giovedì 9 febbraio 2023

Una spiegazione del Rito Romano dalle origini a oggi

Nuove luci sul Rito romano antico. Una bella recensione, nella nostra traduzione dal sito tedesco Motu-proprio: Summorum-Pontificum.de, della nuova monografia di Uwe Michael Lang dalla Cambridge University Press, "La messa romana: dalle origini paleocristiane alla riforma tridentina".  
Ricordiamo p. Lang per questo suo pregevole intervento sul Latino come lingua liturgica del Rito Romano [qui] nel corso del Convegno sul Motu Proprio Summorum Pontificum - Una ricchezza spirituale per tutta la Chiesa, Roma 16-18- settembre 2008
Lo ricordiamo anche per i precedenti testi: 
- The Voice of the Church at Prayer. Reflections on Liturgy and Language [qui - qui]. C'è da dire che l'accenno alla formazione di “una lingua sacra vernacola”, previsto dalla Liturgiam authenticam (n. 47) [qui gli esiti del recente smantellamento persino di LA]: un linguaggio di culto che si distingue dal linguaggio quotidiano ed è sentito come la voce della Chiesa in preghiera non sembra un buon biglietto da visita per l'allora ventilata 'Riforma della Riforma', perché evidentemente esclude il ripristino del latino. Mentre oggi le messe Summorum usano il vernacolare solo per le letture ed è questo il rispetto che si deve alla "lingua sacra" e alla lex credendi che trasmette [vedi]! 
 - Rivolti al Signore con la prefazione dell'allora card. Ratzinger [qui].
Circa l'ultima monografia Clemens Victor Oldendorf afferma: "Il libro affronta la teoria di Jungmann di un preteso processo di disintegrazione della liturgia da sublimi, semplici inizi a presunto sovraccarico barocco e distorsione parziale, che egli ha imposto all'enorme corpus millenario, con una prospettiva quasi opposta sotto molti punti di vista: Lang descrive lo sviluppo organico da inizi che non erano molto differenziati in una maturità in continua espansione".
Commenta P. Kwasniewski: "In altre parole, il più grande studioso vivente di rito romano (e pochi contestano questa valutazione) conclude che la Messa tridentina rappresenta l'apice dello sviluppo liturgico occidentale. Forse un giorno Jungmann sarà soppiantato da Lang (soprattutto quando sarà disponibile un'edizione tascabile a prezzi accessibili), e potremo mettere fine a questa propaganda sulla "decadenza" una volta per tutte." (M.G.)

Una spiegazione del Rito Romano dalle origini a oggi

Il Padre oratoriano Uwe Michael Lang, che vive e lavora in Inghilterra, è intervenuto due volte nel dibattito sulla storia e sulla forma autentica della liturgia romana con le sue pubblicazioni degli ultimi anni: Conversi ad Dominum, del 2010 e The Voice of the Praying Church [La voce della Chiesa orante] del 2012. Lo scorso autunno Padre Lang ha pubblicato un libro sulla storia della Messa Romana, che ne traccia lo sviluppo dai primissimi inizi — a partire dagli stessi Vangeli — fino alla prima codificazione legale successiva al Concilio di Trento. The Roman Mass. From Early Christian Origins to Tridentine Reform [La messa romana. Dalle origini paleocristiane alla riforma tridentina], un libro di quasi 400 pagine nell’originale inglese, non ha l’intento di fare la concorrenza all’influente opera Missarum Sollemnia di Josef Andreas Jungmann (1948), che ha alimentato in vari modi le discussioni del movimento liturgico e ha esercitato un’influenza assolutamente ambivalente sulla successiva riforma liturgica, bensì confronta la teoria di Jungmann — secondo la quale la liturgia ha subito un processo di disintegrazione da inizi sublimi e semplici fino ad arrivare a presunti sovraccarichi barocchi e distorsioni parziali e che egli ha quasi imposto a questo enorme corpus di fatti — con una prospettiva quasi opposta in molti punti: Lang descrive una crescita quasi organica a partire dagli inizi, in cui la liturgia era poco differenziata, fino a una maturità in continua evoluzione e in forma eccellente.

