo impegno nei confronti dei social media e nel suo apostolato mediatico attraverso il St. Philip Institute, il vescovo Strickland spiega l'impatto di questo "cammino spirituale", condividendo la profonda grazia ricevuta durante l'Eucaristia e la consacrazione nella sua prima Messa tradizionale insieme ad un messaggio alle comunità che abbracciano la Messa latina tradizionale. 

Mi risulta che l'11 giugno è stata la prima volta nel suo sacerdozio che ha celebrato la tradizionale Messa in latino. Perché? 

È una lunga storia. Sono entrato in seminario nel 1977, all’età di 18 anni, e ormai la messa tradizionale era stata quasi relegata alla storia. Del rito non si è parlato, non si è alluso, non è stato studiato... semplicemente è scomparso.

Sono cresciuto in una piccola chiesa missionaria di Glenmary e il primo ricordo che ho di andare a messa è stato al municipio di Atlanta, in Texas, che usavamo temporaneamente. ...I miei primi ricordi risalgono ai primi anni '60 – probabilmente dal '63 al '64 – quindi la liturgia era molto informale. Non ho ricordi della Messa in latino.

Sono entrato in seminario nel 1977 a Dallas – un'università cattolica piuttosto solida; e al Seminario della Santissima Trinità – che era considerato un seminario conservatore con una formazione di otto anni. Penso di avere una buona base, ma non ho mai assistito ad una messa in latino.

La maggior parte dei miei anni da sacerdote - buona parte di essi - li ho trascorsi proprio qui, nella cattedrale di Tyler, e ho cominciato a comprendere il desiderio per il latino e la liturgia tradizionale solo con il Summorum Pontificum di Papa Benedetto XVI. Ho lavorato con il mio predecessore, mons. Álvaro Corrada del Río, che, ovviamente, conosceva la messa in latino. ...Una volta consolidato il motu proprio e incoraggiati a rendere disponibile la messa tradizionale, è andata così: il suo segretario era un sacerdote della FSSP [Fraternità Sacerdotale San Pietro], quindi so che conosceva bene il rito. Ha scelto di portare la Fraternità per fondare qui una piccola comunità e, ancora una volta, è stata una cosa molto insolita per me. Così, mentre si avvicinavano alla cattedrale - cosa che oggi suona così spregiativo - mi ritrovavo spesso a dire: "Oh, ecco che arrivano quelle persone". Naturalmente sono stato incoraggiato ad essere gentile e accogliente come rettore della cattedrale. In seguito avrebbero fondato la loro parrocchia, San José Obrero, e una delle mie prime iniziative come vescovo è stata quella di celebrare per loro la cresima in latino. Per me è stato un po' diverso celebrare la Cresima al di fuori della messa, come si fa nel rito tradizionale. Scherzavano dicendo che il mio latino aveva un accento spagnolo! 

Cosa è cambiato? Cosa l'ha spinta a imparare la forma straordinaria? 

Sono vescovo da sette anni e mezzo, e abbiamo sacerdoti e seminaristi che hanno manifestato il loro interesse in modo straordinario, insieme a famiglie – famiglie giovani – che partecipano, recandosi nelle parrocchie della Fraternità. Sempre più spesso ho trovato persone che esprimevano il desiderio che fosse consentita la Messa in latino - e, naturalmente, l'ho fatto, motu proprio. Mi sono ritrovato, sempre di più, a prendere coscienza della Messa in latino e dell'attrazione che la gente prova per essa, del fatto che non era questa cosa antiquata e negativa che dovesse rimanere sepolta. Gli scritti di Benedetto - Summorum Pontificum e Lo Spirito della Liturgia, che ho letto - e l'essere onestamente coinvolto nella preghiera nell'adorazione [eucaristica] mi hanno aiutato ad approfondire il mio apprezzamento. Il culto, infatti, è diventato il centro della mia vita di vescovo. Cerco di essere in adorazione del Santissimo Sacramento la mattina e il pomeriggio ogni giorno che posso, per quanto posso.

È stata dunque l'adorazione eucaristica ad attirarla verso la forma straordinaria della Messa? 

