venerdì 30 aprile 2021

Pio XII: “Il Rosario è come la fionda di Davide contro il nemico infernale”

Domani inizia il Mese Mariano. Riproponiamo l’Enciclica “Ingruentium malorum” di Pio XII sulla recita del Santo Rosario. Ne avevamo già pubblicato uno stralcio qui, in occasione del Sinodo sulla Famiglia. Un invito assolutamente attuale: «non con la forza, non con le armi, non con la umana potenza, ma con l’aiuto divino ottenuto per mezzo di questa preghiera, forte come Davide con la sua fionda, la Chiesa potrà affrontare impavida il nemico», mai così scatenato su tutti i fronti come oggi.

Fin da quando siamo stati elevati alla suprema cattedra di Pietro, per disegno della divina Provvidenza, alla vista dei mali che avanzavano, non abbiamo mai cessato di affidare al validissimo patrocinio della Madre di Dio le sorti dell’umana famiglia, e a questo scopo, come ben sapete, più volte, abbiamo scritto lettere di esortazione. Vi è noto, Venerabili Fratelli, con quanto zelo e con quanta spontaneità e unanimità di consensi il popolo cristiano abbia risposto dappertutto ai Nostri inviti. Lo hanno magnificamente attestato ripetute volte grandiosi spettacoli di devozione e di amore verso l’augusta Regina del Cielo, e sopra tutto quella manifestazione di universale letizia che i Nostri occhi medesimi poterono in qualche maniera contemplare, quando lo scorso anno dalla Piazza S. Pietro, circondati da una moltitudine immensa di fedeli, abbiamo solennemente proclamato l’assunzione in corpo e anima di Maria Vergine in Cielo. Se il ricordo di queste cose torna a Noi gradito e Ci conforta a sperare fermamente nella misericordia divina, al presente, tuttavia, non mancano motivi di profonda tristezza che tengono in ansia e addolorano il Nostro animo paterno.

giovedì 29 aprile 2021

I vescovi italiani si sono fatti sentire sul ddl Zan, ormai incardinato in Parlamento

La CEI di fatto si inchina. La cosiddetta risposta realistica a cui accenni, in realtà, è la conseguenza dell'ambiguità, della complicità di fatto, e del ponziopilatismo perseguito per anni, perseguito e concesso proprio da coloro che ora fanno questa dolcissima critica al potere che avanza, che poi è più un distinguo e una richiesta di tregua al vincitore. (Rosario Del Vecchio). Sul ddl Zan vedi

Ieri è apparsa una nota firmata dalla “presidenza della Cei” che definire tiepida è un eufemismo. 
I vescovi ribadiscono “il sostegno a ogni sforzo teso al riconoscimento dell’originalità di ogni essere umano e del primato della sua coscienza. Tuttavia, una legge che intende combattere la discriminazione non può e non deve perseguire l’obiettivo con l’intolleranza, mettendo in questione la realtà della differenza tra uomo e donna”.
Si legge poi che “in questi mesi sono affiorati diversi dubbi sul testo del ddl Zan in materia di violenza e discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere, condivisi da persone di diversi orizzonti politici e culturali. È necessario che un testo così importante cresca con il dialogo e non sia uno strumento che fornisca ambiguità interpretative”.
Quindi, scrivono i presuli, “auspichiamo che si possa sviluppare nelle sedi proprie un dialogo aperto e non pregiudiziale, in cui anche la voce dei cattolici italiani possa contribuire alla edificazione di una società più giusta e solidale”.
 
Tutto qui? Sì, tutto qui.

Santa Caterina da Siena, intercedi per noi!

Oggi - mentre nell'antico Santorale è per domani 30 aprile - si fa memoria di Santa Caterina da Siena, la figlia di San Domenico che si sforzò di conoscere Dio in se stessa e se stessa in Dio e di rendersi conforme a Cristo crocifisso lottando con forza e senza sosta per la pace, per il ritorno del Romano Pontefice a Roma e per il ripristino dell'unità della Chiesa. 
La nostra Italia - insieme a tutto l'Occidente del quale è stata culla di civiltà - sta vivendo giorni particolarmente travagliati sui fronti spirituale, politico, identitario, sociale e antropologico. Affidiamo dunque l'Italia e gli italiani, così come tutto l'Occidente una volta cristiano, a santa Caterina da Siena, co-patrona d'Italia e d'Europa, figlia d'Italia e d'Europa, gloria d'Italia e d'Europa.
Rammentavamo in articoli precedenti le parole di Pio XII [qui] nel suo Discorso sui Patroni d'Italia (Caterina e Francesco), facendo anche risuonare dalla profondità dei secoli il grido di santa Caterina rivolto a vescovi e cardinali che assistono in silenzio allo scempio delle anime che viene perpetrato oggi col loro silenzio complice [qui].
Per onorarla e chiedere la sua intercessione, nonché per la nostra edificazione poiché nelle parole dei Santi risplendono le verità eterne, oggi vi propongo un brano tratto dai suoi scritti:
O Deità eterna, o eterna Trinità, che, per l’unione con la divina natura, hai fatto tanto valere il sangue dell’Unigenito Figlio! Tu, Trinità eterna, sei come un mare profondo, in cui più cerco e più trovo, e quanto più trovo, più cresce la sete di cercarti. Tu sei insaziabile; e l’anima, saziandosi nel tuo abisso, non si sazia, perché permane nella fame di te, sempre più te brama, o Trinità eterna, desiderando di vederti con la luce della tua luce.
Io ho gustato e veduto con la luce dell’intelletto nella tua luce il tuo abisso, o Trinità eterna, e la bellezza della tua creatura. Per questo, vedendo me in te, ho visto che sono tua immagine per quella intelligenza che mi vien donata della tua potenza, o Padre eterno, e della tua sapienza, che viene appropriata al tuo Unigenito Figlio. Lo Spirito Santo poi, che procede da te e dal tuo Figlio, mi ha dato la volontà con cui posso amarti.
Tu infatti, Trinità eterna, sei creatore e io creatura; e ho conosciuto – perché tu me ne hai data l’intelligenza, quando mi hai ricreata con il sangue del Figlio – che tu sei innamorato della bellezza della tua creatura.
O abisso, o Trinità eterna, o Deità, o mare profondo! E che più potevi dare a me che te medesimo? Tu sei un fuoco che arde sempre e non si consuma. Sei tu che consumi col tuo calore ogni amor proprio dell’anima. Tu sei fuoco che toglie ogni freddezza, e illumini le menti con la tua luce, con quella luce con cui mi hai fatto conoscere la tua verità. Specchiandomi in questa luce ti conosco come sommo bene, bene sopra ogni bene, bene felice, bene incomprensibile, bene inestimabile. Bellezza sopra ogni bellezza. Sapienza sopra ogni sapienza. Anzi, tu sei la stessa sapienza. Tu cibo degli angeli, che con fuoco d’amore ti sei dato agli uomini.  [Santa Caterina da Siena – Dal «Dialogo della Divina Provvidenza» (Cap. 167, Ringraziamento alla Trinità)]

martedì 27 aprile 2021

Maccarese, alla processione di San Giorgio cartelli contro Papa Francesco “l’eretico”

La gravità di certi atti è tale da scontrarsi col sensum fidei dei piccoli. Anche se la fonte stigmatizza il comportamento dei fedeli, l'accaduto ne rivela il malessere e lo sconcerto.
Vedi : Il segno inquietante di un 'vuoto simbolico' dopo il culto della pachamama a San Pietro e l'indice degli articoli sul Sinodo per l'Amazzonia.

