Pagine di rilievo

sabato 23 dicembre 2023

La chiesa «concubina del Nuovo Ordine Mondiale»: Mons. Viganò e le «benedizioni» alle coppie omosessuali

Di seguito riprendo il discorso di monsignor Carlo Maria Viganò sulla dichiarazione vaticana Fiducia Supplicans circa la liceità di benedire le coppie irregolari. Qui il Video. Qui l'indice degli interventi precedenti e correlati.
La chiesa «concubina del Nuovo Ordine Mondiale»: 
Mons. Viganò e le «benedizioni» alle coppie omosessuali

Quando il demonio cerca di persuaderci a peccare, enfatizza il presunto bene dell’azione malvagia che vuole farci compiere, mettendone invece in ombra gli aspetti necessariamente contrari ai Comandamenti di Dio. Egli non ci dice: Pecca e offendi il Signore che è morto per te in Croce, perché sa che una persona normale non vuole il male in sé, ma che di solito compie il male sotto apparenza di bene.

Questa strategia dell’inganno si ripresenta invariabilmente. Per indurre una madre ad abortire, Satana non le chiede di compiacersi dell’uccisione del bambino che porta in grembo, ma di pensare alle conseguenze della gravidanza, al fatto che perderà il lavoro, o che è troppo giovane e inesperta per crescere e educare un figlio; e sembra quasi che quella madre, rendendosi assassina e infanticida, dimostri senso di responsabilità nel voler evitare alla creatura innocente una vita senza amore.

Il Cardinal Gregory e il rito ‘dominante’

Nella nostra traduzione da Catholic Culture l'articolo che segue mette in risalto una interessante lettura critica di una delle purtroppo frequenti stroncature della Messa antica da parte di un pastore. Il succo del suo discorso attribuisce ai sacerdoti la responsabilità dei problemi presenti nella Chiesa statunitense per aver imposto alle parrocchie le loro preferenze liturgiche. E' per questo che Papa Francesco  — e lui non da meno — hanno affrontato il problema attraverso restrizioni sulla Messa dei secoli. Quanto all'articolo, la citazione dalla Dei Verbum ci rivela che siamo di fronte ad un Autore conservatore piuttosto che amante della Tradizione perenne e la ragione è spiegata nella nota 1. Capita spesso di dover integrare l'analisi di testi commestibili, ma con qualche variazione (di evidente conio conciliare) che in genere può sfuggire ad una lettura superficiale. Qui l'indice degli articoli sulla Traditionis custodes e restrizioni successive.

Il Cardinal Gregory e il rito ‘dominante’
di Phil Lawler

“La tradizione muore lentamente, a volte in modo cruento”, ha affermato il Cardinal Wilton Gregory davanti ad un uditorio presso la Catholic University all’inizio di questo mese. Ma se muore la tradizione, muore anche l’autorità del Cardinal Gregory.

Pensateci: quale autorità ha un vescovo se non perché rappresenta la sacra tradizione della Chiesa cattolica, che è intesa a “sostenere e insegnare la fede cattolica che ci viene dagli apostoli”, e perché di fatto è un successore degli apostoli?

Il Concilio Vaticano II, nella Dei Verbum1, insegna che Scrittura e Tradizione (con la T maiuscola), “che provengono dalla stessa fonte divina, in certo modo si fondono in una unità e tendono al medesimo fine”. Pertanto, Tradizione e Scrittura “vanno accolte e venerate con lo stesso spirito di lealtà e di riverenza”. Insieme, queste due correnti di saggezza nutrono la fede cattolica, e quando l’affidamento a quella fede diminuisce, diminuisce anche la tradizione (con la t minuscola) del rispetto per la gerarchia cattolica. Persino nella nostra società secolarizzata, e anche dopo anni di scandali, la maggior parte degli americani tratta ancora i prelati cattolici con segni almeno esteriori di rispetto.

venerdì 22 dicembre 2023

Un esempio diffuso, in reazione alla 'Fiducia supplicans', viene dall'Africa: Conf. Episcopali del Togo e del Kenia

Qui l'indice delle reazioni dei vescovi et alii alla Dichiarazione del Dicastero per la Dottrina della Fede Fiducia supplicans.
Un esempio diffuso, in reazione alla 
'Fiducia supplicans', viene dall'Africa

Dopo quelle del Malawi, dello Zambia, e di diversi vescovi di altri Paesi, anche la Conferenza episcopale del Togo dirama un documento [qui] con cui raccomanda ai sacerdoti di astenersi dal dare la benedizione alle coppie dello stesso sesso, enumerando e riaffermando i principi e gli insegnamenti perenni de La Catholica.

Così anche la Conferenza episcopale del Kenia:

Card. Müller / 'Fiducia supplicans': «L'unica benedizione della Madre Chiesa è la verità che ci farà liberi»

Nella nostra traduzione da Infocatolica la presa di posizione, sulla Fiducia supplicans, del Prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede (oggi decaduta a Dicastero), cardinale Müller di seguito riprodotta integralmente. Non ho potuto ignorare la pennellata di conservatorismo conciliare del nostro presule che potete approfondire alla nota 1). Non è la prima né sarà l'ultima volta che, dal testo di un conservatore, capiti di dover ripareggiare la verità.

'Fiducia supplicans': «L'unica benedizione della Madre Chiesa è la verità che ci farà liberi»
«Questa affermazione non è in diretta contraddizione con la dottrina cattolica? I fedeli sono obbligati ad accogliere questo nuovo insegnamento? È consentito al sacerdote compiere questo tipo di benedizioni private appena inventate? E il vescovo diocesano può vietarli se si verificano nella sua diocesi?
( Catholic Info ) L'ex Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede (oggi Dicastero), cardinale Müller, ha condiviso con diversi media la sua autorevole analisi della Dichiarazione Fiducia supplicans, che riproduciamo integralmente. L'unica benedizione della Madre Chiesa è la verità che ci renderà liberi. Nota sulla Dichiarazione Fiducia Supplicans

Il Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede (DDF), con la dichiarazione Fiducia supplicans (FS) sul significato pastorale delle benedizioni, ha fatto una dichiarazione senza precedenti nell'insegnamento della Chiesa cattolica. Ebbene, questo documento afferma che è possibile per un sacerdote benedire, non liturgicamente ma privatamente, le coppie che praticano la sessualità al di fuori del matrimonio, comprese le coppie dello stesso sesso. Le molteplici domande di vescovi, sacerdoti e fedeli laici che sono sorte in risposta a queste affermazioni meritano una risposta chiara e distinta.

I vescovi dello Zambia vietano le “benedizioni” delle coppie omosessuali

Nella nostra traduzione da Lifesitenews. I vescovi dello Zambia vietano le “benedizioni” delle coppie omosessuali e riaffermano l’insegnamento di sempre della Chiesa.
I vescovi dello Zambia vietano le
“benedizioni” delle coppie omosessuali

I vescovi cattolici dello Zambia hanno dato istruzioni alle loro diocesi di non attuare il recente documento del Vaticano sulla “benedizione” delle coppie dello stesso sesso.

