martedì 12 settembre 2023

Incontri di Papa Francesco per discutere delle dimissioni di Strickland

Nella nostra traduzione da The Pillar. Mala tempora per i pastori legati alla Tradizione. Precedenti qui e a partire da qui.
Incontri di Papa Francesco per discutere
delle dimissioni di Strickland 

The Pillar
ha appreso che lo scorso sabato, durante un incontro, Papa Francesco ha discusso con funzionari vaticani la prospettiva di richiedere le dimissioni del vescovo Joseph Strickland della diocesi di Tyler, Texas.
Il Papa ha incontrato il 9 settembre l'arcivescovo Robert Prevost, capo del Dicastero per i Vescovi, e l'arcivescovo Christophe Pierre, nunzio apostolico negli Stati Uniti – entrambi cardinali eletti.
Prima dell'incontro fonti diverse vicine al dicastero hanno informato The Pillar che i prelati avrebbero presentato al papa i risultati di una visita apostolica alla diocesi di Stickland [qui], condotta all'inizio di quest'anno, nonché le successive azioni pubbliche del vescovo, che è emerso come un critico schietto del Santo Padre.
Un alto funzionario vicino al dicastero ha rivelato a The Pillar che “La situazione del vescovo Strickland è all’ordine del giorno e ci si aspetta che il Santo Padre chieda le sue dimissioni; il che certamente sarà la raccomandazione che gli verrà rivolta”.

Pur sottolineando che l'udienza papale non riguardava esclusivamente il vescovo di Tyler, che in precedenza aveva accusato il papa di portare avanti un "programma [per] indebolire il Deposito della Fede", il funzionario ha affermato che il 'caso di Strickland' sarebbe stato l' "argomento principale" in discussione."

Il funzionario sottolinea che “Ci sono due aspetti: la questione dello scandalo pubblico per tutti i commenti sul papa e sul sinodo; ma anche problemi reali nella diocesi, che erano il fulcro della visita; le preoccupazioni sulla riguardano diocesi la gestione, le questioni finanziarie, la prudenza di base”. Ed ha predetto che difficilmente il papa deciderà di deporre Strickland come vescovo della sua diocesi, un atto canonicamente raro, ma ha dichiarato a The Pillar che a papa Francesco sarebbe stato consigliato di incoraggiare il vescovo a dimettersi.

"Nel dicastero sono concordi nel chiedergli di prendere in considerazione le dimissioni", ha detto il funzionario. "Questa è stata la sostanza della discussione tra i membri", aggiungendo : "A seconda di come il vescovo risponde, il peso di tale incoraggiamento potrebbe aumentare" e ha citato il caso del vescovo Richard Stika che ha annunciato le sue dimissioni da vescovo di Knoxville, Tennessee, all'inizio di quest'anno dopo essere stato informato che non avrebbe non aveva più la fiducia né della Santa Sede né del suo stesso clero.

Prevost, che da aprile è prefetto del dicastero vaticano, guida il dipartimento incaricato di raccomandare al papa i candidati alle nomine episcopali, che supervisiona anche le indagini disciplinari e i processi riguardanti gli atti di governo dei vescovi secondo le norme di Vos estis lux mundi e Come una madre amorevole, introdotte da Papa Francesco per rafforzare la responsabilità dell'episcopato.

Prevost, membro dell'ordine agostiniano e originario di Chicago, è uno dei tre membri americani del dicastero, gli altri sono il cardinale Blase Cupich di Chicago e il cardinale Joseph Tobin di Newark.

Se Strickland venisse incoraggiato a dimettersi, non è chiaro come potrebbe rispondere a un simile invito.

A luglio, Stickland si è espresso nei confronti del Vaticano riguardo all'ordine di visita della sua diocesi, paragonandolo all’invio “all’ufficio del preside”. Sempre a luglio aveva dichiarato: “Penso di aver affrontato tutto questo perché sono stato abbastanza coraggioso e ho amato abbastanza il Signore e la Sua Chiesa, semplicemente predicando la verità” [qui - qui].

L'indagine vaticana è stata confermata da The Pillar il 24 giugno, dopo voci emerse sui social media e la notizia della visita riportata sul sito Church Militant. La visita apostolica, una revisione ufficiale della leadership e del governo diocesano, è stata condotta dal vescovo Gerald Kicanas, emerito di Tucson, e dal vescovo Dennis Sullivan di Camden, che hanno presentato una relazione al Dicastero per i Vescovi.

La visita includeva domande sulla gestione di una scuola superiore diocesana, sul considerevole avvicendamento del personale nella curia diocesana, sull'accoglienza da parte del vescovo di una controversa ex religiosa come impiegata della scuola superiore e sul sostegno del vescovo a “Veritatis Splendor” – un progetto residenziale cattolico comunitario della diocesi, che sofferto per controversie che coinvolgono l'amministrazione finanziaria e la condotta personale della sua leadership.

In precedenza, fonti vicine all'indagine hanno riferito a The Pillar che ai funzionari diocesani e al clero intervistati come parte del processo è stato chiesto della possibilità che il vescovo Strickland si dimettesse chiedendo le loro opinioni su possibili successori idonei.