Fiumicino – “Viva San Giorgio al rogo la Pachamama con il suo falso Papa. Nel nome di Gesù, o San Giorgio, difendi Maccarese dal demonio”. 
[Vedi anche i manifesti: "Al rogo la Pachamama con il suo falso Papa": il riferimento è al Sinodo sull'Amazzonia del 2019 - cliccare sull'immagine per ingrandire]
Questa la scritta apparsa sui cartelli disseminati lungo il percorso della processione di San Giorgio, che la Chiesa ricorda ogni anno il 23 aprile, giorno – tra l’altro – dell’onomastico di Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio. Fogli che hanno un chiaro riferimento a quanto accaduto nel 2019 durante la celebrazione del Sinodo per l’Amazzonia, svoltosi in Vaticano per volere di Papa Francesco, il quale fu accusato di eresia. [...] Fonte

L’islam radicale conquista l’Olanda: «Ormai c’è una società parallela»

La coraggiosa denuncia della musulmana di origine afghane Shirin Musa: «La tolleranza è eccessiva. Nelle moschee si predicano matrimoni forzati e mutilazioni genitali femminili. Neanche in Arabia Saudita avviene più»

L’islam radicale conquista l’Olanda:
«Ormai c’è una società parallela» 

«La mutilazione genitale femminile non viene più predicata neanche in Arabia Saudita o nel Kuwait, ma in Olanda sì!». È la coraggiosa denuncia della musulmana di etnia hazara Shirin Musa, direttrice dell’associazione Femmes for Freedom. Musa, di origini afghane, è emigrata in Olanda dal Pakistan, dove la famiglia era fuggita dall’estremismo islamico, con la sua famiglia quando aveva solo sei mesi e oggi si definisce orgogliosamente «olandese».

L’islam radicalizzato in Olanda

In un’intervista a Le Figaro, Musa denuncia fino a che punta l’estremismo islamico abbia preso piede in Olanda. Se infatti da un lato vede una «emancipazione positiva, un rinascimento delle comunità musulmane che si sentono europee e olandesi e augurano il meglio al loro paese», dall’altro «c’è una emancipazione negativa che tende all’estremismo. Anche noi abbiamo avuto musulmani che sono partiti per combattere per lo Stato islamico in Siria. Ma uno dei problemi maggiori, qui, sono i finanziamenti stranieri che avvelenano le comunità musulmane e le radicalizzano».

lunedì 26 aprile 2021

La fede deve essere pubblica e «infettare la vita», dice il Vescovo di Macerata

Riprendiamo un breve stralcio della Lettera Pastorale 2021-2022 che il vescovo di Macerata, monsignor Nazzareno Marconi, ha scritto alla sua diocesi con un titolo significativo: «Per una Chiesa viva e non sopravissuta». Quello che ci è mancato - e per molti soprattutto legati al Rito antico ancora manca -, prim'ancora che tutte le altre dure restrizioni sul piano umano e relazionale, anche in ambito ecclesiale, è la libertà di poter rendere il culto pubblico dovuto al Signore con la rinuncia a tante Sante Messe e la privazione della grazia sacramentale che ne scaturisce. Vedi qui sulla Chiesa in tempo di pandemia.

(…) L’antropologia cristiana tripartita insegnata da san Paolo (1Tess 5,23): spirito, psiche e corpo, ci mette sull’avviso del fatto che una persona sana può cadere in una malattia sia fisica, che psichica che spirituale. Questa pandemia è così preoccupante, perché con le sue conseguenze mette a repentaglio tutti e tre gli aspetti della sanità personale.

Come Chiesa non possiamo preoccuparci solo del rischio per la salute fisica e mentale, ma dobbiamo farlo anche per quello di una malattia dell’anima, provocata dall’isolamento nella vita di fede. Una semplice riflessione ci offre quasi una controprova della verità di questo assunto. Se infatti come dice un pensiero moderno molto diffuso: la fede fosse una cosa intima, privata, da vivere da soli e nel nascondimento, questo tempo di isolamento avrebbe dovuto segnare il trionfo della fede, l’aumento della devozione, la crescita esponenziale della preghiera. Che ognuno legga il suo cuore con verità: è stato vero per te? Davvero il lockdown ha fatto crescere la tua fede, aumentato i tuoi tempi di preghiera, ha riempito di Dio gli spazi vuoti delle tue giornate? Per tanti, se non per tutti, non è stato così, perché la fede ha una essenziale e profonda radice sociale, fraterna, comunionale. Non si vive bene da soli, né si crede bene da soli. D’altra parte la Bibbia lo dice con chiarezza fin dal suo inizio: “Il Signore Dio disse: «Non è bene che l’uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile»” (Gn 2,18). 

domenica 25 aprile 2021

"La vita deve essere aperta al rischio. Ecco perché il coprifuoco è sbagliato"

Matteo Carnieletto intervista il professor Simone Regazzoni: "Noi dobbiamo fare una battaglia non solo per sopravvivere ma per sentirci vivi, per sentire tutta la forza della vita. Senza disciplina manca la forza che dice: "Bene, passato il colpo traumatico troviamo la modalità per tornare là fuori" (...) C'è una partita interessante da giocare ora, ed è davvero la partita della vita".

"La vita deve essere aperta al rischio.
Ecco perché il coprifuoco è sbagliato"

"Abbiamo affrontato un fenomeno complesso come il Covid-19, articolato su più livelli della vita sociale e privata delle persone, solo in termini di salute. Così facendo, il discorso sanitario è diventato l'unico modo per risolvere questo problema. Abbiamo considerato i virologi - che come sempre accade nella scienza non hanno nessuna verità oggettiva e procedono per tentativi ed errori - come fossero i custodi di una verità a cui affidare la riorganizzazione intera sia dello spazio pubblico che privato. Se questo era comprensibile quando la pandemia è iniziata, è stato un errore grave continuare a farlo per gestire l'emergenza nel corso dell'anno seguente". Così Simone Regazzoni, filosofo, allievo di Jacques Derrida, amante (e praticante) degli sport di contatto.