In una dichiarazione rilasciata mercoledì 20 dicembre, i vescovi hanno osservato che il nuovo documento di Roma, Fiducia supplicans, “ha sollevato diverse domande, confusione e preoccupazione tra i fedeli e le persone di buona volontà, dal momento che ora permettere la benedizione dei matrimoni omosessuali” è diventato un problema.

Hanno poi precisato che “sulla base delle Sacre Scritture che presentano gli atti omosessuali come atti di grave depravazione”, “la Conferenza riafferma l’insegnamento tradizionale della Chiesa che dichiara “gli atti omosessuali come intrinsecamente disordinati e contrari alla legge naturale”. Pertanto, ‘non possono essere approvati in nessuna circostanza'”.

“Per evitare qualsiasi confusione e ambiguità pastorale e per non infrangere la legge del nostro Paese che proibisce le unioni e i rapporti attivi tra persone dello stesso sesso, e ascoltando la nostra eredità culturale che non accetta tali relazioni, la Conferenza stabilisce che la Dichiarazione del Dicastero per la Dottrina della Fede del 18 dicembre 2023 riguardante la benedizione delle coppie dello stesso sesso sia considerata come ulteriore riflessione e non per essere applicata nello Zambia”.

giovedì 21 dicembre 2023

Conferenza episcopale ucraina si schiera: contro la dichiarazione gay di Francesco - "Non c'è benedizione per chi vive nel peccato": "Il documento non prevede distinzioni chiare"

Nella nostra traduzione da Rorate caeli, il Comunicato dei Vescovi dell'Ucraina del 19 dicembre che dichiara che non c'è benedizione per chi vive nel peccato e che il documento non prevede distinzioni chiare. Qui l'Indice delle reazioni che continuano ad emergere.
Comunicato della Conferenza Episcopale Ucraina sulla Dichiarazione del Dicastero della Fede "Fiducia supplicans" sul significato pastorale delle benedizioni.

Il documento vaticano del Dicastero per la Dottrina della Fede prende in considerazione i diversi tipi di benedizioni che possono essere impartite dal clero al di fuori della liturgia. Il documento sottolinea inoltre che solo coloro che vogliono vivere una vita gradita a Dio e chiedono una benedizione possono essere benedetti liturgicamente. Al contrario, amplia la comprensione della benedizione extraliturgica, che di solito viene impartita a tutte le persone, introducendo la possibilità di “benedire le coppie dello stesso sesso”. È questa possibilità che ha causato una tempesta di reazioni e incomprensioni sulle questioni morali e dottrinali nella Chiesa cattolica riguardo a questo tipo di benedizione.

mercoledì 20 dicembre 2023

I vescovi del Malawi vietano le «benedizioni» delle unioni omosessuali lanciate dal nuovo documento vaticano

Anche i vescovi del Malawi intervengono sulla recente Dichiarazione vaticana. Precedenti qui - qui - qui - qui. Il testo che segue cita anche gli arcivescovi del Camerun, del Kenya e di Lusaka nonché i vescovi del Ghana.

I vescovi del Malawi vietano le «benedizioni» delle unioni 
omosessuali lanciate dal nuovo documento vaticano

La Conferenza episcopale del Malawi ha emesso una direttiva che vieta la benedizione delle unioni dello stesso sesso sulla scia della confusione su una dichiarazione vaticana che consente le benedizioni «per le coppie dello stesso sesso».

In una dichiarazione ufficiale della conferenza episcopale del Malawi si legge che «per evitare di creare confusione tra i fedeli stabiliamo che, per motivi pastorali, benedizioni di qualsiasi tipo e unioni omosessuali di qualsiasi tipo, non sono consentite in Malawi».

Lunedì 18 dicembre Papa Francesco e il cardinale Victor Manuel Fernández hanno emesso la Fiducia Supplicans, che consente «benedizioni per le coppie in situazioni irregolari e per le coppie dello stesso sesso» in contraddizione con l’immutabile insegnamento cattolico secondo cui la Chiesa non può benedire le relazioni peccaminose.

Il Vescovo Strickland esorta i vescovi a dire "no" alle "benedizioni" sulle coppie omosessuali

Nella nostra traduzione da LifeSiteNews. In una dichiarazione video esclusiva per LifeSiteNews, il vescovo Joseph Strickland ha invitato tutti i cattolici, e in particolare i vescovi, a respingere le nuove “benedizioni” di Papa Francesco per le coppie omosessuali qui. Altre posizioni chiare e distinte: Schneider-Peta e Pagliarani: qui - qui.

Il Vescovo Strickland esorta i vescovi a dire "no" 
alle "benedizioni" sulle coppie omosessuali

Il vescovo di Tyler, Texas, recentemente rimosso, Sua Eccellenza Joseph Strickland, invita i vescovi cattolici a resistere al Fiducia Supplicans, un documento pubblicato oggi [il 18 dicembre -ndT] da Papa Francesco insieme al cardinale sinistroide Victor Manuel Fernández che ammette le benedizioni delle coppie omosessuali.

Nelle osservazioni condivise in eclusiva con LifeSiteNews attraverso un video, il vescovo Strickland ha incoraggiato “i miei fratelli vescovi a unirci tutti con una voce di forza e gioia nel Signore in questi ultimi giorni di Avvento e a dire “no” a quest'ultimo documento”.

Comunicato del Superiore Generale della FSSPX su 'Fiducia supplicans'

Un'altra voce chiara e ferma sulla recente Dichiaraione vaticana. Precedenti qui - qui - qui.
Comunicato del Superiore
Generale della FSSPX

Distretto d'Italia
19 Dicembre 2023

Chi mi ama osserva - e fa osservare - i miei comandamenti La Dichiarazione Fiducia supplicans del Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede sulla questione delle benedizioni alle “coppie irregolari e coppie dello stesso sesso” ci lascia sgomenti. Tanto più che questo documento è stato firmato dal Papa stesso.

Sebbene sostenga di evitare qualsiasi confusione tra la benedizione di queste unioni illegittime e quella del matrimonio tra un uomo e una donna, questa dichiarazione non evita né la confusione né lo scandalo: non solo insegna che un ministro della Chiesa può invocare la benedizione di Dio su delle unioni immorali, ma così facendo incoraggia di fatto queste situazioni peccaminose.

L'Arcivescovo Peta e il suo vescovo ausiliare Schneider vietano ai sacerdoti di "dare qualsiasi forma di benedizione" sulle coppie dello stesso sesso in risposta alla nuova dichiarazione del Vaticano

Un'iniziativa concreta ed esemplare. L'Arcivescovo Peta e il suo vescovo ausiliare Schneider, in una dichiarazione rilasciata in relazione al nuovo documento Fiducia Supplicans, hanno severamente vietato ai sacerdoti e ai fedeli di ricevere o dare qualsiasi forma di benedizione alle coppie con status canonico non regolare e alle coppie dello stesso sesso. Riporto di seguito la nostra traduzione dall'inglese della dichiarazione ufficiale, firmata dai due prelati, pubblicata sul sito web del Catholic Herald, da questo ripresa dal testo originale russo. Altre posizioni chiare e distinte qui - qui.

