
Le preghiere che seguono oltre al Pater Ave Gloria, si imparavano sin da bambini.
Oggi le ripropongo per chi già non le conoscesse. E forse vale per i più giovani, che non usano più il Messalino personale nel quale esse sono riportate, insieme e molte altre preghiere, Litanie e devozioni preziosissime per interiorizzare le ricchezze spirituali di cui la Chiesa è custode e dispensatrice. Delle preghiere comuni ho inserito anche il testo latino, la sua lingua sacra che la Chiesa universale non dovrebbe mai abbandonare, per quei giovani che non conoscendolo volessero riappropriarsene.
Segno della croce
In nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. Amen
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Atto di adorazione
Ti adoro, mio Dio, e ti amo con tutto il cuore. Ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e conservato in questo giorno. Perdonami il male oggi commesso, e se qualche bene ho compiuto, accettalo. Custodiscimi nel riposo e liberami dai pericoli. La tua grazia sia sempre con me e con tutti i miei cari. Amen.
O Gesù di amore acceso
O Gesù, d'amore acceso, non t'avessi mai offeso! O mio caro e buon Gesù, con la Tua Santa Grazia non ti voglio offendere più, né mai più disgustarti, perché ti amo sopra ogni cosa. Gesù, misericordia, perdonami!
Padre nostro
Pater noster, qui es in cælis: sanctificétur Nomen Tuum: advéniat Regnum Tuum: fiat volúntas Tua, sicut in cælo, et in terra. Panem nostrum cotidiánum da nobis hódie, et dimítte nobis débita nostra, sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris. et ne nos indúcas in tentatiónem; sed líbera nos a Malo. Amen.
Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Ave, Maria, grátia plena, Dóminus tecum. Benedícta tu in muliéribus, et benedíctus fructus ventris tui, Iesus. Sancta María, Mater Dei, ora pro nobis peccatóribus, nunc et in hora mortis nostrae. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
Gloria
Gloria Patri, et Filio, et Spiritui Sancto, sicut erat in principio, et nunc, et semper, et in saecula saeculorum. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
Salve Regina
Salve, Regína, Mater misericórdiae, vita, dulcédo et spes nostra, salve. Ad te clamámus, éxsules filii Evae. Ad te suspirámus geméntes et flentes in hac lacrimárum valle. Eia ergo, advocáta nostra, illos tuos misericórdes óculos ad nos convérte. Et Iesum, benedíctum fructum ventris tui, nobis, post hoc exsílium, osténde. O clemens, o pia, o dulcis Virgo María!
Salve, o Regina, madre di misericordia; vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo, noi esuli figli di Eva: a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi quegli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci dopo questo esilio Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.
Salve, o Regina, madre di misericordia; vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo, noi esuli figli di Eva: a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi quegli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci dopo questo esilio Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.
Prima del riposo notturno è bene ripensare brevemente alla giornata trascorsa, a!le azioni compiute e chiedere perdono al Signore dei peccati commessi.
Mio Dio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati, perché peccando ho meritato i tuoi castighi, e molto più perché ho offeso te infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa. Propongo col tuo Santo aiuto di non offenderti mai più e di fuggire le occasioni prossime di peccato. Signore, misericordia, perdonami.
Al sacro Cuore di Gesù
O Cuore di Gesù, a te raccomando in questa notte l’anima e il corpo, affinché dolcemente in te riposino. E poiché durante il sonno non potrò lodare il mio Dio, tu degnati di farlo per me, in modo che quanti saranno i battiti del mio cuore in questa notte, tante siano le lodi che tu darai alla santissima Trinità. Amen.
Eterno Padre, ti offro il sacro Cuore di Gesù con tutto il suo amore, tutte le sue sofferenze, tutti i suoi meriti:
- Per espiare i peccati che ho commesso in questo giorno e durante tutta la mia vita.
Gloria al Padre... - Per purificare il bene che ho fatto con negligenza in questo giorno e durante tutta la mia vita. Gloria al Padre...
- Per supplire alle buone opere che dovevo fare e che ho trascurato in questo giorno e durante tutta la mia vita. Gloria al Padre...
Salva nos, Domine, vigilantes, custodi nos dormientes: ut vigilemus cum Christo, et requiescamus in pace.
Nella veglia salvaci Signore, nel sonno non ci abbandonare: il cuore vegli con Cristo, il corpo riposi nella pace
Angele Dei, qui custos es mei, me, tibi commíssum pietáte supérna, illúmina, custódi, rege et gubérna. Amen.
Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen.
Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen.
Invocazioni
Gesù, Giuseppe e Maria, vi dono il cuore e l’anima mia!
Gesù, Giuseppe e Maria, assistetemi nell’ultima mia agonia!
Gesù, Giuseppe e Maria, spiri in pace con voi l’anima mia!
L’eterno riposo
Réquiem aetérnam dona eis, Dómine, et lux perpétua lúceat eis. Requiéscant in pace. Amen. L’eterno riposo dona loro, o Signore, e splenda ad essi la luce perpetua. Riposino in pace. Amen.
*Preghiera della Notte a Padre Pio da Pietrelcina*
Caro San Pio,
In questo momento di quiete e riflessione, mi rivolgo a te con il cuore colmo di fede e speranza. Concedimi la tua protezione durante questa notte, e veglia su di me e sui miei cari mentre riposiamo.
Intercedi presso il Signore affinché ci conceda la pace interiore e la serenità, e ci liberi dalle preoccupazioni e dalle paure che affollano la nostra mente.
