Una storia edificante, che ci fa pensare al bene che non fa rumore, rispetto al male che sembra sovrastarci.
«Io, ebreo convertito da Maria, il mio amore più bello»
«La Vergine Maria è il mio amore più bello». Leggi questa frase e immediatamente la mente va a qualche suora in convento o comunque a qualche eremita che, lontano dal mondo, ha trovato nella devozione mariana il pilastro della sua esistenza. E invece no: queste parole sono di un doppio insospettabile. Sì, anzitutto perché Gad Elmaleh, 51 anni, non solo è un affermato uomo di spettacolo – attore, comico e regista, così lo descrive Wikipedia -, ma non è neppure cristiano; o meglio, non lo era.
In secondo luogo, c’è infatti a da dire come questo comico marocchino naturalizzato canadese e molto amato in Francia, abbia detto le parole riportate in apertura nientemeno che Le Figaro segnalando come, lui ebreo, si sia convertito al cattolicesimo. In realtà, Elmaleh ha pure detto altro alla nota testata francese, evidenziano la sua sorpresa per come in terra francese oggi non solo i cattolici scarseggino, ma anche «la stragrande maggioranza» di quelli che tali sono «non vive apertamente la propria fede».
In secondo luogo, c’è infatti a da dire come questo comico marocchino naturalizzato canadese e molto amato in Francia, abbia detto le parole riportate in apertura nientemeno che Le Figaro segnalando come, lui ebreo, si sia convertito al cattolicesimo. In realtà, Elmaleh ha pure detto altro alla nota testata francese, evidenziano la sua sorpresa per come in terra francese oggi non solo i cattolici scarseggino, ma anche «la stragrande maggioranza» di quelli che tali sono «non vive apertamente la propria fede».
Ma torniamo alla conversione dell’attore di cui si sta parlando che, parole sempre sue, è avvenuta a partire da un incontro. Ma non mistico, attenzione, bensì materiale, a seguito di un incontro con una statua..mariana. «Non era una visione», ha dichiarato Elmaleh, «bensì solo una semplice statua, ma ero pietrificato. Ho cominciato a piangere e mi sono nascosto per paura di essere scoperto dalla mia famiglia, per paura delle maledizioni e della superstizione. L’ho tenuto segreto per tutta la mia infanzia». Una conversione profonda ma segreta, dunque, quella del popolare attore.
Tanto che oggi l’uomo di spettacolo non soltanto la racconta ma perfino la celebra in un nuovo film, Reste un peu («Rimani un po’»). Ora, senza voler qui osannare la figura di Elmleh, peccatore come tanti – è stato compagno di Charlotte Casiraghi, figlia di Carolina di Monaco, con quale ha avuto pure un figlio -, non si può oggettivamente non rimanere colpiti dalla sua testimonianza e conversione. Che, c’è da scommettere, è simile a quella di tantissimi altri che, ora per origini familiari ora per vergogna, hanno atteso o attendono parecchio prima di renderla pubblica. - Fonte
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