martedì 19 gennaio 2021

Il Kazakistan attende la visita di Bergoglio nel 2021

Coronavirus permettendo, nell’arcidiocesi di Astana (ora Nur-Sultan), il cui arcivescovo è mons. Tomasz Peta e vescovo ausiliare mons. Athanasius Schneider, si prepara un evento particolare: la 7ma edizione del Congress of Leaders of World and Traditional Religions
Stando a statistiche del 2008, in Kazakistan ci sono cinque diocesi cattoliche e circa 250mila cattolici di rito latino: una piccola minoranza della popolazione di 18,28 milioni.
Il Kazakistan è il centro geografico delle tre più grandi religioni del mondo: buddismo, cristianesimo e islam. È anche una delle nazioni più religiosamente ed etnicamente diverse, con oltre 100 gruppi etnici e oltre 3000 organizzazioni religiose che rappresentano 18 denominazioni.
Dal 2003 il Capo dello Stato, Nursultan Nazarbaev, ha “promosso” il Congress of Leaders of World and Traditional Religions, un’istituzione politico-religiosa a cadenza triennale, caratterizzata da un afflato ecumenico-indifferentista.
Asianews aveva già annunciato lo scorso anno, più recentemente Catholic News Agendcyche Papa Francesco e il leader ortodosso russo, il patriarca Kirill di Mosca, potrebbero incontrarsi a Nur-Sultan. Certamente la visita papale sarebbe "un evento speciale non solo per i cattolici del Kazakistan, ma anche per l'intera regione dell'Asia centrale", visto che potrebbe provocare l'affluenza di molte persone che vogliono vedere il papa. 
Sostanzialmente, però, una ulteriore tappa dell'altro Great Reset rappresentato dal Concilio Vaticano II.
Non dovrebbe quindi mancare una netta ed energica opposizione ad un evento che avesse l'aggravante della presenza di Bergoglio, in una sostanziale bolgia interreligiosa, all'insegna di una ingravescente mondializzazione e di chi, assecondandola, sta rinnegando la nostra Fede. A riprova, basta verificare le nefande implicazioni e applicazioni della Dichiarazione di Abu Dhabi [qui] e dell'enciclica Fratelli Tutti [qui].
Ma c'è dell'altro. I partecipanti all’ultima edizione del Congresso hanno proposto la creazione del N. Nazarbayev Center for Development of Interfaith and Intercivilization Dialogue, intitolato appunto al primo presidente kazako (vedere gli obiettivi) [qui]:
L’idea di creare il Centro N. Nazarbayev per lo sviluppo del dialogo interreligioso e intercivile è stata avviata dai partecipanti al VI Congresso dei leader delle religioni mondiali e tradizionali nell’ottobre 2018. Il Centro […] è stato istituito con decreto n. 226 del governo della Repubblica del Kazakistan il 25 aprile 2019.

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