La notizia delle notizie, che sia un nuovo inizio per la tutela della vita di tutti, nel giorno della Festa del Sacro Cuore! La corte suprema degli Stati Uniti ha appena ribaltato la sentenza che delineava l'aborto come "diritto" a livello federale. Estraggo ed estrapolo dai commenti già arrivati.
La sentenza va letta e approfondita, ma pare proprio che da Oltreoceano sia giunto un segnale fortissimo in difesa del concepito. Al netto di futuri aggiornamenti o correzioni, non è ancora l'abolizione ma sicuramente un passo in più, passo che sarà accompagnato dalla pioggia di reazioni del mondo liberale, ma intanto si è arrivati fin qui. La notizia è già stata riportata da alcune testate giornalistiche italiane. E anche questa è una notizia: Il giudice Clarence Thomas afferma che la Corte dovrebbe rivisitare le sentenze SCOTUS su sodomia, contraccezione e "matrimonio" tra persone dello stesso sesso [qui].
La storica decisione della Corte Suprema, una svolta
Cosa significa questa decisione? Detto in breve: che la Costituzione degli Stati Uniti non contempla il diritto ad abortire, ragion per cui non ci può più essere lo "abortion on demand", a causa della sentenza della stessa Corte agli inizi degli anni Settanta (ora bollata come "egregiamente sbagliata"), quando vi prevalevano i c.d. "liberals". La Corte era chiamata a definire la questione giuridica, come di sua competenza. Ha correttamente deciso che concedere o negare il "diritto di abortire" sia questione di competenza del popolo americano attraverso i suoi rappresentanti a cominciare da quelli che governano i singoli Stati della federazione.
Perciò la Corte restituisce ai singoli Stati la libertà di legiferare in materia di aborto. Allo stato, sembra che una ventina di questi siano pronti ad abolire del tutto il "diritto di abortire". Altri invece lo manterranno, stando ai precedenti.
Un altro evento dal significato rivoluzionario, possiamo dire, è stata la notizia, sempre su LSNews, che una piattaforma del partito repubblicano tenutasi di recente nel Texas, nel riaffermare i valori propugnati dal partito ha condannato l'omosessualità in quanto "scelta di uno stile di vita abnorme". È la prima volta, da quando è scoppiata la Rivoluzione Sessuale, cioè dagli inizi degli anni Sessanta, che una formazione politica (e non secondaria) condanna apertamente anche se sobriamente l'omosessualità, in generale. Anche questa è un'inversione di tendenza rivoluzionaria rispetto alla situazione presente in Occidente e si spera che abbia ulteriori e più ampi sviluppi.
La Corte Suprema ha deciso oggi con una maggioranza di 6 a 3. Senza i tre giudici nominati da Trump (Gorsuch, Barrett, Cavanaugh) la maggioranza non ci sarebbe stata. Peccato che Trump mantenga un atteggiamento sbagliato sul problema omo, ci sono molti che evidentemente accettano l'errore diffuso dagli psichiatri americani, secondo il quale l'omo sessualità non sarebbe una patologia ma una tendenza innata.
Le violenze contro i pro-Life sono state sino ad ora tutto sommato limitate, si parlava di 50-60 episodi di vandalismo e incendio doloso, più altri minori, cifre basse per un paese grande come l'America e dopo quello che si era visto nel 2020 (opinione riportata da LSNews). Vedremo adesso.
Intanto ringraziamo in modo speciale la S.ma Vergine, mediatrice e corredentrice, in tantissimi Rosari è stato chiesto il suo aiuto per questa fondamentale vittoria del sano intelletto e della fede.
Per chi ama il linguaggio dei simboli, la vittoria antiabortista di questo giorno cade anche nel giorno in cui la Massoneria celebra la sua festa.
Infatti, essa nacque a Londra, in una locanda, il giorno 24 giugno 1717, festa della Natività di san Giovanni Battista per la Chiesa.
