Una interessante carrellata da Oltreoceano sulle forme di manipolazione veicolate anche attraverso l'intrattenimento. Ne abbiamo esempi sempre più diffusi anche da noi, attraverso le Fiction e le scenette pubblicitarie. Ne vien fuori che la “giustizia sociale” è un sistema di credenze che utilizza la condizione di vittima come valore supremo. Dice ai suoi aderenti che ognuno di loro è così speciale e unico che il mondo ruota attorno a loro e alla loro identità, che la loro “verità personale” è più importante della verità oggettiva. Il pubblico è in calo, ma i danni orami sono endemici e occorrerà un cambio netto di rotta perché siano reversibili ... Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.
Perché l’intrattenimento di sinistra intriso di cultura 'woke'
è così divisivo e privo di immaginazione?
11 ottobre 2022, alt-market
di Brandon Smith
Ma perché non raccontare invece una buona storia?
11 ottobre 2022, alt-market
di Brandon Smith
Quando è stata l’ultima volta che avete visto un film di Hollywood che vi è sembrato originale e che valeva la pena guardare (senza contare Top Gun: Maverick)? Quando è stata l’ultima volta che vi siete gustati una trama creativa che non prevedeva la riadozione e la rivisitazione di un’opera precedente? Quando è stata l’ultima volta che avete visto un protagonista chiaramente riconoscibile, interessante e accattivante? Perbacco, quando è stata l'ultima volta che siete stati davvero entusiasti di andare al cinema o di rilassarvi davanti alla televisione per guardare qualcosa di nuovo?
Trasformazioni totali o parziali dei personaggi, rifacimenti, rielaborazioni ottenute mescolando personaggi umani e cartoni animati, stravolgimenti degli scenari, scambi di genere, scambi di razza, “risciacquo arcobaleno” (far diventare gay i classici personaggi etero per ottenere l’approvazione dell’inquisizione politicamente corretta): questo è un elenco dei nuovi tropi mediatici che hanno invaso l’intrattenimento negli ultimi sei anni. Tutti sono stati utilizzati così frequentemente che oggi, con un trailer di soli due minuti, si può identificare rapidamente la propaganda woke.
La cosa affascinante è che quasi tutte queste produzioni falliscono miseramente. Proprio in queste ultime settimane abbiamo assistito al tentativo woke di riscrivere la storia con The Woman King, che dopo la settimana di apertura non ha riscosso quasi nulla al botteghino e non ha guadagnato nemmeno abbastanza soldi per coprire i costi di produzione e pubblicità.
Poi, la commedia romantica gay Bros è implosa, fatto per cui che l’attore principale, Billy Eichner, si è sfogato sui social media attribuendo la colpa del suo insuccesso all’“omofobia” (ma credeva davvero che un film pieno di orge gay avrebbe attirato la maggioranza del pubblico?). Eichner ha affermato che le persone DEVONO andare a vedere il suo film per fare una “dichiarazione politica”. Si tratta della stessa argomentazione dell’attrice Viola Davis di The Woman King: non guardate il film perché è ben fatto, guardatelo per fare un dispetto ai conservatori.
Ma perché non raccontare invece una buona storia?
Abbiamo visto gli ascolti della serie TV più costosa della storia, The Rings of Power di Amazon, sgretolarsi con tutto il suo messaggio intersezionale. Abbiamo assistito alla cancellazione del fumetto gay di Superman Son of Kal-El, probabilmente a causa delle scarse vendite. Gli spettacoli e i film Marvel stanno attraendo costantemente solo un numero esiguo di spettatori e nemmeno le disastrose Disney Star Wars, megafono delle tesi dei guerrieri della giustizia sociale [SJW, social justice warriors — N.d.T.] sono riuscite a creare una produzione abbastanza decente da riuscire sopravvivere.
Qual è la conclusione? Gli spettatori hanno un interesse quasi nullo per i media di sinistra. Come ho detto in passato, “Get Woke, Go Broke” [“Diventa woke e fai bancarotta” — N.d.T.] non è solo un proverbio, è una regola di questi tempi. Ma perché nel settore dell’intrattenimento la sinistra è così incapace di produrre qualcosa che si avvicini anche solo minimamente a dei contenuti entusiasmanti? Perché i suoi spettacoli fanno così schifo?
Bene, il fatto è che essa segue una formula perdente, che funziona in questo modo:
- Si ripeschi un titolo o un personaggio classico che ha un interesse preesistente per il pubblico. Non si cerchi mai di creare qualcosa di originale se lo si può evitare.
