mercoledì 22 febbraio 2023

Ultimo disperato contrasto al principio "sacro e grande" di Benedetto XVI

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Naturalmente molti saranno preoccupati dalle ultime notizie dal Vaticano, il "rescritto" ottenuto dal Card. Roche da Papa Francesco, che lo autorizza (legittimamente o no) a continuare l'assalto ai membri del Corpo Mistico legati all'antico rito romano.
Continuo a pensare a questi versetti nei Vangeli: "Gesù gli disse [a Giuda]: quello che devi fare, fallo al più presto... Egli quindi, avendo ricevuto il boccone, uscì immediatamente. E fu notte" (Gv 13:27.30). "Questa è la tua ora e il potere delle tenebre" (Lc 22:53).
I nemici del rito romano sanno che il loro tempo è breve e che devono agire rapidamente per fare ogni danno possibile al culto tradizionale della Chiesa e ai fedeli ad essa legati, prima che Dio li chiami al giudizio e lasci il campo spalancato alle giovani generazioni tradizionaliste. E Nostro Signore nella Sua imperscrutabile Provvidenza gli permette di agire, come ha permesso a Giuda di tradirlo nella Sua Passione.
Ma quella sofferenza, quella morte, quella sepoltura, non erano la fine della storia. Questo lo sappiamo.
E sappiamo anche che questo crescente attacco alla liturgia tradizionale e al clero, religiosi e laici che adorano Dio e santificano le loro anime attraverso di essa non sarà la fine della storia. Stiamo assistendo all'ultimo disperato contrasto al principio "sacro e grande" di Benedetto XVI (che non è sua invenzione, ma semplicemente mens cattolica), ed è destinato a crollare nella sua cattiveria frettolosa e autodistruttiva - anzi, così come Giuda si è impiccato nel "campo del sangue".
Siate forti. Siate fedeli. Sostenete i vostri preti. Pregate per il vostro vescovo. Soffriremo e lotteremo per quest'ostruzionismo, come Dio ci ha dato la grazia di fare affrontando gli innumerevoli ostruzionismi negli ultimi sessant'anni.
(Peter Kwasniewski su Fb - Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio)
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Eloquente sine glossa, nelle due immagini a confronto, l'evidente contrasto tra ciò che è contestato e ciò che è permesso... Possiamo ben dire che la Tradizione è viva e vince sul culto del progresso.

Aggiungo il commento di un lettore: IMMAGINE ELOQUENTE
Sopra: la Chiesa cattolica apostolica, una e santa, a cui io appartengo, mentre celebra in modo sempre uguale nei secoli la Messa ("ite, missa est")
Sotto la neochiesa modernista, mondialista, ecumenica, umanitaria, mentre rappresenta in modo innovativo la mensa ("... di partecipare alla tua mensa").
Non cambia solo il rito, ma è proprio il contenuto della fede che è diverso in tutto. Lo scisma c'è già, solo che i secondi detengono il potere nella gerarchia temporale, hanno occupato le diocesi e non hanno la minima intenzione di andarsene per i fatti loro.

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