Da allora questo giorno viene celebrato dai Massoni, simbolicamente come inizio del Solstizio d'Estate, che sarebbe per loro l'apparire all'orizzonte della luce rappresentata dal credo massonico stesso.
Cito da www.grandeoriente.it, 24 giugno 2020:
Al tempo stesso in questo giorno la Massoneria "festeggia S. Giovanni Battista, protettore delle corporazioni medievali dalle quali essa trae origine. Figura speculare a quella di S. Giovanni Evangelista, che conclude il Solstizio d'Inverno. Due colonne, la nascita e la morte, il passato e l'avvenire [sempre secondo il Grande Oriente].
Il Battista nasce da una famiglia sacerdotale ebraica originaria della regione montuosa della Giudea [...] Giovanni viene alla luce esattamente sei mesi prima di Gesù - entrambi quindi in coincidenza con solstizi - e fu un asceta e fondatore di una comunità da cui si originarono alcuni movimenti religiosi come la comunità giudaica non-rabbinica fondata da Gesù di Nazareth e le comunità gnostiche samaritane. G.B. non solo è venerato in tutte le Chiese cristiane ma è presente anche nel Corano col nome di Yahya ed è considerato tra i massimi profeti che precedettero Maometto. Anche se la sua festa cade il 24 giugno, solstizio d'estate, quando il sole è al suo apogeo [ma non lo è il 21-22?], nella tradizione libero-muratoria G.B. non viene associato al simbolo dell'astro che dà luce e calore e permette la vita, ma è la rappresentazione simbolica del principio universale, il Fuoco, che illumina il lavoro degli uomini [accostamenti del tutto arbitrari]. Quanto al suo nome, secondo alcune interpretazioni deriverebbe in parte dalla parola ebraico-caldea Oannes nome del dio caldeo delle iniziazioni. E potrebbe essere questa la ragione per la quale i liberi muratori lo avrebbero elevato a patrono, tanto che ancor oggi le Legge che lavorano in maniera indipendente sono dette di S. Giovanni..".
Da questo breve esempio di "ermeneutica massonica" si vede il tentativo di fare di "Gesù di Nazareth" il prodotto di sette a sfondo gnostico e come simboli e figure fondamentali della nostra fede siano sistematicamente deformati in senso esoterico, andando sempre alla ricerca di combinazioni astrali e significati arcani, del tutto fantasiosi.
Ma quest'anno i massoni, che appoggiano da decenni anima e corpo la Rivoluzione Sessuale con tutti i suoi annessi e connessi, e favoriscono anch'essi il declino dell'Italia e dell'Occidente nonché l'invasione indiscriminata dell'islam, non potranno forse celebrare il loro anniversario con l'adusato ottimismo sulla "magnifiche sorti e progressive" della "democrazia europea" ed anzi euro-americana nella sua presente forma "politicamente corretta".
Tra di loro sappiamo esserci persone molto colte, di raffinata intelligenza. Speriamo che la sentenza della Suprema Corte, i valori perenni che essa rappresenta, li inducano a riflettere e a rendersi conto della posizione sbagliata e deleteria assunta da tanto tempo dal loro Ordine, come amano chiamarlo.
La potenza dei segni. il Magnificat per la vita!
Niente è impossibile a Dio!
Con quella 'potenza di segno' che incoraggia noi, poveri afflitti (anche da un nonnulla), che lo fa apparire -sempre misteriosamente - nella storia degli uomini, ci viene detto oggi che non siamo perduti nè lo saremo mai.
Cosa c'è di più umanamente vicino, anatomicamente che il cuore di una madre con quello del figlio che essa porta in grembo?
Sarà per questo, e non solo, che la Chiesa celebra da secoli il Sacro Cuore di Gesù ma che, da poco tempo, la festività del Cuore Immacolato della Madre è spostata al giorno successivo: può mai separarsi il cuore di una Mamma da quello del Figlio?
