sabato 23 settembre 2023

Cardinale Müller: è terribile quello che viene fatto a Strickland…

Nella nostra traduzione da Benoit et moi, anche il card. Müller, dopo mons, Schneider [qui] prende posizione a favore del vescovo Strickland [qui]. Precedenti qui e a partire da qui.

Cardinale Müller: è terribile quello che viene fatto a Strickland…

Bellissimo “sfogo” del cardinale Müller, che non usa mezzi termini e prende (con scalpore! è una voce autorevole, e che può supportare, nonostante non abbia praticamente risonanza mediatica) la difesa del suo coraggioso fratello nell'episcopato, bersaglio di una campagna diffamatoria accompagnata da minacce amministrative da parte del Vaticano. Potrebbe essere questo un assaggio del Sinodo? In ogni caso, sembra che i coltelli siano sguainati. 

Il cardinale Gerhard Müller, prefetto emerito della Congregazione per la dottrina della fede, ha risposto a una domanda di kath.net sulle vicende riguardanti mons. Joseph Strickland, della diocesi di Tyler (Stato del Texas, Stati Uniti).

Il contesto: mons. Strickland è un vescovo fedele al magistero, popolare e senza scandali, circa il quale attualmente corre voce che potrebbe essere costretto alle dimissioni da papa Francesco.
Sì, è terribile quello che viene fatto a mons. Strickland, un abuso di potere contro il diritto divino dell'episcopato.
Se potessi consigliare al vescovo Strickland di non dimettersi, perché così potranno lasciare appesa la responsabilità di prendere una decisione....
Un vescovo può essere deposto dal papa, in conformità con i requisiti di giustizia, solo se si è reso colpevole di qualcosa di grave (eresia, scisma, apostasia, crimine o comportamento totalmente non sacerdotale), ad esempio pseudo-benedizione di persone di entrambi sessi nelle relazioni extraconiugali, che offende Dio e inganna le persone per la loro salvezza.
L’estromissione arbitraria dalla carica di vescovo di una diocesi in cui un vescovo è stabilito da Cristo stesso come proprio pastore mina l’autorità del papa, come è storicamente accaduto con la vergognosa contrattazione delle cariche sotto il papato di Avignone (questa perdita di fiducia fu una delle principali ragioni della separazione del cristianesimo riformato dalla Chiesa cattolica e il suo odio nei confronti del papa che, con le sue azioni arbitrarie, si sarebbe sostituito a Dio).
Secondo la dottrina cattolica, il papa non è in alcun modo il Signore della Chiesa, ma solo, in quanto rappresentante di Cristo per la Chiesa universale, il primo servitore del suo Signore, che ha dovuto dire a Simon Pietro, appena designato come roccia della Chiesa: “Indietro! (in italiano “indietro” , il vero significato della parola “indietrismo”), perché non hai in mente ciò che vuole Dio, ma ciò che vogliono gli uomini”. (Mt 16,23).
Il papa non ha l’autorità di Cristo per molestare e intimidire i buoni vescovi simili a Cristo, il buon pastore, che santificano, insegnano e guidano il gregge di Dio nel nome di Cristo, secondo l’ideale episcopale del Vaticano II, semplicemente perché i falsi amici denunciano a Francesco questi buoni vescovi come nemici del Papa, mentre i vescovi eretici e immorali possono fare quello che vogliono o turbare ogni giorno la Chiesa di Cristo con altre sciocchezze.
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

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