mercoledì 8 febbraio 2023

Avviso da Sant'Anna al Laterano

Carissimi,
Siamo entrati del tempo che ci prepara alla Quaresima. Il complesso costituito da Settuagesima, Quaresima, Settimana Santa e Triduo Pasquale lo possiamo paragonare al suono delle campane che un tempo chiamavano i fedeli alla Messa domenicale. Il loro suono un'ora, mezz'ora, quindici e cinque minuti prima dell'orario della Messa aveva lo scopo di preparare fisicamente e spiritualmente i fedeli alla celebrazione della liturgia alla celebrazione del cuore del Mistero cristiano. È cominciata la nostra preparazione remota alla Pasqua, dunque. 
In queste domeniche nell'Omelia domenicale ci soffermeremo a meditare sul Sacramento dell'Estrema Unzione. La colletta domenicale sarà, come facciamo da qualche anno, per le opere missionarie delle Suore che ci ospitano. 
Nelle prossime Domeniche fino alla Domenica delle Palme esclusa, dopo la Santa Messa faremo l'esposizione del Santissimo Sacramento, l'Adorazione e impartiremo la benedizione Eucaristica.
Ricordo che la chiesa sarà aperta dalle ore 15 e ci sarà la possibilità di confessarsi fino alle ore 17. Alle 15,30 si recita il S. Rosario.
In Domino.

martedì 7 febbraio 2023

In un convento di Gerusalemme oltraggiata una statua di Gesù

Terra Santa - È stata esposta alla venerazione dei fedeli la statua di Cristo flagellato profanata dall'odio giudaico il 2/2/2023 nella chiesa della Flagellazione a Gerusalemme (vedi immagine). Di seguito l'accaduto e la situazione.

In un convento di Gerusalemme oltraggiata una statua di Gesù

La mattina del 2 febbraio 2023, un estremista ebreo ha abbattuto e danneggiato una statua di Cristo nella chiesa del convento francescano della Flagellazione, nella Gerusalemme vecchia. Un nuovo atto di intolleranza anti-cristiana.
Ha abbattuto da un altare la statua del Cristo flagellato, che nella caduta si è spezzata all’altezza dei piedi, poi ha cominciato a colpirne il volto. Giovedì 2 febbraio, intorno alle 8.30, un uomo sulla quarantina con una lunga barba sale e pepe ha vandalizzato la Cappella della Condanna, aperta al pubblico nel convento francescano della Flagellazione, situato alla seconda stazione della Via Dolorosa nella città vecchia di Gerusalemme.
Allertato, Majid, il custode, si è precipitato nella cappella per placcare l’individuo. Una pattuglia di polizia, di stanza nelle vicinanze, è arrivata pochi minuti dopo e ha proceduto all’arresto dell’uomo. Inizialmente era stato considerato come «un colono» dal tam tam delle reti sociali che ha diffuso la notizia a macchia d’olio tra la comunità cristiana locale. Sembra invece che l’estremista sia un «turista americano» (forse squilibrato), stando a un comunicato diffuso dalla polizia.

Per una rinascita del sacramento della penitenza

Ricevo da Res Novae e condivido. Una consapevolezza da recuperare.
Per una rinascita del sacramento della penitenza

Una tra le conseguenze poco evidenziate del grande sconvolgimento seguito al concilio Vaticano II è il crollo nella pratica della confessione. Il fenomeno la dice lunga circa l’eliminazione del senso del peccato e più in generale circa la trasformazione del cattolicesimo, almeno per quanto riguarda la sua percezione da parte di coloro che vi aderiscono. Un ritorno sarà su questo punto tanto necessario quanto difficile per la pastorale, che dovrà attuare un’autentica riforma della Chiesa.

Breve storia della “seconda penitenza” dopo il battesimo
La proclamazione Sancta sanctis, «Le cose sante ai santi!», che si trova nel capitolo VIII delle Costituzioni apostoliche, redatte verso la fine del IV secolo, esiste oggi nella maggior parte delle liturgie orientali (ed anche nella liturgia mozarabica), per ricordare l’obbligo della purezza di coscienza nell’accostarsi alla comunione.

lunedì 6 febbraio 2023

Più che semplici voci: notizie dal ginepraio

Nella nostra traduzione da summorum-pontificum.de/ si fanno più consistenti le voci già registrate qui. Prepariamoci al peggio e speriamo per il meglio, continuando a pregare. Indice degli articoli su Traditionis custodes et alii.

