sabato 21 maggio 2022

L'arcivescovo di San Francisco esclude Nancy Pelosi, pro-aborto, dalla Santa Comunione

Nella nostra traduzione da LifeSiteNews, l'Arcivescovo Cordileone, che già più volte ha parlato chiaro al riguardo [qui - qui] esclude dalla comunione l'abortista Nancy Pelosi.
«Il legislatore cattolico che sostiene l'aborto procurato, dopo aver conosciuto l'insegnamento della Chiesa, commette un peccato manifestamente grave che è causa di gravissimo scandalo per gli altri».
L'arcivescovo di San Francisco Salvatore Cordileone ha ingiunto al presidente della Camera, la rappresentante della Camera Nancy Pelosi, una democratica apertamente pro-aborto, di non presentarsi alla Santa Comunione nella sua diocesi.

“[Lei] non deve presentarsi alla Santa Comunione e, se lo fa, non deve essere ammessa alla Santa Comunione, fino a quando non ripudia [pubblicamente] la sua difesa della legittimità dell'aborto e si confessa e ricevete assoluzione per questo grave peccato nel sacramento della Penitenza”, scrive Cordileone a Pelosi in una “notifica” consegnata ieri e pubblicata oggi (vedi PDF qui ). Al momento della stampa, la pagina web su cui l'arcidiocesi di San Francisco ha pubblicato la lettera mostrava un messaggio di errore.

La Chiesa cattolica insegna che l'Eucaristia è letteralmente il corpo, il sangue, l'anima e la divinità di Gesù Cristo. La Chiesa insegna che nessun cattolico che abbia commesso un peccato mortale deve presentarsi alla Santa Comunione finché non ha confessato quel peccato nel Sacramento della Confessione. Il canone 915 del Codice di diritto canonico dispone che «non siano ammessi alla santa comunione coloro che sono stati scomunicati o interdetti dopo l'irrogazione o la dichiarazione della pena e gli altri che ostinatamente perseverano in peccato grave manifesto».

“Il legislatore cattolico che sostiene l'aborto procurato, dopo aver conosciuto l'insegnamento della Chiesa, commette un peccato manifestamente grave, che è causa di gravissimo scandalo per gli altri. Pertanto, il diritto universale della Chiesa prevede che tali persone «non siano ammesse alla Santa Comunione» (Codice di Diritto Canonico, can. 915)», scrive Cordileone.

Citando una lettera del 2004 ai vescovi statunitensi dell'allora cardinale Joseph Ratzinger, sulla Comunione per i politici pro-aborto, Cordileone ha detto al presidente della Camera: "Le sono grato per il tempo che mi ha concesso in passato per parlare di questi argomenti. Sfortunatamente, non ho ricevuto la stessa disponibilità alle mie numerose richieste di parlarle di nuovo da quando lo scorso settembre ha dichiarato di codificare la decisione Roe v. Wade della Corte Suprema nella legge federale a seguito dell'approvazione del disegno di legge 8 del Senato del Texas". Ed ha proseguito: “Ecco perché le ho comunicato le mie preoccupazioni tramite lettera il 7 aprile 2022 e lì l'ho informata che, se non dovesse ripudiare [pubblicamente] la sua difesa del 'diritto' all'aborto o altrimenti astenersi dal fare riferimento pubblicamente alla sua fede cattolica ricevendo la Santa Comunione, non avrei altra scelta che dichiarare, in armonia con il canone 915, che non è ammessa alla Santa Comunione”.

"Dato che non ha [pubblicamente] ripudiato la sua posizione sull'aborto e continua a fare riferimento alla sua fede cattolica per giustificare la sua posizione e nel ricevere la Santa Comunione, quel momento è giunto". Il disegno di legge 8 del Senato del Texas vieta gli aborti sui bambini con cuore pulsante e prevede un meccanismo di applicazione privata unica che consente ai privati cittadini di citare in giudizio gli abortisti che violano la legge. Nei prossimi mesi, la Corte Suprema degli Stati Uniti dovrebbe ribaltare Roe v. Wade, che nel 1973 ha imposto l'aborto su richiesta a tutti i 50 stati, e consentire agli stati di determinare le proprie leggi sull'aborto. POLITICO ha pubblicato una bozza del parere di maggioranza della Corte, una fuga di notizie senza precedenti. [vedi dichiarazione mons. Viganò qui

"Per favore, sappia che sono pronto a riprendere la nostra conversazione in qualsiasi momento e continuerò a offrire preghiere e digiuni per lei", ha detto Cordileone a Pelosi. “Chiedo inoltre a tutti i fedeli dell'Arcidiocesi di San Francisco di pregare per tutti i nostri legislatori, in particolare per quelli cattolici che promuovono l'aborto procurato, affinché, con l'aiuto e sotto la guida dello Spirito Santo, possano avere una conversione del cuore in questa materia gravissima e la vita umana possa essere protetta e favorita ad ogni stadio e condizione di vita».
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

1 commento:

  1. "Sostengo ed elogio il mio confratello vescovo per aver preso questa decisione coraggiosa, compassionevole e necessaria. So che l'arcivescovo Cordileone è un pastore con il cuore e la mente di Cristo, che desidera veramente condurre gli altri verso l'amore, la misericordia e la promessa di salvezza eterna di Cristo".
    Mons. Aquila, arcivescovo di Denver, appoggia la recente presa di posizione dell'arcivescovo Cordileone sull'aborto.

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