Professore, è da un anno che, a targhe alterne, veniamo confinati in casa. Come mai?
Il primo grande errore è stato di mentalità: abbiamo risposto con una mentalità ristretta che ragionava solo in termini di sopravvivenza al problema Covid. Ora ci chiedono di continuare a usarla anche per il futuro, proprio ora che il fenomeno inizia ad avere una portata diversa attraverso i vaccini e altri tipi di risorse. Continuiamo ad avere i medici che, in tv, fanno il loro discorso a mo' di predica; hanno assunto un ruolo diverso dal medico, a metà strada tra un prete e un poliziotto: fanno la morale e pretendono che la loro morale abbia forza di legge. La politica troppo spesso è subalterna.

sabato 24 aprile 2021

La spada della giustizia - don Elia

Premetto qualche osservazione all'efficace esposizione che segue. Non penso che la protesta sia sterile o controproducente. Poter esprimere il dissenso è un aspetto della libertà e, soprattutto non rende complici di un sistema, già estremamente vessatorio, che ci mette all'angolo etichettandoci in tanti modi arbitrari proprio per silenziare le voci fuori dal coro, al fine di incrementare il pensiero unico e creare schiavi senza volto irreggimentati remissivi e sottomessi. Certo non basta protestare. Oltre a resistere anche nella preghiera, concordo sull'opportunità delle azioni legali, quando è il caso, e anche dell'iniziativa personale di non farsi succubi di imposizioni quando sono senza senso come, ad esempio, il coprifuoco o la mascherina all'aperto in assenza di altre persone...

Framea, suscitare adversus eos, qui dispergunt gregem meum (dall’Ufficio della Settimana Santa). 
Era tutto pianificato da tempo: un virus mai isolato, dietro il cui nome si nasconde un fascio di agenti patogeni creati in laboratorio, di diversa carica infettiva e impatto sulla salute; una dittatura sanitaria globale, attuata con misure tanto irrazionali quanto devastanti a tutti i livelli; una pseudo-vaccinazione di massa che fa ammalare la gente piuttosto che prevenire il morbo; una progressiva sottomissione dei popoli, che spontaneamente si consegnano ai carnefici scambiandoli per salvatori; l’instaurazione di un governo mondiale esemplato sul regime cinese, enorme laboratorio sperimentale che sta proseguendo il lavoro iniziato con quello nazista e quello sovietico. Tale obiettivo presuppone una totale omologazione dell’umanità nella lingua, nella cultura, nella religione e nello stile di vita: i sopravvissuti alla strage da vaccino, non più numerosi di quanto necessario, dovranno essere tutti uguali e funzionare allo stesso modo, controllati a distanza mediante nanotecnologia impiantata nel corpo. A quale scopo? Apparentemente, per il bene degli uomini e per la preservazione della casa comune; in realtà, per il potere assoluto di una manciata di psicopatici che si son presi per Dio.

venerdì 23 aprile 2021

Spigolature. Regime attuale: nello Stato e nella Chiesa

La fede cattolica è prima religione e poi politica. Se togli la religione hai l'idolatria e se togli la politica hai il fariseismo. Cesare ha autorità legittima se obbedisce a Dio. Quando diventa una mera posizione politica ha già perso. Così è quando non diventa una posizione politica affatto. Primato dello spirituale e eccellenza dell'azione politica cattolica.
Cesare
Molti tradizionalisti confondono, a mio parere a torto, la "democrazia" (cioè la sovranità popolare) con la "sovversione". Lo fanno per precise ragioni storiche. Al contrario il regime democratico (popolare) è perfettamente legittimo laddove riconosca nella legge naturale (o meglio ancora: nei dieci comandamenti) il limite del proprio agire. 
Il problema della democrazia moderna è il laicismo, cioè il nichilismo mascherato. Cioè l'esplicito rifiuto del fondamento sacrale. Ebbene, il laicismo è tipico del liberalismo, non della democrazia (cioè del potere gestito direttamente dal demos). 
La democrazia laicista è la democrazia liberale - quella che si impone dalla Rivoluzione francese, ma anche inglese e americana - non il principio della sovranità popolare nei limiti della legge naturale. 
Il vero problema è l'assenza di limiti sacrali e morali e la mancanza di fondamento trascendente, che noi associamo alla democrazia come storicamente si è affermata. È la secolarizzazione, il problema. Non l'idea della legittima sovranità popolare. 
Si può preferire la sovranità di uno (monarchia) o la sovranità di pochi (aristocrazia). Ma un regime democratico è perfettamente legittimo, purché non dia al popolo (demos) che lo governa un arbitrio assoluto. Tra l'altro oggi l'arbitrio assoluto lo detiene un'élite, un'oligarchia, che ben lungi dall'essere aristocratica (cioè composta dai "migliori") è composta da finanzieri, affaristi, burocrati, politicanti. I peggiori, in pratica. Cioè gli "uomini-massa" (non popolo, ma sradicati) per eccellenza. (Martino Mora)
* * *
Chiesa
Tutto oramai si divide in due. Di qua la realtà e la fede, di là l'irrealtà e la gnosi. Del resto satana, nell'eterno ripetersi del suo orgoglio, non farà che costruire mondi irreali, sogni di gloria, conoscenza del nulla, senza alcuna consistenza, senza nessun volto di bimbo da accarezzare, senza alcun padre a cui baciare le mani.
Il ritorno degli idoli, ciclicamente rampanti. La novità sta dove - chi onora il Vivente - sa: frondosi rami di nulla sono entrati nella Casa di Dio e il Portinaio li coltiva come fossero figli suoi. L'albero dell'irrealtà darà frutti di nulla. I nostri frutti, per ora, sono lacrime e pazienza. (Rosario Del Vecchio)

mercoledì 21 aprile 2021

Bergoglio: le parole e i fatti...

Senza commenti. C'è tutto nell'immagine. Qui il riferimento a p. Reese

Indice degli articoli sulla Chiesa in tempo di pandemia

 Indice articoli sulla Chiesa in questo tempo di pandemia

Il Vescovo Athanasius Schneider risponde al Nuovo Movimento Pro-life

Il Vescovo Athanasius Schneider risponde alla lettera aperta del Nuovo Movimento Pro-life [qui].
Athanasius Schneider
Episcopus titularis Celerinensis et
Auxiliaris Sanctae Mariae in Astana

P.O.Box 622, 010010 Nur-Sultan, Kazakhstan
athanasius.schneider@gmx.net; Tel. 007-777-7016863

