Era il 2001... "In Vaticano si sono insediate legioni di demoni"
Intervista a Don Gabriele Amorth (2001)
Sì, è pronta. L'anno scorso la Cei aveva rifiutato di approvarla perché c'erano errori di traduzione dal latino. E noi esorcisti, che dovremmo utilizzarla, avevamo approfittato per segnalare ancora una volta che su molti punti del nuovo Rituale non siamo d'accordo. Il testo base in latino resta immutato in questa traduzione. E un Rituale tanto atteso alla fine si è trasformato in una beffa. Un incredibile legaccio che rischia di impedirci di operare contro il demonio.
Un'accusa pesante. A cosa si riferisce?
Ma non è stato compilato da esperti?
Assolutamente no. In questi dieci anni sul Rituale hanno lavorato due commissioni: quella composta da cardinali che ha curato i Praenotanda, ossia le disposizioni iniziali, e quella che ha curato le preghiere. lo posso affermare con certezza che nessuno dei membri delle due commissioni ha mai fatto esorcismi né ha mai assistito ad esorcismi né ha mai avuto la più pallida idea di cosa sono gli esorcismi. Questo è l'errore, il peccato originale, di questo Rituale. Nessuno che vi ha collaborato era esperto di esorcismi.
Come è possibile?
Non lo chieda a me. Durante il Concilio ecumenico Vaticano II ogni commissione era coadiuvata da un gruppo di esperti che affiancavano i vescovi. E l'abitudine si è mantenuta anche dopo il Concilio, ogni volta che si sono rifatte parti del Rituale. Ma non in questo caso. E se c'era un argomento su cui servivano degli esperti, era questo.
E invece?
Invece noi esorcisti non siamo mai stati consultati. E, tra l'altro, i suggerimenti che abbiamo dato sono stati ricevuti con fastidio dalle commissioni. La storia è paradossale. Vuole che gliela racconti?
Certo.
Come sono state accolte le vostre osservazioni?
Accoglienza pessima, efficacia nulla. Ci eravamo ispirati alla Lumen gentium, in cui la Chiesa è descritta come "Popolo di Dio". Al numero 28 si parla della collaborazione dei sacerdoti con i vescovi, al numero 37 si dice con chiarezza, addirittura riferendolo ai laici, che "secondo la scienza, la competenza e il prestigio di cui godono, hanno la facoltà, anzi talora anche il dovere, di far conoscere il loro parere su cose concernenti il bene della Chiesa". Era esattamente il nostro caso. Ma ci eravamo illusi, ingenuamente, che le disposizioni del Vaticano II fossero giunte alle congregazioni romane. Invece ci siamo trovati di fronte un muro di rifiuto e di disprezzo. Il segretario della Congregazione per il culto divino fece una relazione alla commissione cardinalizia in cui diceva che i loro unici interlocutori erano i vescovi, e non i sacerdoti o gli esorcisti. E aggiungeva testualmente, a proposito dei nostro umile tentativo di aiuto come esperti che esprimono il loro parere: ,Si dovette prendere atto del fenomeno di un gruppo di esorcisti e cosiddetti demonologi, quelli che in seguito si sono costituiti in Associazione internazionale, che orchestravano una campagna contro il rito". Un'accusa indecente: noi non abbiamo mai orchestrato nessuna campagna! Era indirizzato a noi il Rituale, e nelle commissioni non avevano convocato nessuna persona competente: era più che logico che tentassimo di dare il nostro contributo.
Ma allora vuol dire che il nuovo Rituale è per voi inutilizzabile nella lotta contro il demonio?
Sì. Ci volevano consegnare un'arma spuntata. Sono state cancellate le preghiere efficaci, preghiere che avevano dodici secoli di storia, e ne sono state create di nuove, inefficaci. Ma per fortuna ci è stata gettata, all'ultimo, una scialuppa di salvataggio.
Quale?
Il nuovo prefetto della Congregazione per il culto divino, il cardinale Jorge Medina, ha affiancato al Rituale una Notificazione. In cui si afferma che gli esorcisti non sono obbligati ad usare questo Rituale, ma se vogliono possono utilizzare ancora il vecchio facendone richiesta al vescovo. I vescovi devono chiedere l'autorizzazione alla Congregazione che però, come scrive il cardinale, "la concede volentieri".
"La concede volentieri"? È una ben strana concessione. ...
