domenica 13 febbraio 2022

Oggi 13 febbraio, con la Dominica in Septuagesima, inizia il Ciclo di Pasqua

Secondo il calendario liturgico tradizionale, con la S. Messa di oggi, inizia il Tempo di Settuagesima che avvia il secondo ciclo dell'anno ecclesiastico, quello di Pasqua, che si sviluppa attorno alla Passione ed alla Risurrezione del nostro Salvatore. 
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Per disseppellire i tesori della nostra fede che uno strumento come il blog inghiotte inesorabilmente, oggi vi ripropongo due testi: Il primo di dom Prosper Guéranger sull'inizio del ciclo pasquale con la Storia completato dal Commento e la spiegazione della Domenica di Septuagesima. Il secondo è un richiamo alla Musica sacra che vi si collega. 
Si tratta di un breve articolo di Mattia Rossi che ci mostra come il gregoriano, “canto della Chiesa” è realmente incarnazione sonora della Parola di Dio, suono dell’Invisibile, epifania sonora del Verbo, splendida preziosa veste di una liturgia insostituibile, che modella sulla stessa melodia alcuni tratti significativi dei cantici della penitenza e dell'attesa con quelli della gioia pasquale. Così come arricchisce di sonore correlazioni parti diverse che si richiamano e arricchiscono vicendevolmente nel corso dell'intero Anno Liturgico. Esempio fra tanti: esiste un fil rouge che collega tra loro i brani di ispirazione battesimale [Se ne può cogliere un assaggio qui: Prospettiva battesimale della Quaresima e della Pasqua nella liturgia romana]. All'apparenza semplici sfumature, ma in realtà frutto di profondità spirituali inesorabilmente perdute nel Novus riformatore. (M.G.)

Storia del tempo di Septuagesima
Il Tempo di Settuagesima - nel quale la miseria e la gravità del peccato invocano la redenzione divina - ci prepara alla Quaresima anche coi segni liturgici. Il colore dei paramenti è già il viola ed i canti di gioia (Gloria in excelsis e Alleluia) sono soppressi. Tre sono le domeniche del Tempo di Settuagesima:
Dominica in Septuagesima
Dominica in Sexagesima
Dominica in Quinquagesima 
Esse designano non la settimana, ma la decina in cui cade ciascuna domenica.

Pio XII - Parole per ogni tempo

Colpiscono le parole del Vicario di Cristo – specie quelle di Pio XII di cui facciamo tesoro per il nostro oggi – che sono senza tempo, perché sono ricolme di amore e verità che restano scolpiti nell'eterno presente di Dio e raggiungono gli uomini di ogni epoca. Mai come oggi, nel deserto di fede e di umanità che stiamo attraversando, ce n'è estremo bisogno.

Ai malati
Quante volte abbiamo sentito stringente nel cuore il desiderio di venire a voi, di passare in mezzo a voi, in qualche modo come faceva Gesù nella sua vita terrena, benedicendo e guarendo – raggiungere tutti senza eccezione, dovunque voi siate, negli ospedali, nei sanatori, nelle cliniche, nelle case private, parlare a ciascuno di voi, nella intimità, come se ognuno di voi fosse il solo, e chini sul vostro giaciglio, farvi sentire tutta la tenerezza del Nostro affetto paterno, applicare ai vostri dolori il balsamo che, se non sempre guarisce, sempre almeno conforta e solleva, il balsamo della Passione del dolce Salvatore nostro Gesù Cristo… Levate in alto lo sguardo, diletti figli e figlie, a Colui, che vi darà la forza di portare la vostra croce con viva fede e cristiana fortezza, a Gesù Cristo, nostro Signore e Salvatore. Egli ha voluto provare le miserie di questa vita terrena, i mali e le afflizioni, gli spasimi e i tormenti più atroci che vengono dagli uomini. Egli vi precede con la sua croce: seguitelo. Egli porta la sua croce, innocentissimo: portate anche voi la vostra, in penitenza e in espiazione dei peccati vostri e altrui. Egli porta la croce per la pace del mondo: portatela anche voi con Lui, per ottenere a voi e a tutto il genere umano la pace con Dio e la pace tra le nazioni.

sabato 12 febbraio 2022

Senza l’appoggio martellante di Bergoglio e del suo cerchio magico, la narrazione pandemica sarebbe naufragata

L’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha concesso alla rivista Civitas un’intervista nella quale torna sul Grande Reset. Si seguito pubblico il testo italiano, inviato da monsignor Viganò. Qui l'indice dei precedenti interventi.

Intervista rilasciata
da S.E. Mons C. M. Viganò
alla Rivista trimestrale “Civitas” N. 80


In che modo il Great Reset è un’espressione dello spirito del male?

