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domenica 12 novembre 2023

Il cardinale Müller sulla deposizione di Strickland: "È un abuso del diritto divino dell'episcopato".

Leggo su Rorate caeli la posizione del card. Müller sulla clamorosa e inqualificabile rimozione del vescovo Strickland. Egli dichiara: "Ciò che viene fatto al vescovo Strickland è terribile, un abuso del diritto divino dell'episcopato. Se potessi consigliare Mons. Strickland, non dovrebbe assolutamente dimettersi, perché altrimenti potrebbero lavarsi le mani della sua innocenza". [Nota: ecco perché Strickland ha rifiutato di dimettersi [vedi] ed è stato deposto.]

Secondo giustizia, afferma il cardinale, un vescovo può essere rimosso dal Papa solo se si è reso colpevole di qualcosa di male (eresia, scisma, apostasia, crimine o un comportamento totalmente non sacerdotale), ad esempio la pseudo-benedizione che insulta Dio e inganna le persone riguardo alla loro salvezza, benedicendo persone di sesso opposto o dello stesso sesso nelle relazioni extraconiugali.
[...] Secondo l'insegnamento cattolico, il Papa non è in alcun modo il Signore della Chiesa; piuttosto, in quanto rappresentante di Cristo per la Chiesa universale, è il primo servitore del suo Signore [servus servorum Dei -ndT], che dirà a Simon Pietro, appena divenuto la roccia della Chiesa:: «Vattene via a me [vade retro -ndT] (italiano indietro, il vero indietrismo), perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini» (Mt 16,23).

Solo che – da buon conservatore – il cardinal Müller annacqua il tutto. Infatti, mentre sostiene che il Papa non ha alcuna autorità da Cristo per intimidire e prevaricare buoni vescovi configurati a Cristo Buon Pastore che, in conformità all'ideale episcopale del Vaticano II (e ti pareva!1), santificano, insegnano e pascono il gregge di Dio in nome di Cristo, Müller attribuisce la determinazione della deposizione  al fatto che falsi amici denuncerebbero questi buoni vescovi a Francesco come nemici del Papa, mentre i vescovi eretici e immorali possono fare quello che vogliono o turbare ogni giorno la Chiesa di Cristo con qualche altra sciocchezza. Come se Bergoglio non lo sapesse da solo... 
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Nota di Chiesa e post-concilio
1. Da Cristo deriva il potere d'ordine ma non direttamente la giurisdizione. La tesi di Müller, che era quella di Ratzinger e degli altri Novatori al Concilio, finisce col fare della Chiesa un corpo collegiale e del papa un primus inter pares.

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