domenica 26 giugno 2022

Saint-Germain-en-Laye: secondo anniversario delle Messe domenicali davanti ad una chiesa ostinatamente chiusa

La lettera n. 863 di Paix Liturgique del 17 giugno 2022 (nella nostra traduzione) contiene l'intervista, ad un fedele di Saint-Germain-en-Laye (comune dell’Île-de-France) che testimonia la instancabile resistenza delle centinaia di fedeli che da due anni partecipano alla Santa Messa tradizionale celebrata all’aperto davanti ad una chiesa tenuta loro chiusa (per volontà del Vescovo e del Parroco). Sotto il sole e sotto l’acqua, con il caldo torrido e con il gelo. Uno dei numerosi esempi di fedeltà alla Messa antica. Precedente qui.

Saint-Germain-en-Laye: secondo anniversario delle Messe domenicali davanti ad una chiesa ostinatamente chiusa

Paix Liturgique: Caro Germain, perché vuoi tornare oggi su quanto sta accadendo a Saint-Germain-en-Laye?
Germain de Paris: Perché tra poco – precisamente il 21 giugno – celebreremo il secondo anniversario delle nostre celebrazioni davanti alla cappella dell’ospedale.

Già due anni…
E se il 16 marzo 2020 non fosse caduto sulle nostre teste il confinamento, la nostra prima Messa sarebbe stata celebrata il 15 marzo 2020!

Con quale frequenza venivano celebrate le vostre Messe a Saint Germain?
Per le celebrazioni, come per ogni cosa, bisogna procedere per gradi e adattarsi alla realtà. Così, da giugno 2020 alla primavera 2021, abbiamo organizzato celebrazioni solo ogni quindici giorni. All’inizio avevamo bisogno di conoscere meglio la realtà locale.

Ma non conoscevate questa realtà?
La conoscevamo, ma i nemici della pace opponevano un rifiuto così violento che era normale per noi procedere gradualmente… e lasciare che fosse la realtà a imporsi.

E allora?
La realtà dei presenti ha confermato la realtà della richiesta di una celebrazione tradizionale a Saint-Germain-en-Laye. Era questo tipo di esperienza che avevamo proposto molto tempo fa ai precedenti parroci. Così, dalla primavera del 2021, il nostro ritmo è diventato settimanale.

Quanti fedeli partecipano alla vostra messa?
In due anni la media è di poco più di cento anime, il che, converrete, è considerevole per una messa “non abituale” all’aperto. Ma naturalmente questo dato medio è soggetto a molte fluttuazioni, sia verso l’alto che verso il basso, soprattutto in base alle stagioni…

E perché?
Precisamente, a parte qualche rarissimo caso, le nostre celebrazioni si svolgevano all’esterno, all’aria aperta… davanti alla porta chiusa della chiesa, cioè senza alcun riparo.

Sotto la pioggia, al freddo, al vento?

St. Germain de Paris: E una volta anche sulla neve. Ma la cosa più terribile è il freddo: abbiamo avuto celebrazioni a −5 °C!

Brrr! È pazzesco! E nonostante questo, vi siete ritrovati con una media di cento fedeli?
Assolutamente! E mai meno di sessanta anime per le Messe domenicali o per le feste!

Perché ora celebrate anche nei giorni di festa?
È fondamentale… ad esempio il giovedì dell’Ascensione, ma anche Ognissanti e Natale. Siamo una parrocchia. Una parrocchia senza chiesa. O piuttosto una parrocchia la cui chiesa è chiusa.

E anche durante le vacanze scolastiche?
All’inizio abbiamo sospeso le celebrazioni durante le vacanze scolastiche, ma non abbiamo continuato su questa strada, perché anche durante le vacanze scolastiche restano molti fedeli.

Ma interromperete le vostre celebrazioni domenicali durante le vacanze estive.
Beh, non è più sicuro, perché d’ora in poi continueremo la nostra celebrazione, inizialmente per tutto il mese di luglio e, a Dio piacendo, per il mese di agosto.

A  rischio di essere pochi?
Sapete bene che la santità e l’efficacia soprannaturale della Messa non dipendono dal numero di fedeli che vi partecipano. Ma presentare questa “offerta” spirituale permette di misurare i bisogni dei fedeli, cosa che avrebbero dovuto fare i parroci di Francia dopo la promulgazione del Motu Proprio Summorum Pontificum, invece di negare a priori la realtà delle richieste avanzate dai loro fedeli. Questo è essenziale per il futuro.

Per il futuro?
Questo ci permette di preparare soluzioni per il futuro. Per esempio, al momento abbiamo potuto constatare che a Saint-Germain c’è effettivamente una richiesta di fedeli che partecipino alla Messa secondo l’usus antiquior ogni domenica e giorno festivo per tutto l’anno, alle ore 11, in un luogo centrale della città, tranne durante le vacanze estive. Forse alla fine dell’estate ci accorgeremo che questa Messa dovrà essere celebrata addirittura durante tutto l’anno, dodici mesi su dodici.