Nur-Sultan, 21 aprile 2021
Ai Presidenti Mirco Agerde, Gianfranco Amato, Antonio Brandi, Giorgio Celsi, Francesco Fontana, Giovanni Formicola, Massimo Viglione
Sia lodato Gesù Cristo! Stimati signori,
Al caos morale che sembra imporsi ormai nel mondo, alle derive transumaniste che vanno facendosi sempre più esplicite, alla cultura di morte che domina le legislazioni degli Stati contemporanei è necessario opporsi con forza, risolutamente, con l’integralità della verità e l’intransigenza della volontà nel bene.
Ecco la necessità d’un nuovo movimento pro-life, senza compromessi, senza complessi d’inferiorità innanzi al mondo, mai subalterno alle ideologie della modernità. Un movimento pro-life che affermi con coraggio e fermezza l’assoluta illiceità di qualunque attentato alla vita umana innocente dal concepimento alla morte naturale. Questo nuovo movimento pro-life non può tacere su quella mostruosa e globale struttura di peccato che grida vendetta al cospetto di Dio: l’utilizzo abituale da parte dell’industria farmaceutica, cosmetica e alimentare di cellule umane ricavate da embrioni e feti abortiti.
Lo sfruttamento, come riserva di materiale biologico, di embrioni e feti umani è un abominio cui ogni uomo ragionevole e di buona volontà dovrebbe opporsi denunciandone la natura perversa e diabolica.
Ringrazio di cuore Voi, stimati signori Mirco Agerde, Gianfranco Amato, Antonio Brandi, Giorgio Celsi, Francesco Fontana, Giovanni Formicola, Massimo Viglione per la Lettera aperta che avete voluto indirizzarmi. Ringrazio le realtà associative di cui siete guida: il Movimento Mariano Regina dell’Amore, l’Associazione Giuristi per la Vita, l’Associazione Pro Vita & Famiglia, l’Associazione Ora et labora in difesa della vita, l’Associazione Iustitia in Veritate, la Comunità Opzione Benedetto, la Confederazione dei Triarii. Vi ringrazio per l’impegno a costituire in Italia quel nuovo movimento pro-life di cui c’è assoluto bisogno. Ringrazio anche gli sottoscrittori della Lettera, medici, giuristi, uomini di cultura e di scienza.
Spero che questa vostra nobile e coraggiosa iniziativa in Italia possa ispirare iniziative simili in altri Paesi. Invoco la benedizione Divina su tutti coloro che appoggiano questa iniziativa.

Dichiarazione dell’Arcivescovo Carlo Maria Viganò a proposito della “Fifth International Vatican Conference”

Interventi precedenti e correlati qui.

Dichiarazione
dell’Arcivescovo Carlo Maria Viganò
A proposito della
“Fifth International Vatican Conference”

Dal 6 all’8 Maggio 2021 si terrà la quinta International Vatican Conference, dal titolo Exploring the Mind, Body & Soul. Unite to Prevent & Unite to Cure. A Global Health Care Initiative: How Innovation and Novel Delivery Systems Improve Human Health In che modo innovazione e nuovi sistemi di distribuzione migliorano la salute umana. L’evento è ospitato dal Pontificio Consiglio della cultura, dalla Cura Foundation, dalla Science and Faith Foundation e dalla Stem For Life [qui].

Dei partecipanti e dei temi trattati alla Conferenza ha dato notizia Michael Haynes su LifeSiteNews (qui), riportando tra gli altri i nomi del famigerato Anthony Fauci, i cui scandalosi conflitti di interesse non hanno impedito che si impadronisse della gestione della pandemia negli Stati Uniti; di Chelsea Clinton, seguace della Chiesa di Satana e convinta abortista; del guru New Age Deepak Chopra; di Dame Jane Goodall, ambientalista ed esperta di scimpanzè, dei CEO di Pfizer e Moderna, degli esponenti di Big Tech e tutto un repertorio di abortisti, malthusiani e globalisti noti al grande pubblico. La conferenza ha reclutato come moderatori cinque celebri giornalisti esclusivamente da organi di stampa di sinistra come CNN, MSNBC, CBS e Forbes.

martedì 20 aprile 2021

Εἰς τὰ ἴδια. Nella Riparazione del discepolo amato, il compimento della Corredenzione di Maria

Torniamo su una meditazione mariana di cui fare tesoro in questa temperie oscura. Precedenti qui
Richiamo l'attenzione sulla stupenda corrispondenza di amorosi sensi tra Maria e Giovanni in questa immagine tratta dalla Crocifissione di un anonimo del XII secolo presente nella Basilica di Santa Chiara in Assisi. 
Lo sguardo sereno di Maria e la posa composta di Giovanni posti sotto il costato grondante del Crocifisso dicono il reciproco affidamento e la costituzione della prima comunità. La donna con una mano sotto il mento ad indicare la sua operosa pensosità e con l’altra rivolta al Figlio, unico riferimento per tutti. Giovanni poi sembra ricevere direttamente dalla ferita di Gesù il colore del suo mantello che cinge in segno di servizio con la mano sinistra. Anche la sua destra indica Gesù, di cui era discepolo prediletto. Essere insieme prossimi e sereni ai piedi della croce è un invito. Guardarsi sorridenti pur nella tragicità dell’evento è una proclamazione di un principio e l’indicazione di uno stile. Anche di coloro che pur “non avendo visto crederanno”. [Fonte del bellissimo commento a corredo del particolare dell'immagine del Crocifisso che parlò a San Francesco della quale nel testo che segue è riportata la parte superiore] 

Εἰς τὰ ἴδια. Nella Riparazione del discepolo amato,
il compimento della Corredenzione di Maria

In questo tempo di gioia pasquale, seppur resa meno fervida dall’amarezza che i cattolici provano per l’ora presente che la Santa Chiesa sta vivendo, risalire il Golgotha e tornare ad immedesimarci nella Passione e Morte del nostro Salvatore ci potrebbe apparire fin troppo penoso. Ma è opportuno tornarvi, anche a cagione di questa nostra perdurante mestizia, così come facciamo ogni volta che uniamo il nostro personale sacrificio a quello dell’unica Vittima necessaria durante la celebrazione del Sacro Rito della Messa. Dovendo trattare, per quanto sinteticamente, della Riparazione operata in modo singolarissimo dal discepolo che Gesù amava, è impreteribile riandare a quel che avvenne ai piedi della Croce così come ce lo riporta l’unico evangelista che ne fu testimone oculare:
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé (Gv 19,25-27).
Va innanzitutto segnalata la non perfetta aderenza di questa traduzione presentata nell’ultima edizione della Bibbia della Conferenza Episcopale Italiana, là dove omette di specificare l’articolo determinativo: γύναι, ἴδε ὁ υἱός σου (gýnai, ide ho hyós su), “donna, ecco il tuo figlio”[1]; ἴδε ἡ μήτηρ σου (ide hē mḕtēr su), “ecco la tua madre”. Così commenta questo passo evangelico un acuto esegeta quale fu Origene (†254): Gesù dice a sua madre: «Ecco il tuo figlio» (e non già: «Ecco, anche questo è tuo figlio») . Sant’Agostino (†430) è in verità più prudente: il maestro dei santi … provvide lasciando il discepolo quasi come un altro figlio che prendesse il suo posto[2]. Vedremo, tuttavia, che in questo caso l’audace esegesi dello scrittore cristiano avrà tracciato un solco più profondo, e perciò più fertile, di quello del grande Padre della Chiesa.

lunedì 19 aprile 2021

Per un nuovo Movimento per la Vita. Lettera aperta al Vescovo Athanasius Schneider in adesione al suo Appello

Testo della lettera aperta inviata a monsignor Athanasius Schneider in adesione al suo intervento del 19 febbraio scorso a difesa della vita, sempre e comunque, anche contro le medicine contaminate dall’aborto e l’abuso di parti del corpo del nascituro.

