giovedì 2 giugno 2022

Segnalazioni dei lettori. Era il 2 giugno del 1946.

Una icastica descrizione delle autorità nelle tribuna d'onore durante la sfilata di oggi per Via dei Fori Imperiali. "Massoncelli d’Italia in marcia a Roma verso la catastrofe, orgogliosamente con le coccarde al petto". (Andrea Sandri)

Era il 2 giugno del 1946. Quasi 2 anni dopo entrava in vigore la nostra  costituzione. Quindi, negli anni '50,  dopo 2 guerre che furono una, per morti, fame e sofferenza, l'Italia ripartì.
Fiorirono le industrie e, forse, una troppo rapida trasformazione, la rivoluzionò da paese agricolo a potenza industriale.
Erano gli anni della piccola grande Italia. l'Italia laboriosa e geniale, l'Italia dei nostri nonni, che guardava al Futuro.
Erano gli anni di Enrico Mattei, di Olivetti, di Ferrari, delle conquiste sociali, del benessere e della crescita.
L'Italia, unita per forza e che non si era mai sentita una nazione, nel senso letterale del termine, seppe unirsi nello sforzo immane di rinascere dalle proprie ceneri.
Poi, dalla caduta del muro di Berlino, tutto è cambiato.
Perché? Prima il Britannia e poi Mani Pulite.
Da allora la nostra amata Repubblica è stata stuprata, calpestata, vilipesa ed umiliata, insieme alla sua Costituzione.
Da allora è sparita ogni parvenza di libertà e autonomia: sempre più colonia e sempre più schiava.
Da allora solo cessioni di sovranità, una svendita continua delle nostre eccellenze alle multinazionali, un continuo smembramento del nostro "sistema paese".
Oggi ricordiamo tutto questo; rammentiamo chi siano gli autori dello sfacelo in cui è ridotto il nostro Paese, i lori volti, i loro nomi e le loro sigle.
Ricordiamo oggi per non dimenticare più. (Mario Minetti)

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