Sì, naturalmente. Pregare davanti a Cristo nel Santissimo Sacramento mi ha attratto a questo rito. Trovo che la mia vita spirituale abbia avuto un'impennata da quando sono diventato vescovo e soprattutto da quando concentro la mia attenzione sul nostro Signore eucaristico. Cerco di adorare due volte al giorno, per accompagnare le mie preghiere mattutine e serali – e l'Ufficio [divino] può essere piuttosto lungo. Tuttavia, trovo che ora prego i Salmi come se stessi parlando a lui. Ho fatto dei Salmi la mia preghiera personale.
Ciò che ho sperimentato è che questo rito è molto centrato su di Lui. Vi prego di comprendere che, prima di gennaio di quest'anno, non avevo nemmeno letto le preghiere della forma straordinaria. Stavo letteralmente iniziando da zero. Ciò che mi ha spinto a farlo è stata la mia precedente dichiarazione secondo cui quest’anno sarebbe stato un “Anno dell’Eucaristia” nella mia diocesi. Onestamente, tutto questo mi ha aiutato a crescere da quando sono diventato vescovo, ma quella dichiarazione è arrivata proprio quando è iniziato l’Avvento l’anno scorso, e sono stato incoraggiato a concentrarmi sull’Eucaristia in diversi modi, come le processioni e l’adorazione. Avevo già stabilito – anzi esortato, perché non forzo mai, ma anzi esorto – che nella festa del Corpus Domini si faccessero delle processioni eucaristiche. La maggior parte dei preti ha aderito, anche con la follia del coronavirus. Questo può essere considerato di "vecchia scuola", ma vedete: è Lui. Perché non dovremmo celebrarlo nelle strade, nelle nostre vite, alla Sua festa?

Quindi, durante tutto l'Avvento, ho pregato e questo desiderio ha continuato a crescere. Volevo fare qualcosa per onorare Gesù Cristo. Continuavo a pensare di provare ad imparare il Rito latino per la tradizionale festa del Corpus Domini. Mi sono detto: "Posso farcela!" Poi ho saputo che quando un vescovo dice la messa in latino, è sempre una messa pontificia, dove il vescovo rappresenta sempre il suo popolo. È intenso. Se conosceste “Joe Strickland”, un ragazzo dell'entroterra del Texas, sapreste che “questo ragazzo è semplice. Non gli piacciono le cose complicate”. Comunque lo vedo lo desidero per lui. È chiaro che questa liturgia non riguarda noi, ma Lui. Voglio onorarlo.

Spieghi come ha iniziato a imparare il rito e cosa l'ha sfidata di più. È stato aiutato?

Inizialmente dovevamo celebrare la messa pontificale, ma non avevamo abbastanza miiostri. Ho dovuto contare sui miei sacerdoti e su alcuni seminaristi per aiutarmi a celebrare correttamente. Ed è quello su cui insisto: lo facciamo secondo le regole, comprese le calzature, i paramenti, tutto.

Uno dei nostri sacerdoti, padre Joshua Neu, ordinato cinque anni fa, conosce entrambi i riti. Mi ha insegnato fin dall'inizio. Sapeva di cosa avevamo bisogno e mi ha anche aiutato con il latino, il che è molto difficile. A dire il vero, per i sacerdoti e anche vescovi è come seguire un corso accademico a rate; Avranno i compiti. All'inizio richiede concentrazione e sforzo, ma vedrete che c'è molta grazia coinvolta. Vale la pena imparare.

Ci sono molte risorse là fuori. Ho letto questo libro, Tesoro e tradizione - ed è per tutti - e ti guida attraverso la Messa in modo molto dettagliato. Il blog di padre John Zuhlsdorf contiene molti articoli sull'apprendimento della liturgia e di alcune preghiere. Ho guardato molti video su YouTube, alcuni postati dalla Fraternità Sacerdotale San Pietro. Ci sono così tante risorse là fuori.

Si è mai sentito sopraffatto dalla complessità delle rubriche e del linguaggio della Messa latina tradizionale? Se sì, cosa consiglierebbe agli altri sacerdoti e vescovi che desiderano imparare?

Come mi hanno detto padre Neu e altri, vi dico: è normale essere un po' sopraffatti all'inizio, ma si può e si dovrebbe celebrarlo. Avevo ancora bisogno di aiuto e padre Neu a volte doveva aiutarmi indicandomi i punti in cui mi trovavo; ma, in realtà, c'è anche la funzione di preti e diaconi nella partecipazione alla Messa. Devo dire che sono un po' emozionato nel dire la sequenza del Corpus Domini, ma il Padre mi ha anche aiutato insegnandomi a dirla usando un ritmo. Per me è stato come un cammino spirituale. Ho sempre cercato di celebrare la forma ordinaria con riverenza, lentamente, con concentrazione. Non ero addestrato in quel modo, ma mi veniva spontaneo. Devo riconoscere che deve essere una grazia, perché già da giovane credevo davvero nella Vera Presenza.