Vuol sapere da dove nasce? Da un tentativo compiuto dal cardinale Joseph Ratzinger, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, e dallo stesso cardinale Medina di introdurre nel Rituale un articolo - allora era l'articolo 38 in cui si autorizzavano gli esorcisti ad usare il Rituale precedente. Indubbiamente si trattava di una manovra in extremis per farci evitare i grandi errori che ci sono in questo Rituale definitivo. Ma il tentativo dei due cardinali venne bocciato, Allora il cardinale Medina, che aveva compreso la posta in gioco, ha deciso di darci in ogni caso questa scialuppa di salvataggio, aggiungendo una notifica a parte.
Come venite considerati, voi esorcisti, all'interno della Chiesa?
AMORTH: Siamo trattati malissimo. I confratelli sacerdoti che vengono incaricati di questo delicatissimo compito sono visti come dei matti, degli esaltati. In genere sono appena tollerati dagli stessi vescovi che li hanno nominati.
Il fatto più clamoroso di questa ostilità?
Lei col demonio ci combatte quotidianamente. Qual è il più grande successo di Satana?
Non ha nominato la Francia. Lì la situazione è differente?
E compito dei vescovi nominare gli esorcisti?
Sì. Quando un sacerdote viene nominato vescovo, si trova di fronte ad un articolo del Codice di diritto canonico che gli dà l'autorità assoluta per nominare degli esorcisti. A qualsiasi vescovo il minimo che si può chiedere è che abbia almeno assistito a un esorcismo, dato che deve prendere una decisione così importante. Purtroppo, non accade quasi mai. Ma se un vescovo si trova di fronte a una seria richiesta di esorcismo - che cioè non viene fatta da uno svitato - e non provvede, commette peccato mortale. Ed è responsabile di tutte le terribili sofferenze di quella persona, che a volte durano anni o una vita, e che avrebbe potuto impedire.
Sta dicendo che la maggior parte dei vescovi della Chiesa cattolica è in peccato mortale?
Quando ero ragazzino il mio vecchio parroco mi insegnava che i sacramenti sono otto: l'ottavo è l'ignoranza. E l'ottavo sacramento ne salva più degli altri sette sommati assieme. Per compiere peccato mortale occorre una materia grave ma anche la piena avvertenza e il deliberato consenso. Questa omissione di aiuto da parte di molti vescovi è materia grave. Ma questi vescovi sono ignoranti: non c'è dunque deliberato consenso e piena avvertenza.
Ma la fede rimane intatta, cioè rimane una fede cattolica, se uno non crede nell'esistenza di Satana?
No. Le racconto un episodio. Quando incontrai per la prima volta don Pellegrino Ernetti, un celebre esorcista che ha esercitato per quarant'anni a Venezia, gli dissi: "Se potessi parlare con il Papa gli direi che incontro troppi vescovi che non credono nel demonio". Il pomeriggio seguente padre Ernetti è tornato da me per riferirmi che il mattino era stato ricevuto da Giovanni Paolo II. "Santità", gli aveva detto, "c'è un esorcista qui a Roma, padre Amorth, che se venisse da lei le direbbe che conosce troppi vescovi che non credono nel demonio". Il Papa gli ha risposto, secco: "Chi non crede nel demonio non crede nel Vangelo". Ecco la risposta che ha dato lui e che io ripeto.
Mi faccia capire: la conseguenza è che molti vescovi e molti preti non sarebbero cattolici?
Diciamo che non credono a una verità evangelica. Quindi semmai li taccerei di propagare un eresia. Però intendiamoci: uno è formalmente eretico se viene accusato di qualcosa e se persiste nell'errore. Ma nessuno, oggi, per la situazione che c'è nella Chiesa, accusa un vescovo di non credere nel diavolo, nelle possessioni demoniache e di non nominare esorcisti perché non ci crede. Eppure potrei farle tantissimi nomi di vescovi e cardinali che appena nominati in una diocesi hanno tolto a tutti gli esorcisti la facoltà di esercitare. Oppure di vescovi che sostengono apertamente: "lo non ci credo. Sono cose del passato". Perché? Purtroppo perché c'è stata l'influenza perniciosissima di certi biblisti, e potrei farle molti nomi illustri. Noi che tocchiamo ogni giorno con mano il mondo dell'aldilà, sappiamo che ha messo lo zampino in tante riforme liturgiche.
Per esempio?
