mercoledì 10 febbraio 2021

Le affinità elettive tra Bergoglio e la massoneria

Lo scorso 4 febbraio, in collegamento da Santa Marta, Bergoglio ha celebrato il primo anniversario della giornata internazionale della Fratellanza [qui], organizzata dallo sceicco Mohammed Bin Zayed ad Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti, con la partecipazione del grande imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb; il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres e altre personalità [lo avevamo preannunciato qui]. Fulcro e origine dell'evento il documento da lui sottoscritto insieme al Grande Imam di Al Azhar negli Emirati Arabi Uniti, durante il viaggio apostolico di due anni fa, la cui problematicità abbiamo documentato (quiqui). 
Nell'occasione, per l'ennesima volta Bergoglio ha raccolto il plauso della Massoneria e l'incoraggiamento a rafforzare il concetto di fratellanza. da lui stesso definita «nuova frontiera dell’umanità».

Già la Dichiarazione di Abu Dhabi aveva registrato l'approvazione della rivista della più importante loggia massonica italiana [qui] che la riconosce come « un documento “innovativo” e una “droga a rilascio lento” che potrebbe annunciare una “nuova era” e rappresentare un “punto di svolta per una nuova civiltà”». Lo scriveva Pierluigi Cascioli, giornalista di Nuovo Hiram, la rivista trimestrale della loggia massonica del Grande Oriente in Italia. 
E la Gran Loggia Spagnola, nel 2019, non aveva mancato di sottolineare l'identità di vedute, circa la fratellanza universale, con il messaggio natalizio del papa [qui]. Addirittura, nell'enfatizzare l’importanza dei concetti espressi da Bergoglio, la Gran Loggia rileva: 
«Le parole del Papa mostrano la lontananza attuale della Chiesa dal contenuto di Humanum genus (1884), l’ultima grande condanna cattolica della massoneria». 
L’enciclica Humanus genus di Leone XIII condannò senza mezzi termini la massoneria, stigmatizzando «il grand’errore moderno dell’indifferentismo religioso e della parità di tutti i culti», un atteggiamento che da lui definito «via opportunissima per annientare le religioni tutte, e segnatamente la cattolica che, unica vera, non può senz’enorme ingiustizia esser messa in un fascio con le altre».

Poco dopo la diffusione dell'altro controverso documento Fratelli tutti [vedi] la stessa Gran Loggia spagnola [qui] aveva diffuso un messaggio pubblico invitando 
«tutti i massoni del mondo a unirsi alla petizione di Papa Francesco per la fratellanza tra persone di diverse religioni». 
Ed ora, a seguito dell'evento del 4 febbraio, la Massoneria annota positivamente che i leader delle due grandi religioni, Papa Francesco e il Grande Imam di al-Azhar, Ahmed el Tayeb, si sono incontrati di nuovo, 
«si sono chiamati a vicenda fratello, allo scandalo di chi ancora non capisce che il fondamentalismo è la via dell'odio, hanno voluto chiedere al mondo di ascoltare l'appello alla fratellanza universale tra tutti gli esseri umani per costruire insieme un futuro comune».
Il messaggio fa riferimento alle difficoltà di portare avanti un dialogo pieno e costruttivo per un futuro comune, nei seguenti termini: 
«È possibile che nel XXI secolo si possa finalmente aspirare alla piena Fraternità Umana, alla tolleranza reciproca delle nostre profonde differenze? Saremo capaci, tra tutti noi, di costruire questo sogno? La Massoneria Universale trattiene il fiato davanti al passo da gigante compiuto dall'Umanità il 4 febbraio, quando, per la prima volta nella sua Storia, il mondo ha celebrato la Giornata Internazionale della Fraternità Umana. In questi giorni bui, quello che è successo il 4 febbraio è un raggio di speranza, la prima pietra per trasformare il mondo in tempio dell'amore fraterno che ci possa ospitare tutti».
E Cristo? E la Chiesa?
Ciò che qui si bypassa con disinvoltura e viene totalmente ignorato è che per poter essere veri fratelli dobbiamo essere figli nel Figlio e che tali non si nasce (si nasce tutti creature di Dio, non figli) ma si diventa con il sacramento del Battesimo; il che è e resta un fatto ontologico. E dunque la vera fratellanza è in Cristo.  Per questo torno a ripetere quanto segue.

Se qualcuno - e ahimè persino il papa - invoca una fratellanza orizzontale, qual è la funzione, la ragion d'essere della Chiesa? Per quale ragione Cristo si è incarnato, è morto sulla Croce, è risorto, è asceso al cielo, ha inviato il Suo Spirito e ha fondato e costituito la Chiesa col compito di insegnare, guidare e santificare i Suoi  attraverso atti di potenza dall’alto (i Sacramenti), che accompagnano il cristiano per tutta la vita perché in lui si produca quell’effetto che nessun’altra azione esteriore potrebbe produrre e dovrebbe essere testimoniato e annunciato a tutte le genti? 

Quella di Bergoglio, invece, non è altro che la nuova teologia della “Fratellanza Universale” della nuova religione sincretista del mondialismo [vedi]. La stessa salvaguardia del creato e il sostegno dei poveri - che peraltro non sono il fine primario dell'uomo che è il quaerere Deum - non possono realizzarsi davvero se non sono conseguenza delle opere che nascono da cuori redenti. Il fraintendimento ha radici prossime e remote e nasce dall'erronea affermazione che "preghiamo lo stesso Dio", attribuita ai monoteismi, ripetutamente confutata chiaro e forte [qui - qui - qui].

Una pace che rinnega Cristo e la nostra Fede, senz'alcun anelito di evangelizzazione, cos'è se non il suicidio della Chiesa cattolica cui non è estraneo quello di questa Europa relativista ed islamofila, che condivide la follia di legittimare l’islam come religione (ignorando che è una teocrazia conquistatrice) e di favorire l’islamizzazione della stessa Europa? 
E che dire se colui che dovrebbe comportarsi come Vicario di Cristo in terra si rivela sempre più come il promotore di una “Religione Mondiale Unificata” [qui], che ora sembrerebbe coagularsi intorno all’oscena alleanza tra una Chiesa irriconoscibile e l’islam maggioritario sunnita? 
E come non sentirsi alieni da questi orientamenti, totalmente incompatibili con le nostre leggi, con le regole su cui si fonda la convivenza civile, con i valori cristiani che sostanziano la nostra fede e poi anche la nostra civiltà? E come non sentirsi ancora una volta traditi da colui che dovrebbe confermarci nella fede? (Maria Guarini)

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