Non c'è motivo per cui la forma ordinaria non possa essere venerata: c'è Lui! Potrebbero esserci state manipolazioni in passato, ma possiamo e dobbiamo tornare alla riverenza perché la Messa non è mai stata altro che su di Lui. Questa è davvero la missione che svolgo, portare entrambe le liturgie alla comprensione della riverenza e a focalizzarsi nell'Eucaristia. Penso in merito, in un certo senso, come nella musica. Il modo in cui lo esprimo è che la forma ordinaria è come la "melodia di base" di una sinfonia. È riconoscibile. La forma straordinaria è la stessa melodia accompagnata dall'intera orchestra.

Probabilmente non è così facile da descrivere. Il sentimento di meraviglia e stupore ha continuato a crescere durante l’intero processo. Naturalmente, avevo già sentito molti termini latini, ma non sapevo davvero come combaciano così profondamente come accade nella forma straordinaria. È quasi come se mancassero alcuni pezzi di un puzzle e me ne sono reso conto solo quando finalmente ho celebrato la messa. La comprensione che arriva come sacerdote, del significato profondo di queste preghiere, di queste parole, ora posso capirlo in modo profondo. Come ho detto, questa liturgia è tutta incentrata su di Lui, sull'adorazione di Dio. Riguarda il Figlio di Dio che scende dal cielo, scendendo sull'altare sotto le specie del pane e del vino: è tutta incentrata su Dio. Potete vedere da dove è stata presa la "linea melodica" del Novus Ordo, ma qui è colta nello splendore dell'"orchestra" al completo. Non c'è altro che stupore. Proprio la bellezza del corpo e come sono trattati l'Ostia e il calice... e devo dire [lunga pausa, piena di emozione] che quasi non riuscivo a pronunciare le parole della consacrazione perché mi sentivo così pieno di emozione, così profondamente colpito da quelle parole. Grazie a Dio dobbiamo solo sussurrarle in questo rito, perché non sono sicuro che avrei potuto parlare al di sopra di quel sussurro, quindi mi ha colpito nel profondo. Era la prima volta in vita mia che pronunciavo quelle parole in latino e riuscivo a malapena a pronunciarle. È indescrivibile, davvero.

Ha un messaggio per le comunità che abbracciano la Messa latina tradizionale?

Nella mia omelia [l'11 giugno l'ho predicata alla comunità presente], dobbiamo ricordare chi adoreremo, chi [riceveremo]. La Messa è il movimento verso il nostro incontro con Lui.

Incoraggio coloro che frequentano la forma straordinaria... a prendere in considerazione l'idea di andare a una messa del Novus Ordo per testimoniare il rispetto per la liturgia e il nostro Beato Signore nell'Eucaristia.

Credo che la Chiesa debba superare questi gruppi e sette costituite da esseri umani, perché francamente tutto ciò è diventato un ostacolo e un diversivo. La Divinità ci viene incontro lì, all'altare, ma nel frattempo ci mordiamo e ci laceriamo a vicenda - e quali ne sono i frutti? Questo non è lo Spirito Santo, questa divisione.

Incoraggio coloro che appartengono alle congregazioni tradizionali a ricordare perché amano la liturgia, perché e come la riverenza converge su di Lui. ... C'è una grande opportunità di dare un esempio di riverenza semplice e gioiosa nella forma straordinaria. Quel senso di meraviglia che ho provato dovrebbe essere provato da tutti. Capisco che potrebbe essere così per alcuni che frequentano queste messe latine tradizionali; la mancanza di riverenza che hanno sperimentato [nella forma ordinaria] e persino la possibile persecuzione di coloro che sono all'interno della Chiesa per la loro riverenza, hanno causato una risposta reazionaria. Ma i frutti della discordia, della divisione, del settarismo, dell’elitarismo, anche dell’orgoglio spirituale: questi non possono provenire dalla liturgia. Sono completamente umani, reazionari. Penso che sia qui che il diavolo si insinua, distraendo questa comunità dal focus su Gesù per concentrarsi sul rituale, sul legalismo e persino sull’elitarismo. È un inganno sottile.

Mi addolora dirlo, ma parte della mia esitazione è che penso che imparare a dire il modo straordinario sia sacturito dalla mia esperienza della comunità che lo celebra. Se ho sperimentato questo, so che anche altri lo hanno fatto. Vorrei incoraggiare coloro che fanno parte di queste comunità a pregare e riflettere sulle parole di San Paolo ai Galati, capitolo 5,22-23. Meditate, soprattutto perché avete un grande tesoro di grazia da condividere, su ciò che Gesù ha avvertito, in Luca 12:48. Chiedetevi: “Le mie azioni, parole e atteggiamenti riflettono veramente i frutti della Messa di sempre, o potrei impedire ad altri di volerne sapere di più?”