Il Grande Reset è lo strumento tramite il quale l’élite globalista intende modificare sostanzialmente le dinamiche economiche, lavorative, sociali e religiose degli Stati. Esso costituisce un atto di interferenza invasiva di potentati finanziari facenti capo ad un ristretto gruppo di famiglie – Rotschild, Rockefeller, ecc. – nella vita dei cittadini del pianeta, e per il modo con cui questo progetto è perseguito rappresenta un vero e proprio attacco eversivo. Scopo di questo Grande Reset, per stessa ammissione dei suoi artefici, è la trasformazione della società globale in una massa di persone alle quali vengono negati o razionati col ricatto i diritti naturali, civili e religiosi, per costringerle ad accettare ciò che normalmente non approverebbero mai: il controllo totale sulle loro azioni tramite app di tracciamento, l’obbligo della moneta elettronica e del voto elettronico; la drastica riduzione del costo del lavoro tramite la cancellazione della piccola e media impresa e l’impoverimento delle classi più deboli; l’imposizione di un’economia pretestuosamente basata sul green, che si traduce in un ricorso forzato alle auto elettriche, all’uso di risorse energetiche alternative a fronte dell’aumento vertiginoso dei prezzi del petrolio; la privatizzazione della sanità pubblica, ottenuta tramite la patologizzazione della popolazione e la conseguente insostenibilità della spesa pubblica, l’assenza di investimenti nel settore a causa dei tagli imposti dall’Unione Europea e l’imposizione dell’inoculazione del siero genico; infine, la Quarta Rivoluzione Industriale attuata dal Grande Reset ha come scopo la diminuzione della popolazione mondiale, ottenuta con politiche di controllo delle nascite, incentivazione dell’aborto, dell’eutanasia e del cambio di sesso, omosessualizzazione dei giovani e sterminio programmato tramite l’uso di farmaci e di alimenti dannosi per la salute. A tutto questo si aggiungono i finanziamenti stanziati agli Stati dall’Unione Europea, tutti ideologicamente orientati (per la parità di genere l’Europa stanzia più che per la Sanità) e che vincolano gli Stati sotto la minaccia dell’intervento della Commissione Europea e della BCE.

Preghiera coranica a Saint-Sulpice: i giovani cattolici di Parigi organizzano un rosario in riparazione

Purtroppo non mancano precedenti qui in Italia [vedi]. Tutto nasce da Lumen Gentium, 16 [qui] e Nostra aetate [quiqui] - vedi anche qui - qui - qui.

Leggo su Riposte Catholique che Domenica scorsa, 6 febbraio, associazioni che si definiscono “cattoliche” per raccogliere donazioni hanno organizzato una mezza giornata ecumenica con l'Islam a Saint-Sulpice dove si sono svolti balli islamici nel coro della basilica e si sono lette sure dal pulpito.

I relatori islamici presenti hanno potuto dire le loro preghiere in una cappella. Monsignor Pontier, amministratore diocesano della diocesi di Parigi, ha pronunciato un discorso durante questo evento che ovviamente ha ignorato l'ovvio: una chiesa è uno spazio sacro, non un teatro o una moschea.

Più di 80 giovani cattolici si sono riuniti giovedì sera per riparare all'oltraggio con la preghiera. Hanno recitato il Rosario inginocchiati sui gradini della basilica.

venerdì 11 febbraio 2022

Quello fra il 'mysterium fidei' e il 'mysterium iniquitatis' è per la Fede Cristiana un duello misterioso ma necessario

Nel ribadire al prof. Caliari la mia gratitudine per aver proposto lo scritto ripreso di seguito, inserisco una breve osservazione sulla visione che i problemi che oggi riscontriamo sarebbero scaturiti da una cattiva applicazione del concilio, come se questo, di per sé buono, non sia mai stato compreso. Di fatto, però, non furono gli applicatori a creare il virus della collegialità e delle Conferenze Episcopali, né a chiedere una maggiore “partecipazione attiva” dei laici nel governo della Chiesa. Sono stati i documenti del Concilio Vaticano II a farlo. Lo stesso vale per il nuovo Codice di Diritto Canonico che, per volere di Giovanni Paolo II (già Padre conciliare), trasformò in legge la collegialità. Se è vero che, quanto alla Liturgia la riforma di Paolo VI è andata oltre la Sacrosanctum concilium, è altrettanto vero che, come per tante altre storture, i 'bachi' erano già presenti nel non detto (es. l'oltrepassamento della Mediator Dei [qui]) oppure nelle eccezioni che seguono molte affermazioni di principio ai nn. 36, 54 (es. l'uso del Latino [vedi articoli], la musica sacra [vedi]) e così per molte altre ambiguità e obliterazioni ampiamente illustrate in questo blog. Ciò non toglie che meriti soffermarsi sul testo che segue per l'interesse spirituale prim'ancora che esegetico delle splendide citazioni e riflessioni in esso contenute. E la Chiesa, Una Santa corpo mistico di Cristo, è già salva.  E noi in essa se rimaniamo saldi nella fedeltà. 