Ecc.za Ill.ma e Rev.ma
Mons. Athanasius Schneider
Vescovo titolare di Celerina
Vescovo Ausiliare di Maria Santissima in Astana

Eccellenza Rev.ma,
molti in tutto il mondo hanno letto l’intervento [qui] di V.E. del 19 febbraio 2021 – Unmasking COVID-19: Vaccines, Mandates, and Global Salute – con grande consolazione, riconoscendovi una voce di verità, rara e preziosa.
Anche in Italia, associazioni e gruppi impegnati in favore del diritto alla vita non sono rimasti indifferenti. Molti hanno trovato nell’appello di V.E. ad un «nuovo movimento per la vita», che combatta «in modo chiaro e inequivocabile, contro le medicine contaminate dall’aborto, contro l’abuso di parti del corpo del nascituro», un potente stimolo a ripensare l’azione, non abbandonando certo la meritoria battaglia sin qui condotta nei decenni, ma anzi portandola a coerente completezza nella nuova prospettiva d’una critica integrale relativa alla legittimità etica e giuridica dell’uso di cellule embrionali e fetali nell’ambito della sperimentazione e dell’industria farmaceutica, cosmetica (e affini).
Questa nostra vuole essere appunto una risposta di adesione al suo appello del 19 febbraio.

Le querce per Notre Dame e l’anima del mondo

Simboli perenni oltre i miti della modernità. Vedi precedenti qui - qui - qui - qui. E qui sugli incendi di Chiese in Francia. Purtroppo anche la chiesa di Saint-Pierre de Romilly-la-Puthenaye è stata completamente distrutta da un incendio, divampato ieri mattina. Consola l'evolversi della ricostruzione di Notre Dame; ma non ci sono più parole, solo dolore e indignazione per quanto sta avvenendo, nell'indifferenza dell'Europa! 

C’è qualcosa nella cattedrale di Notre Dame di Parigi che stupisce e affascina persino nella post-modernità in cui viviamo. Anche nel suo attuale stato così danneggiato, l’edificio bruciacchiato attira l’attenzione del mondo. L’autenticità della cattedrale ha prevalso sui tentativi di restaurarla mediante brutali riprogettazioni moderniste che l’avrebbero deturpata.
Tutti siamo rimasti come paralizzati quando la guglia e il tetto sono bruciati e crollati in quel fatidico 15 aprile 2019. In quel giorno il mondo ha pianto, poiché sembrava che qualcosa dell’anima della Francia fosse andata perduta. Infatti, da tutto il mondo sono arrivate condoglianze e sostegno finanziario.
Ora, mentre le prime querce per la ricostruzione vengono selezionate, il mondo guarda con ansietà. Questo non è un progetto ordinario; tocca l’anima cattolica della Francia e del mondo.

domenica 18 aprile 2021

Al Forum sulla salute in Vaticano presenti i personaggi più controversi delle attuali derive anticristiche

Apprendiamo da un comunicato Sir. (Da notare nell'immagine anche la pelle scura di "Adamo" ed il cerchio arcobalenato)
L’evento vedrà la presenza di medici, scienziati, studiosi di etica, leader religiosi, sostenitori dei diritti dei pazienti, policymaker, filantropi e opinionisti per confrontarsi sulle ultime scoperte nell’ambito della medicina, dell’assistenza sanitaria e della prevenzione, nonché sul significato antropologico e sull’impatto culturale dei progressi tecnologici. Gli organizzatori metteranno in risalto anche una conversazione sul tema: “Bridging Science and Faith” per esplorare i punti in comune tra religione e spiritualità in rapporto con salute e benessere, esaminando anche la relazione tra mente, corpo e anima. La discussione volgerà verso il significato di essere umani e cercherà aree di convergenza tra le scienze umane e le scienze naturali.
Alla conclusione della Conferenza, Papa Francesco indirizzerà ai partecipanti un video-messaggio. L’invito a partecipare è esteso ai sacerdoti, agli operatori della pastorale della salute e agli studenti delle Università pontificie e cattoliche di tutto il mondo.
Leggo inoltre con raccapriccio sul sito di Church Militant che all'evento - organizzato dal Pontificio Consiglio della Cultura, come V Conferenza internazionale dal titolo: “Exploring the Mind, Body & Soul. How Innovation and Novel Delivery Systems Improve Human Health” che si svolgerà in formato virtuale dal 6 all’8 maggio - saranno presenti, accanto a credibili esponenti della scienza medica, molti personaggi atei, promotori dell'aborto e della pansessualità, esponenti della new age. 
Non mancheranno il CEO di Pfizer Albert Bourla e il CEO di Moderna Stéphane Bancel – entrambe le aziende farmaceutiche produttrici dei vaccini sperimentali COVID-19 nonché la top model pro-LGBT Cindy Crawford, fotografata mentre rade la cantante lesbica K.D. Lang sulla copertina di Vanity Fair e, tra gli altri, sempre in qualità di speaker, il famoso Dottor Fauci e Chelsea Clinton. Conoscendo le simpatie della rampolla Clinton per la "Chiesa di Satana" fondata da LaVey (cui fa gli auguri di Natale su twitter) e il fatto che sia un'esperta di "salute riproduttiva" e una entusiasta sostenitrice di Planned Parenthood, lo sconcerto diventa raccapriccio...
C'è poi da tener anche conto che, con solo due ecclesiastici cattolici e una pletora di studiosi et alii decisamente anticattolici che rigettano il rispetto della vita in tutti i suoi aspetti, è difficile comprendere come si possa approfondire la reale dimensione spirituale dell'uomo, creato ad immagine di Dio-Trinità e a Lui orientato. Si può invece constatare un approccio "olistico" all'uomo e alla sua salute, troppo spesso inquadrato in parametri incompatibili con la fede cattolica.
Tra l'altro, dichiaratamente, filo conduttore dei tre giorni di Convegno, sarà l'enciclica ambientalista Laudato Si'; ma tra i dieci obiettivi elencati, il Pontificio Consiglio della Cultura non fa alcun riferimento a Dio o alla Chiesa cattolica.
Il Vaticano, sede della tomba e della cattedra di Pietro, fino a quando continuerà ad ospitare la congrega anticristica? Come definirla diversamente?