Dopo quanto ho vissuto, come vescovo, non posso fare a meno di incoraggiare tutti a incontrare Gesù con stupore, nella bellezza della forma straordinaria della Messa.
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lunedì 20 novembre 2023

Il male esiste, e non si sbianchetta con quattro slogan contro il patriarcato o con un'educazione ideologica di stato.

Segnalazioni dei lettori. Sul terribile fatto di cronaca che ci ha accompagnati in questi giorni. Con la premessa che un'attenzione morbosa, necrofila e giacobina verso i fatti di cronaca nera che prevale sui nostri media è sintomo inequivocabile di povertà spirituale.

Il male esiste, e non si sbianchetta con quattro slogan
contro il patriarcato o con un'educazione ideologica di stato.

Senza Dio non esistono bravi ragazzi o brave ragazze della porta accanto. Il male esiste, e non si sbianchetta con quattro slogan contro il patriarcato o con un'educazione ideologica di stato. Lo sappiamo per esperienza e negarlo è fingere ipocritamente, portiamo tutti nel cuore una ferita inferta dal demonio da dove, se non è curata con amore e verità, può uscire veleno capace di uccidere. Se Dio non cambia il cuore tutti possiamo tutto. E Dio non lo cambia cancellando la nostra libertà. Mette i brividi, ma è così.

Mons. Strickland e i rilievi del nunzio apostolico per gli Stati Uniti sul suo ribadire il Depositum fidei

Nella nostra traduzione da Lifesitenews ulteriori dettagli sulle presunte ragioni della clamorosa rimozione di mons Strickland. Precedenti a partire da qui

Mons. Strickland e i rilievi del nunzio apostolico per gli Stati Uniti 
sul suo ribadire il Depositum fidei et alia

Il vescovo Strickland ha affermato che il nunzio apostolico negli Stati Uniti gli ha detto di smettere di esaltare il Depositum fidei e di “seguire il programma”.

In un’intervista del 16 novembre nel corso del programma World Over di Raymond Arroyo, mons. Strickland ha rivelato ulteriori dettagli sulle presunte ragioni della sua clamorosa rimozione, richiamando una conversazione di due anni fa col nunzio apostolico negli Stati Uniti, il cardinale (allora arcivescovo) Christophe Pierre che, secondo il suo ricordo, dimostra che la sua rimozione potrebbe essere stata preparata da anni.
“Non posso citare direttamente il fatto che lui [il cardinale Pierre] abbia detto che [il deposito della fede] non esiste, ma sicuramente la mia non era un’enfasi, ed è quello che mi dicevano due anni fa: ‘Smettila di ribadire con tanta enfasi questo aspetto e segui il programma’. È quello che mi sono sentito dire. l’ex vescovo di Tyler ha detto: “non ha usato queste stesse parole, ma è quello che ho recepito”.

domenica 19 novembre 2023

Il Papa alla Cop28, pubblicato il programma ufficiale del viaggio a Dubai

Ci risiamo, ancora una volta Bergoglio abdica dalle sue funzioni per avvalorare la tirannia del dogma green. Si consolida sempre più l'attività – impropria per la Chiesa, sia sul piano spirituale che su quello etico e politico – di condividere l'ideologia ecologista. Per di più assistiamo alla diminutio ignobile del papato messo sullo stesso piano delle altre leadership religiose che si pongono come agenti dei cambiamenti epocali promossi dalla tecnocrazia mondialista. Indice degli articoli dedicati alla Fratelli tutti e al clericalismo politicante di Bergoglio. Qui l'indice sulla Dichiarazione di Abu Dhabi.

Clicca sull'immagine per ingrandire
Il Papa alla Cop28, pubblicato
il programma ufficiale del viaggio a Dubai


Francesco sarà nella città degli Emirati Arabi dall'1 al 3 dicembre per partecipare alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, dove interverrà con l'unico discorso previsto nella giornata di sabato 2. In programma incontri privati bilaterali e l'inaugurazione del padiglione della Santa Sede all'Expo City
[...]
L'intervento alla Cop28
Fulcro della intera trasferta sarà la giornata di sabato 2 dicembre che vedrà Francesco intervenire alla Cop28, dinanzi ai capi delle diverse nazioni riuniti presso l’Expo City. Il Papa arriverà alle 10 e pronuncerà un discorso. Alle 10.30, si legge nel programma, sono previsti degli incontri privati bilaterali, i quali proseguiranno nella sessione pomeridiana dalle 15.30.

