Leggo su Il Messaggero: "Città del Vaticano – Mentre in Italia l'idea del greenpass è ancora per aria [ora purtroppo non più; ma il Vaticano anticipa... -ndr], il Vaticano ha già preso la sua decisione: durante il prossimo viaggio di Papa Francesco a settembre solo i fedeli completamente vaccinati e in possesso di una card saranno autorizzati a partecipare agli eventi pubblici. Le mete toccate dal pontefice dal 12 al 15 settembre sono l'Ungheria, dove rimarrà un solo giorno, per il congresso eucaristico e un colloquio con il premier Viktor Orban. Successivamente si sposterà in Slovacchia, a Bratislava, dove è arrivata la conferma sull'uso dei greenpass. Senza di quelli sarà impossibile andare alle messe.[...]"
Segnalano i lettori che il quotidiano dei vescovi, Avvenire, lancia una crociata contro quanti si oppongono all'obbligatorietà dei vaccini. Così la gerarchia ecclesiastica sposa in pieno la causa vaccinista e l'adozione dei Green pass.
Commenta Diego Fusaro, con l'onestà intellettuale di un pensatore pur di sinistra: "Cosa succede se anche la Chiesa di Roma si piega alla nuova religione terapeutica, divenendone ancella? Che cosa accade se anche la Chiesa di Roma cede al nuovo teorema della religione terapeutica secondo cui tutto, compresa la fede, può essere sacrificato sull'altare della salus come salute del corpo? Fanno forse finta di non vedere in Vaticano che, così facendo, si abbandona il messaggio di Cristo?"
Altri commenti dei lettori: Prepariamoci, con il clero che ci ritroviamo, non è improbabile che la cosa diventi normale anche nelle parrocchie. Sarà l'ultimo colpo di una Chiesa totalmente appiattita sul mondo.
Il commento che vorrei fare sulla partecipazione in sé alla Messa del Papa lo lascio nella tastiera. Credetemi, è molto meglio.
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