sabato 17 aprile 2021

Il futuro della riforma liturgica cattolica et alia... Il 'non plus ultra' ampiamente superato

Nella nostra traduzione da Religion News Service esamino di seguito, con l'aggiunta di alcune chiose, le recenti dichiarazioni di Padre Thomas J. Reese, gesuita americano, che non è un pinco pallino qualsiasi. È l'ex direttore di "America", la rivista americana dei gesuiti. Le sue affermazioni sono ineludibili, visto che fa parte del think-tank dell'attuale pontificato. Dunque hanno un peso non comune e non vanno ignorate né sottovalutate. 
Come d'abitudine inserisco nelle chiose, per i relativi approfondimenti, i link di riferimento senza i quali avrei dovuto sviluppare un trattato non immediatamente divulgativo. 
Il 'nec plus ultra' [qui] è ampiamente e drammaticamente superato. Vi dico tra parentesi che in quei link c'è molto del mio lavoro di anni, peraltro rimasto piuttosto dietro le quinte. E chissà se sarebbe stato più utile qualora qualche pastore, nonostante le reiterate conferme de visu, ne avesse raccolti più efficacemente, in virtù della sua autorevolezza, i richiami all'andare alle radici della crisi, facendo unica sponda (finora purtroppo non realizzata neppure tra noi laici più coinvolti) con tutti i confratelli rimasti davvero fedeli. Unico, isolato, appare mons. Viganò... Ma è l'insieme che rende più forti ed incisivi. E la sorte dell'Eucaristia è un fronte estremo, ineludibile!

Padre Thomas J. Reese parte con una premessa molto concisa ma gravida di significati: 
«A parte il sesso, niente è più dibattuto dai cattolici della liturgia. Ognuno ha opinioni forti basate su anni di esperienza personale» 
Di primo impatto, rimarchevole l'accento sulle opinioni e sull'esperienza personale (soggettivismo estremo). Che fine ha fatto la Tradizione, fonte - insieme alla Scrittura - della Rivelazione, su cui si basa tutto l'impianto della  nostra Fede? 
Padre Reese esordisce poi con l'affermare:

venerdì 16 aprile 2021

Il latino, radice culturale della nostra civiltà

Si è celebrata il 9 aprile la prima Giornata mondiale della lingua latina, istituita dall’Associazione Italiana di Cultura Classica. Sul blog ne abbiamo dato notizia qui. Sulla Latina lingua potete documentarvi qui : indice degli articoli pubblicati.

Associazione Italiana Cultura Classica (AICC): una libera Associazione di docenti dell’università e della scuola, di studenti e di semplici cittadini che credono fermamente nella perennità dei valori della cultura classica e si adoperano per la loro salvaguardia e la loro diffusione.

Il 23 ottobre 2020, il Direttivo dell’AICC ha infatti deliberato di dedicare il primo venerdì di aprile di ogni anno (o il secondo nei casi in cui, come nel 2021, il primo coincida con il Venerdì santo) alla celebrazione della Lingua latina, come occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza e sulla valorizzazione del patrimonio linguistico e culturale rappresentato dal Latino e per preservarne e promuoverne lo studio e la diffusione tra le nuove generazioni. L’iniziativa, che si è svolta sotto l’egida dell’UNESCO, ha peraltro meritato all’Associazione il prestigioso conferimento della medaglia per l’alto valore culturale da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

La Silicon Valley torna in ufficio: lo smart working non piace più

Quando la realtà prende il sopravvento.
Il fallimento dello smart working
Google, Amazon, Twitter e Microsoft annunciano lo stop al lavoro da remoto perché è impossibile farlo in modo efficace, soprattutto nel campo delle idee
Contrordine compagni: lo smart working va bene, ma senza esagerare. I colossi della Silicon Valley, dopo averci propinato per un anno il sogno di un futuro senza uffici né orari, popolato da donne sempre connesse che lavorano sorridenti in casa mentre i figli a fianco fanno i compiti e da uomini che gestiscono gli affari sdraiati su un lettino in spiaggia con in mano un cocktail, hanno cambiato idea.

Google e Twitter tornano in ufficio
L’angloitaliana Fiona Cicconi, incaricata di gestire il ritorno in sede dei dipendenti di Google, ha dichiarato [qui] che da settembre chi vorrà lavorare da casa più di 14 giorni dovrà richiedere un permesso speciale e dovrà comunque abitare a una distanza accettabile dall’ufficio.
Le prospettive aperte dalle famose parole del creatore di Twitter, Jack Dorsey («i nostri dipendenti possono lavorare da casa per sempre»), sono già finite nel dimenticatoio. Twitter ha comunicato che si aspetta che «la maggior parte» dello staff torni a lavorare in ufficio, con la possibilità di passare «parte» della settimana a casa. Una bella differenza.

giovedì 15 aprile 2021

La "liceità del vaccino" e il cono normativo. Una risposta alle dieci domande del Professor de Mattei

Riprendo da Vigiliae Alexandrinaeuna risposta preliminare alle “Dieci domande agli anti-Vax” di Roberto De Mattei, del quale abbiamo nel tempo condiviso e apprezzato tesi e posizioni, da lui pubblicate su Corrispondenza Romana dopo l'uscita del suo saggio “Sulla liceità morale della vaccinazione” - “Una risposta chiara ed esauriente a coloro che considerano la vaccinazione contro il Covid-19 in sé illecita, perché funzionale all'aborto” (Edizioni Fiducia, Roma 2021). Ho ricevuto il libro proprio in questi giorni ma devo ancora darmi il tempo per una adeguata recensione. In ogni caso si tratta di una questione suscettibile di svariati approfondimenti.

La "liceità del vaccino" e il cono normativo.
Una risposta alle dieci domande del Professor de Mattei

Andrea Sandri

Un anno fa individuavamo nella dichiarazione del Presidente del Consiglio Conte (“il primo diritto garantito della Costituzione è quello della salute”) e nella riflessione del costituzionalista Gaetano Azzariti (“Un punto deve essere chiaro. È vero che ci cono interessi in gioco che hanno rilievo costituzionale però, e penso a Thomas Hobbes, su tutto prevale il diritto alla vita, nella forma essenziale del diritto alla salute. Di fronte a questo tutti gli altri diritti devono essere limitati. È il primo compito dello Stato quello di tutelare la vita e la salute”) gli inizi ideologici di un sistema tirannico (la dittatura si iscrive, invece, ancora nel campo proprio del diritto ed è destinata a cessare con il venir meno dello stato di eccezione) (vedi qui).

mercoledì 14 aprile 2021

Benedetto XVI sa cosa accade nella Chiesa in Germania ed è preoccupato

Può essere interessante vedere tutte le volte [qui] che Benedetto XVI è uscito dal silenzio senza interposta persona.