Strickland, 64 anni, è vescovo di Tyler dal 2012; prima era sacerdote della stessa diocesi.

Il vescovo è da tempo apprezzato da molti leader del movimento pro-vita, per la sua schietta difesa della vita umana e per la sua opposizione all'aborto. Il vescovo è un assiduo utilizzatore di Twitter, con più di 135mila follower.

Negli ultimi anni, Strickland è stato critico nei confronti di Papa Francesco ed è stato esplicito nella sua critica all’approccio della Santa Sede ai vaccini durante la pandemia di coronavirus, sollecitando una posizione più rigorosa di quella del Vaticano sulle questioni etiche relative ai test dei vaccini e alle linee cellulari embrionali.

A maggio, Strickland ha twittato di “respingere” il “programma che indebolisce il Deposito della Fede” di Papa Francesco e di aver costruito un profilo sempre più nazionale e seguito su una serie di questioni [qui].

A giugno, Strickland ha lasciato la conferenza episcopale degli Stati Uniti riunita a Orlando, in Florida, per guidare una manifestazione fuori dallo stadio del club di baseball dei Los Angeles Dodgers, nell'ambito di una più ampia reazione pubblica contro la decisione della squadra di onorare le Sorelle dell'Indulgenza Perpetua, un gruppo di attivisti LGBT specializzato in spettacoli drag a tema cattolico [spiegato qui].

Sebbene sia l’USCCB che l’arcidiocesi di Los Angeles abbiano chiesto preghiere e atti di riparazione spirituale per l’evento di baseball, l’arcidiocesi ha anche detto ai cattolici di non aver dato il suo “appoggio o approvazione” a un raduno di preghiera organizzato da gruppi conservatori, alcuni dei quali occupano un posto controverso nel panorama cattolico americano.

Anche il presidente dell'USCCB, l'arcivescovo Timothy Broglio, a giugno ha preso le distanze dal raduno di preghiera intitolato da Strickland, dicendo a The Pillar che dubitava dell'efficacia della manifestazione affermando che c'era rischio di potenziali scontri fisici.

In agosto, a seguito della visita apostolica, Strickland ha diffuso una lettera pastorale alla sua diocesi in cui metteva in guardia i cattolici sul “messaggio malvagio e falso che ha invaso la Chiesa, Sposa di Cristo” [qui]. “In questo tempo di grande tumulto nella Chiesa e nel mondo, devo parlarvi con cuore di padre per avvertirvi dei mali che ci minacciano e per assicurarvi della gioia e della speranza che abbiamo sempre in noi su nostro Signore Gesù Cristo”, ha scritto Strickland, prima di enumerare diversi punti dell’insegnamento della Chiesa che, secondo lui, sarebbero stati dibattuti nella prossima sessione del Sinodo dei Vescovi a Roma.

Fonti autorevoli vicine alla diocesi di Tyler hanno detto a The Pillar che il tono della lettera aveva sorpreso molti anziani del clero della diocesi suscitando un confronto con Strickland sul tono della lettera con l'avvertenza che la sua posizione stava diventando insostenibile.

Una fonte rilevante vicina alla diocesi ha detto a The Pillar che “Le persone erano profondamente allarmate” dalla lettera, “ma il vescovo non ne voleva sapere. Era assolutamente fermo nel dire ciò che andava detto e che nessuno lo avrebbe messo a tacere”.

Atre fonti diocesane hanno dichiarato che Strickland afferma di aver ricevuto istruzioni dalla Beata Vergine Maria di continuare il suo impegno esplicito nelle vicende della Chiesa universale [in realtà le sue scelte sono il frutto della sua grande devozione mariana: alla Santa Vergine ha consegnato il suo sacerdozio -ndT].

Tuttavia, nonostante la risposta, secondo quanto riferito, ottimistica alle preoccupazioni all'interno della diocesi, Strickland ha pubblicato il 5 settembre una seconda lettera [qui], che ha definito "una considerazione più approfondita del punto numero uno espresso nella Lettera pastorale che ho pubblicato il 22 agosto", e in cui trattava molti degli stessi punti ma in termini meno enfatici.

Dopo la visita apostolica a Tyler, ci sono stati notevoli dibattiti e commenti sull'argomento tra i cattolici statunitensi. Alcuni cattolici – tra cui sia i sostenitori che i detrattori di Strickland – hanno affermato che i commenti espliciti del vescovo sulle questioni della Chiesa lo hanno probabilmente messo sotto i riflettori dei funzionari vaticani. Alcuni sostenitori di Strickland hanno detto che la visita a Tyler sembra loro una mossa politica.

Affrontando la possibilità che la visita potesse portare a chiedergli di dimettersi, Strickland ha promesso a luglio che, indipendentemente dall'esito, si aspetta di continuare il suo ruolo pubblico nella vita della Chiesa. "Non mi fermeranno", ha detto Strickland. “Quando parliamo della verità di Gesù Cristo, non esiste il politicamente corretto. E il mondo può provare a bloccarci, ma non funzionerà”.

[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
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