Inaugurazione del Faith Pavilion
Domenica 3 dicembre, il Papa inaugurerà alle ore 9 il “Faith Pavilion” presso l’Expo City, ovvero il "Padiglione della Fede" che ha sei obiettivi principali alla Cop28: ispirare il potere delle religioni e dei leader religiosi come agenti di cambiamento per l’azione per il clima; evidenziare azioni concrete da parte di istituzioni e comunità religiose per frenare il cambiamento climatico con indicatori misurabili e un meccanismo di monitoraggio; promuovere una coalizione globale di leader religiosi che lavorano insieme per l’azione per il clima; incoraggiare i leader religiosi a impegnarsi nel dialogo politico e a ispirare l’ambizione climatica tra le delegazioni politiche; raggiungere un allineamento storico dietro l'appello all’azione per il clima; unificare e massimizzare l’azione collettiva degli attori religiosi presenti alla COP 28. Per l'occasione è previsto un saluto del Papa. [...]. - Fonte

sabato 18 novembre 2023

Papa Clemente VII, un grande conoscitore di musica

Ringrazio Massimo Scapin per la segnalazione. Il 19 novembre di 500 anni fa veniva eletto al soglio pontificio Giulio de’ Medici. Il suo fu un pontificato «sfortunatissimo», afflitto da grandi disgrazie per la Chiesa. Ma fu un amico delle arti e rivelò un grande genio musicale.

Papa Clemente VII, un grande conoscitore di musica
Massimo Scapin

Cinque secoli fa, il 19 novembre 1523, dopo cinquanta giorni di conclave fu eletto «papa malanno»: Clemente VII, al secolo Giulio de’ Medici (1478-1534).

Nato a Firenze 45 anni prima, nel 1513 è arcivescovo di Firenze, nel 1517 è cardinale e vice-cancelliere di Santa Romana Chiesa. Il secondo papa di casa Medici dopo Leone X († 1521) regna per quasi undici anni in un periodo difficile e travagliato, tanto da essere chiamato «pontefice sfortunato» o, come dicevamo in principio, «papa malanno».

Tre colossali disgrazie funestarono il suo pontificato: il terribile «sacco di Roma» del 1527 ad opera dei lanzichenecchi, in buona parte luterani, che costringono il Papa a rifugiarsi con la sua corte nell’inespugnabile Castel Sant’Angelo; lo scisma anglicano del 1534, per aver negato a Enrico VIII († 1547), re d’Inghilterra, di sposare, in seconde nozze, la cortigiana Anna Bolena († 1536); e la propagazione dell’eresia luterana.

Sulla validità dell'azione di governo del pontefice

Mons. Viganò su X (ex Twitter) qui. Qui l'indice degli interventi precedenti e correlati.
Sulla validità dell'azione di governo del pontefice.

In teoria, l’azione di governo di un Pontefice rimane valida ed efficace anche laddove un singolo atto possa essere discutibile; ma nella pratica, una serie ininterrotta e coerente di atti palesemente contrari allo scopo per cui esiste il Papato dimostra non l’umana fallibilità del Papa nelle decisioni di governo (nelle quali egli non è assistito infallibilmente dallo Spirito Santo e può quindi errare) ma la determinazione ad usare l’autorità papale e il potere che ne deriva con finalità eversive: questo inficia l’autorità stessa non solo nei singoli atti, ma nel loro insieme, perché rivela la mens di Bergoglio e la sua incompatibilità con la funzione che ricopre. Questa serie ininterrotta di atti contrari al fine del Munus petrinum, iniziata sin dalla prima apparizione sulla loggia vaticana, conferma il vizio di consenso nell’assunzione del Papato, che Bergoglio intendeva usare - e usa tuttora - per distruggere la Chiesa e dannare le anime. Le argomentazioni di mons. Schneider in difesa della tesi che sia preferibile lasciare sul Soglio il gesuita argentino piuttosto che riconoscere l’invalidità della sua elezione per vizio di consenso, con la motivazione che ciò creerebbe divisione nella Chiesa (rectius: il corpo ecclesiale, visto che la Chiesa è una e indivisibile) sono del tutto insostenibili, perché l’unità del Corpo Mistico - ossia delle sue membra con il Capo - è unità di Carità nella Verità, per cui chi non è nella Verità non può essere nemmeno nella Carità. 

venerdì 17 novembre 2023

L'ennesimo tradimento del Signore in un recente documento del Dicastero per il dialogo interreligioso