- Per entusiasmare il pubblico, si reclamizzi il nuovo film, serie TV, fumetto, etc., come una rievocazione nostalgica.
- Ci si sbarazzi del maggior numero possibile di personaggi etero, bianchi o maschili e li si sostituisca con un personaggio che simbolizzi una delle “diversità”. (Per qualche strano motivo alla sinistra piace anche sbarazzarsi di tutti coloro che hanno i capelli rossi).
- Si ritragga gli uomini come deboli e incompetenti. Si ritragga i bianchi come stupidi o razzisti. Si ritragga i neri come vittime costanti. Si presenti donne con tratti caratteriali apertamente maschili, ma allo stesso tempo anche vittime. Ci si assicuri che tutti i ruoli di leader siano ricoperti da una donna, o da un gay, o da entrambi. Se un uomo è al comando, ci si assicuri che sia controllato da una donna. Ci si assicuri che il personaggio principale catechizzi costantemente tutti gli altri e il pubblico sulle virtù della sinistra.
- Ci si assicuri che ci sia una perfetta distribuzione percentuale delle varie etnie in ogni singola scena, ignorando completamente le statistiche e i dati demografici del luogo e del tempo in cui la storia è ambientata. Non importa se una storia è ambientata in un antico villaggio vichingo nel nord Europa o nelle tenute elitarie dell’Inghilterra vittoriana: le minoranze devono essere rappresentate come personaggi principali in barba a ogni fatto storico.
- Se un personaggio maschile classico non può essere cambiato senza indurre gli spettatori potenziali a non spendere i loro soldi, si finga che abbia un ruolo importante all’interno della storia per attirare la gente al cinema, quindi lo si renda debole e patetico, ossia l’esatto opposto di un eroe. O semplicemente lo si uccida.
- Si rubi parti e ritmi della trama e persino dialoghi direttamente da altri film e da produzioni più creative. Si faccia finta di essere gli autori originali. Oppure, si realizzi un rifacimento e si copi direttamente una produzione precedente aggiungendo le modifiche woke, ove possibile.
- Ora, si reclamizzi il prodotto come una “versione rielaborata”, aggiornata per il “pubblico moderno”, per giustificare l’abbandono di tutti i canoni.
- Si cominci subito ad attaccare chiunque POTREBBE criticare il prodotto prima ancora che lo faccia. Si tacci gli spettatori e i fan di cattive persone se si rifiutano di sganciare i soldi. Li si accusi di bigottismo e si attribuisca la colpa del proprio inevitabile fallimento al razzismo, al sessismo, alla misoginia, etc. Non è stata colpa tua se la tua storia ha fatto fiasco, è colpa degli incels [nell’immaginario della sinistra, categoria di giovani uomini, in genere misogini, che si sentono insicuri quando cercano di attirare una donna — N.d.T.] e dei baby boomers [persone nate subito dopo la seconda guerra mondiale — N.d.T.] e di tutti quei maiali incolti e pieni di odio là fuori. Ti hanno sabotato. Sono loro il problema.
- Risciacquare. Ripetere.
Sì, suona patetico, ma questo è lo stato dell’intrattenimento odierno, ed è un problema pervasivo ormai da diversi anni. L’industria dello spettacolo è sempre stata più inclinata verso il progressismo, ma questo fatto è stato compensato in passato da interessi commerciali conservatori. Oggi, gli interessi commerciali hanno lo stesso atteggiamento zelota che contraddistingue gli interessi di produzione. Ma indipendentemente da ciò, in passato i progressisti — in generale — erano più creativi, mentre ora sono assolutamente privi di immaginazione. Come mai?
La mia teoria è che quando i progressisti hanno cominciato a dedicarsi sempre più al culto della giustizia sociale, un’ondata di narcisismo ha soffocato ogni potenziale di libertà creativa. Anche qualora l’avessero avuta al principio, ora è tutto finito. I narcisisti tendono a non avere immaginazione e l’ideologia woke è essenzialmente una religione per narcisisti.
La “giustizia sociale” è un sistema di credenze che utilizza la condizione di vittima come valore supremo. Dice ai suoi aderenti che ognuno di loro è così speciale e unico che il mondo ruota attorno a loro e alla loro identità, che la loro “verità personale” è più importante della verità oggettiva. Dice loro che hanno diritto al rispetto e all’ammirazione da parte di tutti, indipendentemente dalla loro mancanza di successo, di conoscenza, di talento, di bellezza, di intelligenza, di esperienza, di decoro, di moderazione, di gentilezza, etc.
