lunedì 7 aprile 2025

A Prato si festeggia la fine del Ramadan nel cortile della parrocchia

La richiesta della comunità bengalese è stata accolta dal vescovo della città: un "atto di amicizia". Purtroppo diffuse in troppe parrocchie, in nome di un sincretismo anomalo e del tutto incosciente, frutto di totale ignoranza di cos'è davvero l'Islam, se non di connivenza (miserabile sottomissione già consolidata). Un "atto di amicizia" stolto, che per l'Islam è un atto di sottomissione degli infedeli voluto da Allah, per il quale quella Parrocchia diventa Islam, certamente non ricambiato consentendo preghiere cristiane nelle Moschee dei Paesi mussulmani, in cui non è consentito nemmeno portare la Croce al collo, pena la fustigazione e l' arresto. Oltre che stupido è un atto blasfemo, poiché profana la Chiesa di Cristo, unica via, verità e vita. E dunque non ha nulla a che vedere con la carità cristiana, né con l' amicizia. Qui l'indice dei precedenti sul filo-islamismo.

A Prato i musulmani festeggiano la fine 
del Ramadan nel cortile della parrocchia

L’ultimo delirio pro-Islam arriva direttamente dall’Italia. Più precisamente dalla Toscana, dove a Prato il Centro islamico bengalese di Prato celebrerà la fine del Ramadan, periodo di digiuno, nell’antico complesso di San Domenico, convento cristiano. La festa musulmana per eccellenza festeggiata nel cortile del luogo più sacro per la religione cristiana.

All’interno del cortile interno della chiesa - non adibito al culto - verrà celebrato l’Eid al-Fitr, la celebrazione che segna la fine del Ramadan. Si tratta quindi dlela festa che, dopo un mese, interrompe il digiuno dall’alba al tramonto. Il rito, che inizia alle 6 e finisce alle 10, prevede che nelle sessioni di preghiera uomini e donne siano divisi. Prima delle preghiere ogni musulmano che può permetterselo dona cibo o denaro a chi è più povero, affinché tutti possano festeggiare.

mercoledì 2 aprile 2025

Giubileo 2025, Bergoglio dedica una giornata ad una categoria dipellegrini

Registriamo una delle tante scelte spiazzanti e controverse di Bergoglio, lo stesso che, con Fiducia Supplicans (qui) — promossa dal Dicastero per la Dottrina della Fede di cui è prefetto il fedelissimo cardinal Fernandez — ha aperto alla possibilità di benedire le coppie omosessuali. Qui l'indice degli articoli sui precedenti. Qui un interessante articolo sul Giubileo, il suo vero significato e da dove proviene.

Giubileo 2025, Bergoglio dedica una giornata 
a tutta la comunità Lgbtqia+

Leggiamo su Il Messaggero: “Nella Chiesa di Papa Francesco, aperta a todos, todos, todos, a indicare che tutti sono inclusi e nessuno è più escluso, il Giubileo del 2025 spalancherà le porte al primo pellegrinaggio dedicato espressamente ai gay e a tutte le persone Lgbtqia+. Una novità assoluta, impensabile fino a qualche anno fa, frutto di un'attenzione pastorale estesa ad ambienti solitamente considerati ai margini”. Così viene comunicata un'importante scelta di Bergoglio in vista dell'imminente Anno Santo.
Una novità assoluta, soprattutto ricordando che nel 2000, anno dell’ultimo Giubileo ordinario, il Vaticano si oppose con fermezza alla parata del World Gay Pride, che quell’anno si teneva proprio a Roma, capitale della Cristianità, che  alla fine si svolse; ma non senza numerose polemiche.