La possibilità di guadagnare meriti per sé e grazie per gli altri
Il merito è il diritto ad una ricompensa.
Il merito soprannaturale ha diritto ad una ricompensa soprannaturale: la partecipazione alla vita di Dio, alla grazia e alla gloria.
Il merito può essere di due specie: de condigno e de congruo.
De condigno, ovvero la proporzione tra l’opera e la retribuzione.
De congruo, l’opera è in piccola parte proporzionata alla ricompensa che può essere infinitamente di più.
Va inoltre ricordato che ogni opera buona, fatta liberamente da un’anima in stato di grazia per un fine soprannaturale, possiede un triplice valore: meritorio, soddisfattorio ed impetratorio.
Valore meritorio: aumento della grazia e ottenimento della gloria celeste. Valore soddisfattorio: ci si rende propizi affinché Dio perdoni le colpe (propiziazione), cancelli le colpe (espiazione) ed annulli parzialmente o totalmente le pene (soddisfazione). Valore impetratorio: ottenimento di nuove grazie.
Dunque, che cosa consolante potersi giovare di tutte le avversità per purificarsi l’anima e unirle ad una ricompensa!
Il mondo crede che le avversità siano avversità e basta. La Verità Cattolica ci dice invece che le avversità, oltre ad essere prove che ci fanno crescere, sono grazie a cui corrispondere. - Fonte
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