Riprendiamo nella nostra traduzione da Infocatolica le recenti esortazioni del Card. Burke tratte da un'intervista al Tagespost. Una delle poche voci della resistenza senza diserzioni. Cose già dette in più occasioni, ma repetita juvant. E, poi, per chi leggesse solo ora.
“Dobbiamo tornare alla santa Tradizione”
Resta e combatti
Cardinale Burke
Il cardinale americano Raymond Leo Burke consiglia vivamente ai credenti delusi di non lasciare la Chiesa. Afferma che «i fedeli hanno il diritto e il dovere di far conoscere le loro preoccupazioni sulla Chiesa. I fedeli devono esercitare questo diritto - sancito dal diritto canonico - apertamente»
La giornalista tedesca Regina Einig ha intervistato per Die Tagespost il cardinale Burke in occasione delle recenti notizie riguardanti l'abbandono della Chiesa cattolica nel suo Paese ora che si è di fronte al nuovo record di 360mila persone che l'hanno lasciata nel 2021.
Eminenza, in Germania molti cattolici lasciano la Chiesa cattolica come se fosse un ente pubblico. Anche i cattolici fedeli alla Chiesa stanno pensando di lasciarla per non sostenere con le tasse progetti che non riescono a conciliare con la loro coscienza. Quali sono le sue valutazioni?
I cattolici devono testimoniare la verità della fede. Nella tradizione della Chiesa, un Sinodo è un modo per capire come difendere e promuovere la fede cattolica, non per creare un'altra Chiesa e un'altra fede. Credo che questi buoni cattolici - per quanto doloroso possa essere - debbano rimanere nelle loro parrocchie e lottare per le verità di fede.
Altrimenti, se tutti se ne vanno, la Chiesa cadrebbe nelle mani di coloro che stanno distruggendo la fede cattolica e la sua prassi. È importante che i fedeli non lascino la Chiesa, perché Cristo ha promesso di rimanere sempre con noi nella Chiesa. Così rimaniamo con Cristo, anche se dobbiamo essere molto franchi con i nostri stessi vescovi quando propongono qualcosa non conforme alla fede cattolica. Dobbiamo tornare alla santa tradizione.
Come possono i fedeli affrontare in modo costruttivo il loro ruolo minoritario nelle parrocchie?
Il dinamismo della fede cattolica deriva dalla sua continuità. La fede è opera di Dio e viene a noi attraverso la tradizione degli apostoli. Questa non è rigidità, ma fedeltà alla Tradizione, e i vescovi sono vincolati dal giuramento che hanno fatto al momento della loro consacrazione. Definire rigida la fedeltà all'insegnamento cattolico è semplicemente sbagliato. I fedeli hanno il diritto e il dovere di far conoscere le loro preoccupazioni riguardo alla Chiesa. I fedeli devono esercitare questo diritto - è nel diritto canonico - apertamente.
Nei casi in cui la fede viene tradita anche all'interno della Chiesa stessa, è ancora più importante che si insista sull'insegnamento e sulla pratica cattolica. Devono capire che di questi tempi non si è liberi ma sin è tenuti a difendere la fede cattolica. L'obbedienza non può mai obbligarci a fare qualcosa che va contro la fede e le sane consuetudini.
Può darci qualche consiglio pratico?
Innanzitutto: utilizzare i media per diffondere il messaggio e pubblicare, ad esempio, i classici insegnamenti della fede cattolica dei Padri della Chiesa, dei grandi teologi e degli autori affidabili di oggi. Insistere per parlare con i sacerdoti di questi problemi.
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
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