Apprendiamo da Riposte catholique di un raduno di nuovi vescovi a Roma, addottrinati in base al nuovo corso sinodal-modernista. Più che di evangelizzazione, possiamo parlare di rieducazione... E la neo-Chiesa procede a ritmi vieppiù accelerati.
Più di 150 nuovi vescovi si sono riuniti per 6 giorni a Roma per la formazione, in particolare nella gestione delle crisi, “con un focus sugli abusi”.
Dal cardinale Mario Grech, segretario del sinodo, e da suor Nathalie Becquart, sottosegretaria, sarà loro insegnata la sinodalità [vedi]. Il tema viene presentato come centrale in diversi ambiti, tra cui il governo di una diocesi, la gestione di un consiglio pastorale, il luogo dei laici, ma anche la gestione degli abusi.
Diversi relatori hanno affrontato punti tecnici come "l'esperienza canonica per l'amministrazione di una diocesi", alla presenza del cardinale ungherese Péter Erdö, ma anche questioni antropologiche come quella di genere, affrontata lunedì 5 settembre dai sociologi italiani Mauro Magatti e Chiara Giaccardi.
Una giornata è stata dedicata a due grandi testi del papa: l'Esortazione apostolica postsinodale Amoris Laetitia e l'enciclica Fratelli Tutti. [vedi gli indici ai rispettivi dibattiti (qui - qui) sulle problematiche suscitate a livello non solo di prassi ma anche dottrinale).I vescovi alternano la partecipazione a queste presentazioni, tenute in italiano e tradotte in inglese (il francese, lingua ufficiale della diplomazia vaticana, è visibilmente abbandonato), e la discussione in piccoli gruppi.
Sono stati ricevuti dal Papa giovedì 8 settembre a fine mattinata.
Francesco, secondo quanto più volte affermato da esperti in materia, dovrebbe occuparsi solo di Ministerium. Qui sembra occuparsi anche del munus, cambiando la dottrina.
RispondiEliminaLa Santa Romana Chiesa sta correndo forse incontro al Protestant esimo? Mi viene da dire : "si".