Di seguito considerazioni sulle recenti modifiche a due fondamentali articoli della costituzione. Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica. Qui quello degli articoli sulla dittatura sanitaria.
Ecco le basi per le prossime emergenze e per incentivare l'uso coercitivo del certificato verde, in mancanza di reazioni adeguate.
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La modifica degli articoli 9 e 41 della Costituzione ha natura programmatica: ci indica chiaramente che le intenzioni in merito alla ristrutturazione del sistema economico e produttivo in ottica green sono molto serie e determinate.
In sostanza, lo Stato si attribuisce il compito di disciplinare l' "iniziativa economica privata" anche in merito al suo impatto su salute e ambiente, in vista della tutela di biodiversità e dell'ecosistema.
Il fatto che sia la prima volta che, (art.9, vedi poi anche il n.41), viene modificato uno dei primi 12 articoli della Costituzione, ossia quelli che riguardano i principi i fondanti della nazione, dimostra quanto profondi e strutturali saranno gli interventi che si intende apportare.
Non a caso, dopo anni di dibattiti, le modifiche giungono proprio ora, nello sgonfiarsi dell'emergenza pandemica, quando un grosso capitale di attenzione ed energie sociali è stato liberato ed è pronto ad essere investito in nuovi impegnativi obbiettivi con connesse nuove manipolazioni dell'immaginario e dell'emotività collettivi.
Per quanto si possa convenire che sia doveroso prendersi cura dell'ambiente, questa modifica alla Costituzione, con le parole chiave aggiunte al primo comma dell'articolo evidenziato in questa prima immagine, apre all’idea che la libertà di iniziativa economica debba essere subordinata a non meglio specificati “fini ambientali”, attraverso cui i condizionamenti ideologici consoni all'assetto politico eurosinistro tecno-globalista pianificheranno l’evoluzione verso il prossimo orizzonte biologico-sociale del pianeta: il trans-umanesimo. Si prefigura il passaggio da una società costruita dagli esseri umani a una società dominata dalla tecnologia.
Anche la modifica al secondo comma, potrebbe aprire a leggi che possono limitare l’imprenditoria privata in nome di ideologie che, a lungo andare, fanno più danni di quanti ne vorrebbero prevenire… Ed è così che la cosiddetta transizione ecologica e digitale viene promossa su basi socio-antropologiche esclusivamente materialiste, tra l'altro senza prevedere tempi e garanzie per la riconversione delle nostre imprese che ne saranno travolte. Così un'altra grossa fetta della nostra cultura e creatività rischia seriamente di andare irresponsabilmente perduta, mentre altre famiglie rimarranno sul lastrico.
Di fatto ora la giusta tutela dell'ambiente risulta costituzionalmente convertita nel panteismo ecologista dai discepoli euro-italioti del Gretinismo.
Ma c'è di più, perché nell'orizzonte biologico-sociale in predicato si prevede di riprogettare e ricostruire i nostri corpi e cervelli, oltre che il mondo esterno, ben oltre i confini biologici ora conosciuti. L'ordine naturale insito nella creazione, viene totalmente oltrepassato in una hybris prometeica che sappiamo quanto possa essere distruttiva.
Sulle modifiche all'altro articolo, il n.9, riprendo e integro il commento di un lettore:
Ecco il secondo articolo cambiato dall’ultima riforma costituzionale, passata con un solo voto contrario, tanto era bella.
Si tratta dell’articolo 9, uno dei primi 12, vale a dire i Principi Fondamentali.
Un tempo nelle aule universitarie di insegnava che questi articoli erano di fatto intoccabili, costituendo un nucleo “super-costituzionale” che sta alla base della stessa Repubblica. E infatti mai prima d’ora sono stati toccati.
Il 9, poi, parlando di tutela del “paesaggio”, intendeva - questo si insegnava - accennare in modo forse rudimentale proprio alla tutela dell’ambiente, e una sua interpretazione più aggiornata infatti non può che confermarlo. Era certo una norma figlia del suo tempo (il 1947, 75 anni fa!), e che appariva, giustamente, scarna e icastica come ben si addice a dei “principi fondamentali”.
Oggi no, bisogna essere specifici e speciosi, inutilmente verbosi e capziosi, e allora ecco che nei Principi Fondamentali della nostra Repubblica entrano gli “ecosistemi” e la “biodiversità”, come se si trattasse di un articolo di una rivista. Così il pleonastico (e retorico) accenno alle future generazioni. Personalmente trovo poi imbarazzante che a sua volta sia un principio fondamentale la tutela degli animali. Proprio in un momento in cui l’articolo 1 della stessa Carta è subordinato a un pass legato a un trattamento sanitario.
Chiaramente le generazioni attuali possono essere vessate per tutelare quelle future. Hanno gettato le basi per rendere costituzionali discriminazioni e lockdown.
Ora, io non sono certo di quelli che agita il feticcio della Costituzione Più Bella Del Mondo (definizione che non condivido per niente, anche perché se lo fosse davvero non proporrebbero di modificarla in ogni legislatura). Tuttavia è un dato di fatto che quasi ogni modifica non ha fatto altro che appesantirla, squarciarla, rovinarla. Andando avanti così ne uscirà una mostruosità abbastanza deforme. Ma forse è quello che ci meritiamo.
PS il Ministro Cingolani si è detto molto contento “come cittadino e come proprietario di cani, gatti e pappagalli”. Bene!
Di fatto il ministro Cingolani amerà pure gli animali ma poco i suoi simili: ha detto l'estate scorsa che la terra è fatta per ospitare 3 miliardi di esseri umani (su che basi avrà fatto questo conto lo saprà solo lui). Basta fare una sottrazione da prima elementare: se siamo quasi 8 miliardi occorrerà eliminarne 5.
Che sia questo il compito assegnato ai finti vaccini?
Siamo degli imbecilli in mano a politici traditori anche dall'opposizione... Ma forse più che con traditori, abbiamo a che fare con dei criminali e con una incredibile ipnosi mediatica della popolazione.
Poi capita di leggere e si torna a sperare almeno di rimuovere l'abominio del certificato verde, ma non so con quanto fondamento.
Ultime notizie: "la Francia si appresta a revocare il superipermegamaxiultra GPRS, lo Stato di New York a togliere tutte le restrizioni compresi lasciapassare, obblighi di vaccinazione e mascherine, il Canada è paralizzato dalle proteste dei dissidenti, che sono accolte nella provincia dell'Alberta e la protesta sta per attivarsi anche in Nuova Zelanda e Australia. Fine del lasciapassare anche in Bulgaria. Draghistan sempre più isolato ma anche qui inizia a scricchiolare il terreno sotto i piedi del regime. Bassetti e Crisanti si smarcano, Lega e M5S frignano, il vento che spira da fuori travolge CTS e compagnia briscola. Manteniamo le posizioni perché per la prima volta da mesi siamo vicini a un punto di svolta importante! RESISTENZA! DIGNITÀ! CORAGGIO. Non siamo soli!" Fosse vero! Ma le incognite permangono e non sono da poco!
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