mercoledì 5 agosto 2020

La 'sperduta' di Santa Maria Maggiore ci raduna ancora

Riprenso un vecchio articolo da Chiesa e post-concilio.
Storia e leggenda s'intrecciano e accompagnano il nostro cammino di fede, costellato anche di simboli potenti, che illuminano e risvegliano i nostri spazi interiori per orientarli sempre più e sempre più in profondità al Signore della vita, che continua a chiamarci e guidarci anche in questo nostro tempo di dissoluzione, ormai non più temuta, ma percepibile e sofferta sulla nostra pelle e ancor più sulla nostra anima.

Nell'imminenza del nostro Sabato di Preghiera in Santa Maria Maggiore, la Basilica Papale dedicata alla Vergine Santa, dalla quale e stata inopinatamente ancora una volta [1] esiliata la Santa Messa Romana a Lei dedicata dal 2001 - proprio il primo Sabato di ogni mese in riparazione delle offese al Suo Cuore Immacolato - ricordiamo una storia/leggenda risalente al XVI secolo che risulta emblematica di quel che viviamo oggi. 

Si narra che una pellegrina - Roma, come Gerusalemme, era è e sarà sempre meta di pellegrinaggi - nel percorrere a piedi il giro delle Basiliche, si era perduta di notte nella campagna che circondava le zone limitrofe, allora pericolosa anche per la presenza dei briganti. Spaventata, ha invocato la Vergine e ha udito il suono lontano di una campana che ha guidato i suoi passi fino a Santa Maria Maggiore. Quella campana, da allora chiamata "la sperduta" continua a suonare ancora oggi e chi ne ode il suono, oltre a ricordare l'evento lontano, ne coglie il rassicurante richiamo ad un luogo-simbolo, cuore della cristianità Romana ch'è anche Universale e dunque Cattolica. Ebbene, anche noi oggi ci richiamiamo a quel simbolo e facciamo nostro questo suono nella notte della cristianità del terzo millennio, perché sia guida e segno forte e chiaro per tante anime sperdute nella Babilonia in cui siamo immersi.

La Luce è lì, facciamo in modo che risplenda attraverso i cuori accesi da una preghiera adorante. Per questo domani sabato 25 gennaio sarà recitato il Santo Rosario alle ore 16 da chi riuscirà ad essere presente nella Cappella Cesi o comunque in Basilica. [L'iniziativa ha avuto luogo ed è stata accompagnata da altri interventi anche in Curia, Ma l'esito è stato inesorabilmente negativo. Offriamo, preghiamo e andiamo avanti -ndr]. Ad essi si uniranno spiritualmente da tutto il mondo i cattolici che soffrono e attendono il richiesto ripristino di questa venerazione della Madre della Chiesa nella Sua Basilica Papale, insieme a quello della Santa Messa, Azione divino-umana del Figlio Suo, nostro Signore, che continua a radunarci nella Sua Chiesa oggi e sempre.
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1. Proprio in Santa Maria Maggiore, il 14 settembre 2007, iniziava l'applicazione del Summorum Pontificum. È il giorno dal quale dovrebbe essere finita per sempre quella sorta di “cattività babilonese” della Liturgia Romana antiquior.

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