Nella nostra traduzione da Infocatolica : Buddha all'altezza di Gesù Cristo. 
È questa la conclusione che si può trarre dalla dichiarazione finale del Dicastero per il dialogo interreligioso al termine della VII Conferenza buddista-cristiana tenutasi a Bangkok dal 13 al 16 novembre. Il testo afferma che nessuno si salva da solo perché siamo interconnessi e garantisce che la preghiera e la meditazione cambiano le cose. Chiede anche di risvegliare l'energia spirituale di buddisti e cristiani... Di cos'altro c'è bisogno per capire che ormai siamo estranei in quella che dovrebbe essere casa nostra... Abbiamo scritto e riscritto su questo argomento [es. qui; si parla di ebrei e musulmani, ma ovviamente vale anche nei confronti dei buddisti]; tuttavia ormai siamo arrivati a un punto inaccettabile. E non c'è un cardinale, un vescovo che parli! Per non fare la fine di Strickland, si può tradire il Signore? La Chiesa, corpo mistico di Cristo, non deve dialogare ma annunciarLo. Invece, da Figlio di Dio, incarnato morto risorto asceso al cielo per la nostra salvezza, è ridotto a "grande guaritore", insieme a tutte le suggestioni ideologiche, anche ambientaliste, del mondialismo imperante che intende operare una svolta socio-antropologica lontana dalla Verità che è Cristo. (M.G.)

Documento del Dicastero per il Dialogo Interreligioso
«Come buddisti e cristiani, consideriamo il Buddha e Gesù come grandi guaritori»

Il Dicastero per il Dialogo Interreligioso, insieme all'Ordine Buddista Cinese del Sangha in Thailandia, all'Università Mahachulalongkornrajavidyalaya, all'Università Buddista Mahamakut, al Wat Phra Chetuphon, alla Fondazione Sirivadhanabhakdi e alla Conferenza Episcopale della Thailandia hanno organizzato il Settimo Colloquio Buddista Cristiano, che si è svolto a Bangkok dal 13 al 16 novembre 2023.

In conclusione, il dicastero vaticano ha pubblicato un comunicato [qui] in cui si afferma che «l'umanità vive oggi in un mondo in rapido cambiamento, con conseguenze positive e negative per la famiglia umana e la terra» aggiungendo che «in questi In tempi difficili, ci rifiutiamo di cedere alla disperazione, perché crediamo fermamente che in mezzo alle nubi oscure, coloro che sono profondamente radicati nelle rispettive tradizioni religiose e disposti a collaborare con tutti possono portare un raggio di speranza ad un’umanità disperata».

La “rivoluzione” teologica di Francesco

Interessante analisi dall'Osservatorio Card. Van Thuân. Precedente qui.
La “rivoluzione” teologica di Francesco

Nel giorno della festa di tutti i santi, mercoledì 1 novembre, Francesco ha firmato la Lettera Apostolica “Ad theologiam promovendam” sul rinnovamento degli statuti della Pontificia Accademia di Teologia, fondata nel 1718 da Clemente XI. La breve Lettera in forma di motu proprio ridefinisce il senso della teologia cattolica, sostenendo che c’è bisogno di una «svolta», un «cambio di paradigma», una «coraggiosa rivoluzione culturale», un «ripensamento epistemologico e metodologico». Il testo va quindi ben oltre lo scopo di dettare i criteri per il rinnovamento degli statuti dell’Accademia e intende presentare la teologia nuova, quella della svolta. La quale – se di svolta o rivoluzione si tratta – non dovrà avere più niente a che vedere con la precedente teologia. Quanto stabilito nella Veritatis gaudium (2018), viene ora ribadito con particolare solennità.

giovedì 16 novembre 2023

Il vescovo Strickland guida centinaia di cattolici in un rosario davanti alla conferenza episcopale degli Stati Unit

Nella nostra traduzione da LifeSiteNews la notizia che Il vescovo Joseph Strickland, pochi giorni dopo essere stato rimosso dalla sua diocesi da Papa Francesco, ha guidato centinaia di fedeli cattolici in una recitazione pubblica del Santo Rosario davanti all'hotel dove si teneva l'incontro annuale della Conferenza episcopale degli Stati Uniti.
Stiamo traducendo il testo integrale della recente intervista di mons. Strickland, densa di argomenti e prese di posizioni importanti, già parzialmente leggibile qui.

Il vescovo Strickland guida centinaia di cattolici nel Rosario 
davanti alla conferenza episcopale degli Stati Uniti

BALTIMORA – Il vescovo Joseph Strickland, che Papa Francesco ha rimosso dalla sua diocesi durante il fine settimana, ha guidato oggi la recita del Santo Rosario a Baltimora mentre la Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti (USCCB) ha tenuto i suoi incontri della sessione plenaria semestrale.
In passato mons. Strickland ha regolarmente recitato il rosario al di fuori delle riunioni della conferenza episcopale di Baltimora su questioni come la protesta contro la distribuzione della Santa Comunione ai politici pro-aborto, un argomento su cui i vescovi vacillano da decenni. Nel 2021 è stato l'unico vescovo a unirsi ai cattolici al di fuori dell'assemblea episcopale. All’epoca, affermò: «Quando si tratta dell’Eucaristia e della santità della vita, devo parlare. Ciò che di più importante devo parlare è la presenza del Signore e la lotta contro l’atrocità dell’aborto”.

