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venerdì 17 novembre 2023

L'ennesimo tradimento del Signore in un recente documento del Dicastero per il dialogo interreligioso


Nella nostra traduzione da Infocatolica : Buddha all'altezza di Gesù Cristo. 
È questa la conclusione che si può trarre dalla dichiarazione finale del Dicastero per il dialogo interreligioso al termine della VII Conferenza buddista-cristiana tenutasi a Bangkok dal 13 al 16 novembre. Il testo afferma che nessuno si salva da solo perché siamo interconnessi e garantisce che la preghiera e la meditazione cambiano le cose. Chiede anche di risvegliare l'energia spirituale di buddisti e cristiani... Di cos'altro c'è bisogno per capire che ormai siamo estranei in quella che dovrebbe essere casa nostra... Abbiamo scritto e riscritto su questo argomento [es. qui; si parla di ebrei e musulmani, ma ovviamente vale anche nei confronti dei buddisti]; tuttavia ormai siamo arrivati a un punto inaccettabile. E non c'è un cardinale, un vescovo che parli! Per non fare la fine di Strickland, si può tradire il Signore? La Chiesa, corpo mistico di Cristo, non deve dialogare ma annunciarLo. Invece, da Figlio di Dio, incarnato morto risorto asceso al cielo per la nostra salvezza, è ridotto a "grande guaritore", insieme a tutte le suggestioni ideologiche, anche ambientaliste, del mondialismo imperante che intende operare una svolta socio-antropologica lontana dalla Verità che è Cristo. (M.G.)

Documento del Dicastero per il Dialogo Interreligioso
«Come buddisti e cristiani, consideriamo il Buddha e Gesù come grandi guaritori»

Il Dicastero per il Dialogo Interreligioso, insieme all'Ordine Buddista Cinese del Sangha in Thailandia, all'Università Mahachulalongkornrajavidyalaya, all'Università Buddista Mahamakut, al Wat Phra Chetuphon, alla Fondazione Sirivadhanabhakdi e alla Conferenza Episcopale della Thailandia hanno organizzato il Settimo Colloquio Buddista Cristiano, che si è svolto a Bangkok dal 13 al 16 novembre 2023.

In conclusione, il dicastero vaticano ha pubblicato un comunicato [qui] in cui si afferma che «l'umanità vive oggi in un mondo in rapido cambiamento, con conseguenze positive e negative per la famiglia umana e la terra» aggiungendo che «in questi In tempi difficili, ci rifiutiamo di cedere alla disperazione, perché crediamo fermamente che in mezzo alle nubi oscure, coloro che sono profondamente radicati nelle rispettive tradizioni religiose e disposti a collaborare con tutti possono portare un raggio di speranza ad un’umanità disperata».

E poi il testo del documento vaticano mette sullo stesso piano Buddha e Gesù Cristo:
«Come buddisti e cristiani, vediamo il Buddha e Gesù come grandi guaritori. Il Buddha indicò l'avidità e Gesù il peccato come causa della sofferenza. A molti livelli, Gesù e il Buddha hanno proposto l’amore e la compassione come medicina per eliminare l’oscurità dal cuore umano e dal mondo. Nutriti dai rispettivi insegnamenti spirituali, buddisti e cristiani hanno, per migliaia di anni, adottato modi di vivere compassionevoli per affrontare la sofferenza della vita.
[Nessuno, tra i cattolici coinvolti, pensa più e dice che i modi di vivere compassionevoli in senso pieno e autentico sono possibili solo se partono da un cuore redento perché ha accolto Cristo Signore (il che, tra l'altro, determina una differenza ontologica), posto che qualunque buona volontà solo umana prima o poi degenera. Ma chi è l'Unico Redentore e Signore? Fa il paio con Abu Dhabi [vedi] e Fratelli tutti [vedi] -ndT]

Successivamente, il testo curiale sottolinea ciò su cui cristiani e buddisti sono d’accordo e su cui devono lavorare insieme:
Crediamo che ora più che mai sia necessario lavorare insieme e con grande senso di responsabilità concordiamo quanto segue:
Riconoscimento : sebbene i nostri rispettivi insegnamenti religiosi ci invitino a costruire una cultura della compassione, spesso chiudiamo un occhio sulle sofferenze attuali. Deploriamo le parole e le azioni che hanno contribuito, volontariamente o involontariamente, a seminare morte e distruzione, odio e vendetta. Dobbiamo riconoscere che apparteniamo a un’unica famiglia umana e dobbiamo a tutti pari dignità e rispetto.
Dialogo : Siamo convinti che non ci sarà pace senza dialogo. Il dialogo può prevenire la violenza, guarire sia la vittima ferita che l’autore del reato e ispirare le persone a trovare modi non violenti per risolvere i conflitti. Può mobilitare diversi gruppi religiosi per cercare giustizia e verità, proteggere il pianeta e protestare contro la sua distruzione.
Coltivare : individualmente e socialmente, dobbiamo coltivare l’empatia per la sofferenza degli altri e dell’ambiente. Pertanto, abbiamo bisogno di compassione nelle decisioni politiche ed economiche per prevenire l’esclusione e la disuguaglianza e promuovere l’inclusione, la giustizia e il rispetto.
Cooperare : Nessuno si salva da solo; Possiamo essere salvati solo insieme perché siamo interconnessi e interdipendenti . Pertanto, dobbiamo collaborare con tutti: la società civile, i seguaci di altre religioni, il personale dei media, i governi, le organizzazioni internazionali, le comunità accademiche e scientifiche e tutte le altre parti interessate per promuovere un mondo inclusivo.
Innovare : abbiamo classici religiosi e secoli di esperienza e saggezza . Dobbiamo renderli rilevanti per la nostra umanità ferita e per salvare la terra martoriata. Pertanto, sosteniamo gli sforzi accademici tra istituti accademici e di ricerca con l’obiettivo di aiutare i movimenti religiosi a cambiare il modo in cui percepiscono, pensano e concepiscono l’altro e il pianeta.
Educare : le famiglie, le comunità, le istituzioni educative, i leader religiosi e i media hanno un ruolo fondamentale nell’educare tutti, soprattutto i bambini, alle relazioni di cura e di condivisione tra loro e con l’ambiente. Inoltre, per ispirare e risvegliare la nostra società, dobbiamo raccontare le storie di persone che hanno fatto sacrifici per aiutare gli altri e la terra.
Pregare : Crediamo che la preghiera e la meditazione possano cambiare le cose purificando i nostri cuori e le nostre menti; generando gentilezza amorevole, misericordia e perdono dove c’è odio e vendetta, creando uno spirito di rispetto e cura gli uni per gli altri e per la terra. Dobbiamo risvegliare l'energia spirituale nei nostri rispettivi seguaci.»
[Come se la meditazione cristiana (che è fatta di relazione e adorazione ad una Presenza viva e vera) e quella buddista siano la stessa cosa -ndT]

La dichiarazione si conclude esprimendo «l'ardente desiderio di lavorare insieme per realizzare i frutti di questo Colloquio».
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[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
A I U T A T E, anche con poco,
l'impegno di Chiesa e Post-concilio anche per le traduzioni
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