Lei ha un osservatorio privilegiato: ha la sensazione che il satanismo si stia diffondendo?
E funzionano?
Su cosa fa leva il demonio per sedurre l'uomo?
Ha una strategia monotona. Glielo ho detto, e lui lo riconosce... Fa credere che l'inferno non c'è, che il peccato non esiste ma è solo un'esperienza in più da fare. Concupiscenza, successo e potere sono le tre grandi passioni su cui Satana insiste.
Quanti casi di possessione demoniaca ha incontrato?
Dopo i primi cento ho smesso di contarli.
Cento? Ma sono tantissimi. Lei nei suoi libri dice che i casi di possessione sono rari.
E lo sono davvero. Molti esorcisti hanno incontrato solo casi di mali diabolici. Ma io ho ereditato la "clientela" di un esorcista famoso come padre Candido, e quindi i casi che lui non aveva ancora risolto. Inoltre, gli altri esorcisti mandano da me i casi più resistenti.
Il caso più difficile che ha incontrato?
Ce l'ho "in cura" adesso, e da due anni. È la stessa ragazza che è stata benedetta - non è stato un vero esorcismo - dal Papa a ottobre in Vaticano e che ha creato scalpore sui giornali. È colpita 24 ore su 24, con tormenti indicibili. I medici e gli psichiatri non riuscivano a capirci nulla. è pienamente lucida e intelligentissima. Un caso davvero doloroso.
Come si cade vittime dei demonio?
Si può incappare nei mali straordinari inviati dal demonio per quattro motivi. O perché questo costituisce un bene per la persona (è il caso di molti santi), o per la persistenza nel peccato in modo irreversibile, o per un maleficio che qualcuno lancia per mezzo del demonio, o quando ci si dedica a pratiche di occultismo.
Durante l'esorcismo di posseduti, che tipo di fenomeni si manifestano?
Ricordo un contadino analfabeta che durante l'esorcismo mi parlava solo in inglese, e io avevo bisogno di un interprete. C'è chi mostra una forza sovrumana, chi si solleva completamente da terra e varie persone non riescono a tenerlo seduto sulla poltrona. Ma è solo per il contesto in cui si svolgono, che parliamo di presenza demoniaca.
A lei il demonio non ha mai fatto del male?
Quando il cardinale Poletti mi chiese di fare l'esorcista io mi raccomandai alla Madonna: "Avvolgimi nel tuo manto e io sarò sicurissimo". Di minacce il demonio me ne ha fatte tante, ma non mi ha mai fatto nessun danno.
Lei non ha mai paura del demonio?
lo paura di quella bestia? È lui che deve avere paura di me: io opero in nome del Signore del mondo. E lui è solo la scimmia di Dio.
Padre Amorth, il satanismo si diffonde sempre di più. Il nuovo Rituale rende difficile fare esorcismi. Agli esorcisti si impedisce di partecipare a una udienza con il Papa a piazza San Pietro. Mi dica sinceramente: cosa sta accadendo?
Il fumo di Satana entra dappertutto. Dappertutto! Forse siamo stati esclusi dall'udienza del Papa perché avevano paura che tanti esorcisti riuscissero a cacciare via le legioni di demoni che si sono insediate in Vaticano.
Sta scherzando, vero?
Può sembrare una battuta, ma io credo che non lo sia. Non ho nessun dubbio che il demonio tenti soprattutto i vertici della Chiesa, come tenta tutti i vertici, quelli politici e quelli industriali.
Sta dicendo che anche qui, come in ogni guerra, Satana vuole conquistare i generali avversari?
è una strategia vincente. Si tenta sempre di attuarla. Soprattutto quando le difese dell'avversario sono deboli. E anche Satana ci prova. Ma grazie al cielo c'è lo Spirito Santo che regge la Chiesa: "Le porte dell'inferno non prevarranno". Nonostante le defezioni. E nonostante i tradimenti. Che non devono meravigliare. Il primo traditore fu uno degli apostoli più vicini a Gesù: Giuda Iscariota. Però nonostante questo la Chiesa continua nel suo cammino. È tenuta in piedi dallo Spirito Santo e quindi tutte le lotte di Satana possono avere solo dei risultati parziali. Certo, il demonio può vincere delle battaglie. Anche importanti. Ma mai la guerra.
Fonte: ... E liberaci dal Maligno. Intervista con padre Gabriele Amorth, 30 giorni, pp. 28-34, n° 6 del 2001)
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