Sul sito web della Conferenza episcopale statunitense si legge che nelle assemblee plenarie “per l'approvazione delle decisioni, che vanno dall’elezione dei presidenti di commissione e dei funzionari della Conferenza all’argomento delle dichiarazioni pastorali e delle revisioni dei libri liturgici, è richiesta la maggioranza semplice o il voto dei due terzi dei vescovi membri”. I vescovi attivi, ordinari e ausiliari, sia di rito latino sia di rito orientale, hanno diritto a votare su determinati argomenti. I vescovi emeriti sono invitati a partecipare alle assemblee e a prendere parte alle discussioni e alle altre attività, ma non hanno diritto di voto.

Commentando il fatto non gli sarà più possibile intervenire come membro attivo della Conferenza episcopale, il vescovo Strickland ha espresso la speranza che altri vescovi abbiano il coraggio di raccogliere il messaggio da lui lanciato cinque anni fa, quando affrontò con parole nette lo scandalo McCarrick e la promozione dell’omosessualità nella Chiesa.

In un post su X, ex Twitter, il presule texano ha affermato: “Resto fedele a queste parole di cinque anni fa. La mia voce è stata rimossa da questi incontri, ma spero che qualcuno, chiunque sia, raccolga il messaggio. Il mondo ha bisogno ora più che mai della Verità di Gesù Cristo, della sua buona novella”. Nel 2018, sulla scia dello scandalo McCarrick, il vescovo Strickland ha richiamato i vescovi che mettevano apertamente in discussione l’insegnamento cattolico sulla grave peccaminosità dell’attività omosessuale. Pur senza nominare padre James Martin, il gesuita pro-LGBTQ, si è chiesto perché i vescovi permettessero al sacerdote di contraddire pubblicamente l’insegnamento della Chiesa sull’omosessualità.

Esortando a ribadire chiaramente l’insegnamento cattolico in materia e ad aderirvi nella prassi, il coraggioso vescovo ha ricevuto un applauso dai vescovi riuniti. Il suo discorso del 2018 alla conferenza episcopale può essere visualizzato qui.

In un'intervista esclusiva con il redattore capo di LifeSiteNews John-Henry Westen l'11 novembre [qui], poche ore dopo la sua rimozione, il vescovo Strickland ha affermato di credere di essere stato rimosso perché “ha minacciato alcuni poteri forti con la verità del Vangelo.”  

Quando Westen ha chiesto al vescovo Strickland perché fosse stato rimosso dal suo incarico, egli ha risposto: “L’unica risposta che ho è perché in questo momento nella Chiesa ci sono forze che non vogliono la verità del Vangelo”.  

“Vogliono che sia cambiata. Vogliono che venga ignorata. Vogliono sbarazzarsi della verità che gloriosamente non scomparirà. La verità che è Gesù Cristo, il Suo Corpo Mistico, che è la Chiesa, tutte le meraviglie per cui sono morti i martiri e per cui hanno vissuto i santi durante quasi 2.000 anni da quando Cristo è morto e risorto”. 
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La musica e il canto nella comunità delle Clarisse

Qui l'indice degli articoli su Musica sacra e Gregoriano. Precedenti interessanti sulla sorte della vita contemplativa a partire da qui.
La musica e il canto nella comunità delle Clarisse

Considerato nel Medioevo come “la lode unanime”, il canto liturgico ricopre un ruolo fondamentale in ambito monastico, poiché ha la capacità di rendere la gloria a Dio ed elevare l’anima di chi gli rende gloria.

Ancora oggi, questo rientra nelle attività quotidiane dei monasteri, affiancandosi alla lettura, allo studio e ad altre attività intellettuali. È il caso, per esempio, delle Clarisse in Valle Santa, che nel loro Coro pregano con il canto la Liturgia delle Ore e la S. Messa.

Percorri la storia secolare del canto liturgico nella tradizione monastica e scopri cosa rappresenta il canto per le Clarisse in Valle Santa.

mercoledì 15 novembre 2023

Un successore di Pietro su preti e vescovi cancellati.

Nella nostra traduzione dal Blog di p. Jhon Zuhlsdorf una interessante citazione in ordine alla rimozione di Mons. Strickland. Precedenti da qui - qui - qui - qui.

