sabato 7 agosto 2021

Una diocesi argentina pubblica una “preghiera” alla pachamama

Purtroppo non è un caso isolato. Precedenti altrettanto inquietanti qui - qui. Qui l'indice degli interventi sul Sinodo sull'Amazzonia. Da leggere in parallelo con quest'altra notizia: Il gesuita Reese chiede al Papa di dichiarare eretici gli scettici su vaccini e sul cambiamento climatico [qui].

Il 1° agosto la diocesi di Venado Tuerto, situata a sud di Rosario, in Argentina, ha pubblicato una “preghiera” alla pachamama che ha suscitato l’indignazione di molti cattolici sui social network, tanto da portare alla sua eliminazione e a tiepide scuse.
Il testo poi eliminato riportava. “La pachamama è un simbolo di fertilità, della terra e della sacralità della vita. È un mito carico di significato spirituale che può essere sfruttato. Alcune feste religiose contengono un significato sacro e sono spazi di riunione e fraternità. Questi sono i nuovi cammini per la Chiesa e per la realizzazione di un’ecologia integrale”.
La “preghiera” recitava quanto segue: “Dio ti salvi Pachamama, dolce sorgente della nostra vita, sii venerata per sempre. Beati i frutti del tuo grembo, il nostro pane quotidiano, benedetta sia tu oggi e sempre. Guarda con compassione, Santa Madre, il branco umano che ti distrugge per ambizione. Sia benedetta la tua clemenza, Pachamama. Terra mia, preda della follia. Tu sei la fonte della vita e della gioia. Pachamama, terra santa, Santa Madre, Vergine Maria”.

Tutto parte da qui...
La pubblicazione della “preghiera” ha provocato un massiccio rifiuto sui social network: di qui la sua successiva eliminazione.

Il 3 agosto, la pagina Facebook di Cáritas Venado Tuerto ha pubblicato tiepide scuse: “Vogliamo scusarci con coloro che si sono sentiti offesi dalla nostra pubblicazione su Pachamama, l’intenzione era quella di comunicare la nostra comunione con Francesco” e con ciò che si dice nella “cara esortazione apostolica amazzonica ai numeri 79 e 80”.

La Giornata della Pachamama si celebra il 1° agosto nelle comunità quechua e aymara delle Ande in Argentina, Bolivia, Colombia, Cile, Ecuador e Perù in onore di quella che è considerata una divinità andina. La celebrazione prende il nome di Qulqi Uru.

Questa divinità è stata protagonista del sinodo dell’Amazzonia, svoltosi a Roma nell’ottobre 2019. In uno degli eventi più criticati del suo pontificato, Francesco ha assistito a una strana cerimonia in cui alcuni religiosi hanno adorato una statua della Pachamama nei giardini vaticani [qui - qui intronizzazione in San Pietro - conseguenze qui].

La diocesi di Venado Tuerto è retta dal 2000 da Gustavo Arturo Aiuto, 74 anni. A questo prelato succederà il coreano Han Lim Moon, attuale vescovo coadiutore della diocesi. Moon è una vecchia conoscenza di papa Francesco. Nel 2014 il Santo Padre lo ha nominato vescovo ausiliare di San Martín e alla fine del 2020 curato di Venado Tuerto. - Fonte

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