Fa' che il riposo notturno sia rigenerante e che possiamo svegliarci domani con nuova energia e determinazione, pronti per affrontare le sfide che ci attendono.
San Pio, guida i nostri sogni e concedici la grazia di sentirci sempre avvolti dal tuo amore e dalla tua benevolenza. Ti affido tutte le mie preghiere e le mie suppliche, certo che tu le porterai al trono di Dio. Amen.
O Santo Papa Pio X, fedele servitore di Cristo, che con umiltà e coraggio hai difeso la vera fede e la purezza della Chiesa,
RispondiEliminaintercedi per noi presso il Signore,
affinché possiamo essere preservati da ogni male e vivere secondo la Sua volontà.
Tu che hai detto: "L’amore di Dio è la vera grandezza dell’uomo", fa’ che, con il Tuo esempio, possiamo crescere nella fede e nella carità, affrontando le difficoltà della vita con cuore puro e fermo.
Preghiamo per la Tua intercessione, affinché il Signore ci liberi da ogni inganno e ci doni la forza di seguire sempre la Sua via, specialmente in un mondo che sembra allontanarsi dalla Verità eterna.
"Rivolgi il cuore dei fedeli a Cristo", come Tu stesso hai fatto, perché, con il Tuo aiuto, possiamo giungere alla salvezza e alla vita eterna, secondo il disegno di Dio.
O San Pio X, che hai consacrato la Tua vita al bene della Chiesa e alla difesa della verità, prega per noi, affinché possiamo essere forti nella fede e fedeli alla chiamata che Dio ci ha dato.
PENSIERI DI SAN PIO DA PIETRELCINA
RispondiEliminaSignore ci fa conoscere chi siamo un poco per volta. In verità mi sembra inconcepibile come uno, che ha intelligenza e coscienza, possa insuperbirsi.
2. Vi dico, inoltre, di amare la vostra abiezione; ed amare la propria abiezione consiste in questo, o figliuole, se voi siete umili, tranquille, dolci, confidenti nel tempo dell'oscurità e dell'impotenza, se voi, dico, non vi inquietate, non vi angustiate, se non vi turbate per tutto questo, ma di buon cuore, non dico già allegramente, ma dico francamente e costantemente abbracciate queste croci e state in queste tenebre, così facendo amerete la vostra abiezione, perché che cosa è l'essere abietto se non l'essere oscuro e impotente?
3. Domandiamo anche noi al nostro caro Gesù l'umiltà, la fiducia e la fede della nostra cara santa Chiara; come lei preghiamo Gesù fervorosamente, abbandonandoci a lui, distaccandoci da questo menzognero apparato del mondo ove tutto è follia e vanità, tutto passa, solo Dio resta all'anima, se avrà saputo bene amarlo.
4. Vi è qualche differenza fra la virtù dell'umiltà e dell'abiezione, perché l'umiltà è la ricognizione della propria abiezione; ora il grado sublime dell'umiltà è il non solamente riconoscere la propria abiezione, ma amarla; questo dunque è ciò a che vi ho esortato.
5. Non vi ponete mai a letto, senza aver prima esaminato la vostra coscienza del come avete passato la giornata, e non prima d'aver indirizzato tutti i vostri pensieri a Dio, seguita dall'offerta e consacrazione della vostra persona e di tutti i cristiani. Inoltre offrite a gloria di sua divina maestà il riposo che state per prendere e non dimenticate mai l'angelo custode che è sempre con voi.
6. Principalmente devi insistere sulla base della giustizia cristiana e sul fondamento della bontà, sulla virtù, ossia, di cui esplicitamente Gesù si porge a modello, voglio dire: l'umiltà (Mt 11,29). Umiltà interna ed esterna, ma più interna che esterna, più sentita che mostrata, più profonda che visibile.
Stimati, o mia dilettissima figliuola, quale sei in verità: un nulla, una miseria, una debolezza, una fonte di perversità senza limiti od attenuanti, capace di convertire il bene in male, di abbandonare il bene per il male, di attribuirti il bene o giustificarti nel male e, per amor dello stesso male, di disprezzare il sommo Bene.
7. Son certo che desiderate sapere quali sono le migliori abiezioni, e io vi dico essere quelle che noi non abbiamo elette, oppure essere quelle che ci sono meno grate o, per meglio dire, quelle alle quali non abbiamo grande inclinazione; e, per parlar chiaro, quella della nostra vocazione e professione. Chi mi farà la grazia, mie carissime figliuole, che noi amiamo bene la nostra abiezione? Nessun altro lo può fare che colui il quale amò tanto la sua, che per conservarla volle morire. E questo basti.
8. Padre, come fate a recitare tanti Rosari?
— Prega, prega. Chi molto prega si salva e salva, e quale preghiera più bella e accetta alla Vergine di quella che lei stessa ci insegnò.
9. La vera umiltà del cuore è quella sentita e vissuta più che mostrata. Bisogna umiliarsi sempre davanti a Dio, ma non con quell'umiltà falsa che porta allo scoraggiamento, generando sconforto e disperazione.
Dobbiamo avere un basso concetto di noi stessi. Crederci inferiori a tutti. Non anteporre il proprio utile a quello degli altri.
10. In questo mondo nessuno di noi merita nulla; è il Signore che è benevolo nei nostri confronti, ed è la sua infinita bontà che concede, perché tutto perdona.