Cosa vi aspettate?
Un gesto di nostro padre, il Vescovo di Versailles. Alla luce di quanto sta accadendo da due anni davanti alla cappella dell’ospedale di Saint-Germain-en-Laye, non abbiamo bisogno di “esperimenti” per vedere. Sappiamo che c’è un bisogno ben definito, al quale stiamo rispondendo. Sarà quindi sufficiente passare dalla Messa esistente a una Messa ufficiale.

Dove?
Per anni, la maggior parte dei nostri interlocutori si sono screditati con le loro menzogne, in particolare “deplorando” di non poter dare seguito alla nostra richiesta “per mancanza di una chiesa disponibile”. Nel 2018 ci è stato detto che la cappella dei francescani non era più disponibile perché era stata affidata agli ucraini, solo che questi poveri ucraini non vi hanno accesso… la domenica mattina. Questo ha permesso al Parroco di Saint-Germain di introdurre una messa conciliare in latino e gregoriano, che ancora fatica a trovare un pubblico. Quanto alla cappella dell’ospedale, davanti alla quale celebriamo, di cui la parrocchia e la diocesi volevano sbarazzarsi, eccola, come per caso, reintrodotta nei luoghi di culto della stessa parrocchia, senza dubbio per paura che la occupassimo, cosa che non abbiamo mai voluto! E tutto questo, senza il minimo dialogo con il nostro vescovo, che veva promesso almeno di riceverci. Che disastro!

Quali sono i suoi ricordi più belli?
Ne ho due: innanzitutto la nostra processione della Domenica delle Palme del 10 aprile 2022, che ha riunito più di centosessanta fedeli; ma la più commovente è stata senza dubbio la Messa di mezzanotte del 24 dicembre 2021, davanti a una chiesa illuminata da decine di candele e torce, con un freddo intenso. Quel giorno abbiamo capito cosa significa non avere un posto nell'ostello…

Da quanto tempo chiedete?
La nostra prima richiesta di poter usufruire di una liturgia tradizionale a St. Germain risale al 1992 nell’ambito degli incontri con padre Pottier (lettera 609 di PL). Nel 2007, al momento della promulgazione del motu proprio Summorum Pontificum, più di trecento fedeli hanno firmato la richiesta fatta al parroco di Saint-Germain per ottenere una messa secondo l’usus antiquior a Saint-Germain.

Ma perché siete solo cento se nel 2007 c’erano più di trecento aspiranti?
Attenzione: cento persone in queste condizioni austere! E se vi dico che siamo in media cento, significa anche che il numero di coloro che vengono di tanto in tanto è molto più alto. Credo che non sia esagerato dire che l’intero gruppo di fedeli di Saint-Germain-fuori-le-mura sia di oltre duecentocinquanta anime.
Molte famiglie che verrebbero ogni domenica lo fanno solo con il bel tempo, soprattutto se hanno bambini piccoli. E questo vale anche per gli anziani.

Come vede il futuro?
Lo vedo serenamente. Esattamente dieci anni fa, il parroco di St. Germain e l’allora vescovo, Mons. Eric Aumonier, decisero di eliminare la cappella dell’ospedale – vedi la nostra lettera 337. Ora che la cappella è stata ripristinata, la Chiesa e la parrocchia di Saint-Germain la considerano uno dei loro luoghi pastorali ordinari. Questa è una buona notizia, che ci dice che nella Santa Chiesa la parola “mai” non ha alcun significato.
E la realtà della nostra comunità, che viene a pregare ogni domenica e giorno festivo alle ore 11, è oggi evidente e innegabile. Basta un po’ di carità (e un gesto) da parte dei nostri pastori e ci muoviamo all’interno della chiesa.

Basta aprire la porta… Ma perché non lo fanno?
Forse perché hanno paura di vedere più di duecento fedeli ogni domenica, cioè di accettare la realtà così com’è e non come alcuni ideologi vorrebbero che fosse.

Siete ragionevoli?
Certamente. Ricordiamo che nel maggio 2018 abbiamo fatto realizzare da una società un sondaggio presso i cattolici di Saint-Germain (Etude sur la Liturgie Traditionnelle Saint-Germain-en-Laye, PROGRESS Conseil) da cui sono emersi tre dati fondamentali:
  • i 25% dei cattolici praticanti parteciperebbe volentieri all’usus antiquior se fosse celebrato nella propria parrocchia;
  • il 60% dei cattolici praticanti trova normale che chi desidera pregare secondo l’usus antiquior possa farlo;
  • infine, solo il 15% dei cattolici praticanti si oppone a questa istituzione di pace.
Alla fine, la porta della cappella deve essere aperta. - Fonte
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

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