Più che semplici voci: notizie dal ginepraio

La nostra fonte romana ha presentato nuove informazioni e chiarimenti sull'attesa Costituzione Apostolica sull'eliminazione della dottrina tradizionale e del suo rito dalla vita della Chiesa.
Secondo il documento, l'attenzione è sull'esplicito divieto di amministrazione dei sacramenti e dei sacramentali secondo la forma tradizionale secondo il Rituale Romanum o nel Pontificale tradizionale. Battesimo, matrimonio, cresima -- solo nel nuovo rito e in latino solo nella misura in cui vengono eseguiti nell'ambito di una messa celebrazione del NO in latino. La nostra fonte non ha saputo dire fino a che punto è richiesto un permesso speciale per quest'ultimo, come già avviene in alcune diocesi statunitensi.
Questo divieto riguarda espressamente anche le ordinazioni al diaconato e al sacerdozio - in futuro, anche nelle comunità tradizionalmente strutturate, esse potranno avvenire solo secondo la liturgia riformata. L'amministrazione dei sacramentali tradizionalmente chiamate "ordinazioni minori" - per le quali non esiste un nuovo rito - sarà vietata.
La "libertà" dei sacerdoti delle comunità fedeli alla tradizione di celebrare la Messa senza permesso speciale secondo il Messale tradizionale sarà limitata all'interno delle case "canonicamente istituite" di queste comunità.
Anche queste informazioni attuali, che apparentemente vanno oltre lo status di mere voci, indicano la Settimana Santa come data di pubblicazione del documento - che probabilmente coinciderà con l'anniversario della Costituzione Missale Romanum di Paolo VI il 3 aprile.

Canzoni e cannoni - Marcello Veneziani

Indice degli articoli sulla guerra in Ucraina.
Mettete dei fiori nei vostri cannoni, cantavano I Giganti al festival di Sanremo del 1967. Da allora in poi il pacifismo fu uno dei messaggi obbligati al festival dei fiori e dei canti. Da quest’anno invece si fa la retromarcia e Sanremo canta: Donate a Zelensky i vostri cannoni. È il messaggio che il presidente ucraino verrà a lanciare dalla tribuna di Sanremo. È proprio opportuno che Volodymyr Zelensky venga a Sanremo a perorare la sua richiesta d’armi? Un conto è essere vicini alle sofferenze del popolo ucraino, dice, un altro è alimentare da un palco dedicato alla musica questo scellerato “clima bellicista”, questa “propaganda di guerra” al posto di una vera, seria trattativa. Si può non sposare il pacifismo, ritenerlo puro irrealismo da anime belle e notare che nessun pacifismo ha mai fermato una guerra, ma l’obiezione è sensata. 
Mezza Italia e forse più non vuole la nostra attiva partecipazione a questa guerra, con la fornitura di armi e supporti. Perché serve a prolungare la guerra anziché risolverla, ad aumentare il numero di vittime e distruzioni, a inguaiare pure noi e serve soprattutto agli Stati Uniti per indebolire Putin e al tempo stesso l’Unione europea, usandola come strumento subalterno della strategia egemonica degli Stati Uniti. 

domenica 5 febbraio 2023

Calendario delle Sante Messe del mese di febbraio a Pavia

Cari Amici,
ecco il calendario delle Sante Messe del mese di febbraio 2023, che si celebrano sempre nella chiesa di San Luca, in corso Garibaldi 59 a Pavia, alle ore 10,00. 
  • Domenica 5 -  Settuagesima foglietto (Def. Mercedes Baioni)
  •  Domenica 12 - Sessagesima foglietto (int. Savino) 
  •  Domenica 19 - Quinquagesima foglietto (int.. offerente) 
  •  Domenica 26 - Prima di Quaresima foglietto (int. Savino)
Ordinario della Santa Messa (più semplice)
Ordinario della Santa Messa (più elaborato
Un cordiale saluto,
don Fabio Besostri