È il grido di allarme lanciato da cardinali, vescovi, e sacerdoti e sottoscritto da nomi noti dell’informazione e della politica, da professionisti e da fedeli e anche da persone di buona volontà, preoccupati per la drammaticità della situazione che stiamo vivendo, per le prospettive che apre e per le legittime questioni che pone. È lanciato in contemporanea in sei lingue. Sarà sottoscrivibile da domani, 8 maggio, da qui
APPELLO
PER LA CHIESA E PER IL MONDO
Veritas liberabit vos.
Gv 8:32
In un momento di gravissima crisi, noi Pastori della Chiesa Cattolica, in virtù del nostro
mandato, riteniamo nostro sacro dovere rivolgere un Appello ai nostri Confratelli
nell’Episcopato, al Clero, ai Religiosi, al Popolo santo di Dio e a tutti gli uomini di buona
volontà. Questo Appello è sottoscritto anche da intellettuali, medici, avvocati, giornalisti e
professionisti che ne condividono il contenuto, ed è aperto alla sottoscrizione di quanti lo
vogliono fare proprio.
I fatti hanno dimostrato che, con il pretesto dell’epidemia del Covid-19, si è giunti in molti casi a
ledere i diritti inalienabili dei cittadini, limitando in modo sproporzionato e ingiustificato le loro
libertà fondamentali, tra cui l’esercizio della libertà di culto, di espressione e di movimento. La
salute pubblica non deve e non può diventare un alibi per conculcare i diritti di milioni di
persone in tutto il mondo, e tantomeno per sottrarre l’Autorità civile al proprio dovere di agire
con saggezza per il bene comune; questo è tanto più vero, quanto più crescenti sono i dubbi da
più parti avanzati circa la effettiva contagiosità, pericolosità e resistenza del virus: molte voci
autorevoli del mondo della scienza e della medicina confermano che l’allarmismo sul Covid-19
da parte dei media non pare assolutamente giustificato.