Queste persone non hanno classe né pudore e pensano che ciò sia una virtù, un punto di forza. Pretendono che li si idolatri per questo, e se non lo si fa vuol dire necessariamente che si è fascisti. Come potrebbe essere mai capace la sinistra di creare storie che catturino la nostra attenzione e tocchino le nostre anime se è così egocentrica?
La narrazione richiede diversi elementi per avere successo, e la sinistra non ha la benché minima idea di nessuno di essi. Tali elementi includono:
- La capacità di riflettere su se stessi, ma anche la capacità di scrivere personaggi al di fuori di se stessi. Se ci si deve rispecchiare per forza in ogni singolo personaggio di una storia e se ogni storia deve amplificare la propria ideologia, allora si è narcisisti e si dovrebbe abbandonare SUBITO i propri sogni di scrivere.
- Si ha bisogno di un senso intrinseco del flusso della storia. Alcune persone hanno un talento naturale per la musica. Una buona narrazione è molto simile alla musica nel modo in cui i punti della trama e le emozioni fluiscono e rifluiscono. O si possiede il talento necessario per creare questi flussi o no. Non è qualcosa che si può imparare.
- Non si può raccontare una storia con l’intento di mentire e fare propaganda. È egoista e interrompe il flusso narrativo. Anche qualora la premessa di base fosse giusta, il contenuto sarebbe percepito dal pubblico come falso e talvolta datato. La gente capisce quando le menti o le fai la predica. Potrebbe non esserne consapevole prima di conoscerti, ma non leggerà mai più i tuoi libri e non guarderà mai più i tuoi film in futuro. La sua intuizione le dirà di non farlo.
- Le storie sono solitamente costruite su archetipi fondamentali. Gli archetipi sono costrutti psicologici intrinseci che aiutano gli esseri umani a relazionarsi tra loro e che ci aiutano anche a relazionarci con la morale e con i principi fondamentali. Gli archetipi esistono in tutte le culture e si estendono al di là di tutti i confini geopolitici. Se questi costrutti non fossero stati presenti nella nostra testa dalla nascita, ci saremmo distrutti migliaia di anni fa. Non si possono cambiare gli archetipi. Sono eterni. Si provi a cambiarli o a decostruirli e si fallirà.
- Sovvertire le aspettative è un atto pigro e vile. I narratori dotati di vero talento possono soddisfare le aspettative del pubblico pur continuando a sorprenderlo lungo il percorso.
- Non hai diritto a un pubblico. Il pubblico non ti deve niente. O la tua storia è buona e il pubblico si relaziona ad essa a livello emotivo, oppure è spazzatura e non ci si relaziona. Tutto qui. La gente non è costretta a consumare il tuo prodotto per fare una “dichiarazione politica”. E non è cattiva se si rifiuta di spendere i suoi soldi per finanziare la propaganda. Se entri nella creazione narrativa con l’intento di creare conflitti all’interno del tuo pubblico, allora probabilmente sei un pessimo narratore.
I media e l’intrattenimento sono gli strumenti moderni per trasmettere idee ed esplorare i dibattiti all’interno della nostra cultura, e quando nel nostro lessico della storia si rappresenta solo un punto di vista estremo, ciò crea caos e squilibrio nella società. Il movimento woke ha completamente avvelenato il nostro pozzo culturale ed è incapace di utilizzare le funzioni basilari della riflessione. Non possiamo onestamente rifletterci all’interno delle storie quando bugiardi e narcisisti stanno cambiando l’apparato narrativo.
Nel mio piccolo, sto lavorando per riportare in vita la tradizione della narrativa popolare americana con la mia campagna di romanzo grafico Mountain Hollow. Non ho un’azienda multimiliardaria alle mie spalle, ma garantisco che posso scrivere molto meglio di qualsiasi autore di sinistra del panorama dell’intrattenimento odierno. E questo è ciò di cui abbiamo più bisogno in questo momento: chiaramente, i media woke non vendono e non rappresentano la stragrande maggioranza del pubblico, pertanto dobbiamo creare media che lo FACCIANO. Non basta lamentarsi del problema, bisogna fare qualcosa di concreto al riguardo affinché le cose cambino.
Niente fa imbestialire la sinistra più di quando si offre al pubblico un’alternativa alla sua narrativa. Fonte
[Traduzione per Chiesa e post-Concilio di Antonio Marcantonio]
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