martedì 5 aprile 2022

La verità, infine

Certe volte non dico la verità, non la dico neanche a me stesso, la taccio e la esorcizzo. Perché mi fa tremare. E allora mi attacco al risvolto più ottimistico che anche il più irrealistico.
Ad un certo punto bisogna liberarsi da questo tumulto dentro, e ammetterla la verità.
Quella verità che hai imparato a riconoscere studiando e collezionando le costanti storiche, perché la storia umana non è che un ciclo e riciclo di se stessa; gli uomini, dall'Antica Grecia ad oggi, tolte le tecnologie, non sono altro che quelli di sempre.
Quella verità che abbiamo imparato a decifrare nella semantofobia del linguaggio del potere occidentale che bandisce le parole che evocano fantasmi e le sostituisce con termini che indicano il contrario anche se servono alla medesima cosa: evocare le forze oscure.
Quella verità sulla quale quelli della mia generazione si sono affacciati al primo accenno di adolescenza prima del primo pelo pubico con una Guerra del Golfo, e poi non è più finita e il teatro ha replicato ininterrottamente lo stesso spettacolo per 30 anni e solo adesso ci rendiamo conto che sono stati 30 anni di guerre.
Quella verità alla quale non puoi più non guardare facendo la summa di tutte le irruzioni del divino sulla terra che apparentemente divergenti in principio solo ora paurosamente convergono tutte e tutto si fa più chiaro.
Quella verità delle costanti che ti rivela che Mammona è il dio del mondo e quando tiri fuori la questione della "moneta unica" la sola che ha diritto di stare sul mercato, la moneta con l'effige dell'imperatore con la quale governi la sazietà e la fame dei popoli a tuo piacimento, e ci contrapponi la moneta nascente dei "barbari", allora sai che è il punto di non ritorno e tutto è finito, il baratro si è aperto sotto i tuoi piedi.
E allora diciamola questa verità dei fatti. La verità è che ci sarà una guerra mondiale, non sappiamo se sarà nucleare ma nulla osta, dipende da quanto risulterà faticosa. Ci sarà la guerra perché gli Stati Uniti dopo una lotta intestina interna tra fazioni di guerrafondai e prudenti, i guerrafondai sono riusciti a portare dalla loro la lancetta presidenziale. La guerra l'hanno già decisa e stanno armando l'Europa, da mandare avanti. Aspettano solo a creare il giusto contesto "morale" per renderla ufficiale.
Ci sarà una guerra mondiale che non sappiamo quali effetti avrà e cosa ne sopravviverà; non sappiamo nemmeno quali sono gli effetti duraturi e devastanti dell'uso del nucleare. Ammesso ci serva: perché tutte le profezie... lasciamo stare. L'Anticristo è qui. Le porte dell'inferno sono spalancate, il mondo si è aperto come "sesamo" a un suo accenno di guerra. Una delirante vento di morte e dissoluzione soffia fortissimo sul mondo, tutto è subissato da questa diuturna nenia di morte, da questa macabra danza che invoca pioggia nucleare a dissetare i popoli.
È in gioco la leadership solitaria, economica e politica degli Stati Uniti. Mai giunti così vicini a vederla ridimensionata e compromessa. Nessun impero si lascia strappare lo scettro senza prima aver scatenato tutta la sua potenza distruttiva. E in questa guerra si andrà sino in fondo, perché perderla sarebbe peggio della morte e allora varrà la logica del "muoia sansone e tutti i filistei".
Non valeva la pena nemmeno scriverne, se ne scrivo è perché ogni speranza umana è perduta, tranne una: che il Cielo e la Regina del Cielo sapendo quanto ormai è evidente a chi sa leggere nelle pieghe della storia, e cioè che siamo giunti al capitolo ultimo, intervenga cambiando il corso delle cose.
Non c'è niente altro, resta soltanto il Cuore Immacolato di Maria.
Pregare. Non resta altro. (Antonio Margheriti)

1 commento:

  1. Ricordati, o piissima Vergine Maria, che non si è mai inteso al mondo che qualcuno sia ricorso alla tua protezione, abbia implorato il tuo aiuto, chiesto il tuo patrocinio e sia stato da te abbandonato. Animato da tale confidenza, a te ricorro, o Madre, Vergine delle vergini, a te vengo, e, peccatore come sono, mi prostro ai tuoi piedi a domandare pietà. Non volere, o Madre del divin Verbo, disprezzare le mie preghiere, ma benigna ascoltale ed esaudiscile. Amen.

    (San Bernardo di Chiaravalle)

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