È da tempo che si registrano tensioni nella Chiesa in Germania [qui - qui] e ora siamo arrivati alle dichiarazioni plateali su molti fronti. Ultime quelle del card. Brandmüller [qui] precedute dalle contestazioni da parte dei prelati tedeschi in “Cammino sinodale” a quel Responsum della Congregazione per la Dottrina della Fede che sanciva la posizione del Vaticano rispetto all’impossibilità di benedire le coppie dello stesso sesso [qui]. 
A questo punto l’aria di scisma prende consistenza, nell'imminenza del 10 maggio, quando tutti i pastori tedeschi orientati al nuovo “aggiornamento” benediranno «le coppie innamorate» [qui] e in concomitanza col 3° Congresso Ecumenico della Chiesa (ÖKT, Francoforte 13-16 maggio), dove - a dire di Georg Bätzing, presidente della Conferenza episcopale tedesca -, verrà amministrata la Santa Eucarestia anche persone non cattoliche, previo un personale esame di coscienza: «Come pastori», ha infatti affermato il vescovo, «rispettiamo la decisione della coscienza quando si riceve la Santa Comunione dopo un serio esame e in accordo con la fede cattolica». [qui e precedenti qui - qui - qui - qui - qui - qui]
Dunque le tensioni crescono e l'atmosfera si surriscalda. Di fatto si è giunti ad un punto nevralgico; tant'è che ancora una volta [vedi] vengono alla luce le preoccupazioni di Benedetto XVI su quanto sta accadendo alla chiesa nel suo Paese. 

C'è ancora un cardinale in Africa

Card. Ouédraogo denuncia
la cultura della morte e del matrimonio omosessuale

«Pur adottando i valori positivi della modernità, come soggetti attivi del futuro del mondo, le famiglie cristiane africane dovrebbero ribellarsi all’imperialismo di alcune lobby e associazioni che sostengono e vogliono imporre il matrimonio tra persone dello stesso sesso, dissolutezza, ecc. ». Sono parole del cardinale Philippe Ouédraogo, arcivescovo di Ouagadougou in Burkina Faso, pronunciate durante la veglia di Pasqua nella notte tra il 3 e il 4 aprile.

«A Pasqua, se la luce ha brillato sulle tenebre, anche la Chiesa dovrebbe dare il suo contributo, per fermare la dittatura del pensiero unico e dell’informazione manipolata, che inganna e compromette la vita di intere generazioni, promuovendo “la cultura della morte”: aborto, eutanasia, metodi contraccettivi e contro la natalità», ha proseguito il porporato che è anche presidente del simposio delle conferenze episcopali d’Africa e Madagascar.

martedì 13 aprile 2021

“La Chiesa in Germania è scismatica ed eretica”. Le dure dichiarazioni del Card. Brandmüller

In un’intervista a Il Messaggero la domenica di Pasqua, il cardinale Walter Brandmüller, presidente emerito del Pontificio Comitato di scienze storiche, non usa mezzi termini.
“Lo scisma in Germania? In effetti, è già iniziato”. Rispondendo alle domande di Franca Giansoldati, l’alto prelato non esita ad affermare che lo scisma che denuncia “sta accadendo davanti ai nostri occhi”. E aggiunge che “basta vedere le dichiarazioni o le posizioni di tanti vescovi tedeschi”.
Ma il porporato va più a fondo. “Dobbiamo stare attenti a non confondere due aspetti, scisma e dissenso sul piano dottrinale, perché allora si tratta di un’eresia”. Con questa precisazione, aggiunge: “Nel caso della Germania, abbiamo entrambi questi aspetti”.
E per essere sicuro di essere capito, ripete ulteriormente: “Quello che sta accadendo in Germania è sia uno scisma che un’eresia da un punto di vista dogmatico”.
Interrogato poi sul motivo di questo allontanamento, il cardinale Brandmüller spiega: “Chiedono da tempo il sacerdozio femminile, la comunione ai divorziati risposati, l’accettazione dell’omosessualità, la benedizione delle coppie gay”.
Pensa che la causa sia il desiderio di avvicinarsi ai protestanti, e forse vogliono anche “una Chiesa unita ai protestanti”.

lunedì 12 aprile 2021

Bergoglio scrive a Fmi e Banca Mondiale: «Serve big reset delle regole per una nuova governance». Inoltre «la proprietà privata non è un diritto»

La "dottrina Bergoglio" si propone da tempo di edificare un rinnovato modello di struttura globale. Un nuovo abito da far indossare a tutti. Da tempo assistiamo ad Un pontificato improntato ad un clericalismo politicante dagli orientamenti anticristici [qui]. Con l'aggravante che ha acquisito tutte le accelerazioni indotte dal Covid trasferite nell'urgenza di rivedere in chiave globalista le istituzioni mondiali, sia politiche che finanziarie. Di seguito alcune considerazioni sui contenuti della Lettera del 4 aprile scorso, in occasione degli Spring meetings del FMI e della Banca mondialedella quale trovate in calce la mia traduzione dal testo originale inglese.

Bergoglio scrive a Fmi e Banca Mondiale:
«Serve big reset delle regole per una nuova governance».
Inoltre «la proprietà privata non è un diritto»

Il 4 aprile scorso Bergoglio ha inviato una lettera ai partecipanti all'incontro di primavera della Banca mondiale e del Fondo monetario internazionale che si tiene attualmente online dal 5 all'11 aprile nel contesto del "rilancio" a seguito della crisi creata dal COVID-19. La lettera è stata consegnata tramite il card. Peter Turkson, Prefetto del Dicastero per la Promozione dello Sviluppo Umano Integrale della Santa Sede. Il Papa vuole che vengano messe in atto soluzioni “nuove”, “inclusive e sostenibili”, in particolare attraverso la creazione o la “ricostituzione” di istituzioni di “governo globale”. Se non è proprio una sorta di 'big reset' ciò che invoca Papa Francesco al gotha della finanza mondiale è qualcosa di molto simile.
Ricordiamo che la Banca Mondiale e il FMI sono state tra le istituzioni sempre in prima linea tra quelle promotrici delle istanze globaliste nonché del controllo della popolazione nei paesi in via di sviluppo come condizione degli aiuti loro forniti, attraverso contraccezione e propaganda della pianificazione familiare. E che dire del fatto che la Banca Mondiale promuove l'aborto legale nei suoi documenti ufficiali?

domenica 11 aprile 2021

Domenica in albis, 'Octava dies' di Pasqua

Rispolvero un vecchio articolo, con l'aggiunta del testo dell'antifona per ritrovarne le perle sempre da approfondire e custodire. Vedi anche le suggestioni del gregoriano qui
«Quasi modo géniti infántes,
alleluia,
rationabile, sine dolo lac concupiscite
(I Petr. 2,2),
alleluia, alleluia.
Exultate Deo, adiutori nostro,
iubilate Deo Jacob
(Ps. 80,2)
Gloria Patri ...»
«Quasi come bimbi appena nati,
alleluia
desiderate il latte spirituale e puro (1 Pt 2,2)
alleluia, alleluia.
Esultate in Dio, nostra forza,
giubilate nel Dio di Giacobbe (Sal 80,2).
Gloria al Padre ...»