Judica me, Deus, et discerne causam meam de gente non sancta:
ab homine iniquo et doloso erue me.

di Gian Pietro Caliari

Per secoli, in ogni angolo della terra e presso popoli di ogni nazione, lingua e cultura, ai piedi dell’Altare del Santo Sacrificio, la Chiesa terrena così ha invocato e così ancora invoca per unirsi a quella che già canta per l’eternità il nuovo canto: “Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai riscattato per Dio con il tuo sangue uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione” (Apocalisse 5, 9).

Il testo è tratto dal Salmo 43 che con il precedente 42 è, in realtà, un unico Salmo.

giovedì 10 febbraio 2022

Siamo a una svolta e incombono le prossime emergenze strumentali

Di seguito considerazioni sulle recenti modifiche a due fondamentali articoli della costituzione. Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica. Qui quello degli articoli sulla dittatura sanitaria.

Ecco le basi per le prossime emergenze e per incentivare l'uso coercitivo del certificato verde, in mancanza di reazioni adeguate.
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La modifica degli articoli 9 e 41 della Costituzione ha natura programmatica: ci indica chiaramente che le intenzioni in merito alla ristrutturazione del sistema economico e produttivo in ottica green sono molto serie e determinate.
In sostanza, lo Stato si attribuisce il compito di disciplinare l' "iniziativa economica privata" anche in merito al suo impatto su salute e ambiente, in vista della tutela di biodiversità e dell'ecosistema.
Il fatto che sia la prima volta che, (art.9, vedi poi anche  il n.41), viene modificato uno dei primi 12 articoli della Costituzione, ossia quelli che riguardano i principi i fondanti della nazione, dimostra quanto profondi e strutturali saranno gli interventi che si intende apportare. 
Non a caso, dopo anni di dibattiti, le modifiche giungono proprio ora, nello sgonfiarsi dell'emergenza pandemica, quando un grosso capitale di attenzione ed energie sociali è stato liberato ed è pronto ad essere investito in nuovi impegnativi obbiettivi con connesse nuove manipolazioni dell'immaginario e dell'emotività collettivi.
L'appello all'interesse delle nuove generazioni, infine, dopo lo stupro sistematico di psiche e diritti dei più giovani perpetrato negli ultimi due anni, suona decisamente sinistro e avvilente.

Il papa 'woke' incarna un autoritarismo progressista

L'ostinata opposizione nei confronti di chi ama la Tradizione attraverso l'abolizione del Rito dei secoli ha suscitato scalpore in tutto il mondo, non solo tra i cattolici e nell'ambito ecclesiale. Anche The Thelegraph pubblica un articolo sul tema, che traduco di seguito dal testo inviatomi da un amico, posto che è leggibile solo per gli abbonati. Qui l'indice degli articoli su Traditionis custodes e Responsa. Qui l'indice sul clericalismo politicante di Bergoglio.

Il papa 'woke' incarna un autoritarismo progressista
Il capo 'misericordioso' della Chiesa cattolica perseguita la minoranza inoffensiva dei tradizionalisti
Il Papa, probabilmente avete letto, è sempre sorridente, misericordioso e tollerante. Verso alcuni potrebbe essere vero; per altri è uno scherzo crudele. Per fare un solo esempio, il modo in cui tratta i cattolici tradizionali è un caso di studio sull'ipocrisia progressista.

Molti tradizionalisti sono legati ad un'antica liturgia che chiameremo Messa in latino, praticata dalla maggior parte dei cattolici fino agli anni sessanta. Poi la Chiesa ha deciso che ci si doveva aggiornare. Fuori il latino; dentro il vernacolo, nuove preghiere, partecipazione del pubblico ecc. La messa in latino è stata costretta alla clandestinità. Ma nel 2007 Papa Benedetto ha permesso che fosse ancora celebrata, riconoscendo che l'antico rito non rappresentava una minaccia per l'autorità di Roma ma faceva parte in maniera attraente e indiscutibile della tradizione cattolica. Il mio parroco ha deciso di provarci e abbiamo imparato insieme. Ho servito all'altare, balbettando in latino come uno scolaretto, e dopo ci sedevamo in gruppo al tavolo della sua cucina, fumando sigarette, discutendo dell'ultimo libro di Benedetto. Questi sono stati i giorni più felici della mia vita spirituale. È stato esaltante come essere innamorati.