Giardino chiuso tu sei, sorella mia, sposa, giardino chiuso, fontana sigillata. I tuoi germogli sono un giardino di melagrane, con i frutti più squisiti, alberi di Cipro con nardo… (Cantico dei Cantici 4, 12-13)
Gli uomini si chiedono invano dove fosse ubicato il paradiso terrestre. Ricerca inutile, perché il paradiso, la dimora di Dio e della felicità in Dio, non è da localizzarsi in un luogo. S. Germano afferma che Dio con la sua grande benevolenza e con la sua smisurata potenza ha stabilito, per i nostri tempi, Maria come paradiso.
È collocato verso Oriente, perché di là proviene il sole che è il Cristo; diffonde soavemente profumo di gigli, tanta è la sua purezza; fa germogliare la rosa immarcescibile che diventa medicina per tutti coloro che, rivolti verso l’occidente, cioè il male, si sono nutriti del cibo che produce peste, rovina e morte.
Maria, continua sempre S. Germano, è il paradiso nel quale fiorisce l’albero che porta alla conoscenza della verità e dal quale tutti coloro che lo gustano ricevono il dono della immortalità. Il paradiso è Maria. Il paradiso è nel seno purissimo di Maria dove il divino e l’umano si incontrano e dimorano insieme, a loro proprio agio, stabilendo comunione piena. Per noi oggi il paradiso è la volontà di rinascere totalmente passando attraverso il canale di purezza e di santità che si chiama Maria.
(Itinerario Mariano tratto da “Con Maria amabile Maestra” di don Nicola Giordano – Edizioni Vivere in)
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