Dalle prime parole dell'introito della Messa del giorno "Quasi modo geniti infantes". Ogni Domenica è Pasqua, ma quella in Albis, Ottava (Octava Dies) di Pasqua, ci si ricorda la gioia e la grandiosità dell'unica e solenne Domenica che ha portato e porta tutto il mondo cristiano alla Risurrezione di Cristo Signore.
Parole rivolte ai neofiti che avevano appena ricevuto la Fede per esortarli a continuare a nutrirla. Essi (e vale per tutti noi), una volta finiti i festeggiamenti del loro ingresso pasquale nella Chiesa, depositavano le vesti bianche ([in] albis vestibus) "esterne" ricevute la Domenica di Pasqua col Santo Battesimo, iniziando la feriale (ma sempre gioiosa) vita cristiana nella quale bisogna continuare a portare le vesti bianche "interne".
« Il nostro Divin Risorto ha voluto che la sua Chiesa così ne comprendesse il mistero, poiché, avendo intenzione di mostrarsi una seconda volta ai suoi discepoli, riuniti tutti assieme, ha aspettato, per farlo, il ritorno della Domenica. Durante tutti i giorni precedenti ha lasciato Tommaso in preda ai suoi dubbi; solamente oggi è voluto venire in suo soccorso, manifestandosi a questo Apostolo in presenza degli altri e obbligandolo a deporre la sua incredulità di fronte alla più palpabile evidenza. Oggi, dunque, la Pasqua riceve da Cristo il suo ultimo titolo di gloria, aspettando che lo Spirito Santo discenda dal cielo per venire a portare la luce del suo fuoco e fare, di questo giorno, già così privilegiato, l'era della fondazione della Chiesa Cristiana ». (Dom Prosper Guéranger)

Una Messa clandestina in Irlanda

Il sacerdote irlandese celebra la Messa della Domenica di Pasqua per rendere omaggio ai presbiteri e ai laici del paese ai quali è stato proibito tutto il culto durante la settimana Santa e non solo.
Per la prima volta da generazioni, fu celebrata una messa su un altare improvvisato fatto di pietre durante le persecuzioni inglesi contro i cattolici d'Irlanda nel XVII secolo, all'epoca delle "leggi penali" che vietavano la celebrazione del culto pubblico. Ora una nuova persecuzione colpisce l'Irlanda in nome delle "restrizioni COVID": nessuna messa pubblica, ad eccezione dei funerali, è stata autorizzata dalla fine di dicembre. P. Gerard Quirke ha scelto di sottolineare simbolicamente questa realtà celebrando la messa all'alba della domenica della Resurrezione a Mass Rock, Keem Bay, ad Achill Island, di cui è parroco da tre mesi e mezzo.
Di fronte al mare e al sol levante, da solo, P. Quirke ha offerto il Santo Sacrificio - nel Novus ordo nuovo rito ma col canone romano - contemporaneamente filmato e trasmesso online da Blue Flag Media.

sabato 10 aprile 2021

Dichiarazione del Cardinale Burke sul ricevimento della Santa Comunione da parte di coloro che persistono in un peccato grave in pubblico

Riprendiamo da Corrispondenza Romana La Dichiarazione tratta dal sito ufficiale di Sua Eminenza Raymond Leo Cardinal Burke sul ricevimento della Santa Comunione da parte di coloro che persistono in un peccato grave in pubblico... La sua risposta alla domanda che gli viene posta così di frequente è chiara e non lascia spazio ad equivoci: “Un cattolico che si oppone pubblicamente e ostinatamente alla verità sulla fede e sulla morale non può presentarsi per ricevere la Santa Comunione e nemmeno il ministro della Santa Comunione può dargli il Sacramento”.

Dichiarazione
sul ricevimento della Santa Comunione
da parte di coloro che persistono
in un peccato grave in pubblico

Molti cattolici e anche non cattolici che, pur non abbracciando la fede cattolica, rispettano la Chiesa cattolica per il suo insegnamento sulla fede e la morale, mi hanno chiesto come sia possibile per i cattolici ricevere la Santa Comunione, mentre allo stesso tempo loro promuovere pubblicamente e ostinatamente programmi, politiche e legislazioni in diretta violazione della legge morale. In particolare, chiedono come possano avvicinarsi per ricevere la Santa Comunione i politici cattolici e gli ufficiali civili che difendono e promuovono pubblicamente e ostinatamente la pratica dell’aborto su richiesta. La loro domanda si applica chiaramente anche a quei cattolici che promuovono pubblicamente politiche e leggi in violazione della dignità della vita umana di coloro che sono gravati da malattie gravi, di bisogni speciali o di anni avanzati e in violazione dell’integrità della sessualità umana, del matrimonio e della famiglia.

Stessa musica anche in Francia

Qui altri precedenti sulla Chiesa in questo tempo di pandemia.
Clamore dopo una Messa senza 'precauzioni sanitarie' a Parigi
Zero distanze, fedeli irrorati della stessa acqua santa, ostie distribuite in serie… "Le Parisien" ha rivelato lo svolgimento di una messa sabato a Parigi, senza precauzioni sanitarie. La diocesi si adegua a Cesare...
È una strana messa quella che si è svolta in pieno fine settimana pasquale nella chiesa di Saint-Eugène-Sainte-Cécile, nel 9° arrondissement di Parigi (video qui). Mentre la Francia è ancora confinata per almeno quattro settimane, Le Parisien ha rivelato in un video lo svolgimento di una cerimonia religiosa sabato senza alcun gesto di distanziamento, degna del "mondo di prima (del Covid)". Si vedono fedeli che non indossano mascherine, numerosi e assembrati, fare la fila per esser benedetti nella stessa acqua e ricevere l'Ostia dalle mani di un sacerdote che le distribuisce una dopo l'altra.
Un testimone presente quel giorno per il battesimo di suo fratello è rimasto scosso dopo Le Parisien dallo svolgimento di una cerimonia “a dispetto di tutti gli sforzi che facciamo collettivamente […]. Il prete che passa la mano di bocca in bocca… sono rimasto davvero sbalordito”. Alla domanda su France Info di martedì mattina, il ministro dell'interno, Marlène Schiappa, ha ricordato che "essere in una chiesa non è un vaccino di fronte alla pandemia".
Contattata dal quotidiano, la diocesi di Parigi da parte sua ha espresso il proprio stupore e afferma di dissociarsi da questo tipo di comportamento: "Interpelleremo i responsabili di questa Messa e interverremo internamente". Fonte
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]