mercoledì 15 novembre 2023

Un successore di Pietro su preti e vescovi cancellati.

Nella nostra traduzione dal Blog di p. Jhon Zuhlsdorf una interessante citazione in ordine alla rimozione di Mons. Strickland. Precedenti da qui - qui - qui - qui.

Un successore di Pietro su preti e vescovi cancellati.

Mi è stata inviata questa interessante citazione da Papa San Clemente (+99 – 3° Successore di San Pietro), 1a Lettera ai Corinzi, 44.

Nota: Possiamo usare legittimamente il termine “Papa” per San Clemente così come per lo stesso San Pietro in considerazione del fatto che presto si ssarebbe sviluppato il “papato” come istituzione anche con elementi monarchici. È davvero un po’ anacronistico applicare il termine “Papa” in un senso più tecnico a questi primissimi “Papi”. 

1° Clemente è uno dei primi scritti cristiani, insieme alla Didachè. È indirizzato a tutti i cristiani di Corinto. Il Vescovo di Roma già dimostra il suo ruolo di “rafforzamento” e di esercizio dell'autorità. A Corinto alcuni sacerdoti (presbiteri, anziani) erano stati ingiustamente deposti dai loro greggi. Erano stati “cancellati”, non tanto dall’alto quanto dal basso. Tuttavia, il principio stabilito da Clemente sarebbe lo stesso anche nel caso in cui i sacerdoti fossero cancellati dall’alto, dal “vescovo” di Corinto o da un corpo di anziani. Tutta la lunga lettera, che contiene riferimenti alle lettere di Paolo, è uno sguardo affascinante sul governo della Chiesa primitiva.

Nel corso della Lettera, Clemente è piuttosto flessibile con i termini e usa “ispettore” e “anziano” (episkopos e presbyteros) che sono praticamente intercambiabili. Questo passaggio riguarda sia i sacerdoti che i vescovi. 
Mie le sottolineature e i [commenti].
I nostri apostoli conoscevano da parte del Signore Gesù Cristo [un riferimento alla Tradizione Apostolica, a ciò che Cristo ha insegnato loro e a ciò che è stato tramandato nel tempo] che ci sarebbe stata contesa sulla carica episcopale. Per questo motivo, prevedendo esattamente l'avvenire, istituirono quelli che abbiamo detto prima e poi diedero ordine che alla loro morte [morissero... non si ritirassero... i padri non si ritirano, gli sposi (delle diocesi) non vanno in pensione] succedessero nel ministero altri uomini provati. Quelli che furono stabiliti dagli Apostoli o dopo da altri illustri uomini con il consenso di tutta la Chiesa, che avevano servito rettamente il gregge di Cristo con umiltà, calma e gentilezza, e che hanno avuto testimonianza da tutti e per molto tempo, li riteniamo che non siano allontanati dal ministero. Sarebbe per noi colpa non lieve se esonerassimo dall'episcopato quelli che hanno portato le offerte in maniera ineccepibile e santa. Beati i presbiteri che, percorrendo il loro cammino, hanno avuto una fine fruttuosa e perfetta! Essi non hanno temuto che qualcuno li avesse allontanati dal posto loro stabilito. Noi vediamo che avete rimosso alcuni, nonostante la loro ottima condotta, dal ministero esercitato irreprensibilmente e con onore.
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[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
A I U T A T E, anche con poco,
l'impegno di Chiesa e Post-concilio anche per le traduzioni
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