martedì 13 luglio 2021

Preghiamo perché il ddl Zan faccia naufragio in Senato

Da un lettore, Padre Giuseppe Grioni, apprendiamo : "Ieri sera, davanti a Palazzo Madama, abbiamo pregato 2 Rosari per fermare il ddl Zan, questo pomeriggio è cruciale, preghiamo tanto, qualcuno si recherà ancora sul posto, io per impegni pastorali non potrò essere presente".

Ci ricorda Paolo Pasqualucci
Oggi inizia la discussione al Senato sull'iniquo ddl Zan. La resistenza contro di esso c'è ma appare debole, non ben coordinata e non sufficientemente motivata. Particolarmente grave il basso profilo tenuto dall'autorità ecclesiastica. E l'opposizione attestata sulle modifiche piuttosto che sull'affossamento...
Ma non disperiamo. Preghiamo tutti indistintamente, ognuno per conto suo, ininterrottamente o quasi, inondando il cielo di "Ave Maria", affinché la Santissima Vergine interceda presso Nostro Signore e l'iniquo ed infame documento non riesca a tramutarsi in legge.
In modo particolare di questi tempi, la nostra Madre Celeste desidera molte preghiere -- a Lei, innanzitutto, mediatrice di tutte le Grazie. A Lei e a san Giuseppe, patrono della santa castità e della purezza, così gravemente assalita nel nostro mondo malato e in questo infame progetto di legge, indegno di un paese civile.
Scrive una lettrice ispirandosi a Dante: Il verso che mi risuona più spesso nella mente, da un annetto a questa parte, è (chissà perché!...) quello in cui Dante riassume il corrotto, autoritario e manipolatorio governo della leggendaria regina Semiramide con una delle sue potenti ed indimenticabili sintesi. Di lei infatti dice che “A vizio di lussuria fu sì rotta/che libido fè licito in sua legge“...

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