Lettera di Papa Pio XII
all'Ordine Carmelitano, in occasione del VII Centenario
dall'apparizione di Nostra Signora a San Simon Stock
Il nostro primo saluto questa sera va ai partecipanti al grande Congresso Carmelitano Internazionale. Appena tre settimane fa, l'alba del settimo centenario trascorso dal 16 luglio 1251, albeggiava, una data memorabile, non solo per l'Ordine del Monte Carmelo e per tutti i suoi affiliati, ma per il mondo intero. Da quel giorno, infatti, quante anime hanno dovuto, anche in circostanze umanamente disperate, la loro suprema conversione e la loro salvezza eterna allo scapolare di cui erano rivestite! Quanti anche, nei pericoli del corpo e dell'anima, hanno sentito, grazie a Lui, la materna protezione di Maria! La devozione allo scapolare ha fatto scorrere sul mondo un fiume immenso di grazie spirituali e temporali. Ne commemorate l'istituzione con gioia e pietà, con gratitudine e fiducia.
Lo scapolare è essenzialmente un "abito". Chi lo riceve è, attraverso la sua veste, legato in grado più o meno intimo all'Ordine del Carmelo. Chi lo indossa si professa di appartenere alla Madonna, proprio come il cavaliere di questo Duecento - dove risale l'origine dello scapolare - che si sentiva, sotto lo sguardo della sua "Signora", valoroso e sicuro nel combattimento e che, indossando il suo I "colori", avrebbero preferito mille volte morire piuttosto che lasciarli appannare.
Inoltre, cari figli e care figlie, vi esortiamo a camminare sempre in modo degno della vostra vocazione, sulle orme dei grandi santi che il Carmelo ha donato alla Chiesa. Coltivate la vita interiore e, secondo lo spirito della vostra Regola, praticate con zelo le opere di mortificazione e di penitenza: pregate per la propagazione della fede, per il progresso della Chiesa, per i Capi di Stato, per i carcerati, per i morto, per la conversione dei peccatori, per la pace del mondo. Sii, per tutti i fedeli, esempio e stimolo.
Lo scapolare è essenzialmente un "abito". Chi lo riceve è, attraverso la sua veste, legato in grado più o meno intimo all'Ordine del Carmelo. Chi lo indossa si professa di appartenere alla Madonna, proprio come il cavaliere di questo Duecento - dove risale l'origine dello scapolare - che si sentiva, sotto lo sguardo della sua "Signora", valoroso e sicuro nel combattimento e che, indossando il suo I "colori", avrebbero preferito mille volte morire piuttosto che lasciarli appannare.
Inoltre, cari figli e care figlie, vi esortiamo a camminare sempre in modo degno della vostra vocazione, sulle orme dei grandi santi che il Carmelo ha donato alla Chiesa. Coltivate la vita interiore e, secondo lo spirito della vostra Regola, praticate con zelo le opere di mortificazione e di penitenza: pregate per la propagazione della fede, per il progresso della Chiesa, per i Capi di Stato, per i carcerati, per i morto, per la conversione dei peccatori, per la pace del mondo. Sii, per tutti i fedeli, esempio e stimolo.
Tutti i Carmelitani quindi, così quelli che militano nei chiostri del primo e del secondo Ordine come gli affiliati al Terzo Ordine regolare o profano e quelli associati alle Confraternite che formano per un legame d'amore essenziale una stessa famiglia di Madre Santissima, riconoscete in questo memoriale della Vergine uno specchio di umiltà e castità; guardate nella forma semplice della vostra fattoria un compendio di pudore candore; guardate soprattutto in quella livrea che vestono giorno e notte, ovvero con simbolismo eloquente la preghiera con la che invocano l'aiuto divino; riconoscete finalmente in essa la vostra consacrazione al Cuore Sacratissimo della Vergine Immacolata, da noi recentemente raccomandata.
Inoltre questa Madre pia non smetterà certamente di intercedere presso Dio secondo la tradizionale promessa del cosiddetto Privilegio Sabatino affinché quelli dei Suoi figli che devono espiare le loro colpe in Purgatorio ottengano quanto prima l'eterno scanso della Patria.
In quanto auspicio di protezione e aiuto divina e in pegno della nostra particolare predilezione, impartiamo a voi, amati figli e a tutto l'Ordine dei Carmelitani con grande affetto nel Signore, la Benedizione Apostolica.
(Papa Pio XII, 6 agosto e 11 febbraio 1950, ai Padri Kiliano Lynch, Priore Generale dell'Ordine Carmelitano dell'antica Osservanza e Silverio di Santa Teresa, Preposito Generale dei Carmelitani Scalzi.)
Nessun commento:
Posta un commento