Per la campagna social dell’Anno Europeo dei Giovani 2022, l’UE affida ad una donna con hijab il compito di stimolare il dibattito sui valori europei.
Ma il velo islamico non rappresenta in alcun modo un “valore europeo”. In Europa le donne si sono liberate, dopo secoli di battaglie, da simboli di sottomissione come questi e non abbiamo nessuna intenzione di rinunciare alle nostre conquiste in nome del politicamente corretto caro alla sinistra, senza tuttavia trasformare l'emancipazione in prevaricazione al contrario non ritenendo vere conquiste quelle spacciate come diritti dalla cultura egemone...
Ma intanto, le femministe europee non hanno nulla da dire?
Di fatto tacciono su tutto quanto - e non è poco - esula dai cliché ideologicamente corretti...
Ricordo questo precedenteMa il velo islamico non rappresenta in alcun modo un “valore europeo”. In Europa le donne si sono liberate, dopo secoli di battaglie, da simboli di sottomissione come questi e non abbiamo nessuna intenzione di rinunciare alle nostre conquiste in nome del politicamente corretto caro alla sinistra, senza tuttavia trasformare l'emancipazione in prevaricazione al contrario non ritenendo vere conquiste quelle spacciate come diritti dalla cultura egemone...
Ma intanto, le femministe europee non hanno nulla da dire?
Di fatto tacciono su tutto quanto - e non è poco - esula dai cliché ideologicamente corretti...
Una campagna del Consiglio d’Europa contro la narrativa d’odio e la discriminazione ha creato un vero caso in Francia, con Strasburgo che ha finito per cancellare i suoi tweet promozionali dopo le proteste di membri del governo di Emmanuel Macron.
Pietra dello scandalo è stato lo slogan: «La bellezza è nella diversità come la libertà è nell’hijab», accompagnato dall’immagine di una donna divisa a metà con in testa il velo islamico. Un’immagine «profondamente scioccante», secondo la sottosegretaria di Stato per la Gioventù, Sarah El Hairy. «È l’opposto dei valori difesi dalla Francia».
Anche l’estrema destra francese ha approfittato per lanciare i suoi strali. «È quando le donne si tolgono il velo che diventano libere, non il contrario», ha twittato la leader di Rassemblement National, Marine Le Pen.
E Eric Zemmour, è stato tra i primi a commentare: «L’Islam è nemico della libertà. Questa campagna è nemica della verità. Promuove il velo per le europee». La polemica ha fatto il suo ingresso anche nella sala stampa della Commissione europea, perché Bruxelles ha co-finanziato la campagna. Un portavoce ha sostanzialmente spiegato che l’Esecutivo comunitario non ha «convalidato» i contenuti, poiché il Consiglio d’Europa ha un ruolo indipendente.
Di fronte al vespaio di polemiche, il Consiglio d’Europa ha fatto dietrofront: «I tweet sono stati cancellati e penseremo ad una presentazione migliore del progetto», hanno fatto sapere. (ANSA)
Nessun commento:
Posta un commento