Nella nostra traduzione da CatholicNewsAgency riprendiamo la notizia che in Germania cattolici e protestanti annunciano che procederanno con l’intercomunione in un evento previsto per il prossimo mese di maggio, nonostante le obiezioni del Vaticano. Sull'intercomunione vedi - Sulla promozione di un ordinamento liturgico comune qui - qui - qui.
In un comunicato stampa del 16 marzo, gli organizzatori del terzo Congresso Ecumenico della Chiesa (ÖKT) a Francoforte hanno detto di aver pianificato per il 15 maggio un invito ai cristiani a partecipare alle celebrazioni “in molte chiese” nella città e in tutta la Germania.
Secondo CNA Deutsch, partner di CNA per le notizie in lingua tedesca, si sono espressi nei seguenti termini: “I cristiani di tutte le denominazioni questa sera hanno l’opportunità di venire ed entrare, di conoscere diverse tradizioni e – seguendo la propria coscienza – di celebrare la memoria vivente di Gesù Cristo.”
“Da Francoforte deve partire il segnale di continuare a cercare l’unione ecumenica, nella vita quotidiana e nella visita reciproca delle congregazioni”.
Il comunicato stampa ha citato Thomas Sternberg, presidente dell’influente Comitato centrale dei cattolici tedeschi (ZdK), affermando che ogni cristiano battezzato potrebbe prendere una “decisione di coscienza” di partecipare alle celebrazioni, sulla base di una dichiarazione di “Testimonianza comune” adottata nell’autunno del 2020 dalla leadership della ÖKT.
“Le porte sono aperte”, ha detto Sternberg, che è anche co-presidente del controverso “cammino sinodale” della Chiesa tedesca, insieme al presidente della conferenza episcopale cattolica tedesca, il vescovo Georg Bätzing di Limburg.
L’evento ha già suscitato l’allarme della Congregazione vaticana per la dottrina della fede (CDF), che lo scorso settembre si è opposta a una proposta di “comunione della cena eucaristica” tra cattolici e protestanti.
La proposta è stata fatta dal Gruppo di studio ecumenico di teologi protestanti e cattolici (ÖAK) in un documento del 2019 intitolato “Insieme alla mensa del Signore”. [evidente l'afflato modernista: la mensa non è un Altare]
In una critica di quattro pagine e in una lettera a Bätzing, la congregazione dottrinale ha sottolineato che tra protestanti e cattolici rimangono differenze significative nella comprensione dell’Eucaristia e del ministero.
“Le differenze dottrinali sono ancora così importanti che attualmente escludono la partecipazione reciproca alla Cena del Signore e all’Eucaristia”, ha detto la CDF.
“Il documento non può quindi servire da guida per una decisione individuale di coscienza sull’accostarsi all’Eucaristia”.
La CDF ha messo in guardia contro qualsiasi passo verso l’intercomunione tra cattolici e membri della Chiesa Evangelica in Germania (EKD), organizzazione che rappresenta 20 gruppi protestanti.
Anche il cardinale Kurt Koch, prefetto del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, ha espresso serie perplessità sulla proposta della “comunione della cena eucaristica”. [modernisti che parlano tra loro: l'uso del termine Cena già qualifica la posizione del card. Koch sul Santo Sacrificio -ndT]
All’inizio del mese corrente, Bätzing ha scritto ai sacerdoti della diocesi di Limburg, che comprende anche la città di Francoforte dove, il 13-16 maggio, avrà luogo l’ÖKT : In una lettera del 1 marzo ha detto al clero che si poteva dare la Santa Comunione a persone non cattoliche qualora lo richiedessero dopo un esame di coscienza.
La lettera, di quattro pagine, dichiara tuttavia ai sacerdoti che non ci può essere “nessuna ricezione generale e inter-denominazionale dell’Eucaristia” o “nuove forme di celebrazione eucaristica”. [more solito: l'ormai consolidato e contradditorio conciliaristico sganciamento della dottrina dalla prassi -ndT]
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
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