mercoledì 10 marzo 2021

Giovedì 11 marzo. Sit-in a Piazza Sempione a difesa della statua della Madonna

Alla vigilia dell'8 marzo e il giorno dopo la fine del controverso Festival di Sanremo, le femministe hanno deciso di scendere in piazza Sempione a Roma, esponendo una statua blasfema a forma di vagina in risposta alle precedenti proteste di Militia Christi. Una protesta provocatoria, dopo altre polemiche, anche contro il parroco della chiesa di Santi Angeli e Custodi, don Mario Aceto il quale, oltre a contestare lo spostamento della statua della Madonna previsto dal progetto di pedonalizzazione della piazza di Montesacro, aveva tuonato contro una bandiera arcobaleno sulla facciata del municipio.
Ovviamente solo rappresentanti non di regime hanno reagito all'ennesima dissacrazione blasfema, della quale ovviamente non riproduco alcuna immagine. Ne riprendo le dichiarazioni da Facebook. Giorgia Meloni: “Qualcuno si sente rappresentato da queste persone che fanno della blasfemia e del cattivo gusto una bandiera?”. E Matteo Salvini: “Roma, processione di ‘femministe’ (???) con un’immagine che lascio a voi giudicare. Con tutto il rispetto per tutti e tutte, mi paiono comportamenti al limite del disturbo. Le donne meritano ben altre paladine. Che pena”.
Provvidenzialmente c'è chi non si fa portavoce solo a parole del dovuto rispetto ai simboli della nostra fede ma lo fa anche attraverso una concreta iniziativa di testimonianza personale. 

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