Secondo il calendario liturgico tradizionale, con la S. Messa di oggi, inizia il Tempo di Settuagesima che avvia il secondo ciclo dell'anno ecclesiastico, quello di Pasqua, che si sviluppa attorno alla Passione ed alla Risurrezione del nostro Salvatore.
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Si tratta di un breve articolo di Mattia Rossi che ci mostra come il gregoriano, “canto della Chiesa” è realmente incarnazione sonora della Parola di Dio, suono dell’Invisibile, epifania sonora del Verbo, splendida preziosa veste di una liturgia insostituibile, che modella sulla stessa melodia alcuni tratti significativi dei cantici della penitenza e dell'attesa con quelli della gioia pasquale. Così come arricchisce di sonore correlazioni parti diverse che si richiamano e arricchiscono vicendevolmente nel corso dell'intero Anno Liturgico. Esempio fra tanti: esiste un fil rouge che collega tra loro i brani di ispirazione battesimale [Se ne può cogliere un assaggio qui: Prospettiva battesimale della Quaresima e della Pasqua nella liturgia romana].
All'apparenza semplici sfumature, ma in realtà frutto di profondità spirituali inesorabilmente perdute nel Novus riformatore. (M.G.)
Storia del tempo di Septuagesima
Il Tempo di Settuagesima - nel quale la miseria e la gravità del peccato invocano la redenzione divina - ci prepara alla Quaresima anche coi segni liturgici. Il colore dei paramenti è già il viola ed i canti di gioia (Gloria in excelsis e Alleluia) sono soppressi.
Tre sono le domeniche del Tempo di Settuagesima:
Dominica in Septuagesima
Dominica in Sexagesima
Dominica in Quinquagesima
Esse designano non la settimana, ma la decina in cui cade ciascuna domenica.