Un successore di Pietro su preti e vescovi cancellati.

Mi è stata inviata questa interessante citazione da Papa San Clemente (+99 – 3° Successore di San Pietro), 1a Lettera ai Corinzi, 44.

Nota: Possiamo usare legittimamente il termine “Papa” per San Clemente così come per lo stesso San Pietro in considerazione del fatto che presto si ssarebbe sviluppato il “papato” come istituzione anche con elementi monarchici. È davvero un po’ anacronistico applicare il termine “Papa” in un senso più tecnico a questi primissimi “Papi”. 

1° Clemente è uno dei primi scritti cristiani, insieme alla Didachè. È indirizzato a tutti i cristiani di Corinto. Il Vescovo di Roma già dimostra il suo ruolo di “rafforzamento” e di esercizio dell'autorità. A Corinto alcuni sacerdoti (presbiteri, anziani) erano stati ingiustamente deposti dai loro greggi. Erano stati “cancellati”, non tanto dall’alto quanto dal basso. Tuttavia, il principio stabilito da Clemente sarebbe lo stesso anche nel caso in cui i sacerdoti fossero cancellati dall’alto, dal “vescovo” di Corinto o da un corpo di anziani. Tutta la lunga lettera, che contiene riferimenti alle lettere di Paolo, è uno sguardo affascinante sul governo della Chiesa primitiva.

Nel corso della Lettera, Clemente è piuttosto flessibile con i termini e usa “ispettore” e “anziano” (episkopos e presbyteros) che sono praticamente intercambiabili. Questo passaggio riguarda sia i sacerdoti che i vescovi. 
Mie le sottolineature e i [commenti].
I nostri apostoli conoscevano da parte del Signore Gesù Cristo [un riferimento alla Tradizione Apostolica, a ciò che Cristo ha insegnato loro e a ciò che è stato tramandato nel tempo] che ci sarebbe stata contesa sulla carica episcopale. Per questo motivo, prevedendo esattamente l'avvenire, istituirono quelli che abbiamo detto prima e poi diedero ordine che alla loro morte [morissero... non si ritirassero... i padri non si ritirano, gli sposi (delle diocesi) non vanno in pensione] succedessero nel ministero altri uomini provati. Quelli che furono stabiliti dagli Apostoli o dopo da altri illustri uomini con il consenso di tutta la Chiesa, che avevano servito rettamente il gregge di Cristo con umiltà, calma e gentilezza, e che hanno avuto testimonianza da tutti e per molto tempo, li riteniamo che non siano allontanati dal ministero. Sarebbe per noi colpa non lieve se esonerassimo dall'episcopato quelli che hanno portato le offerte in maniera ineccepibile e santa. Beati i presbiteri che, percorrendo il loro cammino, hanno avuto una fine fruttuosa e perfetta! Essi non hanno temuto che qualcuno li avesse allontanati dal posto loro stabilito. Noi vediamo che avete rimosso alcuni, nonostante la loro ottima condotta, dal ministero esercitato irreprensibilmente e con onore.
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Arciv. Carlo Maria Viganò / Quo vadis, Joseph?

Qui l'indice degli interventi precedenti e correlati.
Quo vadis, Joseph?
Come Successori degli Apostoli, ostracizzati per aver difeso la Verità cattolica, non possiamo disertare il campo di battaglia, né aspettare passivamente che vi sia chi prenda il nostro posto. Occorre invece che il nostro esempio nella virtù della Fortezza sproni altri Vescovi a unirsi alla nostra voce e alla nostra battaglia. Il nostro compito di Pastori è proteggere il gregge del Signore dai mercenari e dai lupi rapaci: non quello di ritirarci non appena siamo assaliti, abbandonandolo o facendolo accudire da altri.

Essere Successori degli Apostoli implica una responsabilità personale, dalla quale nessuno potrà mai esimerci, perché ciò costituirebbe un tradimento dell’esempio di Cristo. Ognuno di noi, in forza del mandato apostolico, deve continuare a svolgere la missione affidatagli da Nostro Signore e dare la vita per il gregge perseguitato e disperso, nella fiducia che ad una croce più pesante corrisponde sempre una maggior Grazia per portarla sino alla vetta del Calvario.

Vedi Tweet di mons. Strickland [qui]  
Mi attengo a queste parole di 5 anni fa. La mia voce è stata rimossa da questi incontri, ma spero che qualcuno, ognuno prenda il messaggio. Il mondo ha bisogno della Verità di Gesù Cristo, della Sua Buona Novella, ora più che mai.

Segue filmato : [qui]