Ebbene, a cavallo fra queste due Festività la Corte Suprema degli Stati Uniti, della nazione che oggi sparge con più potenza egemonica sociale, culturale e di costume un messaggio opposto a quello cristiano, oggi - fra Cuore Sacro del Figlio e Cuore Immacolato della Madre - il diritto s'inchina a riconoscere l'ovvio, a spazzare via la menzogna dei sofismi.
Ma sbaglieremmo se cogliessimo solo questo. è anche la festa del Battista, segno di potenza anche questo: bimbo nel grembo, embrione, grumo di cellule che esulta nel grembo della madre e, esultando per la visita del suo Signore, grida di essere presente, di essere pronto, di essere uomo.
Ma, ancora e infine: le due donne incinte, le cugine che -sfidando tutto, inclusa l'età - si ritrovano ad abbracciarsi con i loro figli in grembo. Una, dopo il Sì alla vita detto contro ogni logica, ogni fattore contrario, incluso il giudizio della gente, la maldicenza che si fa egemonia sulla coscienza; l'altra che sfida, appunto, l'età, la vecchiaia, mettendo a repentaglio la propria vita.
E, infine, l'una donna va in aiuto dell'altra: gravida, affronta il lungo viaggio perché sa che DEVE stare vicina alla cugina: chi lo ha detto, chi ha il coraggio o la spudoratezza di dire che il Cristianesimo, il suo messaggio genuino e fontale, il Vangelo, non contemplano il bisogno della donna, la necessità che sia aiutata, sorretta, sostenuta quando aspetta un figlio?
Ecco, questo segno, come tutti quelli 'potenti', non è liquidabile in poche battute o pochi concetti: ci interpella nel profondo, su ogni aspetto.
Con quella 'potenza di segno' che incoraggia noi, poveri afflitti (anche da un nonnulla), che lo fa apparire -sempre misteriosamente - nella storia degli uomini, ci viene detto oggi che non siamo perduti nè lo saremo mai.
Cosa c'è di più umanamente vicino, anatomicamente che il cuore di una madre con quello del figlio che essa porta in grembo?
Sarà per questo, e non solo, che la Chiesa celebra da secoli il Sacro Cuore di Gesù ma che, da poco tempo, la festività del Cuore Immacolato della Madre è spostata al giorno successivo: può mai separarsi il cuore di una Mamma da quello del Figlio?
Ebbene, a cavallo fra queste due Festività la Corte Suprema degli Stati Uniti, della nazione che oggi sparge con più potenza egemonica sociale, culturale e di costume un messaggio opposto a quello cristiano, oggi - fra Cuore Sacro del Figlio e Cuore Immacolato della Madre - il diritto s'inchina a riconoscere l'ovvio, a spazzare via la menzogna dei sofismi.
Ma sbaglieremmo se cogliessimo solo questo. è anche la festa del Battista, segno di potenza anche questo: bimbo nel grembo, embrione, grumo di cellule che esulta nel grembo della madre e, esultando per la visita del suo Signore, grida di essere presente, di essere pronto, di essere uomo.
Ma, ancora e infine: le due donne incinte, le cugine che -sfidando tutto, inclusa l'età - si ritrovano ad abbracciarsi con i loro figli in grembo. Una, dopo il Sì alla vita detto contro ogni logica, ogni fattore contrario, incluso il giudizio della gente, la maldicenza che si fa egemonia sulla coscienza; l'altra che sfida, appunto, l'età, la vecchiaia, mettendo a repentaglio la propria vita.
E, infine, l'una donna va in aiuto dell'altra: gravida, affronta il lungo viaggio perché sa che DEVE stare vicina alla cugina: chi lo ha detto, chi ha il coraggio o la spudoratezza di dire che il Cristianesimo, il suo messaggio genuino e fontale, il Vangelo, non contemplano il bisogno della donna, la necessità che sia aiutata, sorretta, sostenuta quando aspetta un figlio?
Ecco, questo segno, come tutti quelli 'potenti', non è liquidabile in poche battute o pochi concetti: ci interpella nel profondo, su ogni aspetto.
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