Dichiarazione dell'Arcidiocesi di Santa Maria in Astana riguardo alla Dichiarazione 
Fiducia supplicans, pubblicata dal Dicastero della Dottrina della Fede 
e approvata da Papa Francesco il 18 dicembre 2023

Lo scopo manifesto della Dichiarazione della Santa Sede, Fiducia supplicans, è quello di consentire “la possibilità di benedire le coppie in situazioni irregolari e le coppie dello stesso sesso”. Allo stesso tempo, il documento insiste affinché tali benedizioni vengano eseguite “senza convalidare ufficialmente il loro status o modificare in alcun modo l'insegnamento perenne della Chiesa sul matrimonio”.

Il fatto che il documento non dia il permesso al “matrimonio” di coppie dello stesso sesso non dovrebbe accecare pastori e fedeli di fronte al grande inganno e al male che risiede nel permesso stesso di benedire le coppie in situazioni irregolari e le coppie dello stesso sesso. Una tale benedizione contraddice direttamente e seriamente la Divina Rivelazione e la dottrina e la pratica ininterrotta e bimillenaria della Chiesa Cattolica. Benedire le coppie in situazione irregolare e le coppie dello stesso sesso è un grave abuso del Santissimo Nome di Dio, poiché tale nome è invocato su un'unione oggettivamente peccaminosa di adulterio o di pratica omosessuale.

Valore "magisteriale" del Concilio Ecumenico Vaticano II

Ferve da tempo, con maggiore apertura e condivisione negli ultimi anni, il dibattito teologico intorno ai documenti del Concilio Vaticano II, alla loro redazione, alla loro interpretazione, alla loro ricezione nella vita della Chiesa; le discussioni intorno a questa pagina della storia della Chiesa si pongono su posizioni diverse, a volte purtroppo anche ideologiche, rendendo sterile il dibattito e vanificando il confronto tra studiosi. Tuttavia, oggi, l’amore della Verità e della Chiesa spinge ad un rinnovato impegno e ad una franchezza d’espressione che hanno qualcosa di evangelico. Tra i molti documenti posti via via a fondamento delle nostre riflessioni e approfondimenti inserisco lo scritto che segue del mio indimenticabile maestro, mons. Brunero Gheradini,  sul valore magisteriale del Concilio Vaticano II. In nota trovate il richiamo ad alcune sue opere con i rispettivi link

Valore "magisteriale" 
del Concilio Ecumenico Vaticano II
di Brunero Gherardini

M'è stato chiesto se il Concilio Ecumenico Vaticano II abbia valore magisteriale. La domanda è mal posta.
Un Concilio – qualunque sia la sua indole ed a qualunque finalità o necessità contingente intenda rispondere – è sempre Supremo Magistero della Chiesa. Il più solenne, al livello più alto. Sotto questo profilo e prescindendo dalla materia presa in esame, ogni suo pronunciamento è sempre magisteriale. E magisteriale nel senso più proprio e più nobile del termine.

Ciò non significa che sia in assoluto vincolante. Dogmaticamente, intendo, e sul piano dei comportamenti etici. Magisteriale, infatti, non necessariamente allude al dogma o all'ambito della dottrina morale, limitandosi a qualificare un asserto o un documento o una serie di documenti provenienti dal Magistero, supremo o no. Ho escluso che sia vincolante in assoluto, perché non in assoluto lo è sempre. Il fatto stesso che anche una semplice esortazione provenga da una cattedra di tale e tanta autorevolezza, crea certamente un vincolo. Non quello che esige l'assenso incondizionato di tutti (vescovi, preti, popolo di Dio) e ne impegna la fede; ma quello che a tutti richiede un religioso ossequio interno ed esterno.

martedì 19 dicembre 2023

Jihad contro le chiese in Francia

Introduco l'articolo che segue non con considerazioni , peraltro ovvie e più volte ribadite, ma con un fatto di cronaca: "A pochi giorni dal Santo Natale! Un atto criminale che dovrà pagare di tasca propria! Non ignoriamo quest’ennesimo gesto folle contro i nostri simboli cristiani! Gli euroimbecilli che vorrebbero cancellare il termine NATALE per non offendere gli islamici la smettano di fare finta di niente! Difendiamo le nostra radici, i nostri valori, le nostre tradizioni! [vedi]. Qui l'indice degli articoli sul filoislamismo. Precedente interessante qui.

Nel luglio 2023, i musulmani hanno dato alle fiamme
la chiesa di Saint-Georges De La Haye del XII secolo,
a Descartes, in Francia. (Fonte dell'immagine:
Joël Thibault/Wikimedia Commons)
Le chiese cristiane sono sotto attacco in tutta l'Europa occidentale, con episodi più recenti registrati in Austria, Germania, Italia e in Svezia.

Nessun Paese occidentale, tuttavia, subisce così tanti attacchi alle proprie chiese quanto la Francia, un tempo denominata "la figlia primogenita della Chiesa".

La giornalista investigativa Amy Mek twittava così il 1° luglio scorso:
"Gli attacchi alle chiese sono la normalità in Francia: due chiese al giorno vengono vandalizzate, bruciate, demolite e abbandonate a se stesse, e i loro fedeli vengono sacrificati sull'altare della correttezza politica. I sacerdoti sono costantemente minacciati. Quand'è che i politici francesi che si occupano delle frontiere aperte saranno ritenuti responsabili?"
Questo interrogativo identifica accidentalmente i colpevoli, ossia gli immigrati provenienti dal mondo musulmano, dove gli attacchi alle chiese non sono anomali.

La deriva sempre più drammatica della Dottrina della Fede

Qui l'Indice degli articoli sul clericalismo politicante di Bergoglio e qui l'indice di quelli relativi alle sue posizioni sulla questione LGTB.
La deriva sempre più drammatica
della Dottrina della Fede

Trovo molto grave e a rischio corruzione delle anime la Dichiarazione dottrinale Fiducia supplicans del Dicastero per la Dottrina della Fede approvata dal Papa (Ex Audientia Die 18 dicembre 2023), che di fatto legittima il peccato contro natura che grida vendetta al cospetto di Dio, rendendo possibile benedire coppie formate da persone dello stesso sesso o da coppie adulterine (peraltro già sdoganate con l' Amoris laetitia qui). D'altronde cosa ci si poteva aspettare dal neo-prefetto 'Tucho' e dalle esortazioni ricevute dal suo mandante al momento della nomina [quiqui]?

Che dire della palese contraddizione dell'affermazione: la benedizione non significa approvazione?
Ma non serve neppure sviluppare argomenti quando non siamo più neppure di fronte alla solita finestra di Overton [qui] ma ad un varco direttamente spalancato sull'abisso... 

Dai commenti che giganteggiano oggi a reti unificate sulle TV e anche sugli Organi di stampa, purtroppo si deve constatare come l'incongruo provvedimento si trasformi in atto politico e segni senza appello l'ormai avanzata decadenza dell'Occidente cristiano [qui - qui - qui]...

Preghiamo per la Santa Madre Chiesa ferita dal tradimento dei suoi stessi membri e per la salus animarum che non garantisce più.

Comunicato del Presidente e del Patrono relativo alla vicenda delle Benedettine di Pienza

Qui l'indice dei precedenti e correlati.
Comunicato
del Presidente e del Patrono
relativo alla vicenda delle Benedettine di Pienza


In ordine ai reiterati, crescenti e insidiosi attacchi rivolti all’Associazione Exsurge Domine e alla persona del suo Patrono, e in considerazione della loro natura altamente calunniosa e diffamatoria, il Presidente Giuseppe Vannicelli Casoni e il Patrono Mons. Carlo Maria Viganò precisano quanto segue:
  1. Come enunciato nello Statuto, l’Associazione Exsurge Domine si impegna a «provvedere all’assistenza, al sostegno e all’aiuto materiale di chierici, religiosi e laici consacrati che versino in condizioni di particolare difficoltà economiche e logistiche; difendere la Tradizione immutata e incorruttibile della Fede Cattolica; conservare e promuovere la Liturgia tradizionale; incentivare lo studio e l’approfondimento teologico e culturale dell’immenso patrimonio religioso, storico e artistico della Cristianità; favorire occasioni di dialogo e d’incontro tra le diverse associazioni, esperienze o gruppi operanti nell’ambito della Tradizione perenne della Chiesa Cattolica». (art. 2)

lunedì 18 dicembre 2023

18 dicembre / Festa dell'Aspettazione del Parto della Vergine

Facciamo memoria dei tesori della nostra fede.
Festa dell'Aspettazione del Parto della Vergine

Di origine toledana, la festa dell’Aspettazione del Parto della beata Vergine Maria, approvata da Papa san Martino I, difesa e propagata da sant’Ildefonso, si diffuse progressivamente in tutta la Spagna, in Francia e in Italia e nelle Americhe. Avvicinandosi la festa della Natività del Signore, la Chiesa propone ai fedeli di intensificare la loro meditazione sull’Incarnazione del Verbo, sulla divina Maternità di Maria e sui santi pensieri di Lei durante la santa gravidanza. In questo giorno la Vergine Santissima si venera sotto vari titoli: Nostra Signora della Speranza, dei Desideri, del Parto. 

Introitus
Is. 45,8.- Rorate, cœli, desuper et nubes pluant iustum: aperiatur terra, et germinet Salvatorem  ~~   Ps.18,2.- Cœli ennarant gloriam Dei: et opera manuum eius annuntiat firmamentum.  ~~   Gloria   ~~   Rorate, cœli, desuper et nubes pluant iustum: aperiatur terra, et germinet Salvatorem

Is. 45,8.- Stillate, cieli, dall’alto e piovano il Giusto le nubi: si apra la terra e germogli il Salvatore  ~~   Ps.18,2.- I cieli narrano la gloria di Dio ed il firmamento annunzia l’opera delle sue mani  ~~   Gloria  ~~  Stillate, cieli, dall’alto e piovano il Giusto le nubi: si apra la terra e germogli il Salvatore

“Nulla che non sia stato trasmesso sia innovativo” Il Principio della Tradizione nella vita liturgica della Chiesa

Nella nostra traduzione. La lettera n. 983 dell'8 dicembre 2023 riporta il testo della conferenza tenuta da mons. Athanasius Schneider il 27 ottobre scorso a Roma durante l'VIII incontro di Paix Liturgique.

“Nulla che non sia stato trasmesso sia innovativo” 
Il Principio della Tradizione nella vita liturgica della Chiesa

La Chiesa Romana è madre e maestra di tutte le altre Chiese particolari per il primato di San Pietro e dei suoi successori, i Romani Pontefici. Fin dall'inizio, la Chiesa romana è stata intrinsecamente impegnata a preservare e trasmettere durante tutta la sua vita, sia dottrinale che liturgica, la sua fedeltà alla tradizione o al principio divino della tradizione. È divenuta famosa la frase di papa Stefano I (che regnò dal 254 al 257): “ Nulla sia innovato se non ciò che è stato trasmesso” [ nihil innovetur nisi quod traditum est ](1). Eusebio di Cesarea scrive nella sua Storia ecclesiastica che papa Stefano pensava che nessuna innovazione dovesse essere apportata in contraddizione con la tradizione attestatasi fin dall'inizio (2).

domenica 17 dicembre 2023

M.O., Tajani: Israele tuteli i luoghi di culto cristiani a Gaza

Roma, 16 dic. (askanews) - "Lancio un appello accorato al governo e all'esercito israeliano affinché tutelino i luoghi di culto cristiani nella Striscia di Gaza. Non è lì che si nascondono i terroristi di Hamas": è quanto ha scritto su X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. 
Oggi due donne sono state uccise e altre sette persone sono rimaste ferite dai colpi esplosi da un cecchino israeliano contro la Chiesa della Sacra Famiglia di Gaza, stando a quanto riferito dal Patriarcato latino di Gerusalemme.

Dominica Tertia Adventus ("Gaudete") - Tempore Adventus e la seconda venuta

Ripropongo per i nuovi lettori, ma anche per il nostro approfondimento, testi che appartengono alla vena aurea dei tesori che La Catholica ci ha tramandato e che noi disseppelliamo per rimeditarli e perché non siano consegnati all'oblìo e continuino a nutrire anche questa generazione e quelle che verranno. Di seguito trovate Tempore Adventus e la seconda venuta il bagaglio della Rivelazione presente nel Gregoriano. Richiamo: 
Dominica prima Adventus e La Mistica dell'Avvento, dom Prosper Guéranger [qui]; 
Dominica prima Adventus e La Storia dell'avvento [qui]; 
Dominica secunda Adventus e la Pratica dell'Avvento [qui]
Altri precedenti: Tempore Adventus [qui]; Nell'Avvento viviamo l'innocenza e l’eterna infanzia di Dio [qui] ; È di nuovo Avvento [qui].  

Intróitus
Ad Phil. 4, 4-6 - Gaudéte in Dómino semper: íterum dico, gaudéte. Modéstia vestra nota sit ómnibus homínibus: Dóminus enim prope est. Nihil sollíciti sitis: sed in omni oratióne petitiónes vestræ innotéscant apud Deum. Ps. 84, 2 - Benedixísti, Dómine, terram tuam: avertísti captivitátem Iacob. Glória Patri…  Godete sempre nel Signore: ve lo ripeto: godete. La vostra modestia sia manifesta a tutti gli uomini: il Signore è vicino. Non siate ansiosi per alcuna cosa, ma in ogni circostanza fate conoscere a Dio i vostri bisogni. Hai benedetto, o Signore, la tua terra: hai liberato Giacobbe dalla schiavitù. Gloria al Padre… 

Il gaudio della Chiesa aumenta vieppiù in questa Domenica. Ella sospira sempre verso il Signore; ma sente che ormai è vicino, e crede di poter temperare l'austerità di questo periodo di penitenza con l'innocente letizia delle pompe religiose. Innanzi tutto, questa Domenica ha ricevuto il nome di Gaudete, dalla prima parola del suo Introito; ma, inoltre, vi si osservano le commoventi usanze che sono proprie della quarta Domenica di Quaresima chiamata Laetare. Alla Messa si suona l'organo; gli ornamenti sono di color rosa; il Diacono riprende la dalmatica, e il Suqddiacono la tunicella; nelle Cattedrali, il Vescovo assiste, ornato della mitra preziosa. O mirabile condiscendenza della Chiesa, che sa unire così bene la severità delle credenze alla graziosa poesia delle forme liturgiche! Entriamo nel suo spirito, e rallegriamoci in questo giorno per l'avvicinarsi del Signore. Domani, i nostri sospiri riprenderanno il loro corso; poiché, per quanto egli non debba tardare, non sarà ancora venuto.

La Stazione ha luogo nella Basilica di S. Pietro in Vaticano. Questo tempio augusto che ricopre la tomba del Principe degli Apostoli, è l'asilo universale del popolo cristiano; è quindi giusto che sia testimone delle gioie come delle tristezze della Chiesa.

sabato 16 dicembre 2023

“La divisione nella Chiesa riguarda l’intero quadro della fede” / Crepaldi a “La Verità”

Di seguito il testo dell’intervista di Martina Pastorelli al vescovo Giampaolo Crepaldi pubblicata il 14 dicembre scorso dal quotidiano “La Verità” con il titolo “Il caso ONG? La carità senza verità fa danni”; dal sito dell'Osservatorio Card. Van Thuân.

“La divisione nella Chiesa riguarda l’intero quadro della fede”. 
Crepaldi a “La Verità”

L’inchiesta della Procura di Ragusa sul traffico di migranti clandestini di cui questo giornale sta dando conto in solitaria, ha gettato una luce sinistra sull’impegno sociale di tanti esponenti ecclesiali e rischia di essere la goccia che fa traboccare il vaso di una credibilità da tempo in esaurimento: molte persone sono disorientate e tra i cattolici cresce lo sconforto nel vedere che, davanti alle sfide del presente, la Chiesa di Roma sembra vivere un momento di debolezza e una sorta di crisi di identità rispetto al pensiero mondano.

L’ostinato rifiuto a riconoscere la gravità della situazione da parte dei chierici coinvolti nello scandalo dei finanziamenti alla Ong di Luca Casarini – dal presidente della Cei in giù – peggiora le cose, e va ad aggiungersi a una diffusa perplessità di fronte al misterioso allineamento del Vaticano sui temi dell’agenda mondialista: ultima in ordine di tempo la teoria del riscaldamento climatico causato dall’uomo, con la quale si ribalta l’antropocentrismo cristiano.

venerdì 15 dicembre 2023

Sabato 16 dicembre Messa 'Rorate' a Pavia

Cari Amici,
Domani mattina (sabato 16) alle ore 7,00 nella chiesa di San Luca verrà celebrata una Santa Messa "Rorate"
il formulario sarà quello della Messa votiva della B. V. Maria nel tempo di Avvento, con le letture in latino, e sarà presente il coro gregoriano, che con i canti della tradizione romana antica ci aiuterà a vivere intensamente questa particolare celebrazione.
Infatti questa Messa si celebra prima dell'alba, nella chiesa illuminata solo dalla luce delle candele, per esprimere il desiderio di ogni cuore credente di vedere presto spuntare la luce del Signore Gesù, che "verrà a visitarci dall'alto, da oriente, come sole che sorge".
Che io sappia, è da moltissimi anni che questa suggestiva liturgia non si celebra nella nostra città: speriamo possa diventare una consuetudine annuale per predisporci interiormente all'ormai vicino Natale del Signore.
Domenica la Santa Messa si celebra come di consueto alle ore 10.
Vi attendo!
don Fabio 

Vicenza, da domenica 17 dicembre 2023 Messa tridentina alla chiesa di S. Rocco

Importante segnalazione di Una Voce Italia.
Vicenza, da domenica 17 dicembre 2023 
Messa tridentina alla chiesa di S. Rocco

A partire dal 17 dicembre 2023, Domenica Gaudete, ogni domenica e festa di precetto alle ore 17 presso la chiesa di S. Rocco in Vicenza (Contrà Mure S. Rocco 28) sarà celebrata la Messa tridentina a cura della Fraternità Sacerdotale San Pietro, per mandato del vescovo S.E. Giuliano Brugnotto.

La Messa ritorna nella magnifica chiesa attribuita a Lorenzo da Bologna, dove già era stata stabilita dall’arcivescovo-vescovo Cesare Nosiglia, e poi sospesa il 12 dicembre 2010.

La celebrazione sarà l’opportunità per tanti cristiani vicentini di scoprire la bellezza della liturgia tradizionale della Chiesa cattolica, dove ancora si incontra il sacro, dove regnano il decoro e il contegno, dove è ancora pulsante la fede autentica, testimoniata dalla presenza assidua di tante giovani famiglie con bambini piccoli. 

Il progetto Valditara e la carriera Alias. Chi non sa più cosa siano vorrebbe insegnare le relazioni

Su segnalazione dell'Osservatorio cardinale van Thuân. Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.

Il progetto Valditara e la carriera Alias. 
Chi non sa più cosa siano vorrebbe insegnare le relazioni

Negli stessi giorni in cui, tra gli “Olè” e altre grida di giubilo delle associazioni che hanno guidato la ”rivolta”, il ministro dell’istruzione Valditara ha comunicato l’annullamento delle nomine a Paola Concia, suor Anna Monia Alfieri e Paola Zerman al coordinamento del progetto “Educazione alle Relazioni”, arriva la notizia che al Liceo “Seneca” di Roma è stata adottata la cosiddetta “carriera Alias”. Per chi ancora non lo sapesse, si tratta di una procedura che permette, a chi lo desidera e lo richiede, di identificarsi con nome e sesso diversi da quelli di nascita. Superfluo quanto inutile affermare che si tratta di un provvedimento in aperto contrasto con le normative vigenti in campo amministrativo, civile e potenzialmente anche penale, viziato da palese incompetenza in quanto l’amministrazione scolastica non ha alcun potere di modificare il nome e l’identità sessuale di un individuo, andando pertanto a commettere il reato di Falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici” (art. 479 c.p.) o avallare quello di sostituzione di persona (art. 494 c.p.): le norme giuridiche, oggi, di fronte allo strapotere della ideologia sostenuta dal mainstream, sono solo carta straccia. Lo abbiamo visto chiaramente già in altre occasioni, non ultima quella della fantapandemia di Covid, durante la quale la mitica Carta Costituzionale Italiana, la “più bella del mondo”, è stata ridotta a strame per il bestiame… E se si tratta così la Costituzione, cosa possono poche norme del Codice Civile o Penale?

giovedì 14 dicembre 2023

Papa Francesco: quanto più in basso si può cadere?

Quello che segue, nella nostra traduzione da OnePeterFive, è il Testo di un dibattito tenuto alla Latin Mass Society a Londra il 24 novembre scorso da Henry Sire, Autore del Libro The Dictator pope a suo tempo pubblicato con lo pseudonimo di Marcantonio Colonna [qui - qui]. Ci va giù duro, non c'è che dire!

Papa Francesco: quanto più in basso si può cadere?
Henry Sire, 11 dicembre 2023

Quando Joseph Shaw mi ha proposto questo dibattito all’inizio di settembre, io ho suggerito il titolo “Papa Francesco: quanto più in basso si può cadere?”, ma il fatto è che da allora gli eventi ci sono precipitati addosso. Negli ultimi undici anni abbiamo visto tutti il pontificato di Papa Francesco lanciarsi in una traiettoria di accelerata discesa verso un tradimento sempre più palese della dottrina cattolica, ma devo dire che non avevo previsto la corsa — così simile a quella dei porci di Gadara — a cui abbiamo assistito negli ultimi tre mesi. Se vogliamo valutare gli eventi molto gravi che stanno accadendo intorno a noi, dobbiamo cercare di comprendere l’uomo che è seduto attualmente sul trono di Pietro. Quindi, prima di commentare i recenti sviluppi, vorrei aggiungere alcuni ritocchi all’immagine di Papa Francesco che ho presentato nel mio libro The Dictator Pope [Il papa dittatore], pubblicato per la prima volta sei anni fa.

I paradossi di papa Francesco

Nella nostra traduzione da Riposte Catholique il resoconto dell'intervista rilasciata dal vaticanista di La Croix ad una rivista canadese sui paradossi di Bergoglio.
I paradossi di papa Francesco

La rivista canadese Le Verbe ha intervistato il giornalista Loup Besmond de Senneville, corrispondente de La Croix dal Vaticano, sui dieci anni di un pontificato pieno di paradossi:

Il testo della Evangelii Gaudium [qui], il primo grande scritto di papa Francesco, ingiunge soprattutto ai cristiani di non affossarsi in una dinamica autoreferenziale. Tuttavia, è chiaro che l'approccio riformista del papa ha assorbito una parte significativa delle sue energie. Mentre prosegue il sinodo sulla sinodalità, come non vedere il dispiegarsi di una dinamica autoreferenziale centrata su preoccupazioni interne alla vita della Chiesa?

Ottima domanda. Quello che è certo, infatti, è che il papa dice sia che non bisogna essere autoreferenziali e, allo stesso tempo, una delle missioni che lui si è assegnato o che gli hanno assegnato i cardinali nell'eleggerlo è quella di riformare la Chiesa. Quindi ovviamente, quando riforma la Chiesa, c’è una dimensione autoreferenziale perché ci prendiamo cura della struttura, della curia e dell’istituzione in generale.

mercoledì 13 dicembre 2023

Parigi: la rinascita dei seminaristi francesi

Nella nostra traduzione da Riposte Catholique uno sguardo sulla situazione delle vocazioni sacerdotali in Francia, in questa temperie significativamente più numerose nei contesti legati alla Tradizione. Precedenti quiqui - qui

La lettera delle 'Sentinelle' – quei fedeli che pregano per il ripristino delle messe tridentine ingiustamente cancellate da Mons. Aupetit a Parigi, a Saint-Georges de la Villette, Notre-Dame du Travail ecc. – si sofferma sull’incontro nazionale dei seminaristi svoltosi a Parigi, dal 1 al 3 dicembre. 
“ La scorsa settimana, da venerdì 1 dicembre a domenica 3 dicembre, è stata caratterizzata, a Parigi, dal raduno di tutti i seminaristi diocesani di Francia, che sono stati – solo – circa 600. Il venerdì è stato giorno di culto in diverse chiese di Parigi; il sabato mattina, mons. de Moulins-Beaufort ha presieduto una messa a Saint-Eustache, e ha poi risposto alle loro domande; e la domenica, una messa a Saint-Sulpice è stata presieduta dal cardinale Aveline, arcivescovo di Marsiglia.

In che senso il Papa è al di sopra del diritto canonico?

Nella nostra traduzione da Unam Sanctan Catholicam un articolo interessante che tutti coloro che vogliono approfondire le questioni dell'esercizio dell'autorità papale dovrebbero leggere attentamente. L'autore attinge a autorevoli fonti di diritto canonico per rispondere a chi dice che "Il Papa è al di sopra del diritto canonico; PERTANTO può violare le sue disposizioni quanto vuole". Così sono cinque i poteri del Papa che derivano dal suo status di legislatore supremo della Chiesa. Il lettore esigente noterà però qualcosa di evidentemente assente dalla lista di Cicognani citata dall'autore: la facoltà di infrangere il diritto canonico.

In che senso il Papa è al di sopra del diritto canonico?

Un ritornello comune degli iperpapalisti quando il papa ignora il diritto canonico con le sue azioni è: "E allora? Può farlo. Il papa non è vincolato dal diritto canonico".

Naturalmente è vero che il papa non è vincolato da alcuna legge umana, compresa quella ecclesiastica. Ciò è dovuto non solo allo status del papa come autorità giuridica suprema all'interno della Chiesa, ma anche dal fatto che il papa stesso è una fonte del diritto canonico. Poiché il diritto canonico è soggetto all'autorità del Sommo Pontefice, è chiaro che questi non può essere vincolato da esso in alcun senso coercitivo.
Ciò significa letteralmente, tuttavia, che il papa può infrangere la legge canonica a suo piacimento come normale esercizio della sua autorità? Quando il papa viola il diritto canonico, ciò è da intendersi come un legittimo esercizio della sua autorità giuridica?

martedì 12 dicembre 2023

Almeno di Domenica / 1ª domenica di Avvento: Quando una porta si chiude…

Nella nostra traduzione da OnePeterFive la meditazione settimanale di p. John Zuhlsdorf basata sulle letture della 1ª Domenica di Avvento insieme a quelle dell'ultima Domenica dell'anno liturgico.qui.
1ª domenica di Avvento: Quando una porta si chiude…

All'inizio della mia vita a Roma ho imparato a chiudere sempre le porte con il chiavistello e a bloccare o sigillare le finestre, spesso quelle alte e verticali diffuse al centro. Perché? Perché quando soffia il vento, aprendo una porta in una zona, il flusso d'aria cambia, e – BAM! – una porta o una finestra sbatte altrove, a volte davvero molto forte. Impari a regolarti in modo da non rimanere scioccato. In ogni caso, da questa comune esperienza di vita in Italia è nato un proverbio di cui parlerò più avanti per creare un effetto avvincente.

La settimana scorsa, per l'Ultima Domenica dell'anno liturgico, con il Vetus Ordo, il Rito Romano tradizionale, abbiamo ascoltato la profezia di Cristo nel Vangelo di Matteo della distruzione di Gerusalemme frammista ad immagini apocalittiche della Venuta, la Parusia greca, l'Adventus latino, del Figlio dell'Uomo. Cristo non era solo un re e sacerdote davidico. Era un profeta. Pertanto, è logico che a volte utilizzi immagini iperboliche. Ma non c’era nulla di iperbolico in ciò che Cristo ha detto riguardo a Gerusalemme, almeno in termini letterali. Se non altro, si è trattenuto. Il Signore ha parlato anche della fine del mondo. Si intenderebbe, tra 40 anni, la “fine del mondo” nel senso del giudaismo tradizionale e dell’antica alleanza. I romani distrussero quasi completamente il Tempio, l'unico luogo di sacrificio nel loro universo. Non solo, il Tempio stesso era un microcosmo dell’intero cosmo con le sue decorazioni vegetali terrestri, il suo grande vaso purificatore in bronzo chiamato “oceano” e l’accesso al Santo dei Santi decorato con stelle e costellazioni celesti. Il loro macro e micro cosmo fu cancellato con incommensurabile brutalità dai Romani appena 40 anni, una generazione biblica, dopo l'Ascensione del Signore.

Pillole di spiritualità. L'attesa e la Grazia

L'attesa e la Grazia

L’attesa di una Grazia è già la prova di un’avvenuta Grazia. 

Chi, pregando, attende i tempi generosi del Signore, dimostra di avere la Fede “beata” in un Dio nel quale si crede e spera senza averLo visto.

È un periodo di dolce veglia come quello della donna incinta che accarezza il suo ventre per far giungere al piccolo tutto l’amore che lo attende e che gli si deve anche perché lo si riconosce dono di Dio. 

L’attesa di una Grazia è come il tempo sacro del fidanzamento tra l’anima e il suo divino sposo che sembra tardare solo per farci trovare pronti alla nostra festa.
RB

lunedì 11 dicembre 2023

Nasce il 'Collegium Traditionis' di Mons. Carlo Maria Viganò

Ricevo e condivido. Qui l'indice degli interventi precedenti e correlati.
Nasce il
Collegium Traditionis
di Mons. Carlo Maria Viganò

Exsurge Domine sta creando il Collegium Traditionis, una struttura di vita clericale in comune da destinare a chierici e religiosi fatti oggetto delle epurazioni bergogliane.
Ci è stato offerto un terreno ed un immobile che necessita di importanti lavori di ristrutturazione e adeguamento. Le spese per questi lavori, iniziati lo scorso 8 Maggio 2023 nella festa dell’Apparizione dell’Arcangelo Michele e della Madonna del Rosario di Pompei, sono quantificabili nell’ordine di 1,5 milioni di euro. Può sembrare una somma importante, ma se ognuno fa la sua parte, non sarà impossibile farvi fronte.

Mons. Viganò / Adeamus cum fiducia Omelia nella Messa votiva del Cuore Immacolato di Maria Santissima

Qui l'indice degli interventi precedenti e correlati.
Adeamus cum fiducia
Omelia nella Messa votiva del
Cuore Immacolato di Maria Santissima

2 Dicembre 2023
di Mons. Carlo Maria Viganò

Adeamus cum fiducia ad thronum gratiæ,
ut misericordiam consequamur,
et gratiam inveniamus in auxilio opportuno.
Heb 4, 16
CARISSIMI AMICI E FRATELLI,
in questo primo Sabato di Dicembre, l’Introito della Messa votiva in onore del Cuore Immacolato di Maria è per noi un invito a rivolgerci alla Mediatrice di tutte le Grazie, all’Onnipotente per grazia, mentre il mondo e la Chiesa sono assediati da un attacco che pare tutto travolgere nella comune apostasia.

Accostiamoci con fiducia al trono delle grazie, per ottenere misericordia e trovare grazia che ci soccorrano al tempo opportuno.
Sono le parole conclusive del quarto capitolo dell’Epistola agli Ebrei, in cui l’Apostolo ci parla di Cristo Sommo Sacerdote: Non v’è creatura che rimanga nascosta davanti a Lui, ma tutto è nudo e palese agli occhi Suoi, e a Lui noi dobbiamo render conto (Ebr 4, 13). E subito dopo: Avendo dunque un grande Sommo Sacerdote che ha traversati i cieli, Gesù Figlio di Dio, rimaniamo fermi nella professione della nostra fede (Ebr 4, 14).

Il cardinale Parolin in agguato

Ringrazio Res novae per la segnalazione.
Il cardinale Parolin in agguato

È il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, il vero candidato della sinistra bergogliana[1]? Va ricordato che nel 2013, i cardinali, che si autodesignarono con l’appellativo di «Gruppo di San Gallo» [qui] e che portarono al potere Jorge Bergoglio, si servirono di uno stratagemma ovvero avanzare il nome del cardinal Scherer, arcivescovo di São Paulo, per far in realtà progredire più efficacemente il loro vero candidato al Pontificato, l’arcivescovo di Buenos Aires. Allo stesso modo oggi, dietro il cardinal Tagle [qui], filippino, 66 anni, prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, ma depresso e piuttosto irrilevante, o ancora dietro il cardinal Hollerich [qui], 65 anni, gesuita, arcivescovo di Lussemburgo, relatore al Sinodo dei Vescovi per una Chiesa sinodale, ma troppo vistosamente eterodosso, ci sarebbe in realtà il cardinale Parolin.

domenica 10 dicembre 2023

Dominica Secunda Adventus e La pratica dell'Avvento - dom Prosper Guéranger

Ripropongo per i nuovi lettori, ma anche per il nostro approfondimento, testi che appartengono alla vena aurea dei tesori che La Catholica ci ha tramandato e che noi disseppelliamo per rimeditarli e perché non siano consegnati all'oblìo e continuino a nutrire anche questa generazione e quelle che verranno. Di seguito trovate Dominica secunda adventus e La Pratica dell'Avvento. Richiamo: 
Dominica prima Adventus e La Mistica dell'Avvento, dom Prosper Guéranger [qui]; 
Dominica prima Adventus e La Storia dell'avvento [qui]; 
Altri precedenti: Tempore Adventus [qui]; Nell'Avvento viviamo l'innocenza e l’eterna infanzia di Dio [qui] ; È di nuovo Avvento [qui].  

Intróitus
Is. 30, 30 - Pópulus Sion, ecce Dóminus véniet ad salvándas géntes: et audítam fáciet Dóminus glóriam vocis suæ in lætítia cordis vestri. Ps. 79, 2 - Qui regis Israël, inténde:qui dedúcis, velut ovem, Ioseph. Glória Patri…Is. 30, 30 - Pópulus Sion, ecce Dóminus… Popolo di Sion, ecco il Signore verrà a salvare tutte le genti: il Signore farà udire la gloria della sua voce inondando di letizia i vostri cuori. Ascolta, tu che reggi Israele, tu che guidi Giuseppe come un gregge. Gloria al Padre… Popolo di Sion, ecco il Signore…

L'Ufficio di questa Domenica è tutto pieno dei sentimenti di speranza e di gaudio che dà all'anima fedele il lieto annunzio del prossimo arrivo di colui che è il Salvatore e lo Sposo. La Venuta interiore, quella che si opera nelle anime, è l'oggetto quasi esclusivo delle preghiere della Chiesa in questo giorno: apriamo dunque i nostri cuori, prepariamo le nostre lampade, aspettiamo nella letizia quel grido che si farà sentire nel mezzo della notte: Gloria a Dio! Pace agli uomini!

La Chiesa Romana fa in questo giorno Stazione alla Basilica di S. Croce in Gerusalemme. In questa venerabile Chiesa, Costantino depose una parte considerevole della vera Croce, e il titolo che vi fu affisso per ordine di Pilato, e che proclamava la regalità del Salvatore degli uomini. Vi si conservano ancora quelle preziose reliquie; e, arricchita di sì glorioso deposito, la Basilica di S. Croce in Gerusalemme è considerata dalla Liturgia Romana, come Gerusalemme stessa, come si può vedere dalle allusioni che presentano le diverse Messe delle Stazioni che vi si celebrano. Nel linguaggio delle sacre Scritture e della Chiesa, Gerusalemme è il tipo dell'anima fedele; questo è anche il pensiero fondamentale che ha presieduto alla composizione dell'Ufficio e della Messa di questa Domenica. Ci dispiace di non poter svolgere qui tutto il magnifico argomento, e ci affrettiamo ad aprire il Profeta Isaia,e a leggervi, con la Chiesa, il passo da cui essa attinge oggi il motivo delle proprie speranze nel regno dolce e pacifico del Messia.

sabato 9 dicembre 2023

Bergoglio tradisce la Chiesa, ma mi fa pena, e prego per lui.

Dalle segnalazioni dei lettori.
Bergoglio tradisce la Chiesa, ma mi fa pena, e prego per lui.
 
Confesso di nutrire un’istintiva antipatia (scaturita istantaneamente e ancora mi chiedo perchè) per l’uomo Jorge Mario Bergoglio da quando e come si è presentato alla mia vita esistenza nel marzo 2013.
Confesso una crescente disistima per il suo agire da pontefice, progressivamente sedimentatasi nel considerare più che probabile l’illegittimità del ruolo che occupa.

Ciò detto vedo un signore anziano, molto mal messo con la salute, ultimamente esagerato nelle sue esagerazioni e perciò patetico.
Forse anche a voi sarà capitato di smettere di provando pena per Fantozzi nella forzatissima situazione che si vorrebbe comica… Ecco: se invece del ridere cambiate il sentimento che viene suscitato, ad un certo punto la pena pende il sopravvento su tutto.

Perché Papa Francesco prende di mira i cattolici americani?

Perché Papa Francesco prende di mira i cattolici americani?

Nonostante gli sforzi per adattarsi alle montagne russe teologiche del papato di Francesco, il clero americano si ritrova spesso bersaglio dei suoi commenti offensivi. Un nuovo studio sui sacerdoti e sui seminaristi in America fornisce alcune informazioni sulle ragioni alla base degli attacchi.

Il liberal Papa Francesco ha invitato i cattolici ad abbracciare posizioni controverse su questioni morali, ecologiche e politiche spesso identificate con la sinistra. I cattolici americani hanno espresso preoccupazione per molte di queste posizioni progressiste.

Papa Francesco ha risposto definendo questi cattolici americani arretrati e ideologici. Li ha criticati perché non seguono la via sinodale dei settori d'avanguardia che si suppone rappresentino il futuro della Chiesa. Sembra spazientito da un clero che non è disposto ad abbracciare le idee progressiste.

venerdì 8 dicembre 2023

Il card. J. Sandoval boccia la Sinodalità

Il card Juan Sandoval Iniguez, ex arcivescovo metropolita di Guadalajara (Mexico) parlando al pubblico il 16 ottobre 2023 ha espresso la sua opinione qualificando la Sinodalità: "Il cavallo di Troya per distruggere la Chiesa dal di dentro".  Qui l'indice degli articoli riguardanti il Sinodo sulla sinodalità.

Il card. J. Sandoval boccia la Sinodalità 

Miei cari amici,
a Roma si sta celebrando un sinodo sulla Sinodalità. Ad esempio del sinodo che si sta celebrando in Germania da un gruppo di teologi, chierici, laici, donne, persone avanzate, che vogliono introdurre una serie di modifiche nella Chiesa, contrarie alla fede e alla morale della Chiesa, di ciò che è nella Scrittura, che Cristo ha lasciato alla Chiesa.
Per esempio i matrimoni omosessuali, l'ordinazione delle donne, il permissivismo in materia sessuale in genere, ecc. ecc., è un esempio di questo sinodo in corso a Roma sulla Sinodalità.
Una parola che adesso si vuole far essere la nota principale della Chiesa: la Chiesa è sinodale.
Ma è curioso che in 2000 anni non si sia parlato di Sinodalità, in 2000 anni. Il Papa Giovanni Paolo II ha ordinato di redigere il codice di diritto canonico, e non parla di sinodalità; ha ordinato che fosse redatto il Catechismo universale della Chiesa: non parla di sinodalità.

Il motivo per cui il vescovo Schneider cita San Tommaso Moro all’Università di Cambridge è stato così storico

Nella nostra traduzione da LifeSiteNews. Con la visita del vescovo Schneider all'Università di Cambridge, i silenziosi ma intrepidi eroi del cattolicesimo inglese sono stati nuovamente portati alla ribalta e il ruolo di una coscienza adeguatamente formata nei confronti dell'autorità politica è stato presentato così come dovrebbe essere, orientato innanzitutto verso Dio. Non sono d'accordo con la posizione di quei difensori della Tradizione che accusano il vescovo Schneider di conservatorismo perché cita alcuni brani del Vaticano II (peraltro sempre scelti tra quelli perfettamente commestibili). Secondo me è irrealistico presumere di poter cancellare in toto un evento che ha agito in profondità per oltre 60 anni. Mi conforta, oltre alla saggezza di mons. Schneider [qui], la illuminante autorevolezza di mons. Gherardini con i sui quattro livelli della disposizioni conciliari [qui]. Crdo che sia questa la posizione più equilibrata e realistica da assumere, anche se resta la necessità del ripareggiamento della verità attraverso un nuovo sillabo ad hoc (per questo rimano al primo link di cui sopra.
Nell'immagine a lato, mons. Schneider celebra a Cambridge

Lo storico motivo per cui il vescovo Schneider cita 
San Tommaso Moro all’Università di Cambridge 

CAMBRIDGE, Regno Unito  – Un’occasione storica all’Università di Cambridge lo scorso 24 novembre, quando nel suo ambito un membro di spicco della gerarchia cattolica ha tenuto una conferenza che evidenzia il ruolo della coscienza nella società, citando l’esempio del martire inglese San Tommaso Moro.

giovedì 7 dicembre 2023

Europa decadente e Islam

Una vera religione (come Islam) o il Cristianesimo (che però piuttosto che una religione è la Fede in una Persona) è ormai incompatibile con questa società corrotta fino al midollo. Ma con molti immigrati forse... è probabile che l'Islam, proprio per i motivi detti, riesca a trovare il suo angolo di accomodamento col mondo moderno, cosa impossibile per il cattolicesimo (ovviamente quello integrale e non contraffatto). Qui l'indice degli articoli sull'immigrazionismo e il filo-islamismo.

Europa decadente e Islam

Secondo alcuni l’Europa decadente si convertirà all’Islam. Personalmente non lo ritengo probabile.
L’islam è infatti pur sempre una religione trascendente e dai forti elementi comunitari. Il materialismo estremo e l’individualismo radicale dell’attuale civiltà occidentale di massa rendono quest’esito altamente improbabile. Vedo piuttosto emergere una possibilità ancora più inquietante. Cioè che l’economicismo e l’istintualismo della nuova barbarie civilizzata si aprano verso il basso. Laddove regna solamente il denaro e l’uomo è ridotto a un fascio di pulsioni e desideri, allora si possono spalancare